Meloncella PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Spiuleddhra, Minunceddhra, Cucumbarazzu, Cummarazzu.

Si tratta di particolari meloni a frutti oblunghi ricoperti di leggera peluria che, al raggiungimento del peso di qualche etto, si consumano alla stregua di come altrove si consumano i cetrioli. Tali varietà (la cui coltura ha avuto un notevole impulso con l’irrigazione) sono attualmente diffuse nella provincia di Lecce e sono denominate “meloncelle” o “spiuleddhre . Si presentano una a buccia chiara e l’altra a buccia verde scuro e vengono largamente coltivate e vendute sul mercato locale. Tenere e croccanti, con il loro gusto fresco e delicato costituiscono un solido baluardo della tradizione orticola di questa subregione a tal punto che i “comuni” cetrioli sono – nel Salento – praticamente misconosciuti, ignorati, se non apertamente “disprezzati” da quanti hanno avuto la curiosità di assaggiarli. In effetti nel Salento chi è abituato al gusto particolare e delicato delle meloncelle difficilmente riesce ad apprezzare il cetriolo.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Oggi, tramite la forzatura della coltura sotto piccoli tunnel di polietilene, specialmente lungo le aree litorali, si ottiene un sensibile anticipo nella raccolta di questi meloni, che si trovano abbondantemente sul mercato già dal mese di aprile. La raccolta dei frutti è scalare e prosegue per qualche mese ma, posticipando la messa a dimora della coltura, si possono avere produzioni sino all’autunno inoltrato.

TRADIZIONALITÀ

Più che secolare, come attestato da antichi storici locali, quali il Marciano, il Gagliardo, il Corrado ed altri, la coltivazione di queste varietà di meloni, come d’altronde anche quella di tutta una serie di altre, per così dire, più convenzionali varietà locali di meloni e cocomeri apprezzate e celebrate nei tempi passati per dimensioni e tenore zuccherino. Da oltre un trentennio diverse importanti aziende sementiere hanno selezionato i migliori cloni di “meloncelle” ed è molto facile reperire attraverso i normali canali commerciali le sementi nonché, presso i vivaisti, le piantine.

Territorio

I comuni di Nardò, Copertino, San Donato di Lecce (LE)

Ravioli con ricotta PAT

Prodotto con forma rotondeggiante di circa 5 cm di diametro, ripieno con impasto di ricotta di pecora, prezzemolo, formaggio e pepe, di colore giallo dorato. Impasto della semola di grano duro con acqua e uova (circa 200 g di uova/Kg di semola). Taglio e formazione dei ravioli, ripieno di ricotta di pecora, prezzemolo, formaggio e…
Continua a leggere

Rustico leccese PAT

Tipico prodotto da forno, circolare del diametro 10-13cm, costituito da pasta sfoglia  con ripieno di besciamella, mozzarella fior di latte e polpa di pomodoro.

Continua a leggere

Quaresimali PAT

L’origine dei quaresimali è antica: la ricetta, infatti, si fa risalire ai monasteri lucani e pugliesi del 1800, dove le monache idearono questo biscotto molto semplice e rustico, adatto per il periodo di privazione della Quaresima. Per tale motivo, i quaresimali non contengono nessun grasso né latte.

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *