Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Il pane di Montecalvo, in provincia di Avellino, conosciuto e apprezzato in tutta la regione, è caratterizzato da una crosta spessa che racchiude una mollica alta e compatta: all’interno presenta una cavità, prova della sua perfetta riuscita, il cui segreto sta nell’utilizzo di ingredienti genuini e nel rispetto dell’antichissima ricetta. La farina di grano duro di produzione locale e l’acqua, vengono impastate in un apposito contenitore di legno di forma rettangolare insieme al “crescente”, il lievito naturale ottenuto da pasta madre inacidita e rinnovata. L’impasto deve avvenire a mano, con l’azione combinata delle braccia e delle mani chiuse a pugno, in modo tale che si formino delle bolle d’aria. Una volta impastata, la massa viene lasciata riposare per la prima lievitazione nel contenitore stesso, poi la si rompe in pezzi e la si lavora la pasta in forme rotondeggianti che si avvolgono in ampi fazzoletti di cotone grezzo che vengono lasciati lievitare per la seconda volta in cesti di vimini. Prima di fa cuocere le forme nel forno a legna, vi si pratica sopra un taglio a forma di croce per far sì che si cuocia bene all’interno. Il pane di Montecalvo si può conservare per circa una settimana mantenendosi sempre morbido e insaporendosi col passare dei giorni.
Territorio di produzione
Montecalvo in provincia di Avellino
Scialatiello PAT Campania
Pane dei Camaldoli PAT Campania
Struppolo PAT Campania
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