Marmellata di bacche di rosa canina PAT Marche

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Si presenta come una purea di bacche di rosa canina dolcificata con miele dal colore rosso-vinaccia con riflessi arancio-dorati. Sapore moderatamente dolce, leggermente acidulo che denota la ricchezza di vitamina C. La rosa canina, è un arbusto spontaneo, selvatico, vigoroso, eretto e ramoso, di circa 90-270 cm, appartenente della famiglia delle Rosacee. Fiori a 5 petali, piuttosto grandi e di colore bianco e rosso, sbocciano da maggio a luglio, mentre i suoi “falsi frutti” rossi (cinorroidi, che derivano dall’ingrossamento del ricettacolo), nascono in autunno.

Ingredienti: bacche di rosa canina, miele o zucchero, limone.

Oltre alle bacche, vengono raccolti anche i fiori. I fiori e i loro petali primaverili, raccolti prima che si schiudano a maggio, venivano tradizionalmente utilizzati per i più svariati usi gastronomici, oltre alle classiche confetture e aromatizzazioni per dolci, anche per ottenere il classico rosolio, per insaporire altre confetture di frutta. Le bacche, sono globose, di colore rosso vivo, con piccoli peli irritanti. Sono ricche di vitamina C, pectine e zuccheri. Se acerbe, sono acidule e asprigne; se raccolte non alla fine dell’estate ma dopo le prime gelate del tardo autunno, sono di gusto più dolciastro e gradevole, piacevolmente acidule.

Le bacche venivano utilizzate nella zona del Montefeltro per ricavare confetture, gelatine, sciroppi, marmellate, tè, essenze per dolci, aromi per aceto, vino e infusi. Attualmente le preparazioni più diffuse sono le marmellate.

La bacche sono raccolte dopo la prima gelata invernale. Si nettano con cura e si svuotano della peluria interna e dei semi. Si aggiunge miele o zucchero e qualche goccia di limone, lasciando riposare tutta la notte. Il giorno successivo il composto deve essere bollito fino a completa perdita dell’acqua. Si invasa e si conserva al buio.

Tradizionalità

  • Picchi G., “La mappa del Gusto – Il Montefeltro: la gente, i luoghi, il cibo”, a cura dell’Ag. Turistica Montefeltro, Grafica Vadese, Sant’Angelo in Vado (PU), 2001;
  • Pozzetto G., “Carta dei sapori, sagre gastronomiche, prodotti e piatti tipici della Comunità Montana ddel Montefeltro”, La Griffe, Carpegna (PU), 1999;
  • Pozzetto G., “La Cucina del Montefeltro”, Franco Muzzio Ed., Padova, 1998.

Territorio di produzione

Comune di Matelica, in provincia di Macerata.

Paccucce di colmurano PAT Marche

Vasetti di vetro contenenti spicchi di mele o pere Costipati, affogati in “vino cotto”. Prodotto ricavato dalla lavorazione di mele o pere, lavate, sbucciate, tagliate a spicchi, disidratate al sole o in forno, messe in vasi di vetro, ricoperte di “vino cotto”, chiuse ermeticamente e successivamente pastorizzate. Conservazione in ambiente asciutto e lontano da fonti…

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Caprino PAT Marche

Alimentazione: pascolo estensivo, foraggi, miscele di cereali e leguminose. Si produce in primavera – autunno. Altezza cm 6-10; diametro cm 9-14; peso Kg 0,5-1,5; forma cilindrica, crosta morbida increspata, se fresco; dura di colore nocciola di varie sfumature se stagionato; pasta compatta con rare o nessuna occhiatura, pastoso; sapore sapido e gradevolmente piccante. Materia prima…

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Salame di Fabriano PAT Marche

La particolarità di questo salume sta nella coesistenza, nella fetta, di una parte magra dal colore rosso rubino e di cubetti di grasso (i lardelli) di 5-7 mm di lato. Sia la frazione magra che i lardelli sono piuttosto compatti e fanno in modo che la fetta risulti poco elastica. Il magro per essere idoneo…

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