– Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del MIPAAF
Motivazione dell’Iscrizione
L’area d’interesse è situata nella Provincia di Rieti e ricade nei comuni di Rieti, Cantalice, Colli sul Velino, Contigliano, Poggio Bustone, Rivodutri, Greccio.
Si estende su circa 3.000 ettari, con una altitudine minima di 369 m slm ed una elevazione massima di m 444 slm.
All’interno dell’area non sono presenti centri abitati, ma solo nuclei rurali, talvolta di rilevante interesse storico-culturale, case sparse e piccole frazioni costituite da pochi fabbricati.
Seguendo quanto indicato dal dossier di candidatura all’interno dell’area si possono individuare 5 categorie paesaggistiche principali:
- il Paesaggio delle colture cerealicole estensive;
- il Paesaggio dei campi irrigui a colture miste;
- I campi famigliari della tradizione a canali e scoline;
- Paesaggio dei campi famigliari della tradizione a filari e siepi;
- Paesaggio dei campi allagati.
Pur essendo stata interessata da interventi di bonifica che si sono succeduti nel tempo a partire dall’epoca romana, l’area ha conservato intatto l’assetto generale della bonifica di epoca romana, consolidato e integrato dalle definitiva bonifica degli anni 30 del secolo scorso.
Il confronto con le foto aree del 1954 pone in evidenza la sostanziale conservazione della forma e della dimensione dei campi coltivati nonché della rete idraulica e viaria. Si tratta pertanto di un interessante esempio di intervento di bonifica storica in cui permangono tracce evidenti delle azioni svolte e ripetute nel tempo al fine di mettere a coltura la piana di Rieti.
Integrità
Il Paesaggio candidato presenta gli elementi di significatività storica in buono stato di conservazione (l’analisi VASA ha attestato l’appartenenza all’area in esame alla VI classe d’integrità).
Permangono infatti integri tutti gli elementi rappresentativi degli interventi della bonifica, come la permanenza, in alcune zone dell’area candidata del mosaico paesaggistico tradizionale.
Altri elementi caratteristici sono la suddivisione con siepi e filari alberati, la pratica della capitozzatura dei salici e la coltura promiscua della vite con l’impiego di specie tradizionali a sostegno vivo.
Da evidenziare inoltre la presenza di una pianificazione della Riserva Naturale, entro cui l’area è ricompresa, che prevede una zonizzazione destinata in modo specifico alla tutela del paesaggio agrario tradizionale nelle sue diverse forme.
La Riserva promuove inoltre studi relativi alla promozione di prodotti tradizionali, in particolare sui grani antichi.
Gestione
L’area è interamente protetta da una Riserva Naturale Regionale, che detta le regole di uso del territorio con il proprio Piano d’Assetto, sovraordinato alla pianificazione comunale.
Pertanto sono garantite la salvaguardia di tutti gli elementi di pregio naturalistico e ambientale residui, come anche tutti i paesaggi agrari e le colture tradizionali.
Va segnalato come la Riserva Naturale, oltre alle regole e alle normative d’uso e tutela, abbia anche promosso numerose azioni e progetti di valorizzazione del paesaggio e dell’agricoltura tradizionale, come il Museo del Paesaggio Agrario, o l’Ecomuseo della Piana, o ancora l’itinerario tematico “Campi e dimore dell’uomo”.
La permanenza di una intensa attività agricola completa il quadro di gestione e conduzione dell’area.
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Raccomandazioni
La Piana di Rieti riveste un elevato valore storico e culturale, sia come espressione integra di paesaggio di antica bonifica, sia per i rilevati aspetti culturali legati alla tradizione agricola delle popolazioni locali, che vantano fin dall’epoca romana fama di eccellenza nell’agricoltura.
È importante dunque che siano e confermate nel tempo tutte le misure di tutela attualmente garantite negli strumenti gestionali della Riserva Naturale, e che siano individuate e messe in atto anche misure atte a contrastare fenomeni di abbandono dei terreni agricoli.
Misure idonee appaiono quelle promosse dalla Regione Lazio all’interno del proprio P.S.R., a favore dell’agricoltura tradizionale e della conservazione dei paesaggi storici, come anche le misure compensative per l’agricoltura delle aree sottoposte a vincoli paesaggistici e ambientali.
Azioni e incentivi dovrebbero essere messi in campo anche per la conservazione delle tipologie architettoniche rurali della bonifica, e per la conservazione dei piccoli appezzamenti a orti famigliari.