Parmigiana di cipolla ramata di Montoro PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

La parmigiana di cipolla ramata di Montoro presenta una forma tondeggiante che ricorda quella della rinomata cipolla. Il suo colore rosso e bianco e’ conferito dal pomodoro pelato, dalla scamorza di latte vaccino e  dal formaggio impiegati durante la preparazione. L’odore ed il sapore sono intensi e delicati, con una consistenza soffice e cremosa. Viene presentata in un vasetto di vetro trasparente delle dimensioni di 220 gr che consente la vista della stratificazione tra cipolla, pomodoro pelato e scamorza.

Per la preparazione della parmigiana, le cipolle ramate di Montoro vengono detunicate a mano, lavate e tagliate a rondelle con un coltello, per poi essere indorate e fritte in olio extravergine di oliva, all’interno di una padella. ­­­­­­­­­­­­­­Ultimata la frittura delle cipolle, si passa alla composizione della parmigiana nei vasetti di vetro, all’interno dei quali tutti gli ingredienti vengono disposti a strati.  Una volta pronto, il vasetto contenente la parmigiana viene messo prima in forno per la cottura e successivamente in abbattitore, infine refrigerato in modo da poter essere utilizzato all’occorrenza, previa breve riscaldamento.

Quella della cipolla ramata e’ una storia di territorio e famiglie, coltivata da quasi tutti gli abitanti di Montoro,  era uno dei piatti domenicali spesso portati in tavola dalle nonne che la preparavano con  gli ingredienti prodotti in casa, ieri come oggi.

Territorio interessato alla produzione

Comune Di Montoro Inferiore (Av)

Torrone di dentecane PAT Campania

Il torrone di Dentecane è un dolce tipicamente prodotto in “stecche” di circa 150 gr l’una. Si presenta di colore bianco avorio tempestato di mandorle, nocciole o pistacchi.  Nella versione tradizionale ha un aspetto “vetroso” e trasparente, nella versione morbida e’ soffice e gustoso.   Può essere incartato a vista “nudo” oppure nelle tradizionali scatole strette e lunghe…

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Ciliegia di Pimonte PAT Campania

Ecotipo locale probabilmente derivato dalla “Pagliaccia” o “Pallaccia” con frutti di pezzatura grossa, di forma tondeggiante, con peduncolo allungatoe nocciolo di grandezza media. Buccia di colore rosso scuro, polpa soda e succosa poco aderente al nocciolo, sapore ottimo.maturazione dei frutti fra fine giugno e prima decade di luglio.

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Prigiotto PAT

Il “Prigiotto”, quanti sanno cosa è ? E’ il nome nostrano e storico del ben più celebre culatello.Cosi ,infatti, viene denominato in modo particolare nelle aree interne della Campania, in special modo nel Sannio. Del Prigiotto si hanno testimonianze storiche negli annali del 1700 in vari monasteri sanniti e non solo.

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