Il Cammino di Celestino si sviluppa lungo la rete sentieristica ufficiale del Parco. Prima della partenza controllate sempre sul sito del parco se tutti i tratti di sentiero toccati dal Cammino sono aperti. Potrebbe infatti accadere che a causa di lavori, eventi meteorologici o danneggiamenti alcuni sentieri possano essere momentaneamente non praticabili e quindi chiusi.
Il Cammino nella sua interezza è percorribile solo a piedi e non in bici o cavallo. Il cane al seguito non è consentito poiché alcuni tratti attraversano la zona A (Riserva integrale) del Parco dove l’accesso dei nostri amici a 4 zampe non è permission.
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Il grande itinerario di 6 giorni alla scoperta degli eremi di Papa eremita
Celestino V e l’Abruzzo. E’ innegabile che la figura del povero eremita Pietro da Morrone che, sul finire del 1200 divenne Papa con il nome di Celestino V, appartiene, con tutta la sua vicenda umana e religiosa, al patrimonio identitario di tutti noi abruzzesi. Il fresco riconoscimento da parte dell’UNESCO della Perdonanza Celestiniana quale Patrimonio immateriale dell’Umanità accresce ulteriormente la nostra responsabilità nel coltivare degnamente la memoria di questo grande personaggio che si distinse in vita per scelte difficili e spesso innovative per i dettami della Chiesa dell’epoca.
Il Cammino è Lungo complessivamente 90 km. suddiviso in 6 tappe. Da percorrere interamente a piedi sulla Rete Sentieristica Ufficiale del Parco ricalcando i sentieri che, con molta probabilità, Pietro utilizzò per spostarsi da un eremo all’altro, da una valle all’altra.In realtà nei primi anni il Cammino coincideva integralmente con l’ormai storico Sentiero dello Spirito (segnavia S) che però presenta due tappe estremamente impegnative che passano per la vetta del Monte Morrone (2.061 m.) e per la ripida Rava dell’Avellana nella Valle dell’Orfento.
Di recente il Cammino è stato ripensato con un tracciato più logico, con tappe meno impegnative e con meta a fine giornata sempre in un borgo o comunque in una zona abitata del Parco.
Si tratta comunque di un Cammino di montagna dove sono richieste esperienza escursionistica e un buon allenamento.La partenza avviene alla Badia Celestiniana di Sulmona e dopo aver toccato Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico Terme, Roccamorice e Lettomanoppello si conclude all’Abbazia di S. Liberatore a Maiella nel comune di Serramonacesca.
Per i viaggiatori che intraprendono il Cammino è disponibile la Charta Peregrini (o Credenziale del Pellegrino) che può essere timbrata nei Centri informazioni del Parco presenti lungo il percorso e che una volta completata da diritto a ricevere la Croce di Celestino, il Testimonium che certifica l’intera percorrenza delle tappe.In futuro il Cammino di Celestino certamente volgerà il suo sguardo a Collemaggio dell’Aquila e alla Via Francigena che con molta probabilità Pietro utilizzò per raggiungere nel 1273 il Concilio di Lione II in Francia.
1° TAPPA
DA SULMONA A PACENTRO per la Valle Peligna
DURATA A PIEDI: ore 5LUNGHEZZA: 13 km.
DISLIVELLO IN SALITA: 600 m.
DISLIVELLO IN DISCESA: 260 m.
DIFFICOLTA’: La salita dalla Badia all’Eremo di S. Onofrio è il tratto più faticoso della tappa.
CLASSIFICAZIONE: E (Escursionistico)
CENTRI INFORMAZIONI:SULMONA, PACENTRO
La prima tappa è di riscaldamento e ha inizio dal più grande complesso che i Celestini hanno lasciato in Abruzzo: la meravigliosa Badia Morronese a frazione Badia di Sulmona (bus dalla Stazione FS, 5 km. dal centro).
Visitata la Badia (0864.32849, Uff. 1, int. 5, visite guidate Ass. D. Munda 348.5616363) si sale lungo la strada asfaltata (S) in direzione della montagna del Morrone giungendo in breve a un parcheggio: qui per il sentiero a sinistra (S) si sale con circa 20 minuti all’eremo di S. Onofrio al Morrone (custode 339.2396322). Dal parcheggio è possibile visitare anche il tempio italico di Ercole Curino.Si torna alla Badia dove si prosegue per circa 200 metri direzione Sulmona per poi deviare a sinistra per le frazioni Fonte D’Amore e Marane fino a raggiungere la strada provinciale per Pacentro dove si prosegue dritti per il sentiero Q10. Il primo tratto è su asfalto e superata una discarica (unico neo di tutto il Cammino, ma ci si passa di fianco per soli 5 minuti) si sale gradualmente per una strada sterrata bellissima tra campi coltivati e muretti a secco fino al borgo medievale di Pacentro.
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:
•S da Badia Morronese a S. Onofrio al Morrone
•Tratto su asfalto da Badia Morronese a Marane di Sulmona
•Q10 da Marane di Sulmona da Pacentro
2° TAPPA
DA PACENTRO A CARAMANICO TERME per il Passo di San Leonardo
DURATA A PIEDI: ore 6,30
LUNGHEZZA: 19 km
DISLIVELLO IN SALITA: 660 m.
DISLIVELLO IN DISCESA: 700 m.
DIFFICOLTA’:
La salita è tutta al mattino. Si tratta di una tappa non breve, ma piacevoleCLASSIFICAZIONE: E (Escursionistico)
CENTRI INFORMAZIONI: PACENTRO, CARAMANICO TERME
E’ la tappa che consente di passare dalla Valle Peligna alla Valle dell’Orta aggirando il Morrone per il Passo San Leonardo.
Si parte a monte delle torri di Pacentro per il sentiero Q1 che conduce al Passo di San Leonardo (rifugio con ristorante e camere). Lungo il sentiero la salita è costante, ma la fatica non è mai eccessiva e viene ripagata dal grandioso panorama che man mano si apre sul massiccio della Majella e le sue rave (i ripidi canali che conducono alla vetta del Monte Amaro). Dal Passo di San Leonardo (sentieri Q8 e poi Q6) il Cammino è praticamente tutto in discesa con la vetta del Monte Amaro che incombe e la catena del Gran Sasso che incornicia l’orizzonte; una sosta al borgo di Roccacaramanico è d’obbligo per poi ripartire costeggiando il monte Morrone (Q7) fino a intercettare il sentiero (S) per Caramanico. Giunti alla chiesa di S. Vittorino si prosegue per la strada asfaltata fino alla meta. A Caramanico sono da vedere il centro storico (parte bassa dell’abitato) con la chiesa di San Nicola e il quartiere San Maurizio.
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:
• Q1 Da Pacentro a Passo S. Leonardo
• Q8 Da Passo San Leonardo a Roccacaramanico
• Q7 Roccacaramanico fino a intersezione S proveniente da Rava del Confine per Caramanico
• S da interpoderale del Morrone a S. Vittorino di Caramanico
• Tratto su asfalto da S. Vittorino a Caramanico Terme
3° TAPPA
DA CARAMANICO TERME A DECONTRA per la Valle dell’Orfento
DURATA A PIEDI: 6 ore
LUNGHEZZA: 18 km
DISLIVELLO IN SALITA: M. 780
DISLIVELLO IN DISCESA: M. 580DIFFICOLTA’: 100 metri di cavo in acciaio a Piscia Giumenta segnano il tratto più difficile di una tappa di media difficoltà.
CLASSIFICAZIONE: EEA (escursionisti esperti con attrezzatura).
CENTRI INFORMAZIONI: CARAMANICO TERME
Il Cammino in questa tappa risale per intero la valle del fiume Orfento fino a Ponte della Pietra (m. 975), passa per l’eremo di S. Onofrio e si conclude al borgo di Decontra (m. 810 – ristoro e ricettività). Dal Ponte di Caramanico sulla S.S. 487 (km. 1,35 dal centro) per il sentiero S si scende direttamente nella forra dell’Orfento. Si superano una serie di caratteristici ponticelli in legno, l’antico Ponte di San Cataldo fino a raggiungere il Ponte di S. Benedetto. Lo si attraversa lasciando S per B2 e continuando in salita nella faggeta si arriva a Piscia Giumenta (cengia orizzontale attrezzata con cavo in acciaio). Giunti a Ponte della Pietra si attraversa e al bivio con S si devia a sinistra per l’eremo (in 30 minuti). Visitato il piccolo luogo di culto si continua in discesa fino a tornare al Ponte di S. Benedetto dove si prosegue ancora verso valle (10 minuti) fino alla deviazione per Decontra (B8).
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:
• S Da Ponte di Caramanico a Ponte San Benedetto
• B2 Da Ponte San Benedetto a Ponte della Pietra
• S Da Ponte della Pietra a incrocio per B8 (passando per l’eremo di S. Onofrio)
•B8 Da fondovalle a Decontra
4° TAPPA
DA DECONTRA A FONTE TETTONE per i prati della Maielletta
DURATA A PIEDI: 7 ore
LUNGHEZZA: 14,5
DISLIVELLO IN SALITA: M. 1.050
DISLIVELLO IN DISCESA: m. 450
DIFFICOLTA’: Tappa con un dislivello importante e brevi tratti di sentiero esposto nei pressi dell’Eremo di San Giovanni.
