Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
L’oca domestica deriva dall’oca cinerina selvatica che nidifica nel Nord Europa e d’inverno giunge in Italia ed in altri paesi meridionali. La sua addomesticazione è antichissima e risale all’epoca neolitica. La diffusione di questo volatile fu favorita, nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, dall’insediamento di comunità ebraiche nei territori di Venezia, di Ferrara e di Mantova. L’oca del “Mondragon” deriva dall’incrocio di due razze: l’oca veneta e l’oca romagnola; attualmente viene allevata in maniera estensiva in qualche azienda agrituristica al fine di recuperare prati e pascoli in via di degrado.
Descrizione del prodotto
L’oca del “Mondragon” al momento della commercializzazione è un animale giovane, di 4-6 mesi con un peso tra i 4,5 e i 6 kg. La carne è magra grazie all’intensa attività motoria dell’animale allo stato brado o semi-brado. Le sue carni risultano particolarmente pregiate proprio perché racchiudono gli intensi aromi di quanto è stato brucato (dal tarassaco al trifoglio, dalle more di gelso ai fichi selvatici) tra le colline e i boschi del Mondragon.
Processo di produzione
Le oche vengono allevate allo stato brado o semibrado su prati, zone arbustive e di sottobosco. L’area di pascolo viene turnata per consentire il continuo rinnovo delle specie vegetali più pregiate.
Usi
Le oche vengono vendute a privati e ristoranti o impiegate direttamente nel ristoro secondo le più tradizionali preparazioni: cotte intere o in parti al forno, sobbollite nel loro grasso, allo spiedo, con ripieno, ecc. Recentemente viene proposta anche in preparazioni come il petto d’oca, il paté di fegato, il salame d’oca e la “serenissima” oca “in saor”.
Reperibilità
Nella zona del Mondragon, dove si allevano queste oche, è reperibile durante tutto l’anno.
Territorio interessato alla produzione
Comune di Tarzo, nella zona del monte Mondragon in località Arfanta, in provincia di Treviso.