Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Melo, Noi Unci – Varietà locale di mela
Albero di medio vigore con portamento espanso e media produttività, dall’epoca di fioritura intermedia con fruttificazione prevalente su rami misti. Il frutto è grosso e di forma appiattita, simmetrico, circolare e di sezione trasversale; con cavità peduncolare simmetrica, mediamente ampia e profonda, peduncolo medio, grosso e inserito regolarmente; cavità calicina simmetrica, di media ampiezza e poco profonda. Lobi apicali accennati; torsolo grande; tubo calicino piccolo e conico, calice aperto e persistente. Buccia spessa, di colore giallo verde con sovra colore rosso striato sul 40% della superficie.
Polpa di colore bianco crema che imbrunisce facilmente all’aria, soda e a tessitura intermedia, mediamente succosa e aromatica, molto acida e poco dolce, sapore gradevole. Matura a partire dalla terza decade di luglio.
Varietà molto interessante per la precocità di maturazione e per il gradevole aspetto del frutto. Certamente degna di tentativi di coltivazione intensiva, in particolare per promuovere un prodotto tipico del territorio ad un vasto pubblico di vacanzieri dei mesi estivi.
Tradizionalità
Queste varietà sono certamente presenti nei territori dell’alta Gallura almeno da 50 anni. La tradizionalità è da riconoscersi nella costante presenza nei vecchi frutteti, dove è ancora possibile trovarne degli esemplari in produzione.
Territorio di produzione Tutto il territorio della Sardegna con particolare riferimento alla Gallura.
Confettura di mela cotogna PAT Sardegna
Grano cotto, trigu cottu PAT Sardegna
La preparazione è un rito di buon auspicio e si consuma quale primo pasto dopo la mezzanotte del 31 dicembre. Nelle famiglie, inoltre, è usanza distribuirne una manciata nel cortile per gli animali domestici, sul tetto per i volatili ed una sui campi come auspicio di un buon raccolto.