PAT Vegetali allo stato naturale o trasformati della Regione Friuli Venezia Giulia

Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT)

Vegetali della Regione Friuli Venezia Giulia

PRODOTTI VEGETALI ALLO STATO NATURALE O TRASFORMATI

Aglio di Resia PAT Friuli Venezia Giulia

Il bulbo (testa – glaua o laua) dell’Aglio di Resia si presenta generalmente di piccole dimensioni come pure i bulbilli (spicchi – noize o nöghize) in esso contenuti in numero variabile da 6 a 8, e solo talvolta 10. Caratteristico è il colore rossastro assunto generalmente dal secondo strato delle tuniche sterili che rivestono il…

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Asparago verde in agrodolce PAT Friuli Venezia Giulia

Gli asparagi verdi in agrodolce sono asparagi verdi interi, lunghi circa 16 cm, conservati in vaso di vetro con il liquido di governo. Il liquido di governo è a base di acqua, aceto di vino, zucchero e sale. Nella soluzione vengono aggiunte delle spezie che danno un caratteristico gusto ed aroma.

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Blave di Mortean PAT Friuli Venezia Giulia

Farina da polenta ottenuta da varietà autoctone di mais coltivato in terreni del comune di Mortegliano. I terreni del Comune di Mortegliano nei quali avviene la coltivazione del mais “Blave di Mortean” devono essere irrigui. Il seme utilizzato, idoneo ad ottenere sfarinati per polenta di qualità, è selezionato valorizzando di preferenza varietà “autoctone”, cioè quelle…

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Castagna canalutta PAT Friuli Venezia Giulia

La varietà di castagna è indