Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del MIPAAF
Regione: Isernia – MOLISE
Venafro è un paesaggio olivicolo di eccezionale valore e persistenza storica. L’olivicoltura rappresenta da più di due millenni l’elemento centrale della identità culturale della popolazione mantenendo il complesso dei valori legati alle caratteristiche del prodotto e al paesaggio storico dell’Appennino meridionale. Tali valori sono oggi assicurati da una importante istituzione quale il Parco Storico Agricolo dell’Olivo le cui finalità si pongono come modello di valorizzazione del paesaggio rurale italiano.
Motivazione iscrizione
Venafro è un paesaggio olivicolo di eccezionale valore e persistenza storica. L’olivicoltura rappresenta da più di due millenni l’elemento centrale della identità culturale della popolazione mantenendo il complesso dei valori legati alle caratteristiche del prodotto e al paesaggio storico dell’Appennino meridionale. Tali valori sono oggi assicurati da una importante istituzione quale il Parco Storico Agricolo dell’Olivo le cui finalità si pongono come modello di valorizzazione del paesaggio rurale italiano.
La storicità dell’olivicoltura di Venafro è attestata a partire dai tempi dei romani. Sono infatti molte le citazioni legate alla produzione di olio tra gli autori latini e la coltivazione dell’olivo è documentata fin dal II secolo a.C.; infatti Marco Porcio Catone, che possedeva una villa rustica con oliveti a Venafro, suggeriva nel DeAgriColturadi usare il metodo applicato in quei luoghi per la vendita del frutto, mentre Orazio descriveva Venafro ammantata dagli ulivi. Oggi l’olivicoltura di Venafro non rappresenta un relitto storico, ma è il centro delle attività agricole. L’area candidata presenta moltissimi terrazzamenti in pietra a secco, ma il paesaggio è anche caratterizzato da aree a pascolo ed ha ancora tratti tipici del paesaggio storico dell’appennino meridionale. L’importanza attuale dell’olivicoltura di Venafro non è da ricercarsi solo nella lontana origine storica, ma anche nel patrimonio genetico varietale che è stato conservato nei secoli.
Il Parco Regionale dell’Olivo ha condotto un censimento degli olivi monumentali, individuando oltre 166 piante. Oltre che ad implementare il database conoscitivo del territorio, la puntuale rilevazione della maggior parte dei grandi olivi del Parco è finalizzata alla loro effettiva tutela e al monitoraggio nel corso degli anni.
Integrità
Il livello di integrità degli elementi che definiscono il valore storico del paesaggio proposto è piuttosto elevato. Il contesto paesaggistico rurale complessivo mantiene infatti le sue caratteristiche peculiari legate agli aspetti geomorfologici e alle colture agricole che connotano la matrice paesistica.
Per quanto riguarda gli oliveti storici e le piante monumentali, il paesaggio di Venafro presenta un elevato numero di olivi monumentali in ottimo stato di conservazione. Gli oliveti sono generalmente mantenuti in buono stato, con lo strato erbaceo e arbustivo tenuto sotto controllo grazie anche al mantenimento della pratica tradizionale del pascolo ovino e caprino. Lo stato di conservazione dei terrazzamenti appare variabile. In alcuni oliveti i terrazzamenti si presentano in ottimo stato, inaltri appaiono parzialmente coperti da arbusti o mostrano crolli localizzati.
Nonostante che il livello medio di integrità del paesaggio storico sia elevato (Classe V), non mancano criticità che potrebbero portare alla compromissione degli elementi di significatività. Il primo elemento di vulnerabilità è da ricercarsi nei processi di abbandono colturale. Le cause sono in parte da ricercarsi negli incendi, che nei decenni scorsi hanno colpito gli oliveti a quote maggiori e più lontani dalle strade e, in parte, nella fragilità intrinseca dell’olivicoltura di Venafro.
Gestione
Per quanto riguarda la gestione, i processi di abbandono colturale sono soprattutto causati dalla fragilità del comparto olivicolo con una scarsa redditività e una elevata senilizzazione degli addetti attivi in agricoltura. Non sono invece presenti processi significativi di modernizzazione e intensificazione degli oliveti, ma solo sporadici interventi di leggero infittirnento, o nuovi impianti a sesto regolare su piccole superfici, mentre non sono presenti nuovi oliveti a densità elevate su grandi superfici. Uno degli elementi di vulnerabilità per gli oliveti storici è la mancanza o la scarsa efficienza nel supporto pubblico ai produttori locali. In particolare il nuovo PSR della regione Molise offre alcune Misure potenzialmente interessanti per il restauro e la manutenzione dei muri a secco, ma che si applicano solo alle regioni montane, dalle quali il territorio di Venafro è escluso.
Anche gli strumenti urbanistici, ormai risalenti a troppi anni fa, non sembrano essere particolarmente efficaci per quanto riguarda la protezione del territorio candidato nei confronti di nuove edificazioni, che negli ultimi anni hanno interessato la parte prospicente la pianura, nei pressi della viabilità. In questo senso, l’istituzione del Parco Regionale dell’Olivo assume un ruolo centrale nella difesa del paesaggio storico di Venafro, non solo per far conoscere maggiormente questo territorio, ma anche per ilruolo istituzionale che riveste e come riferimento per i produttori.
Raccomandazioni
In generale, sarebbe opportuno intervenire sulla manutenzione dei terrazzamenti con sostegni pubblici ai produttori , come avviene in molte altre regioni italiane grazie all’impiego mirato di fondi per lo sviluppo rurale da parte della regione.
Gli incendi sono stati un grosso problema negli anni passati di cui ancora oggi si vedono gli effetti, tanto che la legge regionale 30/2008 istitutiva del Parco, all’articolo 5, stabilisce che i proprietari debbano provvedere allo sfalcio “delleerbealteedalcontenimentodellavegetazionealfinedipreveniregliincendi”. Si raccomanda, pertanto, il sostegno ai produttori per la manutenzione dei terrazzamenti attraverso Misure specifiche della PAC (Regime di condizionalità – scherni di sostegno del PSR)
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