Paesaggio storico della Bonifica Leopoldina in Valdichiana

– Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del MIPAAF

Motivazione dell’Iscrizione

La Valdichiana vista da Cortona

L’area candidata si estende per 23707 ettari, includendo 12 comuni: Castiglion Fiorentino, Chiusi, Civitella in Valdichiana, Cortona, Foiano, Lucignano, Marciano, Montepulciano, Monte San Savino, Sinalunga, Torrita di Siena. Il paesaggio era già intensamente coltivato in epoca etrusca. L’iscrizione al registro riguarda il reticolo di fossi e canali realizzato con le opere di bonifica iniziate in seguito all’impaludamento generatosi alla caduta dell’Impero Romano per l’interruzione delle pratiche di regimazione idraulica. Le attività di bonifica iniziate già dal XV secolo, con studi a cui si dedicò anche Leonardo da Vinci, si conclusero solo nella prima metà del XIX secolo consentendo lo sviluppo di una economia di tipo mezzadrile.

Il valore degli insediamenti rurali è testimoniato dalla presenza di 10 fattorie Granducali e da una struttura poderale caratterizzata dalla presenza di case coloniche con caratteri architettonici distintivi, denominate “Leopoldine”, con riferimento al Granduca Leopoldo di Lorena che ne promosse la diffusione.

Numerosi prodotti tipici, fra i quali la Chianina, una razza bovina che ha caratterizzato tutta la storia della mezzadria in quest’area, ed altre colture tipiche, caratterizzano l’agricoltura dell’area contribuendo alla significatività al paesaggio. Alla qualità del paesaggio contribuiscono in modo notevole i borghi disposti sulle colline, caratterizzati da centri storici, monumenti ed opere d’arte di notevole significato.

Integrità

La candidatura, incentrata sul reticolo idrografico legato agli interventi di bonifica, presenta gli elementi di significatività in buono stato di conservazione (V classe di integrità). Le superfici di seminativi lungo il Canale maestro della Chiana si sono mantenute sostanzialmente integre durante il corso degli anni.

Appare ancora notevole la presenza di alberature nei campi, sebbene non in coltura promiscua. L’espansione di nuovi insediamenti urbanistici, specialmente intorno a borghi storici posti sulla cima delle colline, costituisce spesso un elemento di criticità, assieme ad aree di agricoltura intensiva nel fondo valle. Si segnalano numerosissimi interventi di recupero di fabbricati colonici storici in tutta l’area iscritta, soprattutto ad opera di privati.

Gestione

La conservazione del paesaggio è garantita, oltre che dalla permanenza delle attività agricole, dalle amministrazioni comunali riunite in una società (Qualità e Sviluppo Rurale srl), partecipata dall’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena e l’Amministrazione Provinciale di Siena.

Nell’area sono inoltre presenti numerosi progetti per la valorizzazione del paesaggio, in particolare un grande progetto della Regione Toscana per il recupero delle “Leopoldine” e la pista ciclabile che percorre tutto il canale maestro della Chiana. La tutela è oggetto di interesse anche di alcuni importanti enti tra cui il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e l’Associazione per la tutela e valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana.

Raccomandazioni

Sull’area sono già presenti molte iniziative a tutela e conservazione del territorio, che si sono dimostrate utili per il mantenimento del paesaggio. Si raccomanda di avviare iniziative volte alla riduzione degli elementi di criticità, quali l’espandersi di colture agricole intensive e l’eliminazione delle colture agricole tradizionali, la limitazione di progetti di espansione urbanistica caratterizzati da scarsa qualità e non inseriti nel contesto storico architettonico locale. Si suggerisce inoltre di valorizzare gli aspetti qualitativi del paesaggio rurale, abbinando il restauro dei fabbricati storici al
ripristino del paesaggio rurale storico

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