In che modo gli edifici influiscono sull’ambiente e la salute delle persone

Quali misure sostenibili adottare nella progettazione per i cambiamenti climatici e migliorare la qualità di vita della popolazione.

a cura di Paola Allegri ingegnere civile esperto in salubrità degli edifici

Ci sono diverse misure che possono essere adottate per ridurre l’impatto ambientale degli edifici: migliorare l’efficienza energetica, riducendo così il consumo di energia necessaria per riscaldare e raffreddare gli ambienti. Questo può essere fatto attraverso l’isolamento termico delle strutture, l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale, l’installazione di sistemi energetici efficienti come pannelli solari o pompe di calore, la riduzione dell’utilizzo di materiali da costruzione ad alta intensità di carbonio, prediligendo l’uso di materiali ecocompatibili e riciclabili a basso impatto ambientale. Particolare attenzione va rivolta alla gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. I materiali di scarto possono finire nelle discariche e lo smaltimento può richiedere ulteriori risorse e contribuire alle emissioni di gas serra. Attraverso un’impostazione sostenibile del settore edilizio possiamo contribuire alla lotta al cambiamento climatico e migliorare la qualità di vita della popolazione.

Quando i locali vengono sigillati e isolati in modo eccessivo, l’umidità prodotta dagli occupanti e dagli elettrodomestici può accumularsi all’interno dell’ambiente senza possibilità di ricambiarsi. Questo può causare un aumento dell’umidità relativa, che può portare a una sensazione di disagio percepito come “aria pesante”.

Oggi l’efficientamento energetico si sta traducendo in una esasperata sigillatura degli ambienti, che può alterare il comfort igrometrico.

Ing. Paola Allegri

Bisogna poi tener conto che spesso quell’insieme di interventi che consentono di assegnare a un immobile la classe di efficienza energetica A, con un risparmio in bolletta nel periodo invernale, può trasformarsi in un importo da sborsare in estate per l’uso di climatizzatori necessari per combattere le estati sempre più torride. Lo studio del Met Office inglese, pubblicato sulla rivista “Nature Climate Change“, ha confermato che in particolare su Germania, Francia e Italia, il caldo in estate è aumentato 10 volte rispetto ai primi anni Duemila a causa del riscaldamento globale causato dall’uomo, con la necessità di ricorrere a condizionatori, che aumentano la domanda di energia e quindi le emissioni di gas serra.

Ambienti climatizzati

Dal punto di vista della salute, l’utilizzo eccessivo di questi apparecchi può comportare anche molti rischi. La condizione dell’aria all’interno degli ambienti climatizzati può causare secchezza delle mucose, irritazione degli occhi, mal di gola e problemi respiratori, soprattutto se l’aria non viene adeguatamente ricambiata. Inoltre, se i climatizzatori non vengono puliti periodicamente, possono accumulare polvere, sporco, batteri e muffe, che possono essere nocivi per la salute delle persone esposte. Una cattiva manutenzione dei climatizzatori ed il mancato rispetto delle norme igieniche può provocare la legionellosi, malattia infettiva dell’apparato respiratorio provocata dalla Legionella pneumophilia. Per garantire un comfort igrometrico adeguato degli occupanti, è importante trovare un equilibrio tra la sigillatura degli ambienti per l’efficienza energetica e la necessità di una buona ventilazione.

Una buona progettazione bioclimatica può essere un supporto ideale per ridurre al minimo il consumo di energia. Sfruttare le risorse naturali (come il sole, il vento o le ombre) per raffreddare o riscaldare un edificio in modo passivo, si riduce l’uso di sistemi meccanici come l’aria condizionata o il riscaldamento. La corretta progettazione bioclimatica include anche l’isolamento termico dell’edificio, l’ottimizzazione dell’illuminazione naturale e l’uso di materiali ad alto rendimento energetico, contribuendo a un elevato risparmio energetico complessivo.

Tra le principali strategie utilizzate nella progettazione bioclimatica ci sono:

  • L’orientamento corretto dell’edificio in base alla posizione del sole per massimizzare l’apporto di luce naturale e ridurre l’uso di illuminazione artificiale.
  • L’impiego di finestre e aperture posizionate in modo da sfruttare al massimo l’illuminazione naturale e la ventilazione incrociata.
  • L’isolamento termico dell’involucro dell’edificio per ridurre le dispersioni di calore o freddo.
  • L’uso di materiali a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica.
  • L’integrazione di tecnologie passive come gli schermi solari, i tetti verdi o i pannelli solari termici per sfruttare al massimo l’energia solare.
  • L’implementazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti che utilizzano fonti di energia rinnovabile o a bassa emissione di carbonio.

La progettazione bioclimatica migliora il comfort degli occupanti, riducendo le variazioni di temperatura e umidità all’interno degli spazi abitativi, favorendo la qualità dell’abitare che svolge un ruolo importante nella prevenzione delle malattie associate agli edifici.

Qualità dell’aria negli edifici

Gli edifici in cui viviamo e lavoriamo infatti possono influenzare la nostra salute in modi diversi, tra cui l’esposizione a sostanze chimiche nocive, che può causare una serie di problemi alla salute.

Irritazione degli occhi, del naso e della gola, mal di testa, affaticamento e peggioramento delle allergie, la presenza di muffe e umidità possono invece rilasciare spore nell’aria che determinano malattie respiratorie come allergie, asma e infezioni polmonari.

Una scarsa qualità dell’aria interna può anche essere causata dalla presenza di radon presente principalmente nel suolo e nei materiali da costruzione che può provocare il cancro del polmone o le polveri sottili, che possono causare problemi respiratori, cardiovascolari e persino tumori.

Alla ventilazione naturale studiata sfruttano le differenze di pressione all’interno di un ambiente per favorire il flusso d’aria, per il raffrescamento degli edifici si ricorre sempre più spesso ai materiali edili traspiranti come l’argilla che sfrutta le proprietà termo-regolanti per ridurre la temperatura interna degli edifici.

L’argilla, infatti, è in grado di assorbire l’umidità dell’aria e rilasciarla lentamente, creando così un effetto di raffreddamento evaporativo. Durante le ore notturne, quando le temperature scendono, l’argilla assorbe l’umidità presente nell’aria e la immagazzina nei suoi pori. Durante il giorno, quando le temperature aumentano, il calore fa evaporare lentamente l’acqua dall’argilla, producendo un effetto rinfrescante.

I sistemi impiantistici innovativi, basati sul raffrescamento radiante a parete, il riscaldamento radiante a parete e gli intonaci di argilla, garantiscono un ambiente interno piacevole e confortevole in ogni stagione.

Illuminazione

Anche l’illuminazione naturale può avere molti benefici, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Essa può migliorare l’umore e benessere delle persone, poiché la luce solare è nota per aumentare la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore collegato alla felicità. Inoltre, la luce naturale può contribuire alla regolazione del ritmo circadiano, aiutando a garantire un sonno migliore di notte. Dal punto di vista dell’efficienza energetica, l’illuminazione naturale può ridurre la dipendenza da fonti di energia artificiali come l’illuminazione elettrica. Utilizzando la luce solare per illuminare gli spazi interni, è possibile ridurre i consumi energetici e quindi i costi.

Inoltre, l’utilizzo di luce naturale può ridurre l’effetto serra e l’inquinamento luminoso. Tuttavia, l’illuminazione naturale può anche presentare alcune sfide. Ad esempio, la luce solare diretta può causare abbagliamento e surriscaldamento degli ambienti, se non adeguatamente gestita. Inoltre, le condizioni di illuminazione naturale possono variare durante il giorno e in diverse stagioni, richiedendo l’uso di sistemi di controllo e regolazione adeguati. Servono tecnici con competenze specifiche, che spesso attraverso un approccio multidisciplinare affrontano le specifiche caratteristiche dei luoghi, degli ambienti confinati e le abitudini degli occupanti per dare forma ad ambienti salubri e sostenibili.

Anche l’adozione di elementi biofili negli edifici può contribuire alla sostenibilità ambientale, poiché promuove l’utilizzo di materiali sostenibili e riduce l’impatto ambientale dell’edificio. Ad esempio, l’inclusione di un sistema di vegetazione sul tetto può favorire una migliore gestione delle acque piovane e contribuire alla riduzione dell’effetto isola di calore.

Gli edifici biofilici sono progettati per creare un ambiente più sano, sostenibile e centrato sul benessere delle persone.

Gli studi hanno dimostrato che la presenza di elementi naturali negli ambienti di vita e di lavoro può avere benefici significativi per la salute e il benessere umano, come la riduzione dello stress, l’aumento della produttività e la promozione di un maggiore senso di appartenenza e connessione con il mondo naturale, migliorando il benessere delle persone e promuovendo la sostenibilità ambientale.

La sensibilizzazione e l’educazione dei professionisti del settore, degli operatori e dei consumatori sono fondamentali. Promuovere una cultura di sostenibilità nell’industria delle costruzioni può portare a una maggiore consapevolezza delle implicazioni ambientali delle nostre azioni e favorire l’adozione di pratiche più sostenibili. È responsabilità di tutti, dal governo alle imprese e ai singoli cittadini, lavorare insieme per promuovere una costruzione più sostenibile e contribuire a preservare la nostra salute e il nostro ambiente per le generazioni future.

Paola Allegri è un ingegnere civile esperto in salubrità degli edifici, Presidente dell’Associazione Nazionale Esperti Edificio Salubre – Gas Radon “Donne Geometra” del Cngegl, relatore e membro di Comitati scientifici nazionali e internazionali sui temi della sostenibilità ambientale, autore di articoli e pubblicazioni scientifiche.

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