Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna
Le parti meno nobili del maiale danno vita a questo gustoso piatto. Si tratta di porzioni dell’intestino crasso del maiale, ripiene di fegato, cuore, milza, polmone; il tutto mescolato col sangue.
DESCRIZIONE DELLE METODICHE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA
La lavorazione ha inizio raccogliendo il sangue del maiale in un recipiente, quindi si aggiunge il sale e, per evitare che coaguli, si agita continuamente. Da parte, si prepara un soffritto con aglio e prezzemolo. Al soffritto si aggiunge sugna, cuore, polmone, fegato e milza tagliati a pezzi. Una volta cotto si lascia raffreddare e, quindi, si aggiunge il sangue. Ora, col composto preparato, si riempiono i pezzi di intestino per circa ¾ e, dopo averli chiusi con dello spago per alimenti, si sbollentano in acqua. Si può mangiare caldo o freddo e, comunque, va consumato subito.
Tradizionalità
Testimonianze storiche, scritte e verbali, testimoniano che la preparazione dell’ortau si esegue secondo questa ricetta.
Territorio di produzione: Tutto il Territorio della Regione Autonoma della Sardegna
Olio di Lentischio Ollu de stincini PAT Sardegna
Gli scritti e le memorie storiche comprovano che questa pratica di estrazione dell’olio dal lentischio, risale agli anni venti quando, subito dopo la prima guerra mondiale, tanto era il bisogno di approvvigionamento di oli alimentari.
CECE di Musei o Cixiri de Musei PAT
Il cece ha una forma rotonda di piccole dimensioni con diametro che non supera gli otto millimetri. Esistono due varianti di colore: beige chiaro (cixiri biancu) e beige scuro (cixiri nieddu) . Il primo ha una fioritura bianca, mentre il secondo viola.