PAT Regione VENETO

Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)

PAT VENETO
BEVANDE ANALCOLICHE DISTILLATI E LIQUORI
CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONI
FORMAGGI
GRASSI (BURRO MARGARINA OLI)
PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI
PASTE FRESCHE PANETTERIA BISCOTTERIA PASTICCERIA e CONFETTERIA
PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA
PESCI MOLLUSCHI E CROSTACEI
PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE MIELE e PRODOTTI LATTIERO CASEARI

Il Veneto è una regione che comprende al suo interno molte forme del paesaggio naturale: dalla fascia costiera affacciata sull’Adriatico alla pianura veneto-friulana uniforme e monotona, che poi si innalza nei dodici rilievi dei Colli Euganei e dei Colli Berici, fino ad arrivare alle Alpi nella parte più settentrionale comprendendo la maggior parte delle Dolomiti. Con una superficie di 18390 km², il Veneto costituisce l’ottava regione italiana per superficie. Il punto più a settentrione è Cima Vanscuro (al confine con l’Austria, ivi denominato Pfannspitze) e il punto più meridionale è costituito dalla Punta di Bacucco. Il suo territorio è morfologicamente molto vario, con una prevalenza di pianura (56,4%). I confini terrestri vengono individuati da elementi naturali di tipo idrografico (Po, Tagliamento, Livenza), ma anche di tipo orografico (come ad esempio i contrafforti a nord dell’altopiano di Asiago, o il monte Baldo). Un altro elemento geografico caratterizzante il territorio veneto è il bacino idrografico del Piave quasi interamente racchiuso entro i confini della regione, da quando le sorgenti del Piave passarono insieme con Sappada nella vicina regione del Friuli Venezia Giulia. La vetta più alta della regione è la Marmolada (3343 m) situata in Provincia di Belluno al confine con il Trentino-Alto Adige.

Bevande analcoliche, distillati e liquori

Acqua di Melissa PAT

L’acqua di melissa è un alcol a 80° aromatizzato con essenze in sospensione di Mellica turca e M. moldavica, cedro, garofano, cannella e acqua distillata. Si presenta con un profumo forte, alcolico, con sentori speziati, mentre il gusto è ricco e intenso.

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Acqua tonica PAT Veneto

L’Acqua Tonica PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda analcolica di alta qualità, riconosciuta per la sua unicità e legame con il territorio. Questa acqua tonica si distingue per il suo gusto rinfrescante, leggermente amaro e aromatico, derivato dall’uso di ingredienti naturali selezionati con cura. La tradizione veneta di produrre acqua tonica si…
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Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT Veneto

L’Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda unica che combina tradizione e innovazione. Questo aperitivo è caratterizzato da un sapore rinfrescante e speziato, perfetto per chi desidera godere di un drink senza alcol. Il riconoscimento come PAT testimonia l’importanza culturale e gastronomica di questa bevanda nel Veneto.

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Cafè – Caffè espresso secondo Tradizione Veneta PAT Veneto

Il caffè espresso è una bevanda iconica dell’Italia, amata e apprezzata in tutto il mondo. Nel Veneto, la preparazione del caffè espresso segue tradizioni specifiche che rendono ogni tazza unica e speciale. La regione è nota per la cura e l’attenzione ai dettagli nella preparazione di questa bevanda, assicurando un’esperienza ricca e aromatica.

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Grappa veneta PAT

Il termine “grappa” viene comunemente usato per l’acquavite ottenuta attraverso la distillazione delle vinacce, ricche di profumi e di sapori. Viene immessa al consumo con un titolo alcolometrico non inferiore a 40°, può essere denominata anche con i termini aggiuntivi “riserva” o “stravecchia” se affinata per almeno 18 mesi.

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Liquore all’uovo PAT Veneto

Il liquore all’uovo viene preparato usando tuorlo d’uovo fresco sbattuto, zucchero, aromi naturali e Marsala fine. Si presenta con uno spiccato aroma di crema, un gusto dolce e delicato; ha una gradazione alcolica moderata (16° alcolici) e assume un colore giallognolo.

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Liquore barancino PAT Veneto

Il liquore Barancino è composto da una soluzione idroalcolica cui vengono aggiunti pino mugo, ginepro e zucchero. È privo di coloranti e si presenta con una colorazione brunita, un sapore intenso e un gusto amarognolo e una gradazione finale di 38° alcolici.

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Liquore del Cansiglio PAT Veneto

Il liquore del Cansiglio è ottenuto dall’infusione di bacche ed erbe tipiche del bosco, diluito con acqua e zucchero. Viene prodotto alla gradazione di 25° alcolici. Si presenta di colore bruno ed è caratterizzato da un aroma molto fragrante e marcato, da un gusto rotondo e pulito grazie all’utilizzo esclusivo di aromi naturali e all’assenza…
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Liquore di prugna, Prugna PAT Veneto

L’Aperitivo Analcolico al Gusto di Ginger PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale) del Veneto è una bevanda unica che combina tradizione e innovazione. Questo aperitivo è caratterizzato da un sapore rinfrescante e speziato, perfetto per chi desidera godere di un drink senza alcol. Il riconoscimento come PAT testimonia l’importanza culturale e gastronomica di questa bevanda nel Veneto.

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Liquore fragolino PAT Veneto

Il “liquore Fragolino” è un infuso idroalcolico di fragole, portato alla gradazione di 30° alcolici. Per produrlo si utilizzano: alcool puro di cereali, fragole, succo di fragola e zucchero. Il liquore ha colore rosso intenso e un aspetto “velato”. All’olfatto il profumo delle fragole dona una piacevole sensazione avvolgente.

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Maraschino PAT Veneto

Il liquore Maraschino si presenta incolore, con una gradazione alcolica di 32°, un sapore deciso di marasche e un gusto dolce e marcato è un liquore ottenuto dall’infusione alcolica e dalla successiva distillazione delle ciliegie marasche.

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Sangue Morlacco PAT Veneto

Il “Sangue Morlacco” è il liquore ottenuto dall’infusione di ciliegie marasche. Si presenta di colore rosso cupo, con un profumo intenso ed un gusto corposo di marasca, molto rotondo al palato.

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Carni (e frattaglie) fresche e loro preparazioni

Anatra di corte padovana, anara PAT

La domesticazione dell’anatra sembra aver avuto origine in Asia, dove questo palmipede, soprattutto in Cina, veniva utilizzato nelle risaie per allontanare i numerosi insetti e per nutrirsi dei semi di erbe infestanti. Una vera e propria rivoluzione si ebbe, alla metà del XIX secolo, con l’introduzione delle razze asiatiche in Europa, molto più prolifi che…
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Anatra germanata veneta PAT

Questo palmipede presenta un tronco leggermente cadente e carnoso, il collo lungo a forma di “S”, il becco forte di color verde chiaro, petto ampio, ali ben aderenti al corpo e zampe di media lunghezza di color arancio. Nel maschio il piumaggio è grigio, con sfumature marrone di varie tonalità su dorso, ali e coda,…
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Anatra Mignon PAT Veneto

È un’anatra di taglia ridotta, dal portamento grazioso. Le zampe, la pelle ed il becco sono di colore giallo. Il piumaggio si presenta bianco candido negli adulti, mentre gli anatroccoli, mostrano un folto piumino giallo. Il peso degli adulti, sia maschi che femmine, si aggira attorno agli 800 g. Può venire confusa col germano reale…
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Bogoni di Badia Calavena, lumache PAT Veneto

La lumaca del veronese appartiene alla stessa specie di quella caratteristica dell’arco alpino, l’Helix pomatia, dalla quale non si differenzia molto. L’animale è un mollusco dal corpo molle, protetto dal guscio che può essere di colore molto vario, in ogni singolo “bogon”, in quanto dipende dall’alimentazione e dal tipo di ambiente circostante, sicché, anche a…
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Bondiola al sugo di Este, bondola al sugo PAT Veneto

La bondiola è un insaccato di carni suine, prodotto con le parti non utilizzate per la produzione dei salumi. Si presenta di forma sferica del peso di 500-600 grammi. Il termine “al sugo” sta ad indicare che nell’impasto, come aromatizzante, viene aggiunto vino dolce, nello specifico il Moscato dei Colli Euganei.

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Bondiola col lengual padovana PAT Veneto

La bondiola è realizzata con lo stesso impasto del cotechino, cui vengono aggiunti sale, pepe e spezie. Il tutto viene insaccato a mano in ritagli di budello naturale di bovino, con un pezzo intero di lingua posto al centro dell’insaccato. Il prodotto assume una forma tondeggiante, del peso medio di 800 g e presenta un…
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Bondiola di Castelgomberto PAT Veneto

Questo insaccato fresco di carne di maiale è realizzato con lo stesso impasto del cotechino (carni, cotica o “coèssa”, parti muscolari più dure come le orecchie e frammenti di tendini, eventualmente arricchite con lardo) con al centro la lingua; segue l’aggiunta di sale e pepe, cannella e chiodi di garofano per la lingua. Per la…
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Bondola della Val Leogra, Bondiola della Val Leogra PAT Veneto

La “bondola della Val Leogra” è realizzata con lo stesso impasto dei cotechini (carni, cotica, muscoli, tendini, coda ed eventualmente lardo) a cui vengono aggiunti sale e pepe, cannella e chiodi di garofano. Si differenzia per la forma che è tondeggiante e più grossa, perché la pasta viene insaccata in ritagli avanzati di budelli usati…
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Bresaola di cavallo PAT Veneto

Il metodo di conservazione della carne mediante salatura è antichissimo e consente di conservare la carne per lunghi periodi. La bresaola è uno dei salumi ottenuti proprio con questo metodo e le prime testimonianze relative a questo alimento risalgono addirittura al medioevo. Il nome sembra derivare dalla parola “brasa”, cioè brace, con riferimento ai bracieri…
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Cacciatore di asino PAT Veneto

Il cacciatore di asino è un salamino del peso variabile da 60 a 100 grammi, prodotto con carne d’asino e di maiale mischiate assieme in percentuali rispettive del 60% e 40%. Esternamente si presenta di colore biancastro, per le muffe che ne ricoprono la superfi cie, mentre al taglio è di colore rosso intenso, compatto…
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Cacciatore di cavallo PAT Veneto

Il cacciatore di cavallo sono salamini del peso variabile da 60 a 100 grammi, prodotto con carne di cavallo e di maiale mischiate assieme in percentuali rispettive del 60% e 40%. Esternamente si presenta di colore biancastro, dovuto alle muffe che ne ricoprono la superfi cie, al taglio invece è di colore rosso intenso, compatto…
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Carne de fea afumegada o Carne di pecora affumicata PAT Veneto

Si tratta di carne di pecora, in particolare di agnello, agnellone o di castrato della razza autoctona locale Lamon. Il prodotto finito si presenta esternamente di consistenza compatta, di colore bruno scuro, con un profumo intenso di ginepro. Il colore al taglio è rosaceo. Il gusto è caratteristico, di sapore deciso e salato.

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Carne di musso carne d’asino PAT Veneto

L’utilizzo e la preparazione delle carni di cavallo, puledro e asino, che fanno parte integrante della cucina tipica padovana, sembra aver avuto inizio utilizzando le carni degli animali uccisi nelle numerose battaglie medioevali particolarmente cruente nella pianura a sud e sud-est di Padova. È da considerare, inoltre, che la carne equina ha contribuito nel passato…
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Ciccioli della Val Leogra PAT Veneto

I ciccioli o “sossoli” sono frammenti cotti di tessuto carnoso che sostengono la parte grassa del maiale. Sono dei piccoli cubetti di colore rosato che con la cottura diventano scuri e croccanti, molto saporiti e calorici.

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Coniglio Veneto PAT

La carne di coniglio per le sue proprietà alimentari e organolettiche ha mantenuto negli anni un’immagine salutista confermata da recenti studi. È una carne di colore rosa chiaro, gustosa, particolarmente magra e molto delicata. Il coniglio viene allevato fino al raggiungimento di 2,5 kg di peso e processato prima della maturazione sessuale per evitare che…
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Coppa di maiale PAT Veneto

La coppa di maiale, localmente chiamata “osocol”, è uno dei più pregiati prodotti del maiale assieme al prosciutto e allo schienale. Già nel 1632 il canonico Giovanbattista Barpo menziona il confezionamento di “prosciutti e soppressate”, tra le quali l’osocol, nel suo volume “Le delizie dell’Agricoltura e della Villa”.

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Coppa di testa di Este PAT Veneto

La “coppa di testa di Este” è un insaccato ottenuto con carni suine cotte, inserite in un budello naturale. È composta dalle parti magre che rivestono la testa dell’animale: guancia, lingua, cotenna e con l’aggiunta di muscolo di suino, geretto di spalla. Ha forma cilindrica leggermente curva, del diametro di 12-15 cm e del peso…
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Corgnoi di Crespadoro PAT Veneto

La consuetudine di raccogliere questi molluschi è molto antica ed alcuni vi riconoscono usanze alimentari dei Cimbri, il popolo di origine germanica che colonizzò queste montagne nel Medioevo. La tradizione della raccolta e vendita di chiocciole nel comune di Crespadoro è infatti antichissima e risale sicuramente all’età medioevale quando era attivo, in loco, uno dei…
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Coscia affumicata di cavallo PAT Veneto

Nella zona del padovano era usanza porre alcuni pezzi di carne ad essiccare sotto il camino delle case contadine, in particolare la carne di cavallo, vista la secolare tradizione di allevamento equino in questo territorio. Lo sviluppo economico del secondo dopoguerra ha fatto smarrire questa usanza, contribuendo alla perdita di una parte importante della tradizione…
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Cotechino con il grugno (il muso) PAT Veneto

La produzione del cotechino è tipica dei comuni del basso vicentino dove si realizza con numerose varianti. Numerose sono le tecniche, tramandate di padre in figlio, di lavorazione e conservazione di tutte le parti del maiale. Il “coessìn co lo sgrugno” è una variante del cotechino, creata per utilizzare le carni derivanti dal muso del…
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Cotechino del basso vicentino PAT Veneto

La produzione del cotechino è tipica dei comuni del basso vicentino dove si realizza con numerose varianti. Molte testimonianze storiche provengono da quei comuni di pianura, protesi verso il Veronese, caratterizzati da una storia di povertà, isolamento e famiglie particolarmente numerose. È proprio in quest’ambito che si inserisce la cultura familiare del “far sù el…
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Cotechino della Val Leogra PAT Veneto

La produzione del cotechino è tipica di varie zone del vicentino dove si realizza con numerose varianti. Nella Val Leogra questo insaccato viene ancora ottenuto nel rispetto e grazie alle tecniche, tramandate di padre in figlio, di lavorazione e conservazione di tutte le parti del maiale, perché nulla andasse sprecato, nell’arco di tutto l’anno.

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Cotechino di puledro PAT Veneto

Il cotechino di puledro è uno dei prodotti tipici della terra padovana, nella quale l’allevamento dei maiali e dei cavalli appartiene alla tradizione agricola locale. Si presume che la produzione di questo insaccato, che mischia le carni dei due animali, sia molto antica e si sia modifi cata nel tempo, variando le percentuali delle stesse…
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Cotechino di Trecenta PAT Veneto

Le metodiche di produzione sono radicate da secoli in questo territorio in quanto la trasformazione del suino in insaccati rappresentava una delle tecniche di conservazione delle carni. Trecenta vanta la secolare tradizione della Fiera d’Autunno con annesso un fiorente mercato di “merci e bestiame” durante il quale era estremamente vivace la commercializzazione dei lattonzoli (suinetti)…
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Cotechino in unto, cotechino nel lardo PAT Veneto

La produzione del cotechino è tipica di molti comuni del vicentino dove si realizza con numerose varianti. Normalmente questi insaccati vanno consumati prima dell’inizio dell’estate altrimenti rischiano di irrancidire o risultano troppo salati. La conservazione del cotechino nell’unto di maiale, “sotto onto”, permette di mantenerlo fresco più a lungo e si rifà a un’antica tradizione…
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Cotechino nostrano padovano PAT Veneto

Il periodo d’uccisione e lavorazione del maiale inizia intorno al 25 novembre e dura circa un paio di mesi. La tradizione vuole che le famiglie contadine si aiutino a vicenda nella produzione degli insaccati, che prevede un intenso lavoro comunitario ma costituisce anche occasione di festa. Già nel 1800 i cotechini, come gli altri insaccati…
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Falso parsuto, prosciutto di petto d’oca PAT Veneto

La produzione di petti d’oca affumicati è tipica della Bassa Padovana, dove l’oca era un tempo molto diffusa e rappresentava una riserva alimentare sostanziale per l’inverno. La tecnica di produzione del “falso parsuto”, il petto d’oca affumicato, appartiene dunque alla tradizione alimentare locale che, grazie al lavoro di alcuni estimatori, continua a essere trasmessa con…
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Faraona camosciata PAT Veneto

La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse…
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Faraona di corte padovana PAT Veneto

La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse…
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Figalét o salsiccia di fegato e uvetta PAT Veneto

I “figalét” sono un prodotto tradizionale della Marca Trevigiana, nell’area pedemontana est, di origine molto antica. Sono salsicce particolari, perché prodotte utilizzando il fegato del maiale e aromi. L’uso delle spezie ha avuto variazioni condizionate dai gusti delle diverse epoche e dalle mode alimentari. Oggi il prodotto si aromatizza con vin santo e uvetta.

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Galletto nano di corte veneta PAT Veneto

I progenitori degli attuali polli domestici (Gallus gallus) abitavano la zona meridionale e centrale dell’India; furono portati in Cina verso il 1400-1500 e successivamente in Europa. In quasi tutte le civiltà antiche, i polli sono stati usati dapprima come animali da combattimento, poi sono diventati una risorsa alimentare; gli antichi Romani lo consideravano un piatto…
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Gallina collo nudo di corte padovana PAT Veneto

L’origine di questa razza è incerta. C’è chi la vuole originaria dei Carpazi e chi, invece, di Sumatra o dell’isola di S. Maurizio. Nel nostro Paese la sua presenza è molto antica e non ci sono indicazioni da dove sia arrivata. I polli a “collo nudo” erano conosciuti già nell’Ottocento. Documenti risalenti a quel tempo,…
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Gallina dorata di Lonigo PAT Veneto

La gallina ”dorata di Lonigo” è un’antica razza diffusa in tutta la pianura veneta. Ha la tipica morfologia del “pollo italiano” che all’inizio del secolo era diffuso in quasi tutti gli ambienti rurali del nostro Paese. Già nella prima metà del ‘900 polli locali dell’area vicentina erano stati recuperati, migliorati e poi diffusi nelle campagne…
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Gallina ermellinata di Rovigo PAT Veneto

La razza padovana dal gran ciuffo è descritta e illustrata nell’opera “Ornithologiae” di Ulisse Aldrovandi (1600). Altre citazioni del ‘500 riportano l’esistenza nel padovano di una razza di pollo particolarmente produttiva e famosa.

