Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)
Vegetali della Regione Campania
PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI
Acqua di pomodoro PAT
Aglio dell’Ufita PAT
Albicocca del Vesuvio PAT
Amarene appassite dei Colli di San Pietro PAT Campania
Antica pera da sidro del Matese PAT
Arancia di Pagani PAT Campania
Arancia di Sorrento PAT Campania
Broccolo del Vallo di Diano PAT Campania
Broccolo di Paternopoli PAT
Broccolo primaverile di colore verde scuro intenso e di dimensioni medio grandi; ha ciclo annuale e radice fitonante con scapo carnoso, spesso e turgido, ben ramificato. Lo scapo presenta una polpa tenera croccante quando cruda, succosa, dolce e di sapore gradevole dopo la cottura.
Broccolo friariello di Napoli – Friariello PAT Campania
Broccolo San Pasquale PAT Campania
Caldarroste in sciroppo e rum PAT Campania
Cappella (senatore Cappelli) Saragolla e Marzellina PAT Campania
Carciofo bianco PAT Campania
Carciofo capuanella PAT Campania
Carciofo di Castellammare PAT Campania
Carciofo di Montoro PAT Campania
Carciofo di Pietrelcina PAT Campania
Carciofo di Pignatella PAT Campania
Carciofo di Procida PAT Campania
Cardillo PAT Campania
Il Cardillo è un’erba spontanea, vivace, corrispondente alle specie del genere Sonchus asper (nel Sannio) o oleraceus (Irpinia); vengono anche consumate le specie tenerrimus, maritimus ed arvensis. si sviluppa su terreni lavorati con una rosetta di foglie lanceolate, con spine ai margini, con fittone sviluppato. si consumano le foglie giovani.
Cardone PAT Campania
Carlentina, carosella, marzocca, pappola e risciola PAT
Castagna “ufarella” o “vofarella” PAT Campania
La castagna Ufarella potrebbe essere una delle varietà pregiate che Plinio colloca in Campania, in particolare la Tereiana: “Sono più buone da mangiare se tostate; vengono anche macinate e costituiscono una sorta di surrogato del pane durante il digiuno delle donne»
Castagna del Monte Faito PAT Campania
Castagna di Trevico PAT Campania
Castagna jonna di Civitella Licinio PAT Campania
Castagna o marrone del Partenio PAT Campania
Castagna tempestiva e castagna paccuta del vulcano Roccamonfina PAT Campania
Castagne del prete – Castagne “infornate” o “nvornate” – Castagne mosce o tenerelle PAT Campania
Castagne di Acerno PAT Campania
Cavolfiore gigante di Napoli PAT Campania
Cavolo da minestra PAT Campania
Le foglie, raccolte scalarmente, sono prive di cuticola cerosa evidente il che le rende adatte al consumo umano, sia come ingrediente fondamentale di minestre, sia come mezzo estemporaneo di cottura (ad esempio, del parrozzo o anche delle salsiccie sotto la cenere). Diffusa nell’orticoltura di montagna, per la resistenza a gelate tardive ed al clima rigido.
Cece dell’Ofanto PAT Campania
Cece di Cicerale PAT Campania
Cece di Valle Agricola PAT Campania
Ecotipo locale, con cece di piccole dimensioni, di colore nocciola molto chiaro, buccia (tegumento) sottile, di elevata digeribilità, con sapore caratteristico ed intenso, e caratteristiche organolettiche di pregio.
Cece nero del Fortore PAT Campania
Ecotipo locale, con cece di piccole/medie dimensioni, di colore nero, buccia (tegumento) molto spessa e ferrosa, di non facile cottura, con sapore caratteristico ed intenso, e caratteristiche organolettiche di pregio.
Cece piccolo del Sannio PAT Campania
Cicoria selvatica PAT Campania
Cicoria verde di Napoli PAT
Negli orti familiari della provincia di Napoli si coltiva tradizionalmente una varietà di cicoria, caratterizzata da foglie dal colore verde molto brillante, frastagliate, con costola evidente e dal sapore delicato e lievemente amaro, detta cicoria verde di Napoli o “puntarella”.
Ciliegia del Monte e della Recca PAT Campania
Ciliegia di Bracigliano e di Siano PAT Campania
Ciliegia di Pimonte PAT Campania
Ecotipo locale probabilmente derivato dalla “Pagliaccia” o “Pallaccia” con frutti di pezzatura grossa, di forma tondeggiante, con peduncolo allungatoe nocciolo di grandezza media. Buccia di colore rosso scuro, polpa soda e succosa poco aderente al nocciolo, sapore ottimo.maturazione dei frutti fra fine giugno e prima decade di luglio.
