Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Menta di colore verde tendente al marrone, di sapore delicato, essiccata per 15 giorni. La fase vegetativa va da metà maggio a tutto novembre.
METODO DI PRODUZIONE
Nel mese di febbraio si trapiantano le piante spontanee selezionate nei campi. Dopo l’attecchimento, le piantine vengono lasciate crescere spontaneamente. La raccolta del prodotto avviene a partire da maggio-giugno. L’essiccazione avviene all’ombra, in locali ventilati e ha la durata di 15 giorni circa. Il prodotto essiccato viene confezionato in bustine per alimenti o in vasi di vetro. La mentuccia destinata alla distillazione viene raccolta nel mese di luglio, dopo la fioritura.
CENNI STORICI
I rilievi della Ciociaria sono disseminati di erbe aromatiche che emettono caratteristici odori. La Mentuccia, in particolare, ha una profumazione molto intensa ed è da sempre utilizzata come ingrediente base di numerose ricette tradizionali. Per questo motivo si aveva cura di raccoglierla nei periodi di fioritura, essiccarla, per poi consumarla all’occorrenza fuori stagione. Un proverbio ciociaro e abruzzese dice: “Chi vede la mentuccia e non l’adore (cioè non la odora) non vede la Madonna quando muore”. Questo perché è una delle erbe più profumate e, per questo motivo, era considerata un’erba benedetta. A tal proposito presso alcuni paesi confinanti con l’Abruzzo era usanza un tempo raccoglierla il Sabato Santo e farne una frittata che, dopo la benedizione del sacerdote, era chiamata “frittata santa” o “frittata della Madonna”. Questo perché si credeva che la Mentuccia fosse stata la prima cosa che la Madonna avesse mangiato dopo il digiuno seguito alla Resurrezione di Cristo. Mentuccia, inoltre, è anche il nome di un liquore straordinario, ottenuto macerando le foglioline di Mentuccia raccolte sui Monti Ernici e lasciate a macerare in una soluzione di acqua ed alcool.
Territorio di produzione
Provincia di Frosinone: San Giorgio a Liri, Alvito
