Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David

UNA VISITA AL MUSEO: MUSEO DEL LOUVRE – PARIGI – FRANCIA

Jacques-Louis David ottenne con l’opera Antioco e Stratonice il prestigioso Prix de Rome, che gli garantì una borsa di studio per un quinquennio di perfezionamento artistico a Roma. Di ritorno dalla laboriosa officina artistica capitolina, nel 1780 David espose a Parigi alcuni suoi dipinti, in una mostra che ebbe uno sfolgorante successo; l’eco del suo talento giunse perfino al re Luigi XVI, dal quale iniziò a ricevere committenza. Fra i quadri richiesti figurò proprio Il giuramento degli Orazi, inteso come glorificazione della lealtà allo Stato e della fedeltà alla corona francese (e non alle autorità ecclesiastiche).

David eseguì il dipinto nel 1784, per poi presentarlo nel 1785 al Salon di Parigi, dove riscosse numerosi plausi tanto da esser definito «il più bel quadro del secolo». Malgrado fosse stato realizzato circa quattro anni prima dello scoppio della Rivoluzione francese, Il giuramento degli Orazi è considerato anche uno dei quadri più iconici e rappresentativi del tempo.

Bozzetto studio dei tre Orazi

Dal punto di vista iconografico, Il giuramento degli Orazi fonde svariate influenze; tra i punti di riferimento più evidenti appaiono l’Ab Urbe Condita dello storico romano Tito Livio e la tragedia Horace del drammaturgo francese Pierre Corneille. Per quanto riguarda lo stile dell’opera, David si è invece ispirato alla maniera classicista di Nicolas Poussin. Fu lo stesso artista ad ammettere le fonti d’ispirazione dell’opera, per quanto riguarda sia i contenuti che la materia narrativa.

Fonte @wikipedia

«Se devo il tema a Corneille, devo il quadro a Poussin»

Il giuramento degli Orazi di Jacques-Louis David

David eseguì il dipinto nel 1784, per poi presentarlo nel 1785 al Salon di Parigi, dove riscosse numerosi plausi tanto da esser definito «il più bel quadro del secolo». Malgrado fosse stato realizzato circa quattro anni prima dello scoppio della Rivoluzione francese, Il giuramento degli Orazi è considerato anche uno dei quadri più iconici e rappresentativi del tempo

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