Ciliegia Maiatica di Taurasi di Melella e di San Pasquale PAT Campania
Cipolla Alifana PAT Campania
Cipolla bianca di Pompei PAT Campania
Cipolla di Airola PAT Campania
Cipolla di Eremiti PAT Campania
Il nome deriva da Eremiti, frazione del comune di Futani (SA). Il territorio di produzione coincide con quello di Futani e dei comuni viciniori. Cipolla di pezzatura più grande rispetto alle altre specie di colore rosso-rosaceo di forma schiacciata, discoidale con i bordi arrotondati. Di sapore dolciastro.
Cipolla di Vatolla PAT Campania
Il nome deriva da Vatolla, frazione del comune di Perdifumo (SA). Il territorio di produzione coincide con quello di Perdifumo e dei comuni viciniori.
Cipolla ramata di Montoro PAT Campania
Corresce re cucozza janca di Aquilonia PAT Campania
Cuccija PAT Campania
Curn’ciell a Callariell PAT Campania
Fagioli Lardari PAT Campania
Fagioli Quarantini e Tabacchini PAT Campania
Fagioli S’Anter di Casalbuono PAT Campania
Fagioli tabaccanti di Casalbuono PAT Campania
Fagiolo a formella PAT Campania
Fagiolo a pisello PAT Campania
Baccello di forma tondeggiante, di colore giallo a maturazione, di lunghezza media, con filo di sutura assente; seme di dimensioni notevoli, di colore bianco, forma tonda – ovale irregolare. la pianta ha portamento rampicante.
Fagiolo bianco di Montefalcone PAT Campania
Fagiolo dell’occhio PAT Campania
Fagiolo della regina di San Lupo PAT Campania
Ecotipo locale con baccello schiacciato, con 5-6 semi, seme di forma irregolare, depressa, poligonale; dimensione medio-piccola; colore nocciola molto chiaro, più scuro in corrispondenza della cicatrice ilare, buccia sottilissima, di elevata digeribilità; pianta a portamento rampicante, sviluppo indeterminato, fiore bianco con sfumature violacee.
Fagiolo dente di morto PAT Campania
Fagiolo di cera PAT Campania
Fagiolo di controne PAT Campania
Fagiolo di Gallo Matese PAT Campania
Fagiolo di Gorga PAT Campania
Fagiolo di Mandia PAT Campania
Ecotipo locale ad habitus indeterminato con seme di forma ovoidale-allungato, di grandi dimensioni, di colore grigio sfumato; il baccello è di dimensioni medie, giallo crema a maturazione cerosa e giallo paglierino a maturazione piena, coltivato su file, tipicamente consociato a mais il cui stocco funge da tutore.
Fagiolo di Volturara Irpinia PAT Campania
Fagiolo Mustacciello PAT Campania
Pianta erbacea annuale rampicante, di altezza fino a 1,7 mt, a sviluppo indeterminato, frutto a forma di baccello di circa 10-12 cm. dal colore giallo-verde; seme di forma sferica, colore bianco con cerchiatura nera a forma di baffo (da cui deriva il nome) in corrispondenza dell’ilo, buccia sottile.
Fagiolo Risillo PAT Campania
Fagiolo San Pasquale di Casalbuono PAT Campania
Fagiolo striato del Vallo di Diano PAT Campania
Fagiolo tondino bianco del Sannio PAT Campania
Fagiolo tondino bianco del Vallo di Diano PAT Campania
Fagiolo zampognaro PAT Campania
Fagiolo zolfariello PAT Campania
Ecotipo locale ad habitus indeterminato con seme di forma ovoidale-allungato, di piccole dimensioni, di colore paglierino chiaro, con una caratteristica nota zolfigna nel sapore; il baccello è di dimensioni medie, giallo crema a maturazione cerosa e giallo paglierino a maturazione piena, coltivato su file, tipicamente consociato a mais il cui stocco funge da tutore.
Farro dicocco del Sannio – Pane e pasta di farro PAT Campania
Fava di Miliscola PAT Campania
Fichi di San Mango PAT Campania
Fichi secchi con il miele PAT Campania
Fico bianco della vendemmia PAT Campania
orti della provincia, area vesuviana, città di Napoli, Portici.
Fico lardaro PAT Campania
Frutto di grandi dimensioni (da cui il nome), schiacciati, buccia di colore verde con sfumature color porpora, polpa consistente, rossa, sapore dolce, mantiene la sua consistenza anche a maturazione; adatto a confetture e conserve.
Fico troiano PAT Campania
orti della provincia, area vesuviana, città di Napoli, Portici.
Finocchio di Sarno PAT Campania
Finocchio palettone PAT Campania
Fragolata di Acerno PAT Campania
Fragolina degli Alburni e dell’Alto Sele PAT Campania
La fragolina selvatica (Fragaria Vesca), o fragolina di bosco è una specie diploide spontanea, presente nell’area considerata da tempo immemorabile, dove ha sviluppato popolazioni caratterizzate dalla elevata qualità organolettica dei frutti, che inoltre, pur essendo selvatici, hanno dimensioni relativamente elevate grazie alla forma allungata.
Frutti di bosco di Acerno PAT Campania
Fungo porcino del Vulcano di Roccamorfina PAT Campania
Giallona di Siano PAT Campania
Grano arso PAT Campania
Prodotto storicamente povero, tipico delle aree cerealicole del sud italia (irpinia, fortore, foggiano), legato alla pratica della spigolatura praticata dalle donne nei grandi latifondi coltivati a grano, nelle aree interne subappenniniche di Campania e Puglia.
Grano romanella PAT Campania
Varietà di grano tenero (triticum sativum.a. aestivum) caratterizzata da chicchi di colore rossastro, spiga chiara, piccola, a sezione rettangolare-ellittica, con reste corte, chicco rugoso. Pianta di dimensioni non elevate, con accestimento limitato.
Granturco della quarantina PAT Campania
Granturco di Gallo Matese PAT Campania
Kaki vaniglia napoletano PAT Campania
Lenticchia del Sannio PAT Campania
Lenticchia di Valle Agricola PAT Campania
Limone di Procida PAT Campania
Limoni dei Campi Flegrei PAT Campania
Lupino gigante di Vairano PAT Campania
Mais rosso di Baselice PAT Campania
Forma della spiga (impropriamente chiamata pannocchia) allungata, di colore rosso, lunghezza 25 cm ma variabile, cariossidi ricche di antocianine e beta carotene.
Mais spiga (spogna) bianca PAT Campania
Mandarino comune vesuviano PAT Campania
Mandarino dei campi Flegrei PAT Campania
Marrone di S. Cristina PAT Campania
Marrone di Scala PAT Campania
Mela bianca di Grottolella – Mela renetta champagne PAT Campania
Pianta di dimensioni medio-grande con impalcatura a 1,5-2 metri dal terreno, allevata a vaso o in forma libera, a fioritura medio-tardiva; Mela di pezzatura media, di colore giallo-champagne con punteggiature scure, evidenti, omogeneamente distribuite; pasta bianca, compatta, molto dolce, aromatica e serbevole. La raccolta viene effettuata dopo la prima quindicina di ottobre.
Mela capodiciuccio PAT Campania
Mela chianella PAT Campania
La mela “Chianella” è una varietà tipica dell’area collinare dell’Irpinia e in parte del Sannio ed è presente ancora, a livello di piante sparse, nella azienda di frutticole locali. Presenta un frutto di medie dimensioni, a polpa e buccia giallo-paglierino a maturazione, dal sapore dolce e aromatico. Matura nella seconda decade di settembre.
Mela chichedda PAT Campania
Mela limoncella e limoncellona PAT Campania
Mela San Giovanni PAT Campania
Mela sergente PAT Campania
Mela tubbiona PAT Campania
Mela zitella PAT Campania
Melanzana cima di viola PAT Campania
Melanzana lunga di Napoli PAT Campania
Melanzana paccia PAT Campania
Melata di fichi del casertano PAT Campania
Melone di Altavilla PAT Campania
Melone di Capua PAT Campania
Melone a maturazione estiva, con buccia interamente solcata da rughe con andamento irregolare, longitudinali; forma lievemente ovale, colore verde medio, polpa colore giallo paglierino molto chiaro, con riflessi verdi vicino alla buccia; consistenza della polpa pastosa, ricca di acqua, sapore dolce e fresco, ricca di semi centrali, di colore verde.
Melone napoletano PAT Campania
Nocciola camponica PAT Campania
Nocciola Mortarella PAT Campania
Nocciola riccia di Talanico PAT Campania
Nocciola San Giovanni PAT Campania
Noce di Sorrento PAT Campania
Noce malizia e noce di San Martino PAT Campania
Oliva caiazzana PAT Campania
Oliva marinese PAT Campania
Oliva masciatica PAT Campania
L’oliva masciatica è una varietà tipica dell’Alta Irpinia, ed è diffusa soprattutto nei comuni di Lacedonia e Bisaccia. è un frutto di media pezzatura a maturazione medio-tardiva e viene sfruttata per confezionare un olio dall’aroma fruttato e dal sapore tendenzialmente dolce.
Oliva salella ammaccata del Cilento PAT Campania
Oliva Tifatina o del Tifata PAT Campania
Oliva vernacciola di Melizzano PAT Campania
Olive della cv Vernacciola conservate nei seguenti modi: – nere, snocciolate conservate in olio e condite con spezie ed aromi tipici dell’area di produzione; – nere intere appassite in forno a legna e condite con spezie ed aromi tipici dell’area di produzione; – olive nere intere conservate in salamoia .
Olive pisciottane schiacciate sott’olio PAT Campania
Origano del Matese PAT Campania
Panzarieddi di Casalbuono PAT Campania
Papacella PAT Campania
Peperoncino della tipologia TOPEPO con frutti tondi rossi o verdi con polpa dolce e spessa che sono utilizzati per la conservazione sottaceto (con diverse varianti culinarie da zona a zona). Si coltivano anche tipologie piccanti. I frutti “conservati” rientrano in molte ricette tipiche campane.
Patata di Acerno PAT Campania
Patata di Monte San Giacomo PAT Campania
Patata di Trevico PAT Campania
Patata fresca campana PAT
Patata nera del matese PAT Campania
Patata novella PAT Campania
Patata ricciona o riccia di Napoli PAT Campania
Pianta a portamento alto, con corolla del fiore media, ed epoca di maturazione molto tardiva, il tubero è di forma arrotondata di colore beige chiaro con polpa color crema, il colore alla base degli occhi ( numerosi) è di colore giallo.
Patata rossa del Vallo di Diano PAT Campania
Patata sotterrata di Calvaruso PAT Campania
Peperoncini ripieni al tonno PAT Campania
Peperoncini verdi friarielli o di fiume PAT Campania
Peperoncino friariello napoletano PAT Campania
Peperoncino friariello nocerese PAT Campania
Peperone cazzone PAT Campania
Peperone papaccella PAT Campania
Peperone quarantino di San Salvatore PAT Campania
Peperone sassaniello PAT Campania
Peperoni quagliettani PAT Campania
Pera carmosina PAT Campania
Frutto autoctono, di pezzatura media (50-60 gr), a forma piriforme poco allungata, con buccia liscia di colore giallo-verde, rossastro nelle parti espsote al sole. La polpa è bianca, granulosa, zuccherina profumata, fondente e acidula, di ottime qualità gustative. Matura da metà luglio a tutto Agosto.
Pera del rosario PAT Campania
Pera lardara PAT Campania
Pera mastantuono PAT Campania
Pera pennata PAT Campania
Pera Sant’Anna e pera spina PAT Campania
Pera sorba PAT Campania
Pera spadona PAT Campania
Percoca col pizzo PAT Campania
Percoca puteolana PAT Campania
Percoca terzarola PAT Campania
Pesca bianca di Napoli e pesca bellella di Melito PAT Campania
Pesca poppa di venere PAT Campania
Peschiole PAT Campania
Pezzetta ‘e vino cuotto PAT Campania
Dolci di forma romboidale, con altezza maggiore mediamente di 10 cm, altezza minore 6 cm, altezza 3 cm, gelatinoso ma molto consistente, di colore vinaccia molto scuro, esternamente con una crosta sottile e compatta. Sapore dolce, marcato, con retrogusto aspro riconducibile al mosto, profumo agrumato.
Piselli cornetti PAT Campania
Pisello centogiorni PAT Campania
Pomodori secchi sott’olio PAT Campania
Pomodorino campano PAT Campania
La denominazione “Pomodorino Campano” designa le bacche che derivano dagli ecotipi “Corbarino” e “Vesuviano” coltivati nel territorio della regione Campania.
Pomodorino corbarino PAT Campania
Prodotto prevalentemente sulle colline di Corbara, nell’agro Nocerino-Sarnese, in provincia di Salerno (ma anche in provincia di Napoli, nell’area Pompeiana-Stabiese), questo pomodorino, di colore rosso intenso, con una caratteristica forma allungata tendente al piriforme e dal tipico sapore agro-dolce, rappresenta una delle più significative testimonianze della tradizione rurale locale.
Pomodorino dell’Ufita PAT Campania
Pomodorino di Rofrano PAT Campania
Pianta a sviluppo indeterminato a portamento eretto, con altezza della pianta di 130 cm; la bacca è del tipo San Marzano, di colore rosato a maturazione, con mucrone terminale; il colletto verde ricopre quasi la metà del frutto, che ha buona consistenza e colore del mesocarpo rosso.
Pomodorino giallo PAT Campania
Pianta a sviluppo indeterminato molto vigorosa, tollerante alle principali malattie del pomodoro, la bacca tondeggiante leggermente schiacciarta ai poli, il colore esterno è giallo aranciato, la polpa di colore rosa salmone.
Pomodorino seccagno di Gesualdo PAT Campania
Pianta determinata di medio sviluppo e compatta, le bacche sono tonde squadrate, di colore rosso intenso di consistenza media e di buon sapore.
Pomodoro cannellino flegreo PAT Campania
La coltivazione del Cannellino Flegreo è diffusa, secondo testimonianze indirette, almeno dalla fine dell’800. La peculiarità del suo radicamento territoriale risiede nella sua capacità di adattarsi al pedoclima dell’area flegrea, caratterizzato da terreni vulcanici sabbiosi. Il prodotto è sempre stato essenzialmente destinato alla produzione di conserve oltre che al consumo da fresco.
Pomodoro di Sorrento PAT Campania
Pomodoro fiaschello di Battipaglia PAT Campania
Il pomodoro fiaschello è stato introdotto da Napoli agli inizi del ‘900 ed è stato coltivato in mopdo intensivo negli anni dal 1940 al 1980, per l’industria conserviera del polo nocerino-sarnese, per poi essere soppiantato dagli ibridi moderni per l’industria.
Pomodoro guardiolo PAT Campania
Pomodoro pelato di Napoli PAT Campania
La denominazione “Pomodoro Pelato di Napoli” è stata usata, già negli anni 50, per definire le bacche di pomodori, tradizionalmente riconducibili agli ecotipi San Marzano ma poi genericamente di forma allungata, sottoposti, rigorosamente interi, a spellatura per scottatura in acqua bollente e quindi posti, assieme a succo di pomodoro, in scatole di banda stagnata.
Pomodoro Re Umberto PAT Campania
Pomodoro sarvatico PAT Campania
Prugna coglipiecuri PAT Campania
Rapa catozza PAT Campania
Risi di Casalbuono PAT Campania
Scarola bianca riccia schiana PAT Campania
Sciuscillone PAT Campania
Sécena PAT Campania
Varietà di Segale con cariossidi di colore grigiastro, tipicamente allungate con apici appuntiti, vestite; si presentano frammiste ad altri semi di infestanti, graminacee, brassicacee e leguminose.
Sedano di Gesualdo PAT Campania
Speuta PAT Campania
Susina botta a muro PAT Campania
Susina Marmulegna PAT Campania
Susina pappacona PAT Campania
Susina pazza, Scarrafona e Turcona PAT Campania
Tartufo di Ceppaloni PAT Campania
Tartufo di Colliano PAT Campania
La tartufaia naturale è l’appezzamento di terreno, l’argine e il bosco in cui si trovano i corpi fruttiferi del fungo. Le aree di vegetazione del Tuber Aestivum Var. uncinatum Chatin nel comprensorio “Alto Sele” sono ubicate nei boschi di faggio, carpino, quercia e nocciolo a quote che vanno dai 200 ai 1500 metri sul livello del mare
Tartufo nero del matese PAT Campania
Tartufo nero di Bagnoli Irpino PAT Campania
Timo delle coste del Mutria PAT Campania
Torzella PAT Campania
Uva armonera del Cilento PAT Campania
È una varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha bacche di dimensioni medie, rotonde, con bacche di colore violaceo a maturità; la polpa è dolce e croccante. Il grappolo è mediamente compatto.
Uva bianca a cuore del Cilento PAT Campania
È una varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha bacche di dimensioni medie, rotonde, con bacche di colore verde chiaro a maturità; la polpa è dolce e croccante. Il grappolo è mediamente compatto.
Uva catalanesca PAT Campania
Uva coda di volpe rossa PAT Campania
Uva cornicella PAT Campania
Uva lengua de femmina PAT Campania
Uva salamanna PAT Campania
Uva sanguinella PAT Campania
Varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha grappoli di media grandezza, acini fitti ed allungati, carnosi dolci, poco sugosi, polpa croccante, matura in agosto; il colore dell’acino varia, secondo l’esposizione solare, da verde a giallo dorato.
Virni PAT Campania
Varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha grappoli di media grandezza, acini fitti ed allungati, carnosi dolci, poco sugosi, polpa croccante, matura in agosto; il colore dell’acino varia, secondo l’esposizione solare, da verde a giallo dorato.
Zafferano PAT Campania
Zucca lunga di Napoli PAT Campania
Zucca napoletana dolce PAT Campania
Zucchino San Pasquale PAT Campania
*Deroga alle norme igienico sanitarie
I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola
Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.