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Gallina padovana PAT Veneto

La razza padovana dal gran ciuffo è descritta e illustrata nell’opera “Ornithologiae” di Ulisse Aldrovandi (1600). Altre citazioni del ‘500 riportano l’esistenza nel padovano di una razza di pollo particolarmente produttiva e famosa.

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Gallina polverara PAT Veneto

Tra le varie ipotesi sulle origini della “gallina di Polverara” quella più curiosa risale al XIV secolo, epoca in cui il Marchese Giovanni Dondi, di ritorno da un viaggio in Polonia, portò con sé dei polli dall’aspetto insolito: un ciuffo di penne sul capo, i favoriti (due ciuffi sotto gli occhi) e la barba. Dalla…
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Gallina robusta lionata PAT Veneto

La “Robusta lionata” è una razza di polli selezionata nel 1965 alla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo. Durante il lavoro di selezione sono state utilizzate le razze Orpington fulva e White America. Si tratta di una razza con buona produzione di uova e polli da carne, oggi allevata per la produzione di nicchia. È…
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Gallina robusta maculata PAT Veneto

La “Robusta maculata” è stata selezionata nel 1965, presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, dall’incrocio tra le razze Orpington fulva e White America. Il suo allevamento si è molto sviluppato negli ultimi anni anche grazie al suo aspetto elegante e per le buone doti di rusticità. È stata inserita nell’elenco delle razze avicole…
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Lardo del basso vicentino PAT Veneto

L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione dell’allevamento dei suini nella civiltà contadina. Il lardo, molto impiegato in passato, sia come alimento sia come conservante naturale per prodotti a base di carne, mantiene tutt’ora una certa importanza soprattutto nella preparazione di piatti tradizionali.

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Lardo in salamoia PAT Veneto

L’utilizzo del “lardo”, come condimento e/o companatico, è molto antica e legata alla tradizione contadina. Il lardo in salamoia è una variante tipica dell’Altopiano di Asiago; la sua preparazione sotto sale è stata ideata per consentirne una prolungata conservazione.

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Lardo steccato con le erbe PAT Veneto

L’utilizzo del “lardo” è molto antico e legato alla tradizione dell’allevamento dei suini nella civiltà contadina. Impiegato sia come alimento, sia come conservante naturale per prodotti a base di carne, mantiene tutt’ora una certa importanza soprattutto nella preparazione di piatti tradizionali. Il “lardo steccato con le erbe” è una variante che permette la conservazione di…
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Lingua salmistrata PAT Veneto

La lingua salmistrata è un prodotto tradizionale della cucina veneta e padovana in particolare. Il processo di salmistrazione consente di rendere conservabile a lungo la lingua bovina, ed è uno dei numerosi metodi utilizzati dalla tradizione contadina per la conservazione delle carni. Il termine “salmistro” deriva da “salnitro”, cioè il nome popolare dato al sale,…
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Linguale PAT Veneto

Il “lengual” è un cotechino che contiene al suo interno la lingua salmistrata del maiale. È un prodotto tipicamente invernale, caratteristico di ogni località in cui è allevato il maiale. Il cotechino è infatti un prodotto creato per utilizzare, a scopo alimentare, le parti più dure e grasse del suino. La tipicità è data dall’uso…
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Luganega da riso PAT Veneto

La “lugànega da riso” o “lugànega bianca trevisana” era un salume ormai quasi scomparso dalla cucina trevigiana, quando il fortunoso ritrovamento di un barattolo con la scritta “luganega bianca”, con all’interno la dosa dello “spezier” trevigiano Antonio Perissinotto (da parte della figlia Teresa mentre riordinava la casa paterna di Treviso), dette impulso a un’avvincente attività…
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Luganega nostrana padovana salsiccia PAT Veneto

La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino, usualmente consumato nel periodo invernale intercorrente tra l’uccisione del maiale e la maturazione dei salami. Nella tradizione padovana i primi riscontri di questi prodotti si ritrovano fra le ricette Ruzzantiane risalenti al 1530 circa.

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Luganega trevigiana PAT Veneto

La luganega trevigiana (salsiccia) è di colore rosato più o meno intenso, con dimensioni: lunghezza circa 9-10 cm., diametro 3-4 cm, insaccata nel budello di maiale e legate di continuo in file di 2/3 metri.

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Luganeghe de tripan PAT Veneto

La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino e le “pezòle” o “luganeghe de tripan” sono caratteristiche della tradizione culinaria agordina, confezionate dalle famiglie per riuscire a utilizzare tutte le carni del maiale, anche quelle meno pregiate. Il termine “tripan”, in Ladino-Veneto significa cotenna e dunque il nome indica la presenza nell’impasto della cotenna del…
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Luganeghe della Val Leogra PAT Veneto

La produzione di “luganeghe” è diffusa in gran parte del territorio veneto e, a seconda delle zone, ha varianti nella modalità di preparazione e negli ingredienti usati. È questo il caso della Val Leogra dove si producono le tradizionali salsicce, fatte con le carni pregiate del maiale.

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Morete o barbusti della Val Leogra PAT Veneto

La produzione di “luganeghe” in Veneto, a seconda delle zone, ha varianti nella modalità di preparazione e negli ingredienti usati. Nella Val Leogra, oltre alle luganeghe tradizionali, si confezionano anche le “morete” che prendono il nome dalla tipica colorazione rosso scuro, dovuta alle parti del maiale utilizzate per la loro preparazione.

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Mortandèle PAT Veneto

Nella Val Leogra si producono salsicce di tipo di verso dalle tradizionali “luganeghe”: le “mortandèle”. Sono insaccati meno pregiati, ottenuti con reni, cuore e polmoni dell’animale, ai quali si aggiungono dei piccoli pezzi di carne e ritagli di lardo e la stessa cònsa (concia) dei coessìni (cotechini). Il prodotto è dunque uno dei più umili…
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Muset trevigiano PAT Veneto

Il “muset” è un insaccato del peso di circa 400-600g, con un diametro variante da 6 a 8 cm e lunghezza di una spanna (18-24 cm). Le parti di carne selezionate per i cotechini sono quelle più gelatinose e dure: la cotenna, la carne di testa e i muscoli. Dopo la cottura si presenta di…
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Nervetti di bovino PAT Veneto

I nervetti sono alimenti semplici, sani e contrariamente a quanto si crede, contengono pochissimi grassi. Si prestano a preparazioni non molto elaborate proprio per la loro semplicità. Considerati da sempre come un sottoprodotto della macellazione dei bovini, tanto da essere defi niti il “quinto quarto”, i nervetti erano il cibo destinato ai poveri. Quella dei…
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Oca del Mondragon PAT del VENETO

L’oca domestica deriva dall’oca cinerina selvatica che nidifica nel Nord Europa e d’inverno giunge in Italia ed in altri paesi meridionali. La sua addomesticazione è antichissima e risale all’epoca neolitica. La diffusione di questo volatile fu favorita, nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, dall’insediamento di comunità ebraiche nei territori di Venezia, di Ferrara e di…
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Oca di corte padovana PAT Veneto

L’oca di corte padovana, o oca grigia, era un tempo molto diffusa nelle aree meridionali del Veneto caratterizzate da ambienti umidi e molto ricchi di paludi e corsi d’acqua. La colorazione del suo piumaggio lascia intendere la diretta discendenza dalle oche selvatiche che un tempo sostavano inabbondanza lungo i litorali veneti nelle stagioni delle migrazioni….
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Oca in onto dei berici PAT Veneto

È ottenuto da carne di oca sezionata, disossata e salata, secondo le abitudini di ogni famiglia, e conservata nel grasso dell’oca stessa. Il grasso si può ricavare in fase di frazionamento dell’animale, oppure facendolo colare cuocendo della carne. Il lardo fuso (ònto, colà) del maiale viene aggiunto se il grasso dell’oca non è sufficiente; viene…
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Oca in onto padovana PAT Veneto

L’oca in onto è carne di oca disossata, salata e conservata nel grasso dell’oca stessa, o del maiale o nell’olio. Ha un sapore molto particolare, intenso e particolarmente aromatico. Dopo l’uccisione degli animali si procede al processo di conservazione in “onto” delle carni, secondo due modalità differenti. Il primo metodo consiste nel togliere il grasso…
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Panzéta co l’ossocòlo del basso vicentino PAT Veneto

La pancetta con il capocollo è un prodotto tipico della zona del basso vicentino dove “qualcuno metteva l’ossocòlo nella panzéta anziché nelle soprésse”. Si tratta di una vera prelibatezza sia per la gustosa carne del capocollo, sia perché non se ne possono avere più di due per animale. Di solito le pancette con il capocollo…
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Panzéta col tòco del basso vicentino PAT Veneto

La pancetta col filetto ha forma cilindrica, lunghezza di 30-40 cm e diametro di 14-15 cm, viene insaccata nel budello cieco della cavità appendicolare del cavallo o della vacca, chiamato “mànega” (manica) e caratterizzato da una maggior capienza (14/15 cm) rispetto ai budelli da salami, preventivamente lavato e messo sotto sale. L’insaccato contiene la pancetta,…
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Parsuto de Montagnana PAT Veneto

Già in epoca remota, era tradizionale l’uso tra gli agricoltori di “far su” il maiale, vendendo le cosce, da sempre la parte più redditizia del suino, ai “casolini” (i locali salumieri) che le stagionavano in casa per poi poterle vendere, affettandole, nelle proprie botteghe. Il carattere artigianale della produzione del prosciutto di Montagnana non ha…
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Parsuto de oca PAT Veneto

Il prosciutto d’oca è ottenuto da una coscia d’oca disossata, salata e aromatizzata con spezie e aromi naturali. Ha la forma caratteristica di un prosciutto crudo ma è molto più piccolo, pesando 350-400 g. Al taglio si presenta di colore rosato, dal gusto delicato e dolciastro.

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Pastin PAT Veneto

Il pastin rappresenta un’importante tradizione della cultura gastronomica della Provincia di Belluno. Il pastin nasce negli anni in cui la macellazione del maiale era un momento di festa, ma anche di necessità, per le comunità contadine che abitavano i paesi della Provincia; anni in cui la cucina era basata su un’alimentazione semplice e “povera”.

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Pecora Alpagota PAT Veneto

Il volume “Le razze ovine autoctone del Veneto” offre molte indicazioni sull’allevamento di questi animali. Si legge che: “La parte sud orientale della Provincia di Belluno è denominata Alpago. […]. L’importanza dell’allevamento ovino, in particolare, è testimoniata dalla presenza di una pecora nello stemma di uno dei cinque comuni dell’Alpago,quello di Chies. […] Le pecore…
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Pendole PAT Veneto

Le “pendole” sono strisce di carne affumicata che un tempo costituivano, assieme al formaggio stagionato, il cibo usuale di tutti quelli che dovevano mangiare fuori casa come i boscaioli, i pastori transumanti e gli zatterieri del Piave. Prodotte ad uso familiare permettevano di utilizzare ogni parte dell’animale e di conservare questo bene prezioso per i…
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Pollo combattente di corte padovana PAT Veneto

Importato dalla Cornovaglia agli inizi del 1900, ha trovato rapida diffusione in tutta la provincia grazie alle sue caratteristiche di ottimo produttore di carni, particolarmente saporite e abbondanti soprattutto nella regione del petto. È un tipico esempio di sfruttamento a fini alimentari di razze utilizzate originariamente a fini sportivi (combattimenti di galli). In merito all’allevamento…
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Pollo rustichello della pedemontana PAT Veneto

Il pollo ruspante un tempo cresceva e prolifi cava, libero di razzolare nelle aie delle case di campagna e nei campi limitrofi , era un animale da cortile talmente diffuso da costituire una risorsa alimentare di primaria importanza. La produzione avviene ora nelle aziende agrituristiche e agricole locali, sensibili al recupero e all’allevamento del pollo…
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Porchetta trevigiana o trevisana PAT Veneto

La “Porchetta trevigiana” è una coscia di suino arrostita con la sua cotenna (il prosciutto), ottenuta da un maiale adulto. Può essere in osso o senza osso. Quella senza osso è legata, prima della cottura. Ha un peso – riferito al prodotto cotto – variabile tra un minimo di 8 kg e un massimo di…
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Prosciutto crudo dolce di Este PAT Veneto

L’allevamento dei maiali nel Veneto ha un’origine antichissima, già dal III secolo a.C. si hanno notizie di carni di suino conservate che venivano “esportate” verso i mercati romani. Questo commercio durò fino alla caduta dell’Impero Romano, ma l’allevamento del maiale rimase in uso presso le famiglie di contadini, così come si continuarono a tramandare e…
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Prosciutto della Val Liona dolce e affumicato PAT Veneto

Nella Val Liona l’arte della lavorazione della coscia di suino senza osso e dell’affumicatura si diffuse sin dagli inizi dell’anno 1000, grazie al contributo dato dai pastori Cimbri, popolo di origine nordica che qui si stabilì. Nella pianura che circonda la vallata, anche il popolo Veneto da sempre ha coltivato l’arte della lavorazione del prosciutto…
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Salado fresco del basso vicentino PAT Veneto

Il “salado” fresco rientra a pieno titolo nell’ambito dell’antica tradizione culinaria. Questo particolare insaccato, caratterizzato dall’essere più grasso degli altri, meno stagionato e quindi più morbido, può essere usato in maniera diversa rispetto agli altri salami ed è adatto ad essere quasi spalmato o a condire minestre e sughi.

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Salado fresco trevigiano PAT Veneto

Il “salado” è caratterizzato dall’essere leggermente più grasso degli altri, meno stagionato e più morbido, può essere quindi usato in maniera diversa rispetto agli altri salami e può essere quasi “spalmato”. Inoltre, data la pregevolezza delle carni è adatto a ricavare sughi per condire paste, risotti, brodi.

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Salame bellunese PAT Veneto

La produzione del salame nel Veneto è talmente diffusa e radicata, senza soluzione di continuità lungo il suo percorso storico, da costituire un vero e proprio riferimento culturale, per gli aspetti sociali e alimentari legati alla vita rurale, ma anche al suo valore nutrizionale e di gradimento da sempre riconosciuto da tutti i ceti sociali.

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Salame da taglio di Trecenta PAT Veneto

Le metodiche di produzione e conservazione di questo insaccato sono radicate da secoli in questo territorio; Trecenta vanta la secolare tradizione della Fiera d’Autunno (seconda domenica di ottobre) con annesso un fiorente Mercato di “merci e bestiame” durante il quale era estremamente vivace la commercializzazione dei lattonzoli (suino di circa 15-20 kg) da poter allevare…
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Salame di asino PAT Veneto

Il salame d’asino è tipico della provincia padovana, della zona di Valdagno e della Comunità Montana Leogra Timonchio in provincia di Vicenza. La produzione di questo salume è antica e si lega alla disponibilità di asini nella aree sopracitate, ampiamente utilizzati come animali da soma, da tiro eda lavoro. Dell’asino si usano solo le carni…
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Salame di cavallo PAT Veneto

La storia gastronomica del cavallo ha radici lontane; il consumo della carne equina presso Greci e Romani aveva carattere occasionale, mentre raggiunse un consumo di massa presso le popolazioni barbare e nomadi. È molto probabile che venisse consumata in condizioni di emergenza senza badare troppo alle sue condizioni di freschezza e conservazione, e sia stata…
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Salame di Verona PAT Veneto

Nella provincia di Verona l’allevamento suino ha caratterizzato per secoli la civiltà contadina, e la produzione e il consumo di insaccati era fondamentale nell’alimentazione del tempo. Il salame di Verona ha dei processi di asciugatura e stagionatura caratteristici, poiché il territorio veronese è localizzato alla confluenza tra il microclima mite e umido del lago e…
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Salame nostrano padovano PAT Veneto

Il salame è una delle produzioni tradizionali della provincia di Padova dove l’allevamento suino appartiene alla tradizione contadina che ha, nel tempo, perfezionato le tecniche per la produzione di insaccati, talvolta variandole e modifi candole a seconda delle preferenze familiari. Tale area produttiva si differenzia dalle altre zone, non tanto per le particolarità di produzione…
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Salame stagionato con l’aglio PAT Veneto

Il salame con l’aglio è tipico di questa zona del vicentino e fa parte, da secoli, della tradizione alimentare locale. Creato per dare un gusto leggermente diverso a questo insaccato, è stato anche modificato, inserendo tra gli ingredienti del vino aromatizzato all’aglio, piuttosto che degli spicchi interi di questo bulbo, per rendere il tutto più…
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Salamelle di cavallo PAT Veneto

Le salamelle di cavallo sono uno dei tanti prodotti che la tradizione contadina ha sviluppato per conservare la carne per un periodo abbastanza lungo e nel contempo avere a disposizione prodotti diversificati. Nella zona del padovano, l’allevamento equino è molto antico e la produzione di elaborati di carne di cavallo è dunque tradizionale, rinomata e…
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Salsicce con le rape PAT Veneto

La luganega (salsiccia) è un prodotto tipicamente contadino, usualmente consumato nel periodo intercorrente tra l’uccisione del maiale e la maturazione dei salami. Le “Salsicce con le rape” sono una produzione creata, con ogni probabilità, per “allungare” la preziosa carne del maiale con una materia prima meno pregiata come la rapa gialla (che un tempo, in…
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Salsiccia equina PAT Veneto

Nella cucina tipica padovana la tradizione di consumare carne di cavallo è molto antica, e si dice risalga al medioevo, quando nella zona si combatterono cruente battaglie campali che, lasciando sul terreno molti equini, fornirono alle popolazioni locali notevoli fonti alimentari. Qualunque sia la spiegazione, resta il fatto che ancora oggi la carne equina è…
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Salsiccia tipica polesana PAT Veneto

La salsiccia è un prodotto tipicamente contadino. Anche nel rodigino si producono insaccati simili alle salsicce (luganeghe), soprattutto nella zona del delta dove da decenni si produce la salsiccia tipica polesana.

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Schenal PAT Veneto

Lo “schenal” è una carne salata di maiale derivata dal lombo intero che viene trattato esternamente con sale e spezie e, quindi, leggermente affumicato per favorirne la conservazione. La forma finale del prodotto è quella di un parallelepipedo schiacciato. Presenta una colorazione rosa-brunita e un sapore molto gradevole e aromatizzato.

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Senkilam PAT Veneto

Lo speck è un prodotto della tradizione alimentare contadina, che aveva nell’affumicatura un ottimo metodo per la conservazione della carne nel lungo periodo. Nella zona di Sappada, nell’estremo lembo nord orientale del Veneto, la produzione di questo salume è antica e viene ancora oggi fatta con tecniche tipiche. Il prodotto, inoltre, riesce ad assumere particolari…
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Sfilacci di equino PAT Veneto

La leggenda narra che il prodotto sia nato casualmente dopo che un contadino avendo messo sul focolare alcune fette di carne di cavallo e sbagliando i tempi dell’asciugatura, si sia ritrovato con un prodotto troppo secco. Pur di non buttare la preziosa carne, l’aveva battuta e sfi lacciata e accompagnata con l’immancabile polenta, scoprendo così…
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Sfilacci di manzo PAT Veneto

Gli sfilacci di manzo nascono negli anni ‘70 del secolo scorso dal tentativo di produrre un alimento simile a quello di cavallo ma con un gusto meno deciso e più gradevole per la maggioranza dei consumatori. È bene ricordare che gli sfilacci di cavallo sarebbero il risultato di una maldestra cottura di alcune fette di…
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Soprèssa co l’ossocòlo del basso vicentino PAT Veneto

La sopressa col capocollo è una variante della classica sopressa. Nello specifi co il capocollo (ossocòlo) è la massa muscolare situata lungo le vertebre cervicali del maiale ed è una delle carni più saporite che però tende, di per sé, ad indurire al punto da divenire inutilizzabile. Per renderlo e conservarlo più morbido, si è…
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Soprèssa co la brazòla del basso vicentino PAT Veneto

La “sopressa con la braciola” fa parte della tradizione culinaria del basso vicentino che ha portato all’elaborazione di altre varianti con l’utilizzo di diverse carni inserite all’interno del classico impasto per impreziosire l’insaccato e creare un prodotto apprezzato e gustoso.

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Soprèssa col tòco del basso vicentino PAT Veneto

Gli insaccati di maiale differiscono da luogo a luogo, per condizioni climatiche diverse e per tradizioni di sapori ed alimentazioni differenti. La sopressa con il filetto è una variante della classica sopressa e fa parte della tradizione culinaria del basso vicentino. Il filetto è la massa muscolare del maiale situata all’interno, lungo la colonna vertebrale…
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Soprèssa di cavallo PAT Veneto

La sopressa di cavallo è uno degli insaccati principe prodotto con le carni equine. La sua produzione è tipica della zona del padovano, dove fa parte integrante della tradizione alimentare locale. Creata sull’esempio della sopressa di maiale, viene prodotta con leggere varianti di ingredienti e di percentuale di carni di equino e suino, a seconda…
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Sopressa di Verona PAT Veneto

La tecnica di produzione della “sopressa” è una tradizione della salumeria vicentina, trevigiana e veronese, che si differenzia non tanto nelle percentuali di carni magre e grasse degli impasti, ma nella sfumatura dei modi di lavorazione e dei fattori climatici delle diverse aree di produzione. Nel veronese sono presenti imprese artigiane e industriali che mantengono…
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Sopressa investida o con filetto PAT Veneto

La sopressa trevigiana, come pure il “salado” della medesima area, sono famosi da tempi immemorabili come “marenda del contadin“, citata nei tipici proverbi “polenta sopresa e vin, medesine del contadin“, oppure “pan vin e sopresa … e de altro no me interesa“. “Salado” o sopressa entravano anche negli impasti “del pien”, del ripieno per galline,…
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Sopressa nostrana padovana PAT Veneto

Scriveva Plinio il vecchio: “Da nessun altro si trae maggior motivo per la ghiottoneria. La carne di porco ha quasi cinquanta sapori diversi, mentre per gli altri animali il sapore è unico”. Fin dai tempi di Roma dunque era apprezzata e rinomata la carne di maiale. Del resto l’importanza economico-alimentare del suino è sempre stata…
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Sopressa trevisana PAT Veneto

La sopressa è espressione di un sistema di relazioni economiche e culturali, che per secoli, ha caratterizzato la Marca Trevigiana. L’importanza era tale che il solenne rituale della macellazione del maiale, e sino alla trasformazione delle carni negli insaccati, veniva demandato alla persona esperta del luogo, variamente definita “el saladaro” o “el becher”. Era quello…
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Speck del Cadore PAT Veneto

Nell’Agordino, come in tutte le vallate montane del Veneto, si tramanda da secoli la tradizione della produzione dello speck. Questo salume, prodotto con le cosce salate e affumicate dei suini, è molto apprezzato per il gusto e per la facilità di impiego. L’affumicatura della carne consente, inoltre, una maggiore conservabilità dello speck che può così…
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Speck di cavallo PAT Veneto

Nella zona del padovano era usanza porre alcuni pezzi di carne ad essiccare sotto il camino delle case contadine, in particolare la carne di cavallo, vista la secolare tradizione di allevamento equino in questo territorio. Lo sviluppo economico del secondo dopo guerra ha fatto smarrire questa usanza, contribuendo alla perdita di una parte importante della…
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Spiedo d’Alta arca PAT Veneto

Nella tradizione contadina, la carne entrava raramente nella dieta e si mangiava soltanto in determinate occasioni di festa. Lo spiedo era riservato al mondo aristocratico, ai nobili, alle battute di caccia, ai banchetti sontuosi; l’alimentazione contadina era fatta soprattutto di fagioli, erbe, formaggi, salumi. Il maiale era la vera riserva di carne del mondo contadino,…
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Tacchino comune bronzato PAT Veneto

Il “tacchino comune bronzato” è un’antica razza veneta assai diffusa in ambito locale. Alcune aziende venete, orientatesi verso la produzione biologica, stanno allevando questo tacchino con buoni risultati visto il suo buon adattamento all’allevamento naturale. Il tacchino dei Colli Euganei si differenzia dal comune bronzato per il piumaggio più ricco di riflessi bronzati.

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Tacchino ermellinato di Rovigo PAT Veneto

Il tacchino è originario del continente americano, dal quale fu importato in Europa nel XVI secolo. Presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, nel 1958 per migliorare le prestazioni del tacchino “comune bronzato”, si introdusse la razza americana “Narra Gansett”, ottenendo soggetti con piumaggio grigio e tarsi color bruno rossastri. Nel gruppo, per mutazione,…
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Torresani o colombi di Torreglia PAT Veneto

Una volta il colombo era un’ambita preda per i cacciatori sia perché motivo d’orgoglio, essendo di non semplice cattura, sia per la sua carne molto apprezzata e riservata alle mense più prestigiose. Oggi si è ambientato molto bene nelle nostre città, dove trova cibo in abbondanza, molti luoghi dove nidificare e pochissimi predatori. Il colombo…
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Torresano di Breganze PAT Veneto

Il colombo, ambita preda per i cacciatori, è da sempre apprezzato per la sua carne che in passato era riservata alle mense più prestigiose. Questo animale si è ora ambientato molto bene nelle nostre città, dove trova cibo in abbondanza, molti luoghi per nidifi care e pochissimi predatori. Il colombo è anche un animale adatto…
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Vitellone ai cereali PAT Veneto

In passato il mais era usato prevalentemente per l’alimentazione umana mentre i sottoprodotti della sua lavorazione costituivano l’integrazione energetica nelle razioni dei bovini. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, con il miglioramento delle rese e l’evoluzione dell’alimentazione umana, quote elevate di cereali, in particolare di mais, sono entrate a far parte della razione…
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Formaggi

“Busche” PAT Veneto

Il formaggio “Busche” deve il suo nome all’omonimo comune che ha visto la nascita di una delle prime latterie cooperative della provincia di Belluno. Le prime produzioni di tale formaggio risalgono agli anni ’70 con il nome “Mastella”. Solo nei primi anni ’80 è stata attribuita l’attuale denominazione di formaggio “Busche”, per meglio identificarne l’origine…
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Agordino di malga PAT Veneto

L’allevamento del bestiame per la produzione di latte e la conseguente sua lavorazione e trasformazione in formaggio e burro rappresenta uno dei pilastri dell’economia agricola agordina. Nel 1872 fu fondata la prima latteria sociale d’Italia a Canale d’Agordo, per merito del parroco Antonio Della Lucia. La lavorazione del latte avviene ancora oggi nelle latterie di…
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Bastardo del Grappa PAT Veneto

Il “formaggio bastardo del Grappa” la cui produzione risale all’800, fu chiamato così perché è un ibrido di lavorazione tra l’Asiago pressato e l’Asiago d’allevo. È un prodotto tradizionale degli alpeggi del Grappa. Sembra probabile che la diffusione di tale tipologia casearia abbia preso sviluppo, dopo il secondo dopoguerra, con l’affermarsi di condizioni economiche e…
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Caciocapra PAT Veneto

La produzione del Caciocapra Veneto riflette la ricca tradizione casearia della regione Veneto. L’uso di latte di capra e la lavorazione artigianale garantiscono un prodotto di alta qualità, che rispetta la tradizione e valorizza il territorio. Questo formaggio è un esempio di come le tecniche tradizionali possano essere mantenute vive e rilevanti, offrendo prodotti autentici…
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Caciotta di Asiago PAT Veneto

La caciotta è un prodotto tipico delle malghe dell’altopiano di Asiago, confezionato da secoli dai malgari della zona. Grazie a semplici operazioni di caseificazione si ottiene un formaggio gustoso, di conservazione semplice, anche se non prolungata, che fa parte della tradizione alimentare della zona per la sua praticità e facilità di consumo.

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Caciotta misto pecora PAT Veneto

“In Veneto l’allevamento degli ovi-caprini vanta una lunga storia e trova le sue origini nelle peculiari caratteristiche geografi che e ambientali del quadrante Nord-Adriatico. La parte della Pianura Padana estesa tra il golfo Adriatico e le Alpi è infatti particolarmente ricca di tutte le specifi che risorse indispensabili per un fl orido mantenimento delle greggi…
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Casato del Garda PAT Veneto

Il “casato del Garda” è formato da cubetti di formaggio immersi in olio delle colline veronesi o del Garda, e introdotti in vasi di vetro di dimensioni variabili. Il formaggio presenta pasta di colore bianco o leggermente paglierino con occhiatura, sapore fragrante e leggermente piccante che si accompagna bene alla rotondità fruttata dell’olio extra vergine…
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Casel bellunese PAT Veneto

L’allevamento del bestiame per la produzione di latte e sua conseguente lavorazione e trasformazione in formaggio e burro rappresenta uno dei pilastri dell’economia agricola del Bellunese. Le latterie sociali rappresentano il tradizionale modello di trasformazione del latte; nel 1872, nasce a Canale d’Agordo, su iniziativa del parroco don Antonio Della Lucia, la prima latteria sociale…
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Cesio PAT Veneto

Il nome deriva dal comune di Cesiomaggiore, posto sulla riva destra del Piave, dove ha sede il caseificio che per primo lo ha prodotto all’inizio degli anni settanta. Oggi viene lavorato con latte raccolto in tutta la provincia di Belluno, area prevalentemente montuosa e ricca di pascoli, dove è ampiamente diffuso l’alpeggio.

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Comelico PAT Veneto

Il Comelico è caratterizzato da aree ancora integre e ricche di suggestioni naturali, così nell’ambito agroalimentare e lattiero-caseario si è saputa sposare la tecnologia d’avanguardia con la tutela dei prodotti tradizionali; l’allevamento delle bovine da latte fornisce oggi una preziosa materia prima, da cui trarre una variegata gamma di formaggi, che con il loro profumo…
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Contrin PAT Veneto

Questo particolare formaggio viene prodotto nella zona di Livinallongo dagli anni ‘70 e il nome deriva dal termine ladino che identifica una delle frazioni del Comune. Il nome del prodotto è citato nei documenti di vendita della locale latteria, che però è stata fondata nel 1983. Il legame con il territorio e la tradizionalità della…
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Fior delle Dolomiti PAT Veneto

Le origini del “fior delle Dolomiti” risalgono alla vecchia latteria didattica di Mas di Sedico, fondata nel 1928 con l’intento di istruire i giovani appassionati ed intenzionati ad intraprendere la professione di casaro nelle numerosissime latterie del bellunese. Fu uno dei formaggi più prodotti dalla latteria di Mas e più apprezzati dai consumatori, in particolare…
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Fodom PAT Veneto

Il formaggio “Fodom” è un formaggio tipico del comune di Livinallongo del Col di Lana, il cui nome deriva dall’idioma ladino che corrisponde ad una delle Frazioni del Comune. Il nome del prodotto è citato nei documenti di vendita della locale latteria, che però è stata fondata nel 1983. Il legame con il territorio e…
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Formaggio acidino PAT Veneto

L’acidino, fior di capra, è uno dei tanti prodotticaseari tipici dell’Altopiano dei Sette Comuni. Ottenuto dal latte caprino, avvalendosi di una metodologia semplice, è un prodotto apprezzato per il gusto particolare e la facile digeribilità. Secondo le testimonianze raccolte nella zona, il metodo di produzione appartiene alla tradizione casearia locale e consente di realizzare un…
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Formaggio al latte crudo di Posina PAT Veneto

La produzione del Formaggio al Latte Crudo di Posina è una tradizione che si tramanda da generazioni, mantenendo viva la cultura casearia della Val Posina. La lavorazione artigianale e l’uso di latte crudo garantiscono un prodotto di alta qualità, che riflette l’identità del territorio e la passione dei casari locali. Il Formaggio al Latte Crudo…
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Formaggio Dolomiti PAT Veneto

Viene prodotto da molti decenni nei caseifici sparsi nelle vallate alpine seguendo la tradizionale tecnica casearia; si tratta di un formaggio “dolce”, ma con caratteristiche organolettiche proprie, derivanti dai processi produttivi, ma soprattutto dalle peculiarità del latte di montagna. La sua produzione si è sviluppata negli anni ‘70 con il nome generico di “nostrano”, a…
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Formaggio inbriago PAT Veneto

Il formaggio “inbriago” è tipico della Marca Trevigiana. L’ubriacatura è un trattamento particolare che sembra sia stato scoperto casualmente durante la Grande Guerra, quando i contadini delle zone di Conegliano e Oderzo, per proteggere i formaggi dalle requisizioni effettuate dai soldati austroungarici li nascosero sotto le vinacce che conferirono alle forme “inbriagade” (ubriacate) i particolari…
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Formaggio latteria di Sappada PAT Veneto

Il formaggio “Sappada”, nelle due varianti latteria (Plodar Semar Kase) e malga (Plodar Olbm Kase), è una tipica produzione della zona, caratterizzata dalla notevole presenza di pascoli che assicurano nutrimento ai bovini in alpeggio durante il periodo estivo. È un formaggio di antica tradizione, prodotto ancora oggi con tecniche tradizionali, presso la locale latteria.

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Formaggio malga Altopiano dei Sette Comuni PAT Veneto

Dalle “Epitome di notizie storiche ed economiche dei sette comuni vicentini” di Giuseppe Nalli, edito nel 1895, si apprende che sin dal 912, epoca di dominio dei vescovi e feudatari di Padova, tra le attività economiche locali prevalevano l’allevamento del bestiame e la conseguente lavorazione del latte. Quella dell’allevo è una produzione antica, tramandata di…
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Formaggio malga bellunese PAT Veneto

Il formaggio ”malga bellunese” è il tipico prodotto caseario ottenuto nei mesi d’alpeggio con il latte delle vacche al pascolo. Si rifà all’antica tradizione di attività zootecnica e di trasformazione del latte, tipica di tutte le zone alpine. Nella provincia di Belluno nacque già intorno ai primi anni del XV secolo una prima organizzazione per…
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Formaggio misto pecora fresco dei Berici PAT Veneto

Il formaggio misto pecora fresco è presente nel territorio da molto tempo perché nelle case contadine vi era sempre l’allevamento promiscuo di ovini e bovini, quest’ultimi fornivano una produzione di latte più cospicua di quella pecorina. C’era quindi una maggior convenienza nel miscelare il latte delle due specie con una maggiore quantità di latte vaccino.

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Formaggio nostrano veronese PAT Veneto

L’origine del “formaggio nostrano veronese” è da ricondurre all’insediamento in Lessinia dei Cimbri in epoca medioevale. Da allora le tecniche seguite per la sua lavorazione non sono mutate mantenendo la tradizione dei “baiti” e delle “casare” ricordate nella pubblicazione “ Vita e tradizioni in Lessinia” di Ezio Bonomi. Anche i termini usati dai casari per…
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Furmai nustran PAT Veneto

Il “furmai nustran” è un tipico formaggio di latteria, prodotto in tutte le zone montane del Veneto. Il formaggio prodotto nell’Alto Comelico si distingue per la peculiarità dell’alimentazione delle vacche e dall’uso di latto-innesto specifico prodotto in loco. Il prodotto è dunque molto apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche che lo differenziano da altri formaggi…
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Moesin di Fregona PAT Veneto

Il formaggio “moesin” è prodotto artigianalmente con latte di vacca raccolto nella zona del Cansiglio e delle Prealpi Trevigiane. Viene prodotto esclusivamente in comune di Fregona, presso la locale “Latteria Cooperativa Agrimontana”, in precedenza deìnominata “Caseificio Cooperativo del Cansiglio”.

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Montemagro PAT Veneto

Il formaggio montemagro Viene prodotto con latte di area montana raccolto in provincia di Belluno, zona ricca di pascoli dove è ancora molto diffuso l’alpeggio. È ottenuto dall’allevamento di vacche prevalentemente di razza Bruna alimentate con foraggi ricchi di infi orescenze tipiche del luogo. La caratteristica del formaggio “montemagro” viene determinata dall’uso di lattoinnesto specifi…
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Morlacco PAT Veneto

Il “morlacco” è prodotto tradizionale degli alpeggi del Grappa prodotto da giugno a settembre di cui si hanno notizie fin dalla metà del secolo diciannovesimo grazie al “Rapporto Monografi a Economico-Sociale dei territori rientranti nei distretti di Asolo, Castelfranco, Montebelluna, Treviso” in cui si legge che: “Nella stagione d’estate si fabbrica in buona copia formaggio…
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Nevegàl PAT Veneto

Il formaggio “Nevegàl” deve il suo nome all’omonima zona montuosa della provincia di Belluno ricca di abbondanti nevicate nel periodo invernale e di foraggi nel periodo estivo. Le prime produzioni di questo formaggio sono state realizzate da piccole latterie turnarie della zona.

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Pecorino dei Berici PAT Veneto

Il “pecorino dei Berici” è un formaggio prodotto con latte intero di pecora, con salatura a secco. Il pecorino fresco di 60 giorni ha pasta morbida ed elastica, dal colore bianco paglierino, senza occhiatura, la crosta è sottile. La forma è cilindrica, di altezza 6-7 cm e diametro 14-18 cm, mentre il peso varia da…
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Pecorino fresco di malga PAT Veneto

Il pecorino è uno dei formaggi più diffusi in Italia, prodotto con latte ovino secondo ricette tramandate da generazioni e differenti da zona a zona. Nelle malghe vicentine questo prodotto assume caratteristiche peculiari grazie all’alimentazione degli animali che può contare in un amplissimo numero di specie vegetali e permette di produrre un formaggio molto apprezzato….
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Renàz PAT Veneto

Il formaggio “Renàz” è prodotto nella zona di Livinallongo dagli anni ’70 e il nome deriva dall’omonima località in cui ha sede la latteria produttrice. Quest’ultima è stata fondata nel 1983 e da quel momento il nome di questo formaggio è presente nei documenti di vendita. Il legame con il territorio e la tradizionalità della…
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Schiz PAT Veneto

Lo “schiz” è un formaggio freschissimo tipico della provincia di Belluno. Nato nelle malghe di montagna è prodotto con latte vaccino. Non c’è certezza sull’origine del nome. Taluni lo fanno risalire al fatto che i malgari recuperavano i residui di cagliata che schizzavano fuori dalle fascere durante la fase di pressatura o schiacciatura, in dialetto…
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Stracòn PAT Veneto

L’origine del nome “stracon” è da ricercare nella parlata dialettale veronese che significa “tanto stanco”, e veramente stanco doveva essere il latte che un tempo veniva utilizzato per la produzione di questo formaggio, perché proveniente da animali in transumanza. In una “Convenzione perpetua” datata due luglio 1793, relativa ad un pascolo in Campofontana, si trova…
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Tosella PAT Veneto

La tosella è il formaggio fresco tipico di malga, che viene consumato subito o prodotto su richiesta costituendo un piatto tradizionale. Il metodo di lavorazione consiste nel sottrarre una certa quantità di cagliata dopo la cottura ed è tipico delle malghe vicentine dove viene ancora oggi praticato in modo omogeneo e secondo regole codificate da…
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Valmorel PAT Veneto

Il nome del formaggio Valmorel è legato a quello dell’omonima vallata montana situata nel comune di Limana, nelle Prealpi bellunesi, dove viene prodotto fin dalla nascita, nel 1939, della Latteria sociale turnaria di Valmorel. Le caratteristiche ambientali di questa vallata posta a 800 m s.l.m., ricca di prati alpini, pascoli e alpeggi in quota di…
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Zigher PAT Veneto

Lo “zigher” è un tipico formaggio dell’Agordino. Esso appartiene alla locale tradizione, che storicamente trova nei formaggi non solo uno dei pilastri dell’alimentazione, ma anche dell’economia della zona. Il prodotto è citato, tra gli altri, nel libro “Dizionario dei dialetti ladini e ladino-veneti dell’Agordino”, di G. B. Rossi, 1992, edito dall’Istituto Bellunese di ricerche sociali…
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Zumelle PAT Veneto

Il formaggio “Zumelle” deve il suo nome a una zona collinare sulla sponda sinistra del fiume Piave, chiamata Zumellese, area sulla quale sorge l’antico castello di Zumelle, fortificazione eretta intorno alla metà del VI secolo e localizzata sulla via romana Claudia Augusta Altinate. Le prime produzioni di questo formaggio sono state realizzate da piccole latterie…
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Grassi (Burro, Margarina, Oli)

Burro al latte crudo di malga PAT del VENETO

Si presenta di un tipico colore giallo paglierino, che diventa più intenso a giugno, condizionato dalla fioritura nell’alpeggio, e a settembre, mese in cui le vacche producono meno ed il latte è più concentrato. Le particolari specie vegetali del pascolo di montagna influiscono, inoltre, sul profumo e sul gusto del “burro al latte crudo di…
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Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Aglio del Medio Adige PAT Veneto

Nella zona di produzione dell’aglio del Medio Adige esso è coltivato dall’inizio del secolo scorso e ha trovato ampia diffusione grazie ai terreni e al microclima particolarmente favorevoli. I bulbi sono molto utilizzati per le proprietà antisettiche e rinfrescanti e trovano ampio uso in cucina per insaporire e aromatizzare salse, zuppe e arrosti.

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Asparago bianco del Sile PAT Veneto

L’asparago si ritiene originario delle zone temperate dell’Asia. Da qui dapprima grazie agli egiziani e successivamente all’impero romano si diffuse in tutto il mediterraneo e l’Europa continentale. Come molti altri ortaggi anche l’asparago venne dapprima usato per le sue qualità medicamentose e furono più tardi i romani a scoprirne quelle gastronomiche. Le prime notizie certe…
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Asparago bianco di Bibione PAT Veneto

Lungo la zona costiera della laguna di Venezia l’asparago ha trovato un ambiente ed un clima particolarmente adatto alla sua coltura. La storia e la tradizione dell’asparago bianco di Bibione è legata alla Cooperativa Agricola “Bibione”; sorta nel 1959 ha contribuito con la sua attività a migliorare la tecnica colturale tradizionale e rilanciato la coltura…
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Asparago di Arcole PAT Veneto

La coltivazione dell’asparago di Arcole era, sino alla fine degli anni ‘60, particolarmente abbondante nella vallata dell’Alpone, poi soppiantata in favore dei vigneti atti a produrre il vino “Bianco di Soave DOC”. Di conseguenza la coltura dell’asparago venne spinta a diffondersi pochi chilometri più a sud, nel comune di Arcole, trovando terreni ideali, in quanto…
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Asparago di Giare PAT Veneto

La zona costiera della laguna veneta è ideale per la coltura dell’asparago, al punto che sono molto comuni anche le forme selvatiche o rinselvatichite che vegetano naturalmente vigorose. La coltivazione risale ai tempi della Serenissima Repubblica. Nella seconda metà degli anni quaranta del secolo scorso la coltura, diventata specializzata aveva raggiunto superfici di notevole estensione;…
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Asparago di Mambrotta PAT Veneto

L’asparago a Mambrotta era presente già dalla fine del 1800, anche se una certa importanza da un punto di vista colturale cominciò ad assumerla negli anni ‘50 del secolo scorso. È proprio in quegli anni che alcuni agricoltori pionieri decisero di sfruttare questo pregiato ortaggio, non solo come prodotto da autoconsumo, ma anche come coltura…
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Asparago di Padova PAT Veneto

L’asparago di Padova, è ottenuto da nuove varieà e da altre derivanti da incroci con quelle tipiche della zona. I turioni possono essere bianchi con, calibro da 10 a 16 mm e lunghezza compresa tra i 17 cm e i 22 cm, oppure verdi, con calibro da 6 a 16 mm e lunghezza tra i…
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Asparago di Palazzetto PAT Veneto

Nella gronda lagunare veneziana, la coltivazione dell’asparago risale ai tempi della Repubblica Veneta e si è diffusa lungo gran parte del litorale, trovando condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli, che hanno dato luogo a produzioni locali di particolare interesse e qualità. L’asparago bianco di Palazzetto è coltivato per uso familiare nell’area di San Donà di Piave ed…
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Asparago di Rivoli PAT Veneto

In provincia di Verona una zona in cui si sviluppa con successo la coltivazione dell’asparago, grazie soprattutto alle particolari condizioni geomorfologiche del terreno, è quella di Rivoli Veronese. L’asparago di Rivoli vanta una storia che si accompagna agli eventi della campagna d’Italia di Bonaparte nel 1779 che con la sua armata, ha introdotto anche delle…
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Asparago verde amaro Montine PAT Veneto

L’asparago verde amaro Montine, chiamato volgarmente “sparesea”, appartiene alla varietà “Asparagus maritimus”, la forma spontanea più diffusa nei litorali adriatici dall’Istria alle Marche. Infatti la varietà oggi coltivata deriva da quelle selvatiche selezionate nel tempo e incrociate con varietà più comuni fino ad ottenere un aumento delle rese e l’ingentilimento dei caratteri organolettici, conservando tuttavia…
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Barbabietola rossa di Chioggia PAT Veneto

La barbabietola, come la rapa, è alimento umile e antichissimo. Coltivata regolarmente e con continuità in tutta Europa già dal XVI secolo, ha trovato nella zona di Chioggia il luogo ideale per una produzione primaverile di particolare precocità, che ne consente una possibile seconda produzione autunnale, mentre altrove è ortaggio solo estivo. Un tempo era…
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Bietola di Bassano PAT Veneto

La bietola è una pianta orticola originaria del bacino del mediterraneo. La varietà di Bassano è coltivata nel territorio da oltre cent’anni. La coltivazione nella zona è favorita dal microclima mite, ventilato e non umido caratteristico del bassanese e della zona del Brenta, che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze, privo dei repentini…
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Bisi de Lumignan PAT Veneto

Secondo la monografia che Ferdinando Tescari scrisse sui “Piselli di Lumignano”, ad introdurre questa coltivazione furono i frati Benedettini i quali, attorno all’anno Mille, diedero inizio alla bonifica dei terreni posti ai piedi dei Colli Berici ed Euganei; in quest’area il dolce legume trovò un habitat ideale. Alle favorevoli condizioni climatiche, si aggiunse poi l’abilità…
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Bisi de Peseggia PAT Veneto

La tradizione dei “bisi” nell’orto primaverile dei contadini veneti non ha certo bisogno di essere ricordata o dimostrata; il pisello, subito dopo le primissime “insalatine” era il primo, il più pregiato e atteso prodotto della nuova stagione. Nella zona di Peseggia da molto tempo è oggetto non solo di autoconsumo, come altrove, ma anche di…
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Broccoletto di Custoza PAT Veneto

Il “broccoletto di Custoza” conserva un legame antico con l’ambiente geografico in cui è inserito; questo legame è motivato da fattori pedoclimatici e umani. L’impronta pedoclimatica contribuisce in qualità e sostanza nella coltivazione di questo ortaggio, che trova nel territorio di Custoza, caratterizzato dalla presenza di terreni di origine morenica, l’habitat perfetto per lo sviluppo…
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Broccolo di Bassano PAT Veneto

Il cavolo “broccolo” appartiene alla famiglia delle Crucifere e ha una grande varietà di biotipi. È molto coltivato in Veneto, Lazio, Campania, Calabria; si ritiene sia una pianta di origine italiana. Nella zona di Bassano viene coltivato da secoli e sebbene non siano disponibili attestazioni documentali che ne dimostrino la presenza storica nella zona, vi…
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Broccolo fiolaro di Creazzo PAT Veneto

Il “broccolo fiolaro di Creazzo” è un prodotto oggi molto apprezzato per le sue proprietà alimentari, mentre un tempo era definito cibo dei poveri. Il nome di questo ortaggio deriva dalla presenza di germogli inseriti lungo il fusto della pianta, conosciuti in termine dialettale come “fioi” e che vengono cotti in padella, insieme alle foglie…
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Carciofo violetto di S. Erasmo PAT Veneto

Il carciofo è un antico prodotto orticolo, tipicamente mediterraneo, presente allo stato spontaneo nelle zone più calde. Veniva mangiato comunemente sin dal tempo degli Egizi ed era molto apprezzato anche dai Romani. Notizie certe sulla sua coltivazione nella penisola italica si hanno dal XV secolo, quando dalla zona di Napoli la coltura del carciofo si…
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Carota di Chioggia PAT Veneto

Conosciuta già dai Greci e dai Romani, la carota ha trovato, durante il periodo della Serenissima, terreni adeguati alla sua coltura nella zona meridionale della laguna veneziana, dove è stata a lungo coltivata per autoconsumo negli orti domestici o per essere commercializzata nei mercati della città di Venezia. È solo negli anni sessanta del secolo…
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Castagne del Baldo PAT Veneto

La presenza del castagno nel veronese, in particolare nella zona d’interesse delle “castagne del Baldo” è antica e lo testimoniano sia la documentazione storica sia la presenza di alberi secolari. Nel 1566 Francesco Calzolari, studioso ed erborista, nel suo “Viaggio di Monte Baldo della magnifica città di Verona” scriveva: “…delle antiche et frondute selve di…
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Castagne e marroni dei Colli Euganei PAT Veneto

Il castagno fu introdotto nei Colli Euganei, quale coltura arborea utile e redditizia, dai Romani e attecchì molto come riferisce Plinio riguardo un certo Corellio, cavaliere romano nato a Este e trasferitosi a Napoli, dove ottenne, mediante un innesto con un germoglio portato dalla sua terra, una qualità prelibata di castagne che poi fu detta…
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Cavolo cappuccio di Vìnigo di Cadore PAT Veneto

La provincia di Belluno è un territorio adatto alla coltivazione e alla successiva preparazione del cavolo cappuccio. Le testimonianze più antiche sono le note del Canonico Giovanbattista Barpo che, nel suo trattato intitolato “Le delizie e i frutti dell’Agricoltura e della Villa” (1632), a proposito dei cavoli cappucci, così scriveva: «Alcuni li ripongono in cantina…
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Cavolo dell’Adige PAT Veneto

Le origini di questa brassicacea, ampiamente diffusa in tutta la penisola, sono antichissime. Per questo il cavolo è entrato nei proverbi radicati nella cultura locale e nazionale. Testimonianze storiche citano l’importanza di questa verdura nella antica cultura romana usata prima dei banchetti per aiutare l’organismo ad assorbire l’alcool, per il suo potere di scacciare la…
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Cicoria catalogna gigante di Chioggia PAT Veneto

La cicoria è una pianta spontanea che cresce nei prati, ai margini delle strade, nei terreni argillosi; la si trova nelle zone temperate di Europa, Africa ed Asia. Ne esistono numerose varietà, che si differenziano per aspetto e proprietà organolettiche. Viene usata sin dall’antichità come alimento e come medicinale. I romani usavano molto questo ortaggio…
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Ciliegia dei Colli Asolani PAT Veneto

Varrone fu il primo a descrivere dettagliatamente il processo di innesto del ciliegio, poi, Plinio il Vecchio, nella sua “Naturalis Historia”, trattò della diffusione delle ciliegie nella penisola Italica a testimonianza di quanto antica sia questa coltura nel nostro paese. Oggigiorno l’Italia è uno dei maggiori produttori al mondo di questo frutto, coltivato in moltissime…
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Ciliegia della Val d’Alpone PAT Veneto

La Ciliegia della Val d’Alpone è una delle eccellenze agroalimentari del Veneto, coltivata principalmente nella Val d’Alpone, un’area collinare situata nella provincia di Verona. Questo frutto è noto per la sua dolcezza, il colore intenso e la polpa succosa, che lo rendono molto apprezzato sia per il consumo fresco che per l’utilizzo in diverse preparazioni…
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Ciliegia delle colline veronesi PAT Veneto

La provincia di Verona è la prima nel Veneto e la terza in Italia per la produzione di ciliegie, la cui qualità si distingue per consistenza, colore e gusto dai prodotti di altre località. La presenza rilevante della coltura del ciliegio nel veronese è testimoniata da riferimenti bibliografici datati 1503 (“Fioretto de le antiche croniche…
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Ciliegie dei Colli Euganei PAT Veneto

In Veneto, una delle regioni italiane con la maggiore produzione di ciliegie, se ne conoscono di diverse qualità, che vanno dalle durone di Cazzano a quelle di Marostica, da quelle dei Colli Asolani e Veronesi a quelle dei Colli Euganei. Queste ultime sono prodotte nella zona di origine da secoli. Fino a circa 30 anni…
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Ciliegie durone di Cazzano PAT Veneto

Le origini del ciliegio nel territorio veronese risalgono ad epoche antiche, anche se notizie di un certo interesse si ritrovano a partire dall’inizio del XIX secolo. A fine Ottocento il Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti, nella sua “Monografi a della provincia di Verona” fornisce notizie dettagliate sulle varietà coltivate: “Frutta.- […] Di ciliegi ve…
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Cipolla bianca di Chioggia PAT Veneto

La cipolla è originaria dell’Asia del nord e della Palestina, da qui si è diffusa prima in Egitto e successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Le varietà coltivate sono numerose e differiscono per forma, stagionalità e colore. Tra queste, una delle più diffuse è la “cipolla bianca di Chioggia”. Chioggia è sinonimo di pesce…
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Cipolla rosa di Bassano PAT Veneto

In Veneto, la zona attorno a Bassano del Grappa è rinomata per la produzione di una varietà tradizionale di cipolla: la cipolla rosa, o cipolla piatta. Nell’ambiente bassanese questo ortaggio cresce molto bene e con caratteristiche organolettiche molto apprezzate, grazie alle caratteristiche pedoclimatiche locali e ai terreni sciolti e fertili. Secondo la tradizione, la cipolla…
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Composte delle valli dell’Agno e del Chiampo PAT Veneto

La produzione di “conpòste” è molto antica e sembra risalire ad oltre un secolo fa. Essa riguarda in particolare, nell’area di produzione, paesi e contrade la cui altitudine rendeva incerto l’approvvigionamento di verdure durante l’inverno. Le “conpòste” costituivano un tentativo in più di garantirsi scorte di verze per la stagione dura e permettevano di preparare…
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Craut verde agre PAT Veneto

