Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) – VENETO
Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Amarettoni di Sant’ Antonio PAT del VENETO
Banana comune PAT del VENETO
Tipo di pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta del periodo bellico, pretese forme di pane di singola porzione alle quali vennero dati nomi di fantasia a tutt’oggi utilizzati.
Bibanesi PAT del VENETO
Bigoi PAT del VENETO
Biscotti baicoli PAT del VENETO
Biscotti bussolai PAT del VENETO
Il “bussolà” è un dolce antico che accompagna, nei secoli, la storia del popolo veneziano e dell’entroterra veneto.
Biscotti pazientini PAT del VENETO
Il ricordo popolare riconduce l’origine di questi deliziosi biscotti al periodo della Serenissima Repubblica, quando i mercanti veneziani portavano dai loro viaggi ingredienti all’epoca sconosciuti. I maestri pasticcieri veneti crearono così i “pazientini”, vere specialità preparati con mandorle, nocciole, farina e zucchero, la cui denominazione ricorda quei dolcetti conventuali che erano chiamati “pazienze”.
Bossolà di Chioggia PAT del VENETO
Capezzoli di Venere PAT del VENETO
Carfogn PAT del VENETO
Si tratta di frittelle ripiene ottenute con pasta sfoglia a base di farina di grano, uova e zucchero con ripieno di papavero macinato, zucchero, miele, grappa, biscotti e altri ingredienti che variano da villaggio a villaggio ma tipiche delle zone ladine.
Casunziei PAT del VENETO
Si tratta di frittelle ripiene ottenute con pasta sfoglia a base di farina di grano, uova e zucchero con ripieno di papavero macinato, zucchero, miele, grappa, biscotti e altri ingredienti che variano da villaggio a villaggio ma tipiche delle zone ladine.
Ciopa vicentina PAT del VENETO
Tipico pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta, pretese forme di pane di singola porzione; è sicuramente il più conosciuto e diffuso nell’area vicentina.
Colomba pasquale di Verona PAT del VENETO
Cornetti PAT del VENETO
I “cornetti” sono un pane di forma caratteristica costituito da due parti arrotolate, attaccate con rialzi nella parte apicale, prodotto con farina di grano tenero tipo “0”, acqua, lievito, sale e malto.
Dolce bissioleta PAT del VENETO
La “bissioleta” è una specialità dolciaria tipica della cucina povera, dei biscotti da forno secchi, non farciti, ad impasto unico e forma tipica ad “esse” o a “serpentello” di colore marroncino chiaro. I biscotti sono prodotti con farina, burro, fecola, zucchero, uova, latte, lievito, sale, aromi naturali.
Dolce del Santo PAT del VENETO
Dolce nadalin o pandoro di Verona PAT del VENETO
Dolce polentina di Cittadella PAT del VENETO
Esse adriese PAT del VENETO
La “esse adriese” è un dolce secco popolare tipico del Polesine, a base di farina, uova, zucchero e burro. Il prodotto ha forma a “S”.
Fave alla veneziana PAT del VENETO
Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.
Forti bassanesi PAT del VENETO
Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.
Frittelle con l’erba amara PAT del VENETO
Frittelle di Verona PAT del VENETO
Frittelle Veneziane PAT del VENETO
Fugassa padovana PAT del VENETO
Dolce tipico di cucina casalinga, prodotto in tutta la provincia di Padova da tempo immemorabile, codificato nella raccolta di ricette di cucina tipica di Giovanni Bianco Menegotti (1967).
Galani e crostoli PAT del VENETO
Tipico dolce del carnevale saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre. Gli ingredienti sono: farina, zucchero a velo, burro, zucchero, grappa, uova, latte, sale, vino bianco, olio di semi, buccia d’arancia e di limone.
Gargati PAT del VENETO
Si tratta di una pasta simile ai maccheroni, realizzata con farina di grano tenero, semola di grano duro, uova (6 per ogni kg di farina). Il diametro è di circa 1,2 cm e la lunghezza di circa 5 cm.
Gelato artigianale del Cadore PAT del VENETO
Gnocco di Verona PAT del VENETO
Gnocco smalzao PAT del VENETO
L’origine del nome “gnocco smalzao”, deriva dal cimbro smalz che significa burro e questo indica la loro antica origine; i Cimbri, infatti, comparvero “ufficialmente” nella Lessinia veronese il 5 febbraio 1287 come documentato da un atto notarile redatto dal Vescovo di Verona Bartolomeo della Scala e Ulderico di Altissimo, capo tribù cimbro.
Il riccio PAT del VENETO
Lasagne da fornèl PAT del VENETO
Le “lasagne da fornèl” sono lasagne dolci fatte in casa con farina bianca, uova, acqua, latte, semi di papavero, zucchero, uva passa, arachidi, noci e cannella.
Mandorlato di Cologna Veneta PAT del VENETO
Mandorlato veneziano PAT del VENETO
Mantovana PAT del VENETO
La “mantovana” è un pane a forma di due conchiglie appaiate, prodotto con farina di grano tenero tipo 0, acqua, lievito, sale e malto.
Merletti Santantonio PAT del VENETO
Pasticcino con uova, farina, burro, mandorle affettate e marsala.
Montasù PAT del VENETO
Il “montasù” è un pane con crosta consistente prodotto con farina di grano tenero tipo “0”, acqua, lievito naturale e sale.
Pagnotta del doge PAT del VENETO
Pan biscotto PAT del VENETO
Pan co l’ùa PAT del VENETO
Pan co la suca PAT del VENETO
Il “pan co la suca” nel Veneto è tipico delle feste e fa parte della cultura tradizionale contadina da tempo immemorabile.
Pan de le feste PAT del VENETO
Pan del Santo PAT del VENETO
Pandoli di Schio PAT del VENETO
Pandoro di Verona PAT del VENETO
Pane al mais PAT del VENETO
Pastafrolla della Lessinia PAT del VENETO
Le origini di questa ricetta risalgono a metà dell’Ottocento. Fu creata a Roverè Veronese, località montana a 900 metri d’altitudine.
Pastina de Bortolin PAT del VENETO
Pevarin PAT del Veneto
Pinza alla Munara PAT del Veneto
Rofioi di Sanguinetto PAT del Veneto
Rufiolo di Costeggiola PAT del Veneto
Sagagiardi PAT del Veneto
Sono dolci antichi della costa veneziana e dell’entroterra Veneto; la tradizione dei “sagagiardi” viene testimoniata nel libro “La cucina Chioggiotta Tradizioni e Curiosità nell’800”.
San Martino PAT del Veneto
Nei primi anni dell’Ottocento gli “scaletteri”, gli attuali pasticceri, recuperando la consuetudine di festeggiare San Martino (11 novembre), giornata che storicamente decreta l’apertura del nuovo anno agrario, iniziarono a confezionare appetitose e fantasiose riproduzioni del Santo. Ancora oggi, grazie al lavoro degli artigiani pasticceri, vive la tradizione di San Martino.
Savoiardi di Verona PAT del Veneto
Schizzotto PAT del Veneto
Il nome deriva dalla sua forma schiacciata dovuta alla mancata lievitazione dell’impasto. Lo “schizzotto” viene citato nella raccolta di ricette di cucina tipica padovana da Giovanni Bianco Mengotti quale piatto vincitore di un concorso gastronomico tenutosi a Montagnana nel 1880.
Sfogliatine di Villafranca PAT del Veneto
Smegiassa PAT del Veneto
La “smegiassa” è prodotta nella zona indicata da tempo indefinibile, codificato nella raccolta di ricette di cucina tipica padovana di Giuseppe Maffioli (1981) e ne “La Saccisica e le sue ricette” di Giovanni Bianco Mengotti (1976).
Subioti all’ortica PAT del Veneto
I “subioti all’ortica”, una pasta simile ai maccheroni, sono prodotti con farina, acqua, sale, uova e ortiche. Il loro diametro è di circa 1,2 cm e la lunghezza di circa 5 cm.
Tajadele al tardivo PAT del Veneto
Torrone di San Martino di Lupari PAT del Veneto
Il “torrone di San Martino di Lupari” è un torrone composto di mandorle o nocciole o arachidi, miele, glucosio, albume o gelatina alimentare. Il torrone più caratteristico è quello friabile così come quello tenero con arachidi.
Torta ciosota PAT del Veneto
Dolce di tradizione contadina, la prima produzione accertata della “torta ciosota” è avvenuta nel 1927 in una pasticceria di Chioggia; testimonianze sono presenti nel registro del gruppo Artigiani Pasticceri in Chioggia, nonché in una dichiarazione di dolce tipico locale rilasciata dalla Camera di Commercio di Venezia.
Torta figassa PAT del Veneto
La “torta figassa” è un dolce da forno di forma rotonda, prodotto con farina gialla di mais, tuorli d’uovo, fichi secchi macerati in grappa, burro, zucchero, farina di grano tenero “00”, sale.
Torta fregolotta PAT del Veneto
È un dolce di tradizione contadina, elaborati con ingredienti poveri; Sono disponibili documenti che riportano le prime notizie sulla produzione della “torta fregolotta” risalenti al 1926.
Torta nicolotta PAT del Veneto
La “torta nicolotta” è un dolce popolare veneziano, tipico delle panetterie, prodotto con mollica di pane, latte, farina di fiore, uvetta, finocchi, olio, sale.
Torta ortigara PAT del Veneto
Torta pazientina PAT del Veneto
Torta pinza PAT del Veneto
Torta sgriesolona PAT del Veneto
La “torta sgriesolona” è un dolce da forno di forma rotonda, alto circa 1 cm, particolarmente duro e nel contempo friabile, prodotto con farina gries, mandorle sgusciate e tritate, burro, tuorlo d’uovo, zucchero, ricoperto con un foglio di pasta di mandorle scottata alla fiamma.
Torta zonclada PAT del Veneto
La “torta zonclada” è un dolce di tradizione contadina; si trova traccia di questo tipo di torta nel “Capitolato del Domo” di Treviso (1300-1400).
Tortellini di Valeggio sul Mincio PAT del Veneto
Treccia d’oro di Thiene PAT del Veneto
La “treccia d’oro di Thiene”, dolce lievitato a forma di treccia, è realizzato con farina, burro, zucchero, uova, tuorlo d’uovo, aromi, lievito naturale, uvetta, cedro e arancia candita.
Zaleto di giuggiole PAT del Veneto
Zaletti PAT del Veneto
Piccoli biscotti prodotti con farina di granoturco gialla da polenta, farina “00”, zucchero, uova, uva passa, burro, pinoli, sale, limone, lievito. A seconda delle usanze vengono prodotti con forme diverse: a forma di losanga a punta, di 3-4 cm, è la più classica; a forma di bastoncini lunghi 10 cm e larghi 3 cm.
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.