Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
PASTE FRESCHE, PANETTERIA, BISCOTTERIA, PASTICCERIA E CONFETTERIA della Regione Friuli Venezia Giulia
PASTE FRESCHE E PRODOTTI DELLA PANETTERIA, DELLA BISCOTTERIA, DELLA PASTICCERIA E DELLA CONFETTERIA
Biscotto esse PAT Friuli Venezia Giulia
Prodotto dolciario da forno composto da farina doppio zero di grano tenero, burro naturale, zucchero, uova, vaniglia, sale e bicarbonato di ammonio. A questa ingredientistica base si aggiunge (prendendo qualche esempio), a seconda della località di produzione, il limone a Enemonzo, la marsala a Forni di Sotto.
Biscotto pevarins Peverini PAT Friuli Venezia Giulia
Biscotto a pasta compatta, di sapore piccante, di forma ellissoidale decorato con una mandorla in posizione centrale.
Biscotto Pordenone PAT Friuli Venezia Giulia
Buiadnik PAT Friuli Venezia Giulia
Cjalcune PAT Friuli Venezia Giulia
Cjalzòns PAT Friuli Venezia Giulia
Colaz PAT Friuli Venezia Giulia
La descrizione del processo di fabbricazione e le dosi sono tratte da una pubblicazione dell’Accademia Italiana della Cucina che, circa 10 anni or sono, ha raccolto ricette tradizionali inviate dalle delegazioni provinciali dell’Accademia stessa. Nella tradizione friulana i colaz erano dolci che si regalavano ai cresimandi e, al termine delle sedute, ai consiglieri comunali.
Favette triestine PAT Friuli Venezia Giulia
Gnochi de susini PAT Friuli Venezia Giulia
Gli gnocchi di susine, cibo antico di origine boema, furono introdotti nella nostra regione dalla nobiltà e dai funzionari dell’amministrazione austro-ungarica. La produzione documentabile degli gnocchi con le prugne si può far risalire al 1800, secolo di cui si possiedono alcuni ricettari di cucina tipica locale come, ad esempio, “La cucina triestina” di Maria Stelvio.
Grissino di resiutta PAT Friuli Venezia Giulia
Gubana PAT Friuli Venezia Giulia
La gubana delle Valli del Natisone è anche il dolce tradizionale preparato in molte famiglie del Friuli (oggi anche in pasticcerie artigianali), con ricette derivanti dal prodotto tradizionale. Dolce di pasta lievitata a base di frutta secca cotto a forno. Forma tonda col caratteristico aspetto a chiocciola compatta.
Marmellata di mirtilli, fragole, lamponi, mele, prugne, frutti di bosco, menta e mele PAT Friuli Venezia Giulia
Marmellata di mirtilli, fragole, lamponi, mele, prugne, frutti di bosco, menta e meleagosto) e a Santa Rok (16 agosto).
Marmellata di olivello spinoso e mele PAT Friuli Venezia Giulia
Da sempre le popolazioni della montagna hanno trasformato e conservato le produzioni estivo-autunnali in eccedenza per poi ottenere dei prodotti idonei al consumo durante le lunghe stagioni invernali.
Pan di sorc PAT Friuli Venezia Giulia
Pinza triestina PAT Friuli Venezia Giulia
Fin dall’antichità le famiglie che se lo potevano permettere, per festeggiare dignitosamente la Pasqua usavano fare questo dolce in casa cuocendolo nei forni casalinghi. Una ricetta di Pinza Pasquale è riportato nel Manuale di cucina di Katharina Prato, edito per la prima volta in lingua tedesca a Graz nel 1892.
Presnitz PAT Friuli Venezia Giulia
Putizza PAT Friuli Venezia Giulia
Dolce originario dell’impero Austroungarico, si narra che fosse stato presentato per la prima volta in occasione di una festa data al castello di Miramare a Trieste già nel 1864 dal principe Massimiliano e Carlotta.
Strucchi lessi PAT Friuli Venezia Giulia
Strucchi PAT Friuli Venezia Giulia
Tiramisù “Coppa Vetturino Tìrime Su” PAT Friuli Venezia Giulia
Nella versione tradizionale carnica “Tiramisù” o “Tìrimi Su”, trattasi di un dolce al cucchiaio servito in tranci che viene preparato a freddo, utilizzando zucchero, uova intere o pastorizzate, mascarpone, biscotti “savoiardi”, caffè amaro e polvere di cacao.
‘ndunderi PAT Campania
‘nfrennula PAT Campania
Si produce nella zona di Sant’Agata de Goti, Durazzano, Dugenta, Limatola, in provincia di Benevento. Si tratta di un Tarallo salato dalla caratteristica forma ad otto, di forma irregolare. Il colore è dorato con richiami bruni ed evidenza della lucentezza tipica dell’olio extravergine di oliva. il diametro è di circa 5 cm.
Amaretto di Caposele PAT Campania
Antico bignè di Solofra PAT Campania
Prodotto dolciario di forma rotondeggiante e colore giallastro con una copertura di granella di zucchero. II bignè è un dolce dalla caratteristica consistenza morbida ma compatta con un ripieno di soffice crema pasticcera di un colore giallo molto intenso ed un sapore delizioso, conferito anche daII’aggiunta di qualche goccia di liquore Strega.
Babà PAT Campania
Biscotti al miele PAT Campania
Da sempre il miele locale viene utilizzato nelle ricette tipiche della zona: in particolare nei comuni di Calore Salernitano ed Alburni si preparano dei biscotti prodotti con miele locale, detti anche “pupette” o “mustacciuoli”, che vengono tradizionalmente offerti in occasioni particolari, come i matrimoni o i festeggiamenti delle comunità.
Biscotti di Castellammare PAT Campania
La forma tipica è allungata, o ad anellini, o a freselline, e ancora oggi vengono impacchettati nella stessa carta azzurra utilizzata un tempo dai pastai della vicina Gragnano. I biscotti di Castellammare si possono mangiare bagnati nella famosissima Acqua della Madonna la cui sorgente si trova nella stessa Castellamare.
Biscotto all’Amarena PAT Campania
Dolci di forma allungata, secchi, normalmente presenti nei bar, nei panifici e nelle pasticcerie; sono realizzati partendo da scarti della preparazione di altri dolci (pan di spagna, panettone, savoiardi, biscotti secchi, etc) che vengono così reimpiegati per l’impasto interno.
Biscotto di grano integrale e di granone PAT Campania
I biscotti di grano integrale e quelli di granone sono tra i più antichi prodotti della tradizione di Agerola, il comune in provincia di Napoli dove è stata inventata la loro ricetta e dove, negli anni, continuano a venire prodotti secondo le antiche tecniche e con gli antichi ingredienti.
Biscotto di Sant’Angelo PAT Campania
Calzoncelli PAT Campania
Calzone PAT Campania
Cannazze PAT Campania
Cannolo cilentano PAT Campania
Prodotto dolciario formato da un involucro di pasta, cilindrico, lungo circa 10-12 cm e con diametro pari a 2-3 cm, croccante, con bollosità legate alla cottura per immersione in olio bollente, con farcitura di crema pasticcera, a volte con parte della crema al cacao.
Cannolo irpino PAT Campania
Carrati PAT Campania
Pasta fresca di grano duro realizzata con rettangoli di pasta arrotolati su un ferretto, di lunghezza variabile.
Cartellate con mosto PAT Campania
Casatiello dolce PAT Campania
Casatiello sugna e pepe PAT Campania
Chiacchiere PAT Campania
Ciaola PAT Campania
Rustico di piccole dimensioni (largo circa 5 – 6 cm ed alto 2 -3), ha forma rotonda o subrettangolare; si compone di una pasta sfoglia con un ripieno di formaggi vaccini stagionati ed uovo.
Ciaolone PAT Campania
Confettone PAT Campania
Copeta PAT Campania
Delizia al limone PAT Campania
Divino amore PAT Campania
Folloviello PAT Campania
Fresella beneventana PAT Campania
Fusillo avellinese PAT Campania
Il fusillo avellinese é un formato di pasta di forma elicoidale caratterizzata da un colore giallo oro molto tenue dovuto al suo ingrediente principale: la semola di grano duro.
II fusillo al tatto risulta ruvido, caratteristica che gli permette di trattenere qualsiasi tipo di condimento, dal ragù ai pomodorini freschi.
Fusillo di felitto PAT Campania
Fusillo di Gioi PAT Campania
Fusillo furitano PAT Campania
Guanto caleno PAT Campania
Marsigliese PAT Campania
Matasse di Caposele PAT Campania
Migliaccio PAT Campania
Monachina PAT Campania
Muffletto di Caposele PAT Campania
Mustaccioli PAT Campania
Pagnotta di Santa Chiara PAT Campania
Palme di confetti PAT Campania
Pan brigante PAT Campania
Pane dei Camaldoli PAT Campania
Pane di Baiano PAT Campania
Pane di Calitri PAT Campania
Pane di Iurmano PAT Campania
Pane di Montecalvo PAT Campania
Pane di Padula PAT Campania
Pane di patate PAT Campania
Pane di S. Sebastiano PAT Campania
Pane di Saragolla PAT Campania
Pane di Villaricca PAT Campania
Panesillo di Ponte PAT Campania
Paniedd’ r’ Sirino PAT Campania
I panieddi venivano preparati dai contadini del vallo di Diano e quindi venduti in occasione della festa della Madonna del Sirino, vicino Lagonegro, in Basilicata.
Panino napoletano PAT Campania
Pantorrone PAT Campania
Panuozzo PAT Campania
Panzarotti PAT Campania
Parrozzo PAT Campania
Il parrozzo salato un prodotto realizzato con farina di mais della varietà locale detta “Quarantina”, acqua calda, sale, pepe, strutto, olio extravergine di oliva e cicoli di maiale, in panetti del peso di 300 – 500 gr.
Pasta mischiata PAT Campania
Pasticcio caggianese PAT Campania
Pasticella di Acerno PAT Campania
Pastiera Napoletana PAT Campania
Pigna PAT Campania
Pizza chiena PAT Campania
Pizza cilentana PAT Campania
Pizza con ricotta PAT Campania
Pizza di farinella bacolese PAT Campania
Pizza da forno a base di farina di granoturco, pasta di semola di grano duro, formaggi, salumi, uva passa e pinoli. Tipicamente invernale, storicamente nato per utilizzare i resti della cucina e della dispensa. Tradizionalmente poteva anche accompagnare la minestra “maritata”.
Pizza di San Martino PAT Campania
Pizza di Scarola PAT Campania
Pizza figliata PAT Campania
Pizza migliazza cu li frittole PAT Campania
Pizza napoletana verace artigianale PAT Campania
Pizza roce caggianese PAT Campania
Pizza sulla liscia PAT Campania
La pizza sulla liscia è un prodotto realizzato con farina di mais della varietà locale detta “Quarantina”, acqua calda, sale, pepe, strutto, olio extravergine di oliva e cicoli di maiale, impastati fra loro; l’impasto, in forme schiacciate ed allungate, del peso di 2-6 Kg, spessore 2-3 cm, viene cotto su una pietra arroventata denominata “liscia”.
Puccellato dolce PAT Campania
Puccellato salato PAT Campania
Tipico prodotto da forno originario ed esclusivo di Fragneto l’Abate che viene prodotto durante il periodo pasquale, a base di uova, farina, sugna, sale ed altri condimenti. Le origini, come quelle dell’omonimo dolce sono sicuramente antichissime tanto da perdersi nella memoria della gente anziana del luogo. Certamente era prodotto già dagli ultimi anni del 1800.
Raffioli o raffiuoli PAT Campania
Ravioli capresi PAT Campania
Raviolo allo zenzifero di Quaglietta PAT Campania
Raviolo di ricotta di pecora PAT Campania
Ricci PAT Campania
Roccocò PAT Campania
Scaldatelle PAT Campania
Scanata del Sannio PAT Campania
La metodologia di produzione è ampiamente diffusa in tutte le aree rurali del Sannio; alcuni fanno risalire l’etimologia della parola scanata dal greco ìscanan = raffreddare; in realtà sembrerebbe più logica la derivazione della parola scanata dalla contrazione di scanestrare, quindi “estrarre dal canestro” dato che proprio questa fase viene definita dai panificatori come “scanare”.
Scazzatiello o cavatieddu PAT Campania
Il comune di Castel San Lorenzo, in provincia di Salerno, è la patria dello “scazzatiello”, detto anche “cavatieddu”, un tipo di pasta fatta a mano che ricorda, nella forma, una piccola valva di conchiglia, ma con una concavità centrale molto pronunciata.
Scialatiello PAT Campania
Sciavola di Circello PAT Campania
La sciavola presenta crosta croccante, ed un interno morbido ed umido che libera profumi derivati dai formaggi utilizzati, vaccini, di due tipi: formaggio “primo sale senza sale” a brevissima stagionatura ed a media stagionatura (5 – 6 mesi).
Sciusciello PAT Campania
Sfogliatella Santa Rosa PAT Campania
Sfogliatelle PAT Campania
Sospiri al limone PAT Campania
Spantorrone di Grotta PAT Campania
Struffoli PAT Campania
Struppolo PAT Campania
Susamielli PAT Campania
Taraddi con finocchio PAT Campania
Taralli intrecciati PAT Campania
Tarallini al vino PAT Campania
Taralli di Agerola, con le Mandorle ed al Finocchietto PAT Campania
Tarallo all’uovo PAT Campania
Tarallo cu ll’ove PAT Campania
Tarallo di San Lorenzello PAT Campania
Tarallo roscianese PAT Campania
Tarallo dalla forma circolare, superficie liscia e di colore dorato, dal diametro di circa 15-18 cm e alto circa 8-10 cm, con un lato frastagliato, quasi a voler assomigliare ad una corona, dal sapore deciso e caratteristico; il peso medio è di circa 250 – 300 grammi per singolo pezzo.
Tarallo sugna e pepe PAT Campania
Il tarallo sugna e pepe, in dialetto napoletano “tarall’ nzogna e pepe” è lo spuntino che accompagna, tradizionalmente, le passeggiate napoletane. è un tarallo al forno i cui ingredienti sono farina sugna e pepe ed è ricoperto da mandorle sulla parte superiore.
Tarallucci al naspro PAT Campania
Tasca PAT Campania
Torroncino di Roccagloriosa PAT Campania
Torrone croccantino di San Marco dei Cavoti PAT Campania
Torrone di Benevento PAT Campania
Torrone di castagne PAT Campania
Torrone di dentecane PAT Campania
Torrone di Ospedaletto d’Alpinolo PAT Campania
Triilli PAT Campania
Tipo di pasta fresca corta, di colore giallo paglierino, si presenta con la forma a conchiglia molto affusolata, con tre incavature caratteristiche che rappresentano l’impronta di tre polpastrelli allineati, da cui il nome. L’impasto morbido ed omogeneo viene realizzato utilizzando uova fresche, semola ed acqua.
Turcinegliu PAT Campania
Vanti PAT Campania
Frittelle con listarelle intrecciate tra loro che danno luogo ad una forma grossolanamente rotonda, di colore dorato , del peso di circa 10-20gr., di sapore sapido e speziato, friabili di consistenza. Ingredienti: farina di grano tenero, olio extravergine di oliva, uova freschissime, sale, un pizzico generoso di pepe, olio abbondante per la frittura.
Zandraglia PAT Campania
Zeppola di San Giuseppe PAT Campania
Zeppola fritta PAT Campania
Zeppola padulese PAT Campania
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.