Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Prodotto da forno composto da uno strato di pasta ripieno di cavolfiore, carne di maiale e formaggio pecorino e poi avvolto su se stesso.
Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura
Disporre la semola rimacinata a fontana, sciogliere il lievito con un po’ di acqua tiepida e versare all’interno della fontana, impastare, aggiungendo acqua tiepida salata, fino ad ottenere una pasta compatta ed elastica. Preparare dei panetti rotondi di 100 grammi circa e fare lievitare coprendo con un canovaccio ed una coperta di lana. Intanto tritare con apposito coltello il cavolfiore, salarlo e lasciarlo riposare; salare e pepare la carne di maiale, tritata o tagliata a cubetti di 1 cm, stendere con il mattarello i panetti per ottenere dei dischi dello spessore non superiore a 3 mm. Distribuire sulla pasta in modo uniforme il cavolfiore tritato e strizzato; aggiungere la carne di maiale distribuendola a macchia di leopardo, cospargere di pecorino grattugiato e condire con abbondante olio evo. Arrotolare in modo da formare un tubo appiattito largo circa 10 cm, da cui possono essere tagliati dei pezzi lunghi circa 15 cm che, eventualmente possono essere attorcigliati per ottenere la tipica forma circolare. Disporre su una teglia unta di olio e cuocere in forno a 220°C per 45 minuti circa. Si gustano tiepide o fredde.
Materiali e attrezzature specifiche utilizzate per la preparazione e il condizionamento
In passato veniva utilizzata come base per impastare una tavoletta detta “scanaturi”; per spianare la pasta si utilizzava un mattarello detto “sagnaturi”.
Tradizionalità
Trasmissione orale delle tradizioni gastronomiche del territorio e dei relativi metodi di preparazione della pietanza, da circa quattro generazioni, testimoniate da anziane casalinghe realmontesi.
Territorio di Produzione: Comune di Realmonte (AG).
Mandorla PAT Sicilia
Esiste una vecchia mandorlicoltura, con sesti disomogenei, con tante varietà a guscio duro che prendono il nome commerciale di “Palma-Girgenti”, oggi denominata mandorla corrente; la nuova mandorlicoltura, invece, ha sesti regolari ed è basata su poche cultivar a guscio semipremice ed alta resa in sgusciato.
Carciofo violetto di Catania PAT Sicilia
Fin dal 1585 furono note le qualità terapeutiche del carciofo, infatti il medico romano Castore Durante, nel suo Herbario nuovo, enumera le eccezionali doti del carciofo: “sollecita il flusso della bile, spurga i reni, facilita la prima digestione, elimina ogni cattivo odore della pelle, sana alcune malattie della cute e infine Venerem stimulat……
Caci figurati PAT Sicilia
I caci figurati vengono descritti dallo storico Antonino Uccello nel suo libro “Bovari, pecorari e curatuli” che ha personalmente raccolto testimonianze di vecchi casari sul mantenimento delle antiche tecniche di produzione di questi formaggi. Nella zona dei Nebrodi è usanza antica la produzione di caci figurati che fecero il loro ingresso ufficiale nella “Mostra etnografica…