Il cavolo cappuccio è originario dell’Europa ma i Paesi maggiori produttori al mondo sono la Cina, il Giappone e l’India. In Europa è diffusamente coltivato in Germania dove è utilizzato sia dal mercato fresco che dall’industria di trasformazione per la produzione dei crauti. Nel Veneto la coltivazione e la successiva preparazione di questo ortaggio è…
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Cràuti delle Breganze PAT Veneto

L’uso dei crauti fu introdotto nel vicentino durante la dominazione asburgica. Osteggiati all’inizio, trovarono successivamente vari abbinamenti con alcuni salumi locali. In particolare, la produzione di crauti ha per lungo tempo riguardato paesi e contrade la cui altitudine rendeva incerto l’approvvigionamento di verdure durante l’inverno. I crauti costituivano scorte per la stagione fredda da consumarsi…
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Cren PAT Veneto

Il “cren” è un prodotto che tradizionalmente fa parte della cucina padovana, legata al consumo che i contadini facevano di tutte le erbe, gli ortaggi e, nello specifi co, delle radici commestibili. Creato per accompagnare i piatti di carne, il “cren” era utilizzato perché di sapore acido ed in grado quindi di coprire, o camuffare,…
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Culàti di Valdagno PAT Veneto

La produzione di “culàti” risale ad oltre un secolo, ma è una tradizione che sta scomparendo. L’economicità del procedimento, l’essicazione all’aria e al sole, ha avuto il suo peso in periodi passati di grande povertà ma oggigiorno è portata avanti solo da pochi anziani attaccati più alla tradizione che ad una effettiva necessità. Questa produzione…
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Durona del Chiampo PAT Veneto

Nel territorio del Chiampo la coltivazione del ciliegio risale all’epoca medievale e la “durona” è una varietà di ciliegie presente da molto tempo nella cerasicoltura locale. La coltivazione del ciliegio era originariamente attuata soprattutto per il consumo locale ma nel tempo è andata specializzandosi una produzione di qualità, che ha visto espandersi sia la produzione…
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Fagiolino meraviglia di Venezia PAT Veneto

Il “fagiolino meraviglia di Venezia” nel Cavallino e in tutte le zone orticole della laguna ha una storia antica e consolidata al punto che il termine “Venezia” è entrato nella definizione comune della varietà. Nell’Archivio di Stato di Venezia si trovano gli atti del catasto austriaco del 1826, relativi alla classificazione dei terreni agricoli nel…
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Fagiolo bala rossa feltrina PAT Veneto

Il Fasol Balìn Feltrino è più di un semplice alimento; è un simbolo della cultura contadina della Val Belluna, dove la coltivazione dei fagioli è un’attività tradizionale che si tramanda da generazioni. Questo fagiolo è protagonista di sagre e fiere locali, dove viene celebrato per il suo valore gastronomico e culturale.

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Fagiolo bonèl di Fonzaso PAT Veneto

L’agronomo Filippo Re, così presenta all’inizio del 1800 lo stato della coltura nel Feltrino: “I nostri fagioli bianchi sono molto ricercati, e danno un rifl essibile commercio attivo al paese. Si traducono per Piave a Venezia, indi si imbarcano per Cadice, e Lisbona ecc”. Nell’elenco del commercio della Provincia del 1833, i fagioli figurano come…
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Fagiolo borlotto nano di Levada PAT Veneto

I primi fagioli (Vigna sinensis o unguiculata) erano originari dell’Africa sub-sahariana, mentre i borlotti, i cannellini e tutti gli altri innumerevoli tipi vennero importati dall’America. La specie dei fagioli americani, originaria del Messico e Guatemala e scientificamente chiamata Phaseolus vulgaris, si diffuse rapidamente in Europa, fino a soppiantare quella africana. Nella nostra regione l’introduzione di…
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Fagiolo di Posina “scalda” PAT Veneto

Testimonianze raccolte presso i produttori confermano la presenza della coltivazione dell’antica varietà del “fagiolo di Posina scalda” da lunghissimo tempo. Durante la mostra mercato, che si svolge ogni anno a Posina l’ultima domenica di ottobre, questo fagiolo è ricercatissimo essendo minima la quantità di fagiolo scalda destinata al mercato. È coltivato per lo stretto consumo…
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Fagiolo gialét PAT Veneto

Il “fagiolo gialét” è conosciuto da oltre un secolo come un prodotto pregiato consumato in occasioni speciali, e venduto a famiglie benestanti ed alla Città del Vaticano. Il valore riconosciuto a questo fagiolo risiede nel sapore delicato e nell’alta digeribilità, anche per la buccia molto sottile che quasi si scioglie durante la cottura. Queste caratteristiche…
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Farina di mais biancoperla PAT Veneto

Giacomo Agostinetti, agronomo di Cimadolmo, nei suoi “Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa”, edito a fine ‘600, segnala la presenza diffusa di un sorgoturco bianco, progenitore del’attuale varietà “bianco perla”, specie nei “Quartieri della Piave”. La sua massiccia diffusione si colloca tuttavia nella seconda metà dell’800, grazie alla sua maggiore…
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Farina di mais Marano PAT Veneto

Il “mais Marano” è una varietà di mais creata nel 1890 da Antonio Fioretti, un agricoltore che provò ad incrociare due varietà di mais locali, Pignoletto d’Oro e Nostrano, nella speranza di adattare al meglio la pianta alle terre ghiaiose del Leogra, coniugando la qualità del primo alla resa del secondo. Si rivelò una felice…
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Farina per polenta di mais “sponcio” PAT Veneto

La farina per polenta ottenuta dal mais “sponcio” è tradizionalmente presente nella valle feltrina, da quasi due secoli. Sono i caratteri morfologici della cariosside, di forma appuntita che punge le mani dai quali origina l’espressione popolare di “sponcio”, a determinare la peculiarità di questa varietà già descritta nel 1882 da G. Cantoni e nel 1887…
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Fasol de Lago PAT Veneto

Il fagiolo ha sempre avuto un ruolo importante nell’alimentazione. I fagioli d’America furono importati in Europa dagli spagnoli e i loro semi furono donati da papa Clemente VII ad un umanista bellunese, Piero Valeriano (pseudonimo di Giovanni Pietro Dalle Fosse 1477-1558) affinché ne diffondesse la coltura. Il Valeriano avviò, a quanto pare tra il 1528-29,…
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Fasola posenata PAT Veneto

La presenza e la tipicità della “fasola posenata” è testimoniata dalle voci e dalle cure di persone anziane che ne tramandano la sua coltivazione da numerose generazioni. I fagioli nella zona di Posina, infatti, sono coltivati da secoli per l’autoconsumo familiare e hanno sempre mantenuto un’importanza non secondaria nell’economia domestica e nell’alimentazione degli abitanti della…
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Fasolo gnoco borlotto PAT Veneto

Il “fagiolo gnoco borlotto, lingua di fuoco” di Spinimbecco, frazione di Villa Bartolomea, veniva coltivato già prima degli anni ’30, anche se su superfici limitate e per lo più per il consumo famigliare. Solamente una piccola parte della produzione veniva commercializzata al mercato di Legnago (VR) o porta a porta. Successivamente alla Seconda Guerra Mondiale…
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Fave bellunesi PAT Veneto

La coltivazione delle fave nell’area dolomitica bellunese ed il suo utilizzo, sottoforma di prodotto decorticato, vantano una salda e comprovata tradizione secolare. Numerose sono le citazioni in testi, libri e riviste sia dal punto di vista storico che culinario ed altrettanto importante è la documentazione fotografica e la ricerca etno-botanica. Merita di essere citato il…
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Fragola altopolesana PAT Veneto

La coltivazione della Fragola Altopolesana è parte integrante della tradizione agricola del Polesine, una zona storicamente votata all’agricoltura grazie alla fertilità dei suoi terreni. Le fragole altopolesane sono spesso protagoniste di sagre e fiere locali, dove vengono celebrate per la loro qualità e per il ruolo che svolgono nell’economia agricola del territorio. La Fragola Altopolesana…
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Fragola di Verona PAT Veneto

La fragola era conosciuta e apprezzata fin da tempi antichissimi. Sembra che in Italia crescesse spontanea già due secoli prima Cristo. Secondo testimonianze depositate presso l’Archivio di Stato di Verona, datate 1796, la fragola era presente negli orti cittadini veronesi ancor prima del XVII secolo. La tradizione produttiva e il successo sui mercati locali della…
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Fragole delle Dolomiti bellunesi PAT Veneto

Le fragole hanno da sempre suscitato l’interesse del contadino e del montanaro che, potendone disporre senza sforzo o impegno per la loro coltivazione in quanto specie spontanee, ha imparato a servirsene. Il suo consumo è testimoniato nell’area dolomitica bellunese da innumerevoli ricette per la produzione soprattutto di dolci, torte, crostate, succhi e confetture.

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Funghi coltivati del Montello PAT Veneto

La fragola era conosciuta e apprezzata fin da tempi antichissimi. Sembra che in Italia crescesse spontanea già due secoli prima Cristo. Secondo testimonianze depositate presso l’Archivio di Stato di Verona, datate 1796, la fragola era presente negli orti cittadini veronesi ancor prima del XVII secolo. La tradizione produttiva e il successo sui mercati locali della…
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Funghi di Costozza, sbrìse. PAT Veneto

La coltivazione dei funghi è una attività agricola relativamente giovane. I primi esempi di realizzazione di coltura in grotta si ebbero a Vicenza, nelle grotte di Costozza, nelle quali già naturalmente esistevano le condizioni climatiche di temperatura ed umidità per lo sviluppo dei funghi. Alla fine degli anni ‘50 le prime “fungaie” o “case dei…
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Germoglio di radicchio bianco nostrano di Bassano PAT Veneto

Il germoglio di radicchio bianco nostrano è coltivato nel territorio bassanese dall’ottocento e sembra derivare da una selezione della varietà “variegato di Castelfranco”, attuata dagli agricoltori bassanesi. La coltivazione del “radicchio bianco di Bassano” è favorita dal microclima mite, ventilato e non umido caratteristico della zona, che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze,…
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Giuggiola dei Colli Euganei PAT Veneto

Il giuggiolo è un piccolo albero (4-6- metri), originario della Cina meridionale da dove si è diffuso in tutti i paesi subtropicali, e nel bacino del Mediterraneo. In Italia è presente fin dall’epoca romana. Nel Veneto è pianta caratteristica dei colli Euganei dove ha trovato un habitat ideale nei pendii esposti al sole. I frutti…
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Giuggiolo del Cavallino PAT Veneto

Originario della Cina e dell’Asia centrale, il giuggiolo è stato introdotto dai romani nel bacino del Mediterraneo, nell’Italia meridionale e centrale al tempo dell’imperatore Augusto. È citato negli scritti di Plinio e Columella. Nella laguna veneta si diffonde grazie ai mercanti veneziani, nell’epoca del massimo splendore della Serenissima Repubblica quando erano molto attivi gli scambi…
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Grano saraceno PAT Veneto

Il grano saraceno ha una lunga storia nelle tradizioni alimentari delle popolazioni montane del Veneto. La sua coltivazione si è diffusa a partire dal Medioevo, quando veniva utilizzato come base per molte preparazioni quotidiane. Ancora oggi, il grano saraceno è celebrato in varie sagre e feste locali, dove è protagonista di piatti tipici e ricette…
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Kiwi di Treviso PAT Veneto

L’actinidia è un frutto esotico originario della Cina, noto col nome di kiwi, del quale si hanno notizie dalla metà del secolo XIX a seguito di viaggi in estremo Oriente. Largamente coltivato da tempo in Nuova Zelanda è certamente uno dei frutti di più recente introduzione nella nostra alimentazione. Importata da un viaggio in Nuova…
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Kiwi di Verona PAT Veneto

Il kiwi è un frutto originario della Cina di cui si è avuta notizia dalla metà del XIX secolo; importato in Italia nel 1973 ha avuto un grande successo tanto che, in pochi anni, la sua coltivazione si è estesa a tal punto da far divenire il nostro Paese il primo produttore mondiale. Il Veneto…
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Kodinze PAT Veneto

Il termine “kodinz”, nel dialetto bellunese, indica lo spicchio di mela essiccato. Con questa tecnica venivano trasformate in passato non solo grosse quantità di mele, ma anche di albicocche, di pesche, di prugne, poiché un tempo era difficoltosa la produzione di conserve anche in relazione alla mancanza di strumenti adatti. Il prodotto si rifà, dunque,…
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Kodinzon PAT Veneto

La tradizione di trasformare le mele in prodotti energetici che possano durare nel tempo ed essere facilmente consumati dai contadini, dai pastori e da tutti coloro che lavoravano in montagna, è molto antica e nasce nel paese di Sospirolo (Belluno), dove l’azienda agricola Lise ne ha registrato il marchio e la produce da decenni. Il…
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Mame d’Alpago PAT Veneto

Nei primi anni sessanta del ’900 si avviarono politiche di sostegno a colture che avevano saputo sfamare e garantire anche un reddito ai contadini bellunesi; è il caso dei fagioli della famiglia dei “bonelli”, il fagiolo per eccellenza nella vallata feltrino bellunese dell’Alpago, indicati con il nome “mame d’Alpago”.

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Mamma bianca di Bassano PAT Veneto

I fagioli nel Veneto hanno avuto nella storia una grande diffusione ed hanno trovato terreno fertile anche nel territorio bassanese, dove una varietà particolare, a frutto di grande dimensione e colore biancastro, è coltivata da secoli dalle famiglie di contadini. Oggigiorno sfortunatamente questa produzione ha subito un notevole ridimensionamento e viene praticata solo da poche…
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Marinelle sotto spirito PAT Veneto

Le “marinelle sotto spirito” sono un prodotto tipico della provincia di Vicenza, preparato solitamente dalle famiglie per l’autoconsumo. La conservazione della frutta in alcool si rifà ad una tradizione antica, che mirava all’ottenimento di prodotti che potessero essere utilizzati anche a distanza di mesi dal periodo di produzione.

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Marrone di San Mauro dei monti Lessini veronesi PAT Veneto

Riferimenti specifici alle castagne veronesi sono datati 1584 quando Adriano Valerini in “Le bellezze di Verona”, sottolineando le rilevanti dimensioni del frutto, parla di “castagne che vengono tanto grosse”. Ma è verso la fi ne dell’800 che si comincia a distinguere sistematicamente la castagna dal marrone, identificando quest’ultimo per i frutti di maggiori dimensioni e…
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Marrone feltrino PAT Veneto

Il territorio feltrino, che comprende la parte occidentale della valle del Piave, presenta pendii non eccessivamente elevati e costituisce una zona di raccordo tra l’area dolomitica e quella prealpina. In quest’area la castanicoltura è presente sin dai tempi degli insediamenti romani e le castagne sono state per secoli tra gli alimenti base della dieta degli…
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Marroni della Valrovina PAT Veneto

La selezione del castagno da frutto dalla specie selvatica si deve ai Romani, che lo diffusero sulle montagne di tutta la penisola. Questo frutto ha da sempre rappresentato un pilastro dell’economia montana, sia come fonte alimentare sia per la produzione di ottimo legname. La castanicoltura ha tuttavia subito un certo declino a causa dello spopolamento…
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Mela del Medio Adige PAT Veneto

Notizie riguardo al primo tentativo di introdurre la coltivazione del melo nella zona del medio Adige risalgono ai primi del Novecento, quando un certo Clemente De Togni, che aveva frequentato dei corsi di frutticoltura in Svizzera, dopo aver fatto controllare da esperti la qualità del terreno, iniziò nel Castelbadese la coltivazione delle mele della qualità…
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Mela di Monfumo PAT Veneto

Oggi la produzione, seppur scarsa, viene mantenuta con scopi di salvaguardia e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, legate alle tradizioni del prodotto e del suo territorio. Nei “broli” (i frutteti) e nelle “chiusure” (i prati delimitati dagli alberi da frutto) vengono tuttora coltivati accanto a mele e pere autoctone, anche fichi, mandorli, susini e marasche….
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Mela di Verona PAT Veneto

La diffusione della mela nel territorio veronese ha origini molto antiche. In epoca romana, era segnalata la presenza di mele veronesi dalle caratteristiche specifiche (le cosiddette mele lanate, che erano ricoperte da una leggera lanugine). In documenti del XIV e XV secolo è riportata l’esistenza di una produzione in grandi quantità di “frutti saporosi d’ogni…
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Melone del Delta Polesano PAT Veneto

Il melone è originario dell’Asia Centrale e Occidentale, da cui si è esteso a India e Cina e, solo in epoca tardo imperiale romana, nell’area mediterranea. In Italia si sta riscontrando un progressivo aumento delle superfi ci interessate da questa coltura, che vede la Sicilia come regione maggiormente interessata con oltre un quarto della produzione…
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Melone montagnanese PAT Veneto

Il melone montagnanese è una pianta che, assieme alla canapa, alla vite e al frumento trova particolare citazione negli Statuti del comune di Montagnana del 1366 dove all’art. 85, a proposito della corsa ancor oggi famosa del “Palio di Montagnana”, si fa esplicita menzione del frutto di “melone”: al terzo vincitore del gioco andava in…
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Melone precoce veronese PAT Veneto

Le prime notizie sul melone veronese risalgono al XVI secolo; infatti, nel volume “Le bellezze di Verona” del 1584, A. Valerini sostiene che “i meloni della provincia di Verona non sono inferiori a quelli di Mantua o di Faenza”. S. Iacini, nella monografia sull’Inchiesta Agraria della Provincia di Verona del 1882, osserva che “i meloni…
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Mostarda vicentina PAT Veneto

La mostarda è una confettura di frutta candita e speziata. È un alimento nato dalla necessità di conservare la frutta fuori stagione, attraverso la canditura e l’uso di senape, spezie o mosto che sono conservanti con proprietà antibatteriche. Il nome deriva dal latino “mustum ardens” che significa mosto piccante e cioè il mosto ottenuto dalla…
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Nettarina di Verona PAT Veneto

La denominazione “nettarina di Verona” è riservata ai frutti a polpa bianca e a polpa gialla delle varietà a maturazione precoce, media e tardiva appartenenti alla specie Persica laevis DC. La “nettarina di Verona” si distingue per il colore dell’epidermide dei frutti, più intenso e brillante rispetto a quello che contraddistingue di norma ciascuna cultivar….
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Noce dei grandi fiumi PAT Veneto

