Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
Dolce a base di farina, fecola di patate, zucchero, uova. In una terrina si lavora con un cucchiaio di legno il burro portato a temperatura ambiente finché diventa morbido e cremoso. Si aggiunge poi lo zucchero semolato e si comincia a montare con la frusta elettrica, unendo le uova intere a una a una. Infine si versano la fecola, la farina e il lievito, continuando a montare per almeno altri 30 minuti: più il composto “monta”, più sicuro è il risultato. Si versa infine in uno stampo imburrato e infarinato e si cuoce in forno a 180 °C per 30-35 minuti.
Tradizionalità
Era un dolce, come la ciambella, che si offriva a fine pasto con un buon bicchiere di vino dolce. Il successo della preparazione dipendeva dalla sua lunga lavorazione.
Referenze bibliografiche
- Pellegrino Artusi, La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, introduzione e note di Piero Camporesi, Torino, Einaudi, 1995 Prima edizione «Nuova Universale Einaudi” 1970;
- Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 Grafiche Galeati;
- Liliana Babbi Cappelletti, Civiltà della tavola contadina in Romagna, 1993 Idealibri s.r.l. Milano;
Territorio di produzione
Provincia di Forlì-Cesena.