Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
“u pani i casa”
Pane con semola di grano duro e lievito naturale (cruscenti).
Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura
Realizzazione dell’impasto con semola di grano duro, acqua, sale e lievito naturale. Lavorazione dell’impasto, riposo per una prima lievitazione, formazione dei pani e seconda lievitazione, prima di passare nel forno a legna per la cottura.
Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo
regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Tradizione millenaria in tutta l’area iblea, la cui tipologia di grano duro ha portato alla lavorazione di un pane tipico a pasta molto dura, anche in seguito ad una prolungata lavorazione ed una poca capacità di assorbimento dell’acqua. Il pane che ne viene ha una forte consistenza ed una buona conservabilità. Un tempo infatti il pane fatto in casa lo si faceva una volta alla settimana, generalmente di sabato, mai di domenica o nei giorni festivi.
Territorio di Produzione: Comune di Altopiano Ibleo.
Torrone di Caltanissetta PAT Sicilia
Attestazione della Camera di Caltanissetta sull’attività di fabbrica di torrone esercitata da talune imprese di Caltanissetta dal 1895, delle quali una ha iniziato l’attività nel 1870 (prima della iscrizione alla Camera di Commercio). Documentazione fotografica e articoli vari di giornali. Elenco premi ed attestati ricevuti dal 1895, estremi di pubblicazioni varie.
Nfigghiulata PAT Sicilia
Tortina rustica a forma di rosa a sfoglie. Farina, lievito, sale, sugna, pepe, cipolla, frittole o salsiccia e formaggio pecorino. Disporre a sfoglia sottile la pasta lievitata, spalmare la sugna e distribuire sulla sfoglia tutti gli ingredienti, arrotolarla, tagliarla a pezzetti e disporre due o tre pezzi una sopra l’altro formando una rosa, infornare e…
Caciu all’argintèra PAT Sicilia
Qualche studioso sostiene che quest’uso singolare di cuocere il formaggio, sia stato introdotto in Sicilia durante la dominazione bizantina; altri invece ritengono che derivi dal mestiere del suo inventore, (un argentiere palermitano) che celava con profumi stuzzicanti la povertà della sua mensa, per tentare di smentire che “dagli odori della cucina si misurano le possibilità…