In passato la produzione di noci in Italia era sostanzialmente limitata alla regione Campania. Le difficoltà di meccanizzazione e l’abbattimento di molti alberi, venduti per il legno, ha fatto crollare tale produzione, cosicché l’Italia, un tempo tra le prime produttrici mondiali ed esportatrice di noci, è divenuta importatrice per oltre la metà del suo fabbisogno….
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Noce di Feltre PAT Veneto

Il noce è una pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell’ Asia sud-occidentale, dove cresce spontanea. Diffusasi anche nelle zone temperate di Europa e Stati Uniti d’America è apprezzata sia per la produzione del frutto, molto usato in cucina, sia per quella di legname pregiato. La noce è tradizionalmente simbolo di fortuna ed i…
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Orzo agordino PAT Veneto

La coltivazione dell’orzo “agordino”, vanta in tale area dolomitica una tradizione secolare, in particolare per quanto riguarda il consumo umano del prodotto decorticato, testimoniata in vari documenti. Antonio Maresio Bazolle nel suo manoscritto di fine Ottocento “Il possidente Bellunese” gli dedica un intero capitolo. “A differenza del frumento e della segale, l’orzo viene seminato in…
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Patata americana di Anguillara e Stroppare PAT Veneto

In Italia sembra sia stata introdotta inizialmente in Toscana verso il 1630, ma rimase una curiosità botanica fino a circa il 1880. In quell’epoca il Conte Antonio Donà dalle Rose ne iniziò la coltivazione intensiva nei propri terreni in provincia di Rovigo, a ridosso del fiume Adige. Da qui la coltura si estese in territorio…
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Patata americana di Zero Branco PAT Veneto

La patata americana, nota anche come “patata dolce” è una pianta erbacea perenne originaria dell’America centrale. In Europa fu introdotta nel 1500 pare dallo stesso Cristoforo Colombo, dopo la scoperta del continente americano. Attualmente si coltiva oltre che nella zona di origine, in tutte le aree subtropicali e anche in Italia sono presenti numerose zone…
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Patata cornetta PAT Veneto

La patata è un tubero arrivato in Europa dopo la scoperta dell’America. Per l’economicità e la facilità di coltivazione, è stato alla base dell’alimentazione della popolazione più povera. La patata è dotata di una notevole capacità di adattamento ai vari tipi di terreno e alle diverse peculiarità climatiche dei luoghi di coltivazione. Nella zona a…
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Patata del Montello PAT Veneto

A seguito della scoperta dell’America, la patata è stata portata in Europa all’inizio del XVI secolo. Utilizzata inizialmente come cibo per animali e poi ritenuta alimento tipico delle tavole più povere, la patata è oggi uno dei prodotti e dei cibi più noti e amati, occupando un posto di prim’ordine in molte ricette. Tra le…
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Patata del Quartier del Piave. PAT Veneto

La patata è oggi è uno dei prodotti più noti e amati che compaiono sui nostri piatti; coltivata ovunque e in grande quantità. Solo di recente è stata rivalutata per il suo giusto valore: ha infatti acquistato importanza e prestigio sia nella Destra che nella Sinistra Piave, tanto che ormai tutti conoscono la patata del…
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Patata di Bolca. PAT Veneto

Bolca, da sempre, è stato un territorio silvo-pastorale. Dal Rinascimento, sono iniziate le coltivazioni di cereali mentre, come tradizione, la patata è entrata nella cultura gastronomica locale agli inizi dell’Ottocento. Qui la patata ha trovato un ambiente di coltivazione particolarmente favorevole, sia per le dotazioni dei terreni, d’origine vulcanica con detriti basaltici, sia per l’altitudine…
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Patata di Cesiomaggiore PAT Veneto

La storia della patata dalla fine dell’800 agli inizi del XIX secolo è caratterizzata da pressioni padronali volte ad estendere tale coltura, a scapito del granoturco; da sperimentazioni da parte degli organismi preposti per individuare gli aspetti tecnici e agronomici atti a migliorarne la coltivazione; da impulsi di natura ideologica, legati alla politica autarchica del…
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Patata di Chioggia PAT Veneto

Nel Veneto la patata viene per la prima volta piantata nell’orto botanico di Padova. Molti agronomi, geologi e botanici si interesseranno alla sua coltivazione che rimase, in quegli anni, solo oggetto di curiosità nel mondo accademico. In laguna, un’interessante prova di coltivazione si svolse nell’isola della Giudecca nel 1816 a opera di un veneziano (P….
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Patata di Montagnana PAT Veneto

È uno dei prodotti più noti e amati che compaiono sui nostri piatti; coltivata ovunque e in grande quantità. Nelle campagne venete la patata venne introdotta, soprattutto per merito delle attività sperimentali condotte dai fratelli veronesi Pietro e Giovanni Arduino, nel XVIII secolo. Nella zona di Montagnana ha trovato clima e terreni adatti alla sua…
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Patata di Posina. PAT Veneto

La tradizione e la fama della “patata di Posina” va di pari passo con quella dei fagioli della vallata. Si tratta di produzioni sviluppatesi dove le condizioni di scarsità di terreno coltivabile e di profondità dello stesso, consentivano la coltivazione di pochissime colture per la sopravvivenza delle comunità locali. La coltivazione di questa patata è…
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Patata di Rotzo PAT Veneto

La “patata di Rotzo” ha un’antica tradizione agricola, data dal fatto che il tubero ha trovato nei prati, boschi e nel clima della zona un contesto ambientale ideale per esaltarne le qualità organolettiche. La prima testimonianza documentale che attesta della coltivazione del tubero nella zona di Rotzo risale alla fine del 1700, nel volume “Memorie…
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Patata dorata dei terreni rossi del Guà PAT Veneto

Nel 1894 il Sindacato Agrario di Padova intraprese una campagna di propaganda a favore della patata, ma fu solo in tempi successivi che venne individuato come territorio vocato a tale coltivazione il bacino costituito dai terreni alluvionali lungo i fiumi Adige e Guà (noto nel suo tratto vicentino come Agno e in quello padovano come…
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Peperone di Zero Branco PAT Veneto

Il peperone è un ortaggio proveniente dall’America del Sud che ha fatto la sua comparsa sulle tavole europee nel XVI secolo. Secondo alcuni studiosi il centro di partenza della diffusione di questo vegetale è il Brasile, secondo altri la Giamaica. La coltivazione di questa pianta, delle numerosissime varietà, è largamente diffusa a livello mondiale, mentre…
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Pera del Medio Adige PAT Veneto

Il pero (Pyrus communis) è una pianta spontanea, originaria dei boschi europei, coltivata in un gran numero di varietà da tempo immemore e diffusa oramai in tutti i continenti. La zona del medio Adige costituisce una fra le più rinomate ed antiche aree dedite alla coltivazione del melo e del pero, tradizionale fornitrice delle mense…
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Pere del veneziano PAT Veneto

La coltivazione del pero nella Venezia orientale viene introdotta massicciamente negli anni tra il 1920 e il 1930. L’innovazione e la diversificazione produttiva verso la frutticoltura è allora guidata dalle grandi aziende dell’epoca originate dalla bonifica degli inizi del secolo. Iniziatori di una realtà ancora oggi vitale ed economicamente interessante furono i conti Frova e…
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Pere del veronese PAT Veneto

La presenza di piante di pero nella provincia veronese è ampiamente riportata nella “Monografia della provincia di Verona” del Regio Prefetto conte Luigi Sormano Moretti (Firenze 1904) in cui si fa un’ampia disamina delle varietà coltivate in quel periodo, sottolineando il carattere promiscuo della coltivazione. Dopo la Seconda guerra mondiale, tra il 1947 e il…
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Pesca bianca di Venezia PAT Veneto

Il pesco a pasta bianca è presenza storica consolidata nel territorio di Cavallino e Jesolo, la cui sorte si è però strettamente legata all’alluvione del 1966 che ne ha causato un forte ridimensionamento produttivo. In realtà la moria del pesco, causata da asfissia radicale, era già in atto in forma strisciante per l’innalzamento della falda…
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Pesche di Povegliano PAT Veneto

La pesca veniva citata dai greci e dai latini come il frutto di Persia, la cui introduzione nell’area ellenica si faceva risalire ai tempi di Alessandro Magno il quale, di ritorno dalle sue campagne asiatiche, portò in patria alcune piante di pesco. In realtà questo albero proveniva dalla lontana Cina, dove era noto fin dal…
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Pisello di Borso del Grappa PAT Veneto

Non si hanno notizie precise sull’origine di questo legume, che probabilmente proviene dall’Asia centrale. Venne citato da vari studiosi greci e romani. Proprio quest’ultimi conoscevano e coltivavano due diverse varietà del legume. Attualmente l’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di piselli. Il “pisello di Borso del Grappa” era conosciuto fin dai tempi della Serenissima…
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Pisello verdone nano di Colognola ai colli PAT Veneto

La coltivazione del Pisello Verdone Nano di Colognola ai Colli è parte integrante della cultura agricola della zona. Questo legume è al centro di diverse feste e sagre locali, dove viene celebrato per il suo valore culinario e culturale. In particolare, la Sagra dei Bisi (dei Piselli) è un evento annuale che attira visitatori da…
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Pòm prussian PAT Veneto

La tradizione orale è concorde nell’indicare in un gruppo di minatori, costretti ad abbandonare la Prussia in una tarda primavera di fine Ottocento, gli artefici dell’introduzione della mela prussiana a Faller; al loro rientro i minatori portarono le marze di alcune piante da frutto, probabilmente attratti dalle dimensioni e dal colore di quelle varietà forestiere,…
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Pomodoro del Cavallino PAT Veneto

La coltivazione della pianta del pomodoro fu introdotta in Europa dagli Spagnoli nel XVI secolo, ma non come ortaggio commestibile, bensì come pianta ornamentale, ritenuta addirittura velenosa. Non è ben chiaro come e dove, il frutto esotico di una pianta ornamentale, accompagnata da un alone di mistero e da una serie di credenze e dicerie…
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Radicchio bianco fior di Maserà PAT Veneto

Il radicchio appare in Italia nel XVI secolo in provincia di Treviso, ma se ne hanno notizie sicure solo a partire dalla seconda metà dell’800. La sua consacrazione si deve all’agronomo Giuseppe Benzi che diede vita alla prima mostra del radicchio il 20 dicembre 1900, nella centrale Loggia di piazza dei signori a Treviso. Il…
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Radicchio bianco o variegato di Lusia PAT Veneto

Secondo la maggioranza degli studiosi, è verosimile che tutte le varietà di radicchio attualmente coltivate derivino da individui a foglie rosse riconducibili al “Rosso di Treviso” che, introdotto in Europa intorno al XV secolo, ha iniziato ad interessare le zone tipiche del Veneto nel corso del secolo successivo. A partire da questa pianta, in seguito…
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Radicchio variegato bianco di Bassano PAT Veneto

Il “radicchio variegato bianco di Bassano” è coltivato nella zona fin dall’Ottocento, e sembra derivare da una selezione attuata dagli agricoltori bassanesi della varietà “variegato di Castelfranco”. La particolarità del prodotto è determinata dal clima mite della zona, ventilato e asciutto che ostacola la formazione di muffe e di marcescenze, e dalle caratteristiche dei terreni,…
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Radicio verdòn da cortèl PAT Veneto

Il “radicio verdòn da cortèl” appartiene al grande gruppo delle cicorie o radicchi, famiglia Composite specie Cichorium intybus, il cui consumo risale a tempi remotissimi e le modalità di coltivazione sono state tramandate attraverso le generazioni nell’area di produzione. Le testimonianze scritte sull’utilizzo alimentare di questo ortaggio sono molto limitate. Va citata la notizia di…
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Riso di Grumolo delle Abbadesse PAT Veneto

Nel libro“Le Abbadesse di Grumolo”, G. Ardinghi scrive “L’area di produzione denominata “Antico territorio delle Abbadesse” è situata a sud-est di Vicenza, fra Bacchiglione e Brenta e più precisamente tra i fiumi Tesina e Ceresone”. Nella pubblicazione “L’Italia dei Presìdi”, edita da Slow Food, si legge: “A Grumolo delle Abbadesse il riso, introdotto dalle monache…
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Scarola o insalata d’inverno di Bassano PAT Veneto

La scarola è una varietà di insalata originaria delle zone temperate dell’Europa. Apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà toniche, depurative e diuretiche, ha trovato nel territorio attorno a Bassano del Grappa dei terreni adatti alla sua coltivazione che vanta una tradizione centenaria; il microclima mite e ventilato della zona e i terreni dotati di…
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Sedano di Rubbio PAT Veneto

Rubbio si trova sulla strada che da Bassano sale all’Altopiano di Asiago: un minuscolo paese a 1057 metri s.l.m., di soli 300 abitanti, dove uno dei fiori all’occhiello della piccola comunità è la coltivazione del sedano, che viene praticata con successo dai primi del ‘900, grazie alla tipicità del suolo e al clima, che alterna…
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Sedano rapa di Ronco all’Adige PAT Veneto

È doveroso ricordare questo prodotto con quanto riportato dal celebre poeta dialettale veronese Berto Barbarani (1872 – 1945), che ha scritto una ricetta su come impiegare il sedano rapa: “Si prende una testa di sedano-rapa piuttosto grossa. Si monda bene e si taglia a fette dello spessore di uno scudo di vecchio conio. Per ogni…
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Sedano verde di Chioggia PAT Veneto

Nella zona di Chioggia quella del sedano è stata la prima coltura massicciamente impostasi nell’orticoltura locale. Ciò si è verificato tra gli anni ’50 e ’60, precedendo lo sviluppo della carota e del radicchio. Le linee produttive allora erano “aziendali”; ogni famiglia produceva il seme e si distingueva, o almeno tentava di farlo, per particolari…
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Susina gialla di Lio Piccolo PAT Veneto

Il susino è un albero da frutto (Prunus domestica) della famiglia Rosacee, proveniente dal sud-est europeo e dall’Asia occidentale coltivata fin dai tempi più lontani, era noto ai Latini dal I secolo. È ampiamente coltivato in quasi tutte le regioni a clima temperato. La “succhetta” di Lio Piccolo era coltivata ed apprezzata dai veneziani all’epoca…
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Tartufo della montagna veronese PAT Veneto

Il tartufo è un frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi. Si hanno testimonianze della sua presenza nella dieta del popolo dei Sumeri e al tempo del patriarca Giacobbe intorno al 1700-1600 a.C. In ogni epoca furono altamente apprezzati dai buongustai a partire dagli antichi Greci; i Romani ne furono ghiottissimi ed Apicio e…
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Tartufo nero dei Berici PAT Veneto

Il tartufo ha una storia mlto antica. I greci lo chiamavano Hydnon (da cui deriva il termine “idnologia” la scienza che si occupa dei tartufi ), mentre in latino era il tuber, dal verbo tumere (gonfiare). Plinio il Vecchio nel libro della “‘Hystoria Naturale” parlava del tartufo che “sta fra quelle cose che nascono ma…
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Verza moretta di Veronella PAT Veneto

Il professor Maccagnan Guerrino, storico di Veronella, evidenzia nel libro dedicato a “Ottavia Fontana. Maestra e Sindaco di Veronella”, pubblicato nel 2010, la presenza nel territorio veronellese di una diffusa coltivazione della “verza moretta” già nell’Ottocento. Lo scrittore descrive così il contesto storico-sociale di quel periodo: “Il lavoro agricolo era senz’altro l’occupazione più diffusa, incentrata…
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Zucca marina di Chioggia PAT Veneto

La diffusione della coltivazione di diverse varietà di zucche sul territorio nazionale è dovuta alla notevole adattabilità e rusticità di questa orticola. Il Veneto è una delle regioni italiane dove l’ortaggio si è meglio acclimatato ed è coltivato in maniera intensiva per un consumo abituale. La “zucca marina di Chioggia” grazie alle doti di buona…
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Zucca santa bellunese PAT Veneto

La coltivazione delle zucche nella Val Belluna ha caratterizzato, almeno negli ultimi due secoli, l’economia domestica delle famiglie contadine. Stimolo alla coltura della zucca era l’allevamento del maiale, per il quale le cucurbitacee costituivano un alimento eccellente. Infatti la sua coltivazione si diffuse nel corso del XIX secolo proprio a seguito di un incremento dell’allevamento…
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Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria

Amarettoni di Sant’ Antonio PAT del VENETO

Gli “amarettoni” di S. Antonio sono biscotti che derivano dalla ricetta del “dolce del Santo”, confezionati inizialmente come semplice amaretto, sono stati successivamente modificati e sono molto apprezzati soprattutto dai pellegrini che passano ogni anno per la Basilica, richiedendoli nei punti vendita della stessa. Proprio per questo motivo hanno assunto col tempo una certa aura…
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Banana comune PAT del VENETO

Tipo di pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta del periodo bellico, pretese forme di pane di singola porzione alle quali vennero dati nomi di fantasia a tutt’oggi utilizzati.

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Bibanesi PAT del VENETO

I bibanesi Si tratta di bocconcini di pane stirati a mano, di lunghezza e spessore variabili, friabili, leggermente salati e secchi, prodotti con olio di oliva di qualità, con quantità ridotta di semi di sesamo in superficie, colore giallo dorato, con sapore di pane, leggero e gradevole. Ai “bibanesi” classici si affiancano diverse versioni alla…
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Bigoi PAT del VENETO

I “bigoi” sono probabilmente la pasta più tradizionale del Veneto, un prodotto di origine contadina in uso fin dai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. La leggenda vuole che nel 1604 un pastaio di Padova, detto “Abbondanza”, venne autorizzato dall’allora Consiglio del Comune a godere del brevetto di un macchinario per lavorare la pasta, usando…
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Biscotti baicoli PAT del VENETO

I biscotti veneziani per eccellenza sono i “baicoli” che creati due secoli fa, nelle offellerie e panetterie per le botteghe del caffè, sono ancora oggi tra i biscotti più delicati e saporiti. I “baicoli” veneziani sono molto considerati anche dai turisti stranieri i quali spesso si ricordano della loro bontà e li richiedono a distanza…
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Biscotti pazientini PAT del VENETO

Il ricordo popolare riconduce l’origine di questi deliziosi biscotti al periodo della Serenissima Repubblica, quando i mercanti veneziani portavano dai loro viaggi ingredienti all’epoca sconosciuti. I maestri pasticcieri veneti crearono così i “pazientini”, vere specialità preparati con mandorle, nocciole, farina e zucchero, la cui denominazione ricorda quei dolcetti conventuali che erano chiamati “pazienze”.

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Bossolà di Chioggia PAT del VENETO

La tradizionalità di questi biscotti, nel territorio di Chioggia, è attestata da fonti scritte che risalgono alla metà del Seicento. I bussolài sono citati in un documento di una visita pastorale effettuata l’11 maggio 1644 presso il monastero di S. Francesco: «… Si cucina in casa e sono io et una conversa al furno. Non…
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Capezzoli di Venere PAT del VENETO

La ricetta per la preparazione dei “capezzoli di Venere” appartiene alla tradizione pasticcera della cittadina di Legnago, nel veronese, e veniva utilizzata per feste di compleanno e matrimoni. Dopo un lungo oblio, questo prodotto dolciario fu riscoperto quando, grazie al pezzo teatrale “Amadeus” di Pether Shaffer (1979) e all’omonimo film diretto da Milos Forman (1984),…
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Carfogn PAT del VENETO

Si tratta di frittelle ripiene ottenute con pasta sfoglia a base di farina di grano, uova e zucchero con ripieno di papavero macinato, zucchero, miele, grappa, biscotti e altri ingredienti che variano da villaggio a villaggio ma tipiche delle zone ladine.

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Casunziei PAT del VENETO

Si tratta di frittelle ripiene ottenute con pasta sfoglia a base di farina di grano, uova e zucchero con ripieno di papavero macinato, zucchero, miele, grappa, biscotti e altri ingredienti che variano da villaggio a villaggio ma tipiche delle zone ladine.

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Ciopa vicentina PAT del VENETO

Tipico pane risalente all’immediato dopoguerra, quando il consumatore, stanco della classica pagnotta, pretese forme di pane di singola porzione; è sicuramente il più conosciuto e diffuso nell’area vicentina.

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Colomba pasquale di Verona PAT del VENETO

La colomba fu creata a Verona, alla fi ne dell’Ottocento. La sua origine risale ai pani plastici della tradizione egiziana e greca, che continuò poi con quella romana e avevano funzioni magiche e votive. Queste tradizioni, mutate nei significati, si mantennero col Cristianesimo ed assunsero, nelle varie regioni e province, forme e significati diversi; nel…
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Cornetti PAT del VENETO

I “cornetti” sono un pane di forma caratteristica costituito da due parti arrotolate, attaccate con rialzi nella parte apicale, prodotto con farina di grano tenero tipo “0”, acqua, lievito, sale e malto.

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Dolce bissioleta PAT del VENETO

La “bissioleta” è una specialità dolciaria tipica della cucina povera, dei biscotti da forno secchi, non farciti, ad impasto unico e forma tipica ad “esse” o a “serpentello” di colore marroncino chiaro. I biscotti sono prodotti con farina, burro, fecola, zucchero, uova, latte, lievito, sale, aromi naturali.

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Dolce del Santo PAT del VENETO

Il “dolce del Santo” deriva da un’antica tradizione dei frati della Basilica del Santo, che donavano ai poveri della città e ai viandanti, fuori dal Sagrato della Basilica, il pane per alleviare la loro fame. Col tempo, i mastri pasticceri della zona, memori di quella tradizione e per accontentare le richieste dei turisti sempre più…
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Dolce nadalin o pandoro di Verona PAT del VENETO

Le origini del “pandoro di Verona” si legano al “pan de oro” un dolce conico della Serenissima, riservato ai nobili, che veniva ricoperto da sottili foglie d’oro zecchino. Tuttavia la morbidezza dell’impasto fu importata da Vienna dove pasticceri italiani producevano brioche per la Casa Reale Asburgica. Questo dolce diventò nel 1260 una specialità natalizia veronese…
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Dolce polentina di Cittadella PAT del VENETO

Prodotto tradizionale in tutta la provincia di Padova da tempo indefinibile e codificato nella raccolta di ricette di cucina tipica padovana di Giovanni Bianco Mengotti del 1967. Il nome è sempre stato intrigante, facendo subito pensare alla polenta, ma in realtà il dolce non assomiglia per nulla a questo piatto, se non nella bontà e…
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Fave alla veneziana PAT del VENETO

Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.

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Forti bassanesi PAT del VENETO

Tipico dolce veneziano in vendita nelle pasticcerie durante il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione di defunti. La ricetta viene riportata nel volume “Il Veneto in cucina” di Ranieri Da Mosto stampato nel 1978, in cui la lavorazione viene già allora descritta come tradizione della pasticceria veneziana.

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Frittelle con l’erba amara PAT del VENETO

La ricetta delle “frìtole co la maresìna”, nelle sue numerose varianti, inaugura una felice tradizione gastronomica nelle zone di crescita spontanea dell’erba amara. A Valdagno, in particolare, le “fritolare” che detenevano i segreti della ricetta, forse in parte personalizzata, ma immutata nella sostanza, si può dire abbiano fatto storia per circa 150 anni. Al di…
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Frittelle di Verona PAT del VENETO

Alcuni storici fanno risalire il Carnevale di Verona a millecinquecento anni fa, come una ricorrenza a quel dio da “El muso da du musi”, forse Giano il bifronte. Momento di grande festa per i veronesi tanto che le mense venivano invase di dolci e d’allegria. Ed è vera allegria quella portata dalla frittelle, le dolci…
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Frittelle Veneziane PAT del VENETO

Le frittelle sono il dolce delle feste carnevalesche fin dal Rinascimento. La ricetta originale fu definita da Bartolomeo Scappi cuoco di Papa V. Per la sua grande popolarità e diffusione questo dolce fu definito nel ’700 “Dolce Nazionale dello Stato Veneto” e per lungo tempo fu prodotto e venduto lungo le calli veneziane in apposite…
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Galani e crostoli PAT del VENETO

Tipico dolce del carnevale saporito e leggero, fragilissimo e vaporoso, con forme bizzarre. Gli ingredienti sono: farina, zucchero a velo, burro, zucchero, grappa, uova, latte, sale, vino bianco, olio di semi, buccia d’arancia e di limone.

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Gargati PAT del VENETO

Si tratta di una pasta simile ai maccheroni, realizzata con farina di grano tenero, semola di grano duro, uova (6 per ogni kg di farina). Il diametro è di circa 1,2 cm e la lunghezza di circa 5 cm.

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Gelato artigianale del Cadore PAT del VENETO

I Cadorini si lanciarono sul mercato sin dalla metà del secolo scorso, raggiungendo coi caratteristici carretti le principali città della Germania e della zona d’influenza Austro-Ungarica. Da un documento storico, datato 24 aprile 1899, si apprende che tale Valentino Traiber fu Giobatta, chiese ed ottenne dal sindaco di Zoldo un certificato di buona condotta, di…
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Gnocco di Verona PAT del VENETO

Gli gnocchi dell’epoca, rispettando la storia degli ingredienti, erano fatti dall’impasto di sola farina e acqua, visto che le patate non erano ancora state “inventate”. Comunque sia, con patate o con farina, i veronesi vantano 400 anni di esperienza nella produzione dei tradizionali gnocchi. Al “venerdì Gnocolar”, giorno di festa popolare, tutti accorrono sul sagrato…
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Gnocco smalzao PAT del VENETO

L’origine del nome “gnocco smalzao”, deriva dal cimbro smalz che significa burro e questo indica la loro antica origine; i Cimbri, infatti, comparvero “ufficialmente” nella Lessinia veronese il 5 febbraio 1287 come documentato da un atto notarile redatto dal Vescovo di Verona Bartolomeo della Scala e Ulderico di Altissimo, capo tribù cimbro.

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Il riccio PAT del VENETO

La denominazione “riccio” ha preso ispirazione dal porcospino, mammifero di colorazione grigio brunastra con muso appuntito, peli irti e acuminati sul dorso, che vive diffusamente nei Colli Euganei ed è il simbolo del Parco naturale, e che il dolce raffigura nel suo aspetto spinoso con un rivestimento di granella di nocciole. Il termine riccio ha…
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Mandorlato di Cologna Veneta PAT del VENETO

Il mandorlato era già presente nell’area colognese fin dal Settecento, solo alla fine dell’Ottocento ha assunto un prestigio ed una rinomanza particolari anche al di fuori dell’area veneta. La ricetta, custodita gelosamente dalla ditta produttrice, sembra sia stata elaborata dallo speziale della farmacia comunale dell’epoca. Agli inizi degli anni ‘60 sorsero le prime attività artigianali,…
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Mandorlato veneziano PAT del VENETO

La produzione nasce alla fine dell’800 a Mira Porte, sulla Riviera del Brenta, in una famosa pasticceria storica che successivamente si è evoluta in un vero laboratorio-torronifi cio dedicato alla produzione del “mandorlato veneziano”. La lavorazione segue un procedimento antico cent’anni e più; la posatura viene ancora oggi effettuata a mano, rimane unica nel suo…
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Pagnotta del doge PAT del VENETO

La “pagnotta del doge” è un prodotto dolciario inserito nel menù dei banchetti del doge Valier, ultimo nobile veneziano a soggiornare nel comune di Villadose e a questi è legato il suo nome. In origine era una pagnotta addolcita con miele, fichi, burro, uova, noci tutti prodotti della poca terra coltivabile, visto che, a quel…
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Pan biscotto PAT del VENETO

Nel Polesine il pan biscotto era tradizionalmente preparato nelle “casade” (fattorie) di campagna, dove vi era un forno a legna che veniva adoperato dai salariati. Mediamente si faceva il pane per la famiglia ogni 15 giorni, era quindi necessario ottenere un prodotto facilmente conservabile. Nel Basso Vicentino il pan biscotto viene fatto da molte generazioni…
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Pan co l’ùa PAT del VENETO

Si prepara il panetto di “levà” diluendo il lievito di birra in acqua tiepida ed impastando con la farina. Si lascia lievitare per qualche ora al tiepido. Quindi si fa una fontana col resto della farina di frumento ed al centro si pone l’uvetta fatta rinvenire nell’acqua tiepida, lo zucchero e il burro sciolto. Si…
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Pan de le feste PAT del VENETO

Questo pane era tipico delle feste invernali (Natale, Epifania, Carnevale) come prodotto rustico e casereccio. Esso consentiva di sfruttare i prodotti tipici della zona come il granoturco, le noci, le nocciole e i fichi secchi, che lo rendono oltremodo sostanzioso e gustoso. Il primo documento in cui il pane in oggetto sembra citato è addirittura…
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Pan del Santo PAT del VENETO

Il “pan del Santo” deriva da un’antica tradizione dei frati della Basilica del Santo, che donavano ai poveri ed ai viandanti, fuori dal Sagrato della Basilica, il pane per alleviare la loro fame. Col tempo, i mastri pasticceri della zona, memori di quella tradizione e per accontentare le richieste dei turisti sempre più numerosi, hanno…
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Pandoli di Schio PAT del VENETO

Questo dolce tipico delle feste fa parte della cultura tradizionale contadina da molto tempo. Giovanni Capnist nel suo libro “I dolci del Veneto”, edito da Franco Muzzio Editore, cita alcune ricette di nobili famiglie datate 1860, 1890 e li descrive come biscottini tipici della zona di Schio; la loro caratteristica è data dal fatto che,…
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Pandoro di Verona PAT del VENETO

Le origini del pandoro si legano al “pan de oro” un dolce conico della Serenissima, riservato ai nobili, che veniva ricoperto da sottili foglie d’oro zecchino. Tuttavia la morbidezza dell’impasto fu importata da Vienna dove pasticceri italiani producevano brioche per la Casa Reale Asburgica. Questo dolce vede la nascita ufficiale alla fine dell’Ottocento; una pubblicità…
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Pane al mais PAT del VENETO

È un pane rustico e casereccio che fa parte della cultura tradizionale contadina da molto tempo. Nel Veneto, dove il consumo di polenta è stato più diffuso che in altre regioni, il pane di frumento non era sempre un alimento abituale. Quindi, soprattutto nei paesi di montagna e in quelli più isolati il pane “bianco”…
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Pastina de Bortolin PAT del VENETO

Le origini di questa ricetta risalgono alla fine dell’Ottocento. Fu creata a Villafranca di Verona da Bortolo Dainese che, nella sua gelateria denominata “Bortolin”, inventò una particolare pastina che prese il nome di “pastina de Bortolin”; questa ricetta fu poi copiata da altri pasticceri e la troviamo tuttora nelle pasticcerie con il nome di “pasta…
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Pevarin PAT del Veneto

I “pevarin” appartengono all’antica tradizione chioggiotta della produzione di dolci secchi che potessero durare a lungo. Prendono il loro nome dall’aggiunta del pepe nell’impasto, esso dona al prodotto un gusto leggermente piccante che contrasta con quello del cioccolato e delle mandorle. Nell’antica ricetta si aggiungeva all’impasto una fialetta d’anice. Testimonianze della sua tradizionalità sono reperibili…
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Pinza alla Munara PAT del Veneto

La Pinza alla Munara nasce come dolce dei pescatori e dei contadini della laguna veneta, un dolce povero ma sostanzioso, pensato per nutrire con ingredienti semplici e facilmente reperibili. Nel corso del tempo, questa tradizione si è mantenuta viva, trasformandosi in un simbolo delle feste invernali nella zona della Laguna di Venezia. Il suo legame…
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Rofioi di Sanguinetto PAT del Veneto

La storia dei “rofioi” risale dalla seconda metà dell’800 ed è nata a sud del paese e precisamente al “Cao de Soto”, una delle 4 contrade di Sanguinetto. Si dice che un tempo, in occasione del 12 settembre, ricorrenza del S. Nome di Maria, la contrada “Cao de Soto” di fronte alla chiesetta della Rotonda,…
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Rufiolo di Costeggiola PAT del Veneto

Il “rufiolo di Costeggiola” è una sorta di raviolo dolce disegnato su una mezzaluna di pasta, ha dunque la forma del sole nascente (o come la cresta di un gallo) ed è composto da un ripieno avvolto dalla pasta liscia e sottile. Per il ripieno si utilizzano: amaretti, uva appassita, pane grattugiato, brodo di carne,…
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Sagagiardi PAT del Veneto

Sono dolci antichi della costa veneziana e dell’entroterra Veneto; la tradizione dei “sagagiardi” viene testimoniata nel libro “La cucina Chioggiotta Tradizioni e Curiosità nell’800”.

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San Martino PAT del Veneto

Nei primi anni dell’Ottocento gli “scaletteri”, gli attuali pasticceri, recuperando la consuetudine di festeggiare San Martino (11 novembre), giornata che storicamente decreta l’apertura del nuovo anno agrario, iniziarono a confezionare appetitose e fantasiose riproduzioni del Santo. Ancora oggi, grazie al lavoro degli artigiani pasticceri, vive la tradizione di San Martino.

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Savoiardi di Verona PAT del Veneto

Varie aziende in provincia di Verona producono i “savoiardi” secondo le loro ricette originarie, in alcuni casi come attività strettamente artigianale e familiare, in altri con produzione più ampia di livello industriale. Bisogna considerare che i savoiardi erano già presenti a Verona sin dal 1894; in occasione di un incontro culturale dell’epoca vennero serviti “vino…
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Schizzotto PAT del Veneto

Il nome deriva dalla sua forma schiacciata dovuta alla mancata lievitazione dell’impasto. Lo “schizzotto” viene citato nella raccolta di ricette di cucina tipica padovana da Giovanni Bianco Mengotti quale piatto vincitore di un concorso gastronomico tenutosi a Montagnana nel 1880.

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Sfogliatine di Villafranca PAT del Veneto

Nella seconda metà dell’800 a Villafranca la pasticceria Fantoni (1870) inizia la produzione di un dolce particolarmente friabile e delicato che subito conquista il gusto degli abitanti del luogo e dei paesi vicini. Da Verona, le famiglie abbienti ordinavano, per le ricorrenze, i battesimi ed i matrimoni, le sfogliatine di Villafranca. A tutti i personaggi…
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Smegiassa PAT del Veneto

La “smegiassa” è prodotta nella zona indicata da tempo indefinibile, codificato nella raccolta di ricette di cucina tipica padovana di Giuseppe Maffioli (1981) e ne “La Saccisica e le sue ricette” di Giovanni Bianco Mengotti (1976).

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Tajadele al tardivo PAT del Veneto

Si tratta di un metodo antico di lavorazione della pasta fatta in casa. La sfoglia viene realizzata con farina (mezzo chilo per volta), due uova, un po’ d’acqua e latte. Si amalgamano gli ingredienti sulla spianatoia, quindi con il mattarello si assottiglia la pasta che viene successivamente arrotolata e tagliata in strisce larghe 3-4 cm….
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Torta ciosota PAT del Veneto

Dolce di tradizione contadina, la prima produzione accertata della “torta ciosota” è avvenuta nel 1927 in una pasticceria di Chioggia; testimonianze sono presenti nel registro del gruppo Artigiani Pasticceri in Chioggia, nonché in una dichiarazione di dolce tipico locale rilasciata dalla Camera di Commercio di Venezia.

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Torta figassa PAT del Veneto

La “torta figassa” è un dolce da forno di forma rotonda, prodotto con farina gialla di mais, tuorli d’uovo, fichi secchi macerati in grappa, burro, zucchero, farina di grano tenero “00”, sale.

