La “Natività mistica” del Botticelli

UNA VISITA AL MUSEO: NATIONAL GALLERY – LONDON – UK

La Natività mistica è un dipinto a olio su tela datato c.  1500–1501 del maestro del Rinascimento italiano Sandro Botticelli , alla National Gallery di Londra.  È la sua unica opera firmata e ha un’iconografia insolita per un dipinto della Natività .

L’iscrizione greca in alto si traduce come: ‘Questo quadro, alla fine dell’anno 1500, nei guai d’Italia, io Alessandro, nella metà del tempo dopo il tempo, dipinto, secondo l’undicesimo [capitolo] di San Giovanni , nel secondo guaio dell’Apocalisse, durante la liberazione del diavolo per tre anni e mezzo; poi sarà legato nel dodicesimo [capitolo] e lo vedremo [sepolto] come in questa immagine’.  Botticelli credeva di vivere durante la Grande Tribolazione , forse a causa degli sconvolgimenti in Europa in quel momento, e stava predicendo il millennio di Cristo come affermato nel Libro dell’Apocalisse.

È stato suggerito che il dipinto possa essere collegato con l’influenza di Girolamo Savonarola , la cui influenza appare in un certo numero di dipinti tardivi di Botticelli,  sebbene il contenuto dell’immagine possa essere stato specificato dalla persona che lo commissionò . Il dipinto utilizza la convenzione medievale di mostrare la Vergine Maria e Gesù bambino più grandi sia delle altre figure, sia di ciò che li circonda; questo è stato certamente fatto deliberatamente per effetto, poiché le opere precedenti di Botticelli utilizzano una prospettiva grafica corretta .

La Vergine Maria è mostrata inginocchiata davanti al Cristo Bambino al centro, entrambe sono in scala maggiore rispetto alle altre figure. Giuseppe siede per terra accanto al bambino, forse addormentato, con il volto non visibile. Dietro la famiglia ci sono un bue e un asino. Ai lati del gruppo principale un angelo con un ramoscello d’ulivo nella mano tesa mostra il bambino rispettivamente a due pastori ea tre uomini in lunghe vesti, forse i Magi biblici . Questi cinque sono inginocchiati e coronati di rami di ulivo. In fondo all’opera tre angeli abbracciano tre uomini anch’essi con l’oliva sul capo. Attorno a loro sette piccoli diavoli si trafiggono con le lance e ricadono negli inferi, “seppellindosi”.

La Natività mistica raffigura una scena di gioia e di festa, di gioia terrena e celeste, con angeli che danzano in cima al dipinto. In cima al dipinto c’è il nome di Sandro Botticelli – ma anche le parole apocalittiche e inquietanti. E ci sono oscure premonizioni: il bambino indifeso riposa su un lenzuolo che evoca il sudario in cui un giorno sarà avvolto il suo corpo, mentre la grotta in cui è ambientata la scena richiama alla mente la sua tomba.

I Re a sinistra non portano doni, ma la loro stessa devozione. Nella parte superiore del dipinto dodici angeli vestiti con i colori della fede, della speranza e della carità danzano in cerchio tenendo rami di ulivo, e sopra di essi il cielo si apre in una grande cupola dorata, mentre in fondo al dipinto tre angeli abbracciano tre uomini, sembrando sollevarli da terra.

Tengono rotoli che proclamano in latino “pace in terra agli uomini di buona volontà”. Dietro di loro sette diavoli fuggono negli inferi, alcuni impalati con le proprie armi. In epoca rinascimentale i dipinti del Giudizio Universale mostravano agli spettatori la resa dei conti dei dannati e dei salvati al tempo della seconda venuta di Cristo . Secondo lo storico dell’arte Jonathan Nelson, “facendo eco a questo tipo di pittura, la Natività mistica ci chiede di pensare non solo alla nascita di Cristo, ma anche al suo ritorno”.

BUON NATALE

Fonte WIKIPEDIA

Architettura Romanica in Italia
Basilica di San Marco, VENEZIA

Per edificare la basilica di San Marco, Venezia trasferisce in Occidente l’eredità spirituale e materiale di Bisanzio. L’impianto a croce greca poggia sopra una struttura che nella navata longitudinale centrale riporta motivi architettonici basilicali: il braccio verticale della croce è maggiore rispetto a quelli dei transetti, l’altare è posto nell’area dell’abside. Al di sopra della…

Continua a leggere
RAVENNA, Monumenti paleocristiani e Arte BIZANTINA

Ravenna è stata la sede dell’Impero Romano nel V secolo e poi dell’Italia bizantina fino all’ VIII secolo. Ha una collezione unica di mosaici e monumenti paleocristiani. Tutti gli otto edifici – il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero degli Ortodossi o Neoniano, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il Battistero degli Ariani, la Cappella Arcivescovile,…

Continua a leggere
La grecia dal Medioevo Ellenico all’Età arcaica

Il cratere era un grande vaso di altezze anche superiori al metro, a forma di bicchiere e dalla larga bocca che venova usato o nei banchetti per mescolare il vino all’acqua o a scopi funerari per essere interrato nelle tombe degli uomini con all’interno le offerte. Il vaso fu rinvenuto in una necropoli di Atene…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *