Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
Le CARNI (E FRATTAGLIE) FRESCHE E LORO PREPARAZIONI PAT della Regione Friuli Venezia Giulia
CARNI (E FRATTAGLIE) FRESCHE E LORO PREPARAZIONI
Agnello Istriano PAT Friuli Venezia Giulia
L’agnello è un tradizionale prodotto dell’allevamento della pecora Istriana (detta anche Carsolina), razza a duplice attitudine. Tradizionalmente i parti avvengono nel periodo invernale.
Argjel PAT Friuli Venezia Giulia
Si tratta di un metodo tradizionale ampliamente radicato di stagionatura e conservazione di un prodotto usato anche per il condimento di certe pietanze. Si trova riferimento della consuetudine di preparare e consumare l’Argjel nel libro di Cossar, “La carne suina nell’alimentazione tradizionale friulana. Il folklore italiano”, pubblicato nel 1929.
Bondiola PAT Friuli Venezia Giulia
Brusaula PAT Friuli Venezia Giulia
Strisce sottili di carne secca affumicata, chiamate anche pindulis che vengono consumate al naturale, come antipasto o fuoripasto in accompagnamento ad un aperitivo.
Cappone friulano PAT Friuli Venezia Giulia
Cicines PAT Friuli Venezia Giulia
Cicines Prodotti con il lardo del maiale sono una preparazione che nel passato utilizzava i residui degli insaccati per essere utilizzati come ingredienti per il pane. Vengono anche chiamati Fricis o Ciccioli.
Coppa di testa PAT Friuli Venezia Giulia
Testa di suino completa bollita ed insaccata, in friulano Cope.
Cotto d’Oca PAT Friuli Venezia Giulia
Crafus PAT Friuli Venezia Giulia
Filon PAT Friuli Venezia Giulia
Insaccati affumicati PAT Friuli Venezia Giulia
Oltre un secolo fa, fu Pietro Schneider che iniziò a firmare una modesta produzione Wolf di prosciutti affumicati, speck e altri salumi tipici della zona; i suoi numerosi segreti di abile norcino passarono quindi di generazione in generazione e proprio Giuseppe, un nipote, nel 1962 fece nascere a Sauris il prosciuttificio artigianale Wolf.
Lardo PAT Friuli Venezia Giulia
Viene utilizzato il lardo ottenuto dalla regione dorsale del suino, il più solido e pregiato, dopo opportuna toelettatura del grasso molle. Nel territorio di Artegna e di alcuni comuni limitrofi “l’ardiel rodolât” è molto ricercato per il suo gusto delicato che lo rende adatto alla degustazione in sottili fettine accompagnate da pane fresco croccante.
Lingua cotta di Carnia PAT Friuli Venezia Giulia
Lingua di manzo salmistrata e affumicata a breve stagionatura di pezzatura variabile tra i 1.300 e i 1.800 grammi.
Linguâl PAT Friuli Venezia Giulia
Il Linguâl è un prodotto di origine molta antica che, nelle zone in cui la tradizione è maggiormente radicata, veniva consumato nel giorno dell’Ascensione. Questo uso tradizionale è riportato da Giuseppina Perusini Antonini (1874-1974) nella sua pubblicazione “Mangiare e bere friulano”, la cui prima edizione è dell’inizio del XX secolo.
Lujànie PAT Friuli Venezia Giulia
Antiche ricette della salsiccia friulana sono trovano nell’opera di Bernardino Beretta di Udine: B. Beretta. Nozioni pratiche per un possidente, agricoltore e padre di famiglia. Udine, Vendrame, 1851. Altro libro storico nel quale viene fatto riferimento alla produzione della salsiccia è libro “la Carne suina nell’alimentazione tradizionale friulana. Il folklore italiano”, pubblicato nel 1929.
Marcundela PAT Friuli Venezia Giulia
Musetto PAT Friuli Venezia Giulia
Ossocollo e culatello affumicati PAT Friuli Venezia Giulia
Pancetta arrotolata dolce e affumicata PAT Friuli Venezia Giulia
Pancetta arrotolata manicata PAT Friuli Venezia Giulia
La parte dell’addome del maiale viene salata, speziata, arrotolata e introdotta all’interno di un tipo particolare di budello, chiamato in gergo “manica stagionata”. Solo i maiali allevati tradizionalmente con i prodotti della terra vengono utilizzati per questo tipo di insaccato.
Pancetta con lonza PAT Friuli Venezia Giulia
Pancetta stesa, lardo, guanciale PAT Friuli Venezia Giulia
Pestadice PAT Friuli Venezia Giulia
Pestât PAT Friuli Venezia Giulia
Petto d’oca affumicato PAT Friuli Venezia Giulia
Pindulis PAT Friuli Venezia Giulia
Storicamente comunque l’allevamento delle specie ovicaprine era molto diffuso in Valle e tale metodo di conservazione della carne veniva regolarmente utilizzato. E’ riportato riferimento dell’esistenza antica di questo prodotto nel libro di S. Nievo, “La Foresta di Tarvisio”, A. Pizzi Spa Cinisello Balsamo 1986 (pag. 195 rif. affumicatoio di Malborghetto).
Polmonarie PAT Friuli Venezia Giulia
Insaccato ottenuto mediante la lavorazione di polmoni, cuore reni e lardo di maiale. Si presenta come un salsicciotto del peso medio di 150/200 gr. e dal colore scuro.
Porcaloca PAT Friuli Venezia Giulia
Prosciuttino crudo d’oca PAT
La tecnologia di lavorazione è simile a quella del prosciutto di suino, con la differenza che i tempi delle fasi di preparazione, salatura, asciugatura e stagionatura, sono molto più brevi. Si dispongono le cosce d’oca in un recipiente che un tempo era in pietra
Prosciutto cotto Praga PAT Friuli Venezia Giulia
Prosciutto di Cormons PAT Friuli Venezia Giulia
Prosciutto dolce o affumicato PAT Friuli Venezia Giulia
Salam di cueste PAT Friuli Venezia Giulia
Costa di maiale disossata, tagliata o macinata grossa e insaccata. La costa del maiale viene completamente disossata e, dopo essere stata tagliata a pezzetti o macinata grossa e opportunamente speziata, viene poi forzata in budello e posta a stagionare.
Salame d’oca PAT Friuli Venezia Giulia
Salame friulano PAT Friuli Venezia Giulia
Sanganel PAT Friuli Venezia Giulia
Le ricette del sanganel si trovano in libri di cucina di vecchie famiglie friulane già dal secolo scorso; questo prodotto è citato in molti volumi, ultimo dei quali quello della scrittrice Perusini Antonini Giuseppina “Mangiare e Bere friulano”, la cui prima edizione risale agli inizi degli anni settanta.
Sassaka PAT Friuli Venezia Giulia
Lardo e pancetta di maiale speziati, macinati e conservati in vasi di vetro. Il lardo e la pancetta stesa crudi vengono posti sotto speziatura con sale e pepe e bagnati con vino nel quale era stato posto a macerare dell’aglio bianco. Dopo circa una settimana, i tranci vengono messi ad asciugare per essere poi affumicati
Sbarbot PAT Friuli Venezia Giulia
Soppressa PAT Friuli Venezia Giulia
Spalla cotta di Carnia affumicata o schulta fumat PAT Friuli Venezia Giulia
Speck affumicato PAT Friuli Venezia Giulia
Speck d’oca PAT Friuli Venezia Giulia
Stinco di Carnia PAT Friuli Venezia Giulia
*Deroga alle norme igienico sanitarie
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.