CLASSIFICAZIONE: EE (Escursionisti esperti)
CENTRI INFORMAZIONI: CARAMANICO TERME
Da Decontra si sale brevemente per il sentiero P fino a deviare per il B1 che sale tra boschetti di acero prima e ampie praterie poi fino a Pianagrande. In estate si consiglia di fare questa salita al mattino con il fresco. Giunti alla sbarra di Pianagrande si devia a destra (S) scendendo in faggeta fino a una netta deviazione a sinistra (cartello). Il sentiero a tratti è più stretto mentre gli affacci sulla Valle dell’Orfento si fanno sempre più spettacolari. Superata un’aerea cengia (vedi descrizione pagina successiva) si giunge all’eremo di San Giovanni. Dopo la visita si prosegue per una stretta scala su roccia e con una ripida (ma breve) salita nella faggeta si torna sulla strada sterrata di Pianagrande dove si devia a destra per il B1 in direzione del Blockhaus. Si percorre la sterrata fino al termine nei pressi del rifugio “Di Marco” dove il sentiero costeggia il grande recinto in cemento, risale sui prati per poi deviare nettamente a nord-est. Si traversano tutti prati della Majelletta fino a incrociare il sentiero P che scende fino a Fonte Tettone (Ristoro e ricettività).
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:• P Da Decontra a inizio B1
• B1 Da Decontra a Pianagrande
• S e B1Da Piangrande a incrocio Fonte Centiata (passando per l’eremo di S. Giovanni)
•B1 Da incrocio Fonte Centiata fino all’intersezione con P
•P Da intersezione con B1 fino a F. te Tettone
5° TAPPA
DA FONTE TETTONE A MACCHIE DI COCO per la Macchia di Abbateggio
DURATA A PIEDI: 5.30
LUNGHEZZA: 13 km
DISLIVELLO IN SALITA: m. 350
DISLIVELLO IN DISCESA: m. 1050DIFFICOLTA’: Tappa di media difficoltà con bei tratti di discesa e una breve salita ripida (su asfalto) per l’eremo di S. Spirito.
CLASSIFICAZIONE: EE (Escursionisti esperti)
CENTRI INFORMAZIONI: ROCCAMORICE
Nei pressi di Fonte Tettone ha inizio il sentiero P che sale su prato in direzione di una costruzione quadrata. Si prosegue a mezza costa in direzione del caratteristico “cucchiaio” per scendere all’improvviso a destra con il sentiero che entra progressivamente in faggeta. Prima del bosco la vista sul sottostante Vallone di S. Spirito e il gruppo del Gran Sasso è magnifica.
Con circa un’ora e mezza di cammino si giunge all’eremo di Santo Spirito a Maiella (366.4249866, roccamorice@parcomajella.it).
Visitato l’eremo si scende (P-S) per asfalto e poi su sentiero fin sul fondo del vallone dove all’incrocio si prosegue a destra per la Macchia di Abbateggio (P-S). Usciti dal bosco, dopo un tratto su strada sterrata, si devia a destra per un ripido sentiero tra le felci che scende nel vallone di S. Bartolomeo. Dall’eremo si risale fino a Macchie di Coco (S). In questa zona lontana circa 5 km dal borgo di Roccamorice ci sono ristoro e ricettività nelle località Macchie di Coco e Collarso.
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:
• P Da Fonte Tettone all’Eremo di S. Spirito
• S Dall’Eremo di S. Spirito a Macchie di Coco
6° TAPPA
DA MACCHIE DI COCO A SERRAMONACESCA per il Vallone S. Angelo
DURATA A PIEDI: ore 6
LUNGHEZZA: 13,5 km
DISLIVELLO IN SALITA: m. 260
DISLIVELLO IN DISCESA: m. 600
DIFFICOLTA’: Tappa finale non difficile con brevi tratti in salita alternati a comode discese.
CLASSIFICAZIONE: E (Escursionistico)
CENTRI INFORMAZIONI: ROCCAMORICE L’ultima tappa si svolge nel settore più a nord del Parco, tocca due eremi e si conclude a Serramonacesca, all’Abbazia di San Liberatore. Il primo tratto dell’itinerario (sempre su segnavia S fino al termine della giornata) si svolge su strada asfaltata fino a raggiungere un colle (Acquafredda), si devia su sterrata e poi sentiero che gradualmente scende all’interno del Fosso Sant’Angelo di Lettomanoppello. Arrivati sul fondo del fossato, si attraversa per raggiungere all’ombra di imponenti pareti la Grotta Sant’Angelo. Dal vallone si risale per una traccia tortuosa e si prosegue su strada sterrata fino a toccare la strada provinciale che congiunge Lettomanoppello a Passo Lanciano; si sale a destra e dopo Fonte Pirella in corrispondenza di una curva a destra si entra a sinistra su una sterrata che diviene poi sentiero. Con il mare in vista si traversa tra muretti e antichi stazzi in pietra fino a scendere all’eremo di Sant’Onofrio di Serramonacesca. Da qui si prosegue ancora in discesa fino all’Abbazia di San Liberatore (339.4032310 – 327.7627384) e alle tombe rupestri lungo il fiume Alento.
La tappa tocca i seguenti tratti dei sentieri del Parco:
• S Da Macchie di Coco a Serramonacesca