Caratteristiche botaniche:
Nome comune: Magnolia di Soulange
Famiglia: Magnoliaceae
Pianta monoica/dioica: monoica
Portamento: arbustivo/arboreo
Foglie: caduche, di tipo semplice e di colore verde chiaro, inserzione alterna mediante un cortissimo picciolo. Forma obovata, margine intero e sulla pagine inferiore è presente una leggera tomentosità
Fiori: con doppia colorazione, alla base violetti e nella parte centrale e terminale bianchi. Generalmente lunghi 8 – 10 cm, disposti sui rami in posizione terminale ed eretto. Sbocciano prima dell’emissione delle foglie
Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D
Impollinazione: entomofila
La magnolia soulangeana è una delle varietà più adatte ad essere coltivate in giardino. Si tratta di un ibrido che fiorisce nel periodo compreso fra la fine dell’inverno e gli inizi della primavera. È stato creato incrociando nell’Ottocento due varietà cinesi: la magnolia liliflora e quella denudata. Questa varietà ha una crescita lenta e presenta foglie caduche grandi di forma ovale. Hanno una colorazione verde chiaro e la pagina superiore si presenta lucida. Nella seconda metà di febbraio, al vertice dei rami spogli, compaiono i primi boccioli dai quali di lì a poco, inizieranno a sbocciare grandi fiori a coppa. I fiori hanno colori diversi che variano dal bianco al rosa, dal viola al rosa. I petali hanno tonalità diverse fra la loro parte intera e quella esterna.
La magnolia soulangeana ha un apparato radicale delicato che non tollera i rinvasi. Per questa ragione è sempre preferibile mettere a dimora in terra le piante da subito per evitare che i vari spostamenti possano compromettere seriamente le sue radici con effetti deleteri sull’arbusto. Per crescere bene necessitano di un terriccio ricco di torba che possa mantenere a lungo l’umidità. Preferisce i substrati molto acidi ma può sopravvivere anche in terreni leggermente alcalini. La magnolia deve essere collocata in una zona ben illuminata ma al riparo dai raggi diretti del sole soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno. Mal tollera i venti freddi e le correnti d’aria che possono rovinarne i boccioli prima ancora che si schiudano a fine febbraio.