Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
al mistuchìni, al mistuchên
Dolce a base di farina di castagne, acqua e sale. Impastare farina di castagne con acqua calda e un pizzico di sale. Stendete l’impasto dello spessore di 1 cm circa e ritagliatelo in losanghe dalla caratteristica forma leggermente ovalizzata. Le mistocchine andrebbero cotte su una piastra posta sulla brace (testo). Si può sostituire questo tipo di cottura in forno ben caldo.
Curiosità Questo dolce povero è citato anche da Carlo Goldoni ne “L’impresario delle Smirne”:
«Che vuol dir Mistocchina? Come quella giovane è bolognese, e che a Bologna chiamano mistocchine certe schiacciate fatte di farina di castagne, le hanno dato un soprannome, che conviene alla sua patria ed alla sua abilità.»
Tradizionalità
La parola mistocchina sembra derivare dal verbo latino miscere, che significa mescolare e fa riferimento al gesto di mischiare insieme acqua e farina, girando con il cucchiaio fino ad ottenere un impasto lavorabile. Questo dolce era preparato generalmente dalle mistocchinaie che lo vendevano agli angoli delle strade o sotto i portici delle città.
Referenze bibliografiche
- Quondamatteo, Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo, Imola, Grafiche Galeati, 1978;
- Giovanna Savoldi, Le ricette della mia cucina emiliana e romagnola, Firenze 1980.
Territorio di produzione
Tutto il territorio regionale, in particolare le provincie di Bologna, Ravenna, Modena, Forlì-Cesena
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