SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE ASPARAGO DI CANTELLO IGP
L’Asparago di Cantello IGP deriva dall’ecotipo “Asparagus officinalis L”. Quando è immesso al consumo, l’ortaggio si distingue per la presenza dei suoi turioni bianchi che terminano con una punta rosata. L’altezza dell’Asparago è di 22 cm e il diametro varia, per la categoria “extra”, tra 21 e 25 mm e, per la categoria “prima”, da 13 a 20 mm. Pur avendo un aroma molto intenso, l’Asparago ha un sapore dolce e solo un lievissimo retrogusto amaro. Infine, non deve presentare nessun tipo di danno causato da parassiti, impurità, sapori estranei o sapore di muffa.
Metodo di coltivazione
Le tecniche di coltivazione dell’Asparago di Cantello seguono le buone prassi dell’agricoltura tradizionale. I terreni, con un pH variabile da 5.3 a 7.5, sono arati fino ad una profondità di 60 cm e la semina si effettua con una distanza di circa 2 metri. Le piantine di Asparago sono rincalzate nel mese di Marzo con l’ausilio di una macchina e, a seguito di questa operazione, le coltivazioni sono coperte da un telo fino alla raccolta. In questo modo le piante crescono al riparo dagli agenti atmosferici e dai raggi del sole. Gli asparagi sono raccolti a partire dal mese di Marzo fino al mese di Maggio, con un particolare attrezzo chiamato “sgorbia”. La resa massima è di 10 t/ha e la durata dell’impianto è di massimo 12 anni.
Legame tra il prodotto e il territorio
Le note distintive dell’Asparago sono favorite dagli elementi ambientali della zona geografica di produzione. Il clima, tipicamente continentale con inverni rigidi ed elevata piovosità, limita lo stress idrico per le piante estive dovute alla siccità, rendendo il terreno ricco di elementi nutritivi. A questo, si aggiunge l’abilità degli agricoltori che tramandano le modalità di coltivazione da secoli, permettendo all’Asparago di essere un ortaggio di elevata qualità.