Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Umbria
Dolce di consistenza dura, a base di noci e miele.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Ingredienti:
- miele
- noci
- albume d’uovo
- zucchero (facoltativo)
- ostie
- foglie di alloro.
Lavorazione: gli ingredienti, compreso l’albume montato a neve a mano o con la macchina “sbatti uovo”, vengono amalgamati nella macchina “impastatrice” o in una macchina “cuoci crema” o a mano per un tempo abbastanza lungo. Quando la nociata è pronta, viene versata su un piano di acciaio inox dove sono state appoggiate delle ostie, quindi viene tagliata a mano in forma di piccoli barrette sopra ognuna delle quali viene posta una foglia d’alloro.
Conservazione: il prodotto fresco va conservato ad una temperatura di circa 6°/8° C per qualche giorno.
Tradizionalità
La nociata era una preparazione alimentare tipica presso le famiglie di Massa Martana durante il periodo natalizio fin dal secolo scorso.
“Nel passato venivano usate attrezzature rudimentali, ma idonee alla cottura: caldaio di rame internamente stagionato, trespolo con apertura circolare sopra il braciere, dove veniva depositato il caldaio; grosso e pesante mestolo con estremità a forma di pera per amalgamare il prodotto senza interruzione.”
Referenze bibliografiche
- CORSI Guglielma, Un secolo di cucina umbra, Tip. Porziuncola, Assisi, I ed., 1966;
- CATANELLI Luigi, Usi e costumi nel Territorio Perugino agli inizi del ‘900, Edizioni dell’Arquata, 1987;
- COPPINI Remo, Umbria a tavola – aneddoti, folclore, tradizioni, usanze e… ricette, Ed. Guerra, Perugia, 1983;
- Regione dell’Umbria – Assessorato Agricoltura e Foreste, Caccia e Pesca, Umbria, sapori e saperi, 1999;
- ROSSI Remo, Ricettario dell’Antica Tradizione Gastronomica dell’Umbria – Anno 2000, Associazione Gastronomica dell’Umbria, 1999.
Ricorrenze: Si prepara a nel periodo natalizio.
Territorio interessato alla produzione: Comuni di Massa Martana, Todi, Acquasparta.
Ravaggiolo PAT
Il Ravaggiolo è un Formaggio storico, tipico dei luoghi appenninici dove le famiglie possedevano anche una sola vacca. La sua storia si espande in tutta la fascia appenninica compresa fra l’Adriatico e il Tirreno, fino al centro dell’Italia.
Fagiolina del lago PAT Umbria
La fagiolina del Lago viene chiamato Risina in dialetto perugino poiché questo tipo di colore chiaro, senza
occhio, somiglia molto al riso
Crescionda PAT Umbria
Dolce basso di consistenza morbida costituito da tre strati: uno di fondo formato da amaretti e farina, uno centrale chiaro e morbido come un budino, uno superficiale di colore marrone scuro costituito dal cioccolato.