Pasticella di Acerno PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

La Pasticella è un prodotto artigianale della tradizione natalizia Acernese (anche se oggi è diventato un dolce presente quotidianamente nelle pasticcerie di Acerno), la cui preparazione nelle famiglie inizia a fine novembre quindi subito la fine del periodo di raccolta delle castagne. Si tratta di una sfoglia dolce farcita di castagne, cioccolato, caffè e anice, appaiono di forma tondeggiante, con bordi irregolari per la presenza dei cosiddetti “pizzilli”, dal colore dorato e ricoperte di zucchero a velo. Al palato si presentano con un mix di sapori decisi tra i quali spiccano le castagne e il cioccolato. Si consiglia la degustazione entro le 48 ore.

La preparazione prevede la realizzazione della sfoglia e dell’impasto di farcitura. La sfoglia viene preparata mescolando i seguenti ingredienti: farina tipo 00, uova, zucchero, sale, strutto e vino bianco. L’impasto di farcitura è invece formato da: purea di castagne lesse sbucciate, cioccolato fondente, liquore anice, caffè espresso, vanillina, zucchero. La fase successiva è quella di stendere, a fogli sottili (1-2 mm), la sfoglia utilizzando un matterello o una sfogliatrice automatica. Successivamente si procede con il posizionare l’impasto sulla sfoglia, in piccoli ammassi della grandezza di una noce e distanziandoli tra di loro (circa 10 cm). Terminati gli spazi sulla sfoglia, si sovrappone un altro disco di sfoglia in modo tale che l’impasto resti tra le due sfoglie e facendo aderire le due sfoglie negli spazi non occupati dall’impasto. Si procede con il taglio circolare (grandezza di un classico picchiere da casa 5-6 cm) servendosi o di un bicchiere o di appositi tagliapasta circolari in INOX. Si ottengono così dei dischi circolari ripieni (tipo ravioli). Servendosi di un coltello a punta, s’incidono i bordi dei dischi con incisioni regolari (2-3 mm) e si ripiegano verso il centro le linguette che si generano avendo cura di premere bene il punto della piega e alternando le pieghe (una si e una no).

Si ottiene così un disco con bordi irregolari per la presenza di tante linguette non piegate. Nel gergo popolare queste protuberanze (petali) vengono chiamate “pizzoletti”. A questo punto si procede con la cottura del prodotto. La cottura avviene per frittura in abbondante olio di semi preriscaldato a 180°C. Le pasticelle s’immergono nell’olio rivoltandole ripetutamente per ottenere una cottura omogenea fino a quando non acquisiscono una colorazione dorata. Terminata la cottura si rimuovono dall’olio e si ripongono su carta assorbente fino a quando non si raffreddano. Prima di servirle si procede con una spolverata di zucchero a velo.

La tradizione vuole che questo prodotto sia consumato soprattutto nel periodo natalizio, ma spesso si comincia a prepararlo con la prima caduta delle castagne.

Territorio di produzione

Comune di Acerno (SA) ed aree limitrofe

Roccocò PAT Campania

L’etimologia della parola roccocò, rimanda a “roccia artificiale”, poiché questo dolce natalizio, immancabile su tutte le tavole della Campania a partire dal giorno dell’Avvento e per tutto il periodo natalizio, ha una consistenza particolarmente dura e un aspetto quasi marmoreo, dovuto alla presenza delle mandorle. è un biscotto secco, a forma di ciambella schiacciata di…
Continua a leggere

Pane dei Camaldoli PAT Campania

La verde collina dei Camaldoli, che domina Napoli con la sua altezza, vede il suo nome legato ad una forma particolare di pane, di antichissima tradizione e venduto in tutta la città: il cosiddetto “pane dei Camaldoli”. Si tratta di una grossa forma rotonda, che può arrivare a pesare anche 4 kg., con mollica alta…
Continua a leggere

Diventa anche tu ViVi Greeners Conosci la pasticella di Acerno prodotto campano?
Aiutaci nel nostro progetto, se hai curiosità, immagini o vuoi aggiungere una descrizione del prodotto. SCRIVICI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *