Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Ciambella di grandi dimensioni, caratterizzata dalla presenza di un uovo sodo al centro, inserito al posto del buco. Il colore è marrone chiaro dorato e il sapore è dolce e di cannella. La palombella si ottiene dalla lavorazione di farina di grano tenero, lievito naturale, uova, strutto, aromi (arancio e limone, cannella in polvere, rhum, alchermes).
METODO DI PRODUZIONE
Si impastano a mano gli ingredienti fino ad ottenere la tipica forma a ciambella di circa 20 cm di diametro e si posiziona un uovo sodo al centro. Dopo una lievitazione di circa un’ora a temperatura ambiente, le forme si cuociono in forno a 240°C per 30 minuti circa.
CENNI STORICI
Prodotto dolciario di antica origine, la cui preparazione tradizionale non prevede l’aggiunta di zucchero ma utilizza gli aromi naturali e la cannella come dolcificanti. Si tratta di una variante “dolce” di pane, preparato solo in occasione delle festività pasquali. Presenta forma di nido di colomba con uovo al centro, da cui il nome “palombella”. Nell’iconografia cristiana, l’uovo è il simbolo della Resurrezione, il simbolo della rinascita di Cristo; il suo guscio rappresenta la tomba dalla quale esce un essere vivente, mentre la colomba sottintende un messaggio di augurio facendo riferimento alla pace. Si era soliti portare la Palombella in Chiesa il venerdì o il sabato Santo per farla benedire e consumare nel corso della colazione di Pasqua. Un tempo assumeva il sapore delle cose a lungo desiderate, dal momento che nel corso della Quaresima era vietato mangiare uova, perché cibo di origine animale.
Territorio di produzione
Rieti