Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Miele del Delta del Po, miele polesano.
Il miele è un prodotto naturale che deriva dal nettare raccolto dalle api su diversi fiori che esse bottinano. Il nettare viene poi elaborato dalle api stesse, concentrato ed arricchito con particolari enzimi e fermenti che contribuiscono a dare al prodotto le sue caratteristiche organolettiche e salutari. Il miele si matura nei favi dell’alveare protetti dalle api con un sottile velo di cera (opercolo).
Si presenta con consistenza semiliquida e vischiosa e colorazioni diverse a seconda dei fiori da cui proviene. Le tipologie di miele prodotto in Polesine sono prevalentemente di acacia e millefiori ma nel delta del Po si raccoglie anche una buona quantità di miele di erba medica, tiglio e melone.
Dopo aver prelevato i favi dall’alveare, questi vengono portati nella sala di smielatura e disopercolati (viene cioè tolto l’opercolo di cera prodotto dalle api a protezione del favo stesso); vengono quindi inseriti nello smielatore che girando, grazie all’effetto della forza centrifuga, favorisce la fuoriuscita del miele liquido.
Il prodotto estratto viene filtrato per liberarlo dai corpi estranei (es.: pezzi di cera) ed immagazzinato, per circa 15 giorni, in appositi contenitori d’acciaio detti maturatori. Trascorso questo periodo il miele è pronto per essere confezionato in vasetti di vetro, secondo quanto previsto dalle norme igienico-sanitarie. La conservazione del miele, fino al massimo di due anni, per evitare il processo di invecchiamento e la conseguente perdita delle proprietà e caratteristiche, avviene in locali asciutti e al riparo dalla luce.
Il miele è un prodotto facilmente assimilabile dall’organismo, poiché predigerito dalle api che lo integrano di enzimi vivi, è composto in gran parte da zuccheri semplici e da altre sostanze utili come le vitamine e i sali minerali. È ampiamente utilizzato nell’alimentazione e in cucina per la preparazione di dolci e dolciumi.
Tradizionalità
Il “miele del delta del Po” è stato prodotto nella zona sin dai tempi dell’antica Roma. Esistono fonti storiche che ne attestano la produzione nel territorio fin dall’epoca di Plinio il Vecchio. Questi infatti scrive: “gli apicoltori si muovevano per mesi lungo il corso del Po per sfruttare gli ambienti delle sponde del fiume lussureggianti di piante, fiori e radure.” Sembra che il toponimo Melara, comune dell’alto Polesine, derivi da “Mellaria a melle colendo”, una frase di Plinio il Giovane che significa: luogo dove si raccoglie il miele.
Territorio interessato alla produzione La zona di produzione comprende tutto il territorio polesano, in provincia di Rovigo
Peperone di Zero Branco PAT Veneto
Dolce polentina di Cittadella PAT del VENETO
Cesio PAT Veneto
Il nome deriva dal comune di Cesiomaggiore, posto sulla riva destra del Piave, dove ha sede il caseificio che per primo lo ha prodotto all’inizio degli anni settanta. Oggi viene lavorato con latte raccolto in tutta la provincia di Belluno, area prevalentemente montuosa e ricca di pascoli, dove è ampiamente diffuso l’alpeggio.