Mostarda di Mele PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

La mostarda di mele è una salsa agrodolce, semiliquida, ottenuta dal succo di mele biellesi, possibilmente della varietà locale “Dolce piatto” senza aggiunta né di zucchero né di miele o di altri dolcificanti.

Mostarda di mele piemontese

Territorio di produzione

La zona di produzione comprende: la Valle Elvo, la Valle di Mosso ed altri comuni della provincia di Biella.

Metodo di preparazione

Dopo la raccolta, le mele sono lasciate maturare ancora per circa un mese. Poi vengono schiacciate con una macchina a cilindri dentati e la poltiglia ottenuta è passata in un torchio. Il succo viene immediatamente portato a bollore in un grosso paiolo che in passato era di rame mentre adesso è in acciaio inox. Dopo il bollore, si procede ad una schiumatura per eliminare le eventuali impurità e si lascia consumare a fuoco lento per un tempo variabile dalle 15 alle 18 ore. La mostarda è messa, ancora calda, in vasetti di vetro a chiusura ermetica e si conserva per molto tempo.

Storia

La mostarda di mele probabilmente ha origini medievali: per la sua preparazione, in passato, venivano utilizzati i frutti avanzati durante l’inverno. Successivamente, la varietà Dòsc piat fu individuata come la più idonea per la sua dolcezza leggermente speziata che conferiva alla mostarda il caratteristico sapore.

Curiosità

La mostarda di mele è usata come salsa per insaporire la polenta o le carni bollite particolarmente saporite come la paletta. Si rivela un ottimo accompagnamento per i formaggi tipici della zona come il Beddo.

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