Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Abruzzo
La zona di produzione dell’olio agrumato comprende la zona Frentana, che si affaccia sull’Adriatico (Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino) e l’immediato entroterra del Comune di Lanciano. È un territorio estremamente ricco di uliveti e giardini di agrumi. Gli oli agrumati non sono assolutamente paragonabili ai comuni oli aromatizzati, poiché il sistema di produzione prevede la contemporanea spremitura dei due frutti freschi (olive e agrumi) e rende al prodotto un gusto morbido e delicato, quasi vellutato.
Fra gli agrumi si utilizza quasi esclusivamente il limone, che meglio si presta ad accostamenti con i cibi, ma anche l’arancia, il bergamotto, il mandarino. La selezione dei due frutti è fatta per grado di maturazione oltre che per varietà (Gentile di Chieti) e la loro percentuale di presenza varia a seconda dei casi.
La molitura avviene con macine di pietra e la pasta ottenuta, raggiunta la giusta densità, è estratta a pressione e controllata, per evitare lo sfecciamento dovuto alla presenza di acido citrico che ne caratterizza l’incontinenza. Naturalmente i tempi sono lunghi, con rese di olio notevolmente inferiori al normale (circa il 40% in meno). Le parti solide vengono eliminate, mentre le parti liquide (acqua, olio e succo di limone), vengono raccolte e centrifugate.
Attraverso la centrifuga, l’acqua e il succo di limone, il cui peso specifico è quasi identico, scivolano via insieme, isolando l’olio, che ha intanto trattenuto solo il profumo del limone e nessuna altra traccia. L’olio, infatti, ha la caratteristica di assorbire la componente olfattiva di tutto ciò con cui viene a contatto e, se sottoposto ad analisi chimiche, risulterebbe comunque olio extravergine di oliva, privo di altri elementi.
La produzione di olio agrumato, secondo testimonianze dei contadini locali, deriva dall’utilizzo, in passato, dei limoni per pulire i fiscoli utilizzati nelle presse dei frantoi, quando era quasi finita la molitura. Il prodotto ottenuto era di uso strettamente casalingo dallo stesso frantoiano che, da buon contadino, non buttava via nulla.
L’olio agrumato nasce, dunque, in maniera quasi casuale, ma nel tempo il suo crescente apprezzamento ha spinto molti produttori a migliorarne la poca produzione disponibile e a commercializzarlo. Il suo utilizzo ideale è come condimento a crudo di insalate, verdure e ortaggi, oltre che pesci e carni, specie se bollite o cotte alla brace
Persico reale del Trasimeno PAT Umbria
Corpo ovaliforme, compresso lateralmente, dorso arcuato, il margine superiore dell’opercolo termina a punta ed è munito di una robusta spina. Squame piccole e dentellate. Presenta dorso verdastro/bruno, fianchi verdastri/giallastri, ventre argenteo, strisce verticali scure sui fianchi. Dimensioni medie di 18-20 cm., lunghezza massima di 45 cm. Carni pregiate, gustose, delicate, sode e magre.
Luccio del Trasimeno PAT Umbria
Latterino del Trasimeno PAT Umbria
Latterino Piccolo pesce con corpo sottile ed allungato, occhi grandi, piccole pinne dorsali e ventrali, pinna caudale forcuta. Livrea argentea lucente, dorso grigio/verde con pigmentazione bruno reticolata. Banda nero/argentea lungo i fianchi. Ventre bianco. La sua lungheza è di circa 7-10 cm. La carne è molto buona ed apprezzata.
Carpa del Trasimeno PAT Umbria
Carpa del trasimeno Corpo robusto, slanciato, appiattito sui fianchi, ricoperto da grosse squame. Presenta dorso bruno, fianchi dorati e ramati, ventre giallastro, pinne pelviche e pinna anale rossastre. Il peso medio e di 5 Kg, la lunghezza va dai 50 ai 60 cm. Carni ottime e gustose.