Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
Dolce a base di farina, uova, zucchero. Si montano le uova con lo zucchero (a piacere, se ne può sostituire una parte con il miele) fino a raddoppiarne il volume. Si versa poi a pioggia la farina setacciata, mescolando con delicatezza. Il composto si sistema in una tortiera imburrata e si manda a cuocere in forno a 180° C per circa 20 minuti senza mai aprire lo sportello.
Tradizionalità
Era il dolce che rallegrava con la sua presenza i lavori di trebbiatura, sostituendo a fine pasto la classica ciambella.
Curiosità
“O Frencia, o Spagna…Purchè se magna!” Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo.
Referenze bibliografiche
- Pellegrino Artusi, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, introduzione e note di Piero Camporesi, Torino, Einaudi, 1995;
- Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 Grafiche Galeati;
- Liliana Babbi Cappelletti, Civiltà della tavola contadina in Romagna, 1993 Idealibri s.r.l.
- Milano;
- Giovanni Manzoni, Così si mangiava in Romagna, 1977 Walberti Edizioni.
Territorio di produzione
Provincia di Forlì Cesena