Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
latt brulè
Latte, uova e zucchero. Sbattere le uova con 100 grammi di zucchero e scaldare il latte con altri 100 grammi di zucchero. Fare caramellare nel frattempo il resto dello zucchero finché diventa scuro e leggermente amaro e versarlo nello stampo. Unire le uova al latte e versare il tutto nello stampo. Porlo nel forno per circa un’ora a 120 °C finché si solidifica.
Tradizionalità
Anticamente questo dolce veniva cotto nel camino a bagnomaria, cioè all’interno di un altro recipiente pieno d’acqua, e con la brace sul coperchio affinché il calore fosse ben distribuito. Il latte brulè era un dolce delle grandi occasioni: Comunioni, Cresime, Matrimoni, Battesimi, ecc. ed era di solito preparato solo dalle famiglie più benestanti.
Referenze bibliografiche
- Pellegrino Artusi, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, introduzione e note di Piero Camporesi, Torino, Einaudi, 1995 Prima edizione «Nuova Universale Einaudi 1970;
- Dai racconti di R. Giorgetti e di sua mamma M. Manuzzi, “E’ magnè. I mangiari negli usi dei contadini romagnoli”, a cura di D. Bascucci [et al.], Rimini, Panozzo Editore, 2002;
- Giovanni Manzoni, Così si mangiava in Romagna, Walberti Edizioni 1977.
Territorio di produzione
Provincia di Forl’-Cesena.