Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Viene utilizzato il lardo ottenuto dalla regione dorsale del suino, il più solido e pregiato, dopo opportuna toelettatura del grasso molle. Nel territorio di Artegna e di alcuni comuni limitrofi “l’ardiel rodolât” è molto ricercato per il suo gusto delicato che lo rende adatto alla degustazione in sottili fettine accompagnate da pane fresco croccante.
Il lardo viene lasciato riposare su una graticola per garantire l’areazione su tutti i lati, evitando la formazione di muffa sulla cotica. Viene adeguatamente salato. Dopo 4/5 giorni viene aggiunto del pepe macinato e quindi il lardo viene arrotolato, mantenendo esternamente la cotica ed assicurando una adeguata legatura al prodotto. Il rotolo, così formato, viene sigillato con lo strutto dello stesso suino per evitare lo sviluppo di processi ossidativi. La stagionatura ha una durata minima di tre mesi.
Viene degustato in fettine sottili oppure viene utilizzato come condimento (radicchio con i ciccioli = lidric cu lis frizzis, pane con i ciccioli = pan cu lis frizzis, o per condire la brovada).
In alcune zone del Friuli-Venezia Giulia non viene arrotolato, ma stagionato in tranci per circa due mesi dopo essere stato salato in salamoia ed eventualmente affumicato.
Tradizionalità
Gli anziani norcini ricordano che la preparazione del lardo arrotolato risale all’attività artigianale dei loro padri che operavano in numerose famiglie del territorio friulano. Tre anziani norcini dichiarano di aver svolto questa attività, inizialmente come aiutanti e poi in forma autonoma, a partire dagli anni ‘40-’50 macellando e lavorando le carni di suini in forma artigianale e tradizionale, tra le quali anche il lardo arrotolato.
Si trova riferimento storico del consumo e della produzione del lardo nel volume del Cossar “La carne suina nell’alimentazione tradizionale friulana”. Il folklore italiano del 1929 e nel volume di Giuseppina Perusini Antonini “Mangiare e bere friulano” del 1970.
Territorio: Tutto il territorio del Friuli-Venezia Giulia.
Colaz PAT Friuli Venezia Giulia
La descrizione del processo di fabbricazione e le dosi sono tratte da una pubblicazione dell’Accademia Italiana della Cucina che, circa 10 anni or sono, ha raccolto ricette tradizionali inviate dalle delegazioni provinciali dell’Accademia stessa. Nella tradizione friulana i colaz erano dolci che si regalavano ai cresimandi e, al termine delle sedute, ai consiglieri comunali.
Miele millefiori della laguna friulana PAT Friuli Venezia Giulia
Il Miele Millefiori della Laguna Friulana è un prodotto pregiato ottenuto dal nettare di una vasta varietà di fiori che crescono nella zona lagunare del Friuli Venezia Giulia. Questo miele si distingue per la sua complessità aromatica e il suo gusto variegato, riflettendo la ricca biodiversità del territorio lagunare.
Salame all’aceto o Salamp cul Asêt PAT Friuli Venezia Giulia
Il Salame all’Aceto, conosciuto in friulano come Salamp cul Asȇt, è un piatto tipico della cucina friulana. Questa preparazione, semplice ma saporita, prevede la cottura del salame fresco in aceto, che ne esalta il gusto e ne ammorbidisce la consistenza. È un piatto rustico, radicato nella tradizione contadina del Friuli Venezia Giulia.