Si tratta della festa di più antica tradizione e di più intensa partecipazione emotiva della regione che si svolge ogni 15 di maggio. I tre ceri sono grandi costruzioni lignee, cave alte circa dieci metri e pesantissime che presentano la comune forma di due prismi ottagonali riuniti ad un vertice e attraversati da un’antenna, pur essendo leggermente diversi tra di loro.
Ai lati di ogni prisma vi sono due grandi anse o “manicchie”, sulla cuspide superiore svetta oggi la statua di un Santo, Sant’Ubaldo sul cero dei muratori, San Giorgio su quello dei merciai (o commercianti), Sant’Antonio Abate su quello dei contadini.
Durante la corsa ogni cero è infisso su una barella di legno, che viene sostenuta a spalla dai ceraioli (i portatori dei ceri). I ceri sono conservati nella chiesa di Sant’Ubaldo, sulle pendici del monte Ingino che sovrasta la città.
Per ulteriori info vai sul sito Ufficiale www.ceri.it
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