Il melograno e i potenziali benefici per la salute

Il melograno (nome scientifico Punica granatum(L.1753)) è una pianta appartenente alla famiglia delle Lythraceae (precedentemente in Punicaceae), originaria della regione compresa tra l’Iran e la catena himalayana, oltre presente sin dall’antichità nel Caucaso e nell’intera Macchia mediterranea. Il frutto viene chiamato melagrana ed è coltivato da molti millenni.

Il nome di Genere Punica deriva dal nome romano della regione geografica costiera della Tunisia, e della omonima popolazione, altrimenti chiamata cartaginese (popolazione di estrazione fenicia che colonizzò quel territorio nel VI a.C.); le piante furono così nominate perché a Roma i melograni giunsero da quella regione. La melagrana, caratterizzata da un sapore molto dolce e dalla sua forma particolare, non è solo molto buona, ma apporta molti benefici.

Melagrana: acqua, vitamine e minerali

Il nome melograno (punica granatum) deriva dal latino malum (mela) e granatum (con semi). La forma del melograno ricorda in effetti quello della mela, ma con all’interno i numerosi chicchi dal gusto acidulo, chiamati arilli. Con il nome melograno si intende propriamente l’albero, il frutto viene chiamato melagrana. Da un punto di vista calorico 100 grammi di melagrana apportano 50-60 kcal.

La melagrana è formata per l’80% d’acqua: Il resto è composto dal 13% di zuccheri, 3-4% di fibre, per l’1% di proteine e grassi per lo 0,5-1%. Inoltre  è ricca di vitamine A, C. Fonte anche di importanti minerali come il potassio (250 mg/100 grammi di parte edibile) e il fosforo (22 mg/100 gr), contiene anche in quantità meno rilevanti magnesio, ferro, zinco, manganese e rame.

Nella melagrana sono presenti in grandi quantità antiossidantivitamina C (acido ascorbico) e provitamina A, ma soprattutto polifenoli (acido ellagico in primis, ma anche punicalagina presente nel succo di melagrana), di cui si conoscono da tempo gli effetti protettivi nell’ostacolare lo stress ossidativo. Grazie a queste sostanze la melagrana può essere considerata un frutto ideale da inserire nella dieta per prevenire patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare, patologie tumorali e neurodegenerative (malattia di Alzheimer). La melagrana è anche un’ottima fonte di fibre solubili e insolubili, che la rendono “un ottimo cibo” per il nostro microbiota intestinale oltre a ridurre la colesterolemia. La presenza di acido ellagico permette inoltre di utilizzarla come astringente in caso di diarrea.

Le proprietà benefiche del melograno

Anticamente la melagrana era utilizzato per calmare i bruciori di stomaco, ma anche come afrodisiaco. Le sostanze che contiene hanno diversi benefici sull’organismo; infatti, il melograno ha proprietà:

  • vermifughe e antielmintiche, contro i parassiti intestinali;
  • antidiarroiche;
  • antitrombotiche, antiallergiche, vasoprotettrici e gastroprotettrici;
  • antiossidanti;
  • anticoagulanti.

Di conseguenza, la melagrana si rivela un utile alleato nella prevenzione dell’aterosclerosi, malattie cardiovascolari, Alzheimer ma anche un frutto “anti-invecchiamento cutaneo” per il ruolo dell’acido ellagico nell’impedire la degradazione del collagene.

I frutti di melograno hanno proprietà astringenti e diuretiche; vengono generalmente consumati freschi e sono molto spesso usati per preparare bibite ghiacciate (“sherbet”, “sorbet”, “granatina”); in alcuni Paesi i frutti sono usati per la decorazione di macedonie servite in apposite coppe. I frutti, inoltre, possono essere utilizzati nell’industria conserviera per la produzione di succhi, marmellate, sciroppi e sciroppati.

L’epidermide del frutto risulta costituita per oltre il 30% da tannini da cui è possibile ricavare un colorante giallo impiegato nell’artigianato degli arazzi nei Paesi Arabi. Dalle radici è possibile ricavare coloranti utilizzati nella cosmesi. Interessante è anche l’impiego del melograno come pianta medicinale; la corteccia contiene alcaloidi, i fiori ed i frutti tannini e mucillaggini. La corteccia è un potente tenifugo, è velenosa e da usare con cautela; i fiori si usano in infuso contro la dissenteria. Il tegumento dei semi è astringente e diuretico.

Effetto ornamentale

La pianta è di grande effetto ornamentale specialmente gli esemplari con branche e tronchi contorti. Tanto il P. granatum, con frutti eduli, quanto il P. nana, a taglia ridotta e con frutti non commestibili, vengono utilizzati in parchi e giardini come piante singole o a gruppi, e soprattutto per realizzare siepi e bordure.

Se i frutti sono particolarmente maturi, vi è un’elevata quantità di fitoestrogeni, utili nel combattere i sintomi della menopausa, come le vampate di calore, gli sbalzi d’umore, il nervosismo e il calo della libido. Le proprietà benefiche di questo frutto sono innumerevoli e può essere inserito nella dieta come frutto nelle insalate, nei primi piatti (risotto alla melagrana), nelle pietanze (salmone alla melagrana) o come frutto in quanto tale per assaporare il sapore acidulo e dolce insieme.

Fonte Humanitas

Il Kiwi

La maturazione tardo-autunnale e l’alto contenuto di vitamina C (60 g di polpa coprono il fabbisogno giornaliero) fanno del kiwi una risorsa preziosa per l’organismo nel periodo più freddo dell’anno. I kiwi sono inoltre ricchi di enzimi e di potassio. I suoi piccoli semi stimolano in modo delicato le funzioni intestinali.

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Riso

Il riso comune è un prodotto “denaturato” di scarsissimo valore nutrizionale. Il riso integrale contiene invece proteine di alta qualità, minerali, vitamine. La crusca del riso integrale inoltre, abbassa il colesterolo e contiene un composto (gamma-oryzanolo) che stimola la crescita.

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Il dattero

Il contenuto di zuccheri nel dattero è molto, elevato: dal 60 al 70 %. Sono quindi indicati quando l’organismo ha bisogno di carica, cioè in caso di attività sportiva intensa o nel periodo della crescita.

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