NOME COMUNE: Ippocastano
NOME SCIENTIFICO: Aesculus hippocastanum L.
FAMIGLIA: Hippocastanaceae
NOMI POPOLARI: Castagno d’India, Marrone d’India, Castagna amara, Castagna cavallina, Falso castagno.
NOMI STRANIERI:
- (Eng) Horsechestnut
- (Fra) Marronier d’Inde
- (Ger) Gewohnliche Rosskastanie
- (Spa) Castano de Indias
DESCRIZIONE E STORIA
DESCRIZIONE BOTANICA
- Portamento: albero maestoso alto fino a 30 metri, con chioma espansa e compatta.
- Foglie: decidue, palmato-settate, di colore verde brillante sulla pagina superiore e verde chiaro in quella inferiore.
- Fiori: bianchi, macchiati alla base di rosa o giallo e riuniti in grosse infiorescenza a pannocchia.
- Frutto: capsula verde e spinosa, che contiene 1-2 semi marroni.
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: per quanto riguarda il significato, il nome Hippocastanum deriva dal greco hippos=cavallo e castanon=castagno, in quanto i semi di questa pianta erano utilizzati per curare la tosse dei cavalli. E’ stato importato in Europa nel XVI secolo dai Turchi. Per l’alto contenuto di saponine un tempo i semi venivano frantumati ed utilizzati come detersivo e come sgrassante per i capelli. Secondo la credenza popolare tenere una castagna matta in tasca porterebbe fortuna ed aiuterebbe a combattere i disturbi da raffreddamento tipici dei mesi invernali.
NOTE: i suoi semi, erroneamente chiamati frutti, sono molto simili a quelli del Castagno, ma a differenza di questi, non sono commestibili per l’uomo. Vengono infatti chiamati castagne matte.
DOVE SI TROVA
HABITAT: di origine caucasica, oggi si trova in tutte le zone temperate del mondo dove viene coltivato come albero ornamentale in parchi e giardini. Si tratta di una pianta che resiste anche alle basse temperature ma sensibile all’inquinamento atmosferico al quale reagisce con l’arrossamento e il disseccamento delle foglie.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: i semi si raccolgono a fine estate.
UTILIZZO
Ecco a cosa serve e come usare l’Ippocastano dal punto di vista cosmetico / erboristico.
PARTE UTILIZZATA: semi.
COME SI USA IN COSMETICA: grazie alle sue proprietà lenitive, decongestionanti e tonificanti sulla circolazione gli estratti di Ippocastano sono impiegati in preparati topici per gambe pesanti, fragilità capillare, emorroidi, contusioni, inestetismi della cellulite, rinforzanti dei capelli, couperose.
COME SI USA IN CUCINA: non utilizzato.
PROPRIETA’ E BENEFICI
PRINCIPALI COMPONENTI
- Saponine (10-28%): escina, criptoescina, argirescina
- Flavonoidi: glicosidi della quercitina e del kaempferolo
- Proantocianidine (OPC)
- Tannini, Amido
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà terapeutiche e benefiche dell’Ippocastano sono:
- Flebotonica e vasoprotettiva
- Antiflogistica
- Decongestionante
- Astringente
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcuni utilizzi, quando usarlo e la posologia. Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica): 60 gocce, 2 volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti, sciolte in po’ d’acqua. Gemmoderivato (Soluzione Idrogliceroalcolica o macerato glicerico): 60 gocce, 2 volte al giorno preferibilmente dopo i pasti, sciolte in po’ d’acqua. A giudizio medico il gemmoderivato di Ippocastano è l’unica preparazione che può essere utilizzata per uso interno anche in gravidanza in quanto non contiene l’escina. Estratto secco tit. 16-28% in glicosidi triterpenici calcolati in escina: 250-300 mg, 2 volte al giorno. Creme e pomate al 10-20%.
RIMEDIO NATURALE PER:
A cosa serve? Utile come rimedio naturale per:
- Insufficienza venoso-linfatica: gambe gonfie, stanche e pesanti
- Fragilità capillare
- Emorroidi
- Ritenzione idrica e inestetismi della cellulite
CONTROINDICAZIONI: per la presenza di saponine si possono manifestare effetti collaterali come irritazione gastrica e disturbi gastro-intestinali (vomito, diarrea), soprattutto se si utilizza ad alti dosaggi e per lunghi periodi. Controindicato se si soffre di insufficienza epatica e renale, gastrite, reflusso gastro-esofageo, nei bambini, in gravidanza e durante l’allattamento. Da evitare l’associazione con farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti piastrinici. Per l’uso esterno si consiglia di non applicare direttamente su ferite o ulcerazione della pelle.
https://www.vivigreen.eu/blog/category/news/ambiente/piante-arboree-ed-arbustive/