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Torta ortigara PAT del Veneto

Il laboratorio dove si produce la “torta Ortigara” nasce nel 1909 ad Asiago come offelleria per iniziativa delle sorelle Carli; nel 1922 la pasticceria Carli fu insignita del diploma e della medaglia d’oro per le specialità di paste e dolci create. Sul finire degli anni ’20 fu creata la “torta Ortigara” che acquisì notorietà ben…
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Torta pazientina PAT del Veneto

Si dice che questo dolce abbia origine addirittura nel 1600. Non è chiaro il perché di questo nome: c’è chi dice che sia dovuto alla pazienza che richiede la lavorazione piuttosto laboriosa di questa torta ma, dato che in Veneto esistono anche dei biscotti a base di mandorle e miele che si chiamano essi pure…
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Torta pinza PAT del Veneto

Dolce povero a forma rettangolare o quadrata, molto condito ed aromatizzato, servito a pezzi. Viene prodotto con farina di granoturco oppure farina di grano tenero “00”, zucchero, uova, fichi secchi, uva passa, nocciole, noci o i più preziosi pinoli, semi di fi nocchio, sale, burro, lievito. Nella ricetta casalinga viene utilizzato anche pane vecchio, lasciato…
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Torta sgriesolona PAT del Veneto

La “torta sgriesolona” è un dolce da forno di forma rotonda, alto circa 1 cm, particolarmente duro e nel contempo friabile, prodotto con farina gries, mandorle sgusciate e tritate, burro, tuorlo d’uovo, zucchero, ricoperto con un foglio di pasta di mandorle scottata alla fiamma.

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Tortellini di Valeggio sul Mincio PAT del Veneto

Prodotto tipico tradizionale della zona di Valeggio sul Mincio. La ricetta si tramanda di madre in figlia da molte generazioni. Il tortellino nasce come piatto per le feste di Natale, Pasqua, battesimi, comunioni o compleanni. Nel tempo il prodotto si è sempre più apprezzato sino a divenire vero e proprio motivo di richiamo commerciale per…
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Zaleto di giuggiole PAT del Veneto

Il nome deriva dal caratteristico colore giallo-dorato che questi biscotti assumono dopo la cottura e grazie alla farina di granoturco presente nell’impasto. Il “zaleto di giuggiole” viene prodotto nella zona sopra indicata da più di cinquant’anni secondo la tradizione orale, sostituendo alla classica uvetta presente nei classici “zaleti” la giuggiola, particolarmente disponibile nella zona dei…
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Zaletti PAT del Veneto

Piccoli biscotti prodotti con farina di granoturco gialla da polenta, farina “00”, zucchero, uova, uva passa, burro, pinoli, sale, limone, lievito. A seconda delle usanze vengono prodotti con forme diverse: a forma di losanga a punta, di 3-4 cm, è la più classica; a forma di bastoncini lunghi 10 cm e larghi 3 cm.

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Preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

Anguilla del Delta del Po PAT

L’anguilla ha corpo sub-cilindrico allungato a forma di serpente, testa lunga con bocca provvista di piccoli denti, occhio rotondo, pinna dorsale fusa con la pinna caudale, le pinne pettorali sono corte e tondeggianti, la pelle è viscida per la presenza di abbondante muco. Durante le migrazioni riproduttive l’anguilla assume una livrea bruno-verdastra quasi nera con…
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Anguilla del Livenza PAT

L’anguilla “del Livenza” ha testa piccola, pelle chiara e sottile, giusta quantità di grasso che ne fa un prodotto superbo. Le acque temperate di risorgiva consentono una crescita lenta dell’anguilla che permette di conferire alle sue carni un inconfondibile sapore. In funzione del periodo, delle modalità di pesca e delle dimensioni, vengono descritti due tipi…
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Anguilla delle valli da pesca venete PAT

La vallicoltura costituisce una delle forme più antiche di allevamento ittico. In Italia le origini si possono far risalire ai primi rudimentali sistemi di stabulazione ed ingrasso del pesce messi in atto lungo le coste tirreniche dagli antichi romani e, prima ancora, da etruschi e fenici. Il paesaggio del territorio del delta del Po e…
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Anguilla marinata del Delta del Po PAT

L’anguilla è un pesce che si trova abbondante in tutta la zona del delta del Po, viene pescato durante tutto l’anno e lavorato da alcune aziende specializzate. La tecnologia di conservazione dei prodotti ittici con l’uso di salamoie all’aceto di vino risale agli antichi greci, ed è stata poi ripresa a partire dal Medioevo. In…
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Baccalà alla vicentina PAT

Il Bacalà alla Vicentina è uno dei piatti più iconici della cucina veneta, nato nella città di Vicenza e oggi simbolo della gastronomia locale. Nonostante il nome, questo piatto viene preparato con stoccafisso, ossia merluzzo essiccato, e non con il baccalà (merluzzo conservato sotto sale). La particolarità di questa ricetta risiede nella lenta cottura e…
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Baccalà mantecato alla veneziana PAT

L’origine del Baccalà Mantecato risale al 1432, quando il mercante veneziano Pietro Querini, di ritorno dalla Fiandre, naufragò nelle Isole Lofoten in Norvegia. Lì scoprì lo stoccafisso, pesce essiccato che si conservava a lungo, ideale per i lunghi viaggi in mare. Una volta rientrato a Venezia, Querini introdusse questo prodotto nelle cucine della Serenissima, e…
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Branzino delle valli da pesca venete PAT

La pratica di prelevare il pesce novello negli ambienti lagunari aperti, al momento della sua monta dal mare, per poi trasferirlo all’interno delle valli chiuse da pesca, ha una tradizione secolare ed è strettamente connessa allo sviluppo stesso della vallicoltura. Il branzino o spigola tradizionalmente presente nella laguna veneta, è tra i pesci più ricercati…
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Caparosòlo de Ciosa PAT

Il Caparosòlo de Ciosa rappresenta non solo un prodotto gastronomico di qualità, ma anche una parte importante della cultura marittima e culinaria di Chioggia. La pesca delle vongole è un’attività che coinvolge le comunità locali da generazioni, contribuendo a preservare le tradizioni della laguna. Le sagre del pesce, molto diffuse a Chioggia e nelle zone…
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Cefali delle valli da pesca venete PAT

I cefali vivono su fondi rocciosi, sabbiosi e melmosi. Sono molto comuni sotto costa, nei porti, nelle lagune, alla foce dei fiumi ed anche in mare aperto (fino a 350 m di profondità). Nella gronda lagunare veneta sono molto comuni e fanno parte della tradizione culinaria locale. Vivono liberamente nelle zone costiere o lagunari dell’alto…
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Cefalo del Polesine PAT

I cefali vivono liberamente nelle acque salmastre e marine, su fondi sabbiosi e melmosi e costituiscono un tradizionale prodotto delle valli e delle lagune costiere. Sono molto comuni sotto costa, nelle lagune, alla foce dei fiumi ed anche in mare aperto. Possono essere anche allevati nelle valli da pesca, dove risalgono naturalmente o vengono immessi…
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Gambero di fiume della Venezia Orientale PAT

Il gambero d’acqua dolce rappresenta senz’altro uno dei componenti di quella cultura popolare oggi in via di progressivo dissolvimento. Il gambero di fiume è noto da tempo immemorabile, tanto da divenire oggetto di una ricca iconografi a che trova conferma nella letteratura e nel folklore nazionale dalla seconda metà dell’Ottocento.

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Latterini marinati del delta del Po PAT Veneto

I “latterini marinati del Delta del Po” sono una semiconserva di pesciolini della specie latterino (Atherina boyeri) provenienti dalla pesca locale, fritti, marinati e commercializzati in lattina. Il latterino presenta corpo slanciato, con testa piccola e muso appuntito, bocca media, terminale, obliqua; occhio grande. Il colore è grigio-verdastro con puntini neri sul dorso, ventre biancastro,…
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Moeche e masanete PAT

Il granchio è un crostaceo che vive nei fondali sabbiosi delle lagune, nelle acque salmastre dei fiumi e nelle acque dei porti. È dunque molto diffuso anche nella laguna veneta, dove ha trovato un habitat adatto alle sue esigenze e l’apprezzamento da parte delle popolazioni della zona. Quella della coltura e della lavorazione dei granchi…
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Moscardino di Caorle PAT

Il moscardino (Eledona moschata) è un mollusco molto comune in tutto il Mediterraneo, in cui vive come specie stanziale ed endemica; preferisce i fondali sabbiosi e fangosi tra 15 e 90 m di profondità, privilegiando l’Alto Adriatico. Proprio per questo, a largo del litorale di Caorle la pesca di questo mollusco ha una antica tradizione…
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Pesce azzurro del delta del Po PAT

Il pesce azzurro comprende essenzialmente due specie ittiche: le alici e le sarde. Entrambe queste razze vivono lungo la costa, nelle zone delle bocche di porto, nella laguna veneta ma sono presenti abbondantemente in mare aperto. Fin dai tempi dei primi insediamenti umani questi pesci sono stati pescati abbondantemente nella zona a largo del Delta…
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Sardine e alici marinate del delta del Po PAT

Le alici e le sardine sono due specie ittiche molto abbondanti nell’alto Adriatico e fanno, da sempre, parte dell’alimentazione delle popolazioni stanziate lungo le coste venete. Apprezzate per il gusto particolare e per la facilità di preparazione sono consumate sia fresche che per la preparazione di trasformati alimentari. Del resto la tecnologia di conservazione di…
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Schia della laguna di Venezia PAT

La schia è un crostaceo di dimensioni ridotte che vive sul fondo della laguna veneta e alle foci dei fiumi che in questa sfociano. Rappresenta una delle specie ittiche un tempo considerate poco pregiate e snobbate dalle tavole più raffinate, ma ora rivalutate a livello gastronomico e conseguentemente a livello economico. La pesca di questo…
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Seppia bianca di Chioggia PAT

Vari documenti attestano la rinomanza della Seppia di Chioggia, fin dal tempo di Plinio il Vecchio (I secolo d.C.), periodo nel quale già venivano utilizzati attrezzi come la “nassa”, il “trimaglio” e il “cogollo”, usati ancora oggi. Testimonianze risalenti agli anni ‘30 del secolo scorso, riportano che della seppia non si buttava niente poiché i…
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Trota fario delle valli vicentine PAT

L’Italia è uno dei Paesi maggiori produttori al mondo di trote e nel Veneto gli allevamenti si concentrano nella provincia di Vicenza. Pesce caratteristico di torrenti e ruscelli, la trota può vivere anche in laghi e corsi di fondovalle purché con acque fresche e molto ossigenate. Sin dal 1956 nelle acque che scorrono nei comuni…
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Trota iridea del Sile PAT

In Veneto, in particolare lungo il corso del fiume Sile (il più grande fiume italiano da risorgive), favorita dalle numerose acque fresche di risorgiva presenti nella zona, sono stati avviati, sin dalla fine degli anni ‘50, i primi esempi di “troticoltura” in Italia, che ne hanno reso caratteristico il prodotto e sono stati presi da…
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Trota iridea della valle del Chiampo PAT

Nella valle del Chiampo, in provincia di Vicenza, vengono allevate le trote della specie iridea, che rispetto alle altre razze è di più facile allevamento e minor costo di produzione. Questo allevamento viene attuato sin dagli anni ‘60 del secolo scorso, dopo che nella vicina valle dell’Astico si era avviato con successo l’allevamento delle trote…
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Vongola verace del Polesine PAT

La vongola verace (Tapes philippinarum) è un mollusco, caratterizzato da conchiglia di forma ovale, leggermente troncata nella parte posteriore, con valve solcate da striature radiali che si incrociano con solchi concentrici di accrescimento ben evidenti. Ha una larghezza variabile di 4-6 cm. La colorazione esterna della conchiglia è generalmente biancastra o bruno chiara, talvolta giallastra,…
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Gastronomia

Frittata con i bruscandoli PAT Veneto

La frittata con i bruscandoli  è il piatto tradizionale che viene gustato durante la festa di San Marco, il 25 aprile, generalmente festeggiata in Veneto con un pic-nic sulle rive dei fiumi o in qualche bel prato in campagna. Nel VIII secolo, alle origini della festa, la popolazione era povera e questo piatto si poteva preparare semplicemente…
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Radici e fasioi PAT Veneto

Il piatto “Radici e fasioi” ha radici profonde nella cultura contadina del Veneto, dove la disponibilità di ingredienti freschi e locali era fondamentale per la cucina quotidiana. Nelle campagne venete, i fagioli erano una fonte primaria di proteine e venivano abbinati con le radici invernali, disponibili anche nei mesi più freddi. Questo piatto riflette la…
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Risotto con i Bruscandoli PAT Veneto

Il risotto con i bruscandoli è un piatto della tradizione rurale veneta, particolarmente diffuso durante la primavera, quando questi germogli selvatici spuntano spontaneamente nelle campagne. I bruscandoli sono apprezzati per il loro sapore delicato e leggermente amarognolo, che richiama quello degli asparagi selvatici. La raccolta dei bruscandoli, conosciuta anche come andar per erbe, è una…
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Prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)

Miele dei Colli Euganei PAT Veneto

Il miele è il prodotto del nettare dei fiori che le api bottinano, trasformano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare; si tratta di una sostanza zuccherina dall’odore gradevole e dal gusto più o meno dolce. È composto da acqua, zuccheri semplici, enzimi, vitamine, sali minerali e sostanze ormonali. Si presenta semi-liquido, vischioso, trasparente, dalla…
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Miele del delta del Po PAT Veneto

Il “miele del delta del Po” è stato prodotto nella zona sin dai tempi dell’antica Roma. Esistono fonti storiche che ne attestano la produzione nel territorio fin dall’epoca di Plinio il Vecchio. Questi infatti scrive: “gli apicoltori si muovevano per mesi lungo il corso del Po per sfruttare gli ambienti delle sponde del fiume lussureggianti…
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Miele del grappa PAT Veneto

Nella zona del Grappa, ricca di specie floreali, la produzione di miele ha avuto un notevole sviluppo e, soprattutto nell’ultimo secolo, ha assunto dimensioni notevoli e produzioni di qualità elevate, apprezzate per le particolari caratteristiche organolettiche che il prodotto riesce a manifestare. Storicamente, questo è un territorio ideale per l’apicoltura, soprattutto perché è possibile valorizzare…
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Miele del Montello PAT Veneto

L’uomo ha iniziato ad adoperare il miele già dalla preistoria, intuendone l’alto valore alimentare e le sue proprietà. In Italia l’apicoltura è ben radicata e si stimano in novantacinquemila gli apicoltori attivi. Nel Veneto essi sono circa cinquemila, collocando la regione nelle prime posizioni nazionali. Durante l’Ottocento la produzione di miele era, principalmente, una componente…
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Miele della collina e pianura veronese PAT Veneto

L’apicoltura nel veronese ha origini relativamente recenti, ma ha avuto un notevole sviluppo nell’ultimo secolo, tanto da porre Verona ai primi posti nelle graduatorie nazionali per quantità annua di miele prodotto. Nel 1930 si tenne a Verona una conferenza su “Apicoltura e Agricoltura”, durante la quale il relatore prof. E. Perucci riportava questi dati: “Misi…
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Miele della montagna veronese PAT Veneto

Il miele è stato il primo dolcificante naturale per l’uomo, presente in tutte le civiltà. Durante l’ottocento nell’area montana veronese la produzione di miele trovava collocazione nell’autoconsumo familiare. L’apicoltura veronese è strettamente connessa con la vocazione frutticola dell’area, con il certosino lavoro di impollinazione da parte delle api e all’incremento produttivo della cerasicoltura. Nel 1964…
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Miele di Barena PAT Veneto

Il “miele di barena” è tipico dei Comuni della gronda lagunare dove sono presenti le barene, cioè le terre emerse a ridosso e all’interno della laguna, che confinano con l’acqua salmastra. Il genere di fiore da cui deriva il miele è Limonium specie vulgare, chiamato in gergo “fiorella di barena”, che fiorisce tra fine giugno-primi…
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Mieli dell’altopiano di Asiago PAT Veneto

L’apicoltura è un’attività ancora molto diffusa nel Veneto, una tra le regioni italiane maggiori produttrici di miele. Nell’Altopiano di Asiago, dove sono presenti numerosissime specie floreali, questa attività è presente da secoli nel sistema economico locale. Uno dei primi documenti ufficiali è un riconoscimento rilasciato all’apicoltura Guoli Giacomo in seguito alla partecipazione ad una mostra…
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Ricotta affumicata della Val Leogra PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. Dall’Agordino all’Altopiano del Cansiglio, al Grappa, le diverse tecniche di affumicatura, con essenze di ginepro o con fieno ed…
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Ricotta affumicata PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. La tecnica di affumicatura era utilizzata per permettere una maggiore conservabilità del prodotto, che in tal modo poteva essere…
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Ricotta da sacheto della Val Leogra PAT Veneto

La ricotta è uno dei prodotti tipici legato alla produzione casearia. Nella zona della Val Leogra, la particolarità di questo alimento, è legata all’utilizzo, per produrla, di sacchetti di canapa per far scolare il liquido di risulta. Un tempo l’acidificazione del siero avveniva mettendo nel siero della farina gialla e a volte un po’ di…
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Ricotta fioreta delle vallate vicentine PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. Dall’Agordino all’Altopiano del Cansiglio, al Grappa, le diverse tecniche di affumicatura, con essenze di ginepro o con fieno ed…
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Ricotta pecorina dei Berici PAT Veneto

L’allevamento ovino era un tempo molto diffuso e dove vi era produzione di formaggio pecorino, si faceva anche la relativa ricotta. Nel basso vicentino un sistema per conservare per qualche tempo le ricotte era quello di metterle nel siero ottenuto dalla cottura del formaggio aggiungendovi sale, aceto e latte fresco. Ancora oggi la tradizione di…
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Ricotta pecorina stufata dei Berici PAT Veneto

L’allevamento ovino era un tempo molto diffuso e dove vi era produzione di formaggio pecorino, si faceva la relativa ricotta, anche quella stufata. Non esistevano i frigoriferi, la ricotta durava poco e cuocerla consentiva di conservarla. La penuria di cibo e la modesta dimensione della produzione, d’altronde, dettavano l’esigenza di dilazionare il consumo dei viveri…
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Ricotta Schotte PAT Veneto

L’affumicatura è uno dei metodi più antichi e naturali per ottenere una prolungata conservazione dei prodotti. Data la sua facilità di realizzazione e la notevole quantità di materia da ardere presente in montagna, è una usanza tipica delle zone montane di tutta la nostra regione. Nella zona di Sappada questa tradizione continua ancora oggi, ma…
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I PAT: prodotti agroalimentari tradizionali sono produzioni riconosciute dal Mipaaf in ogni regione d’Italia: cosa sono e quanto contano sul territorio? Le produzioni di qualità italiane sono numerose e tra loro troviamo i Prodotti Agroalimentari Tradizionali: PAT. Si tratta di produzioni tipiche che nel loro processo di produzione non subiscono modifiche da almeno 25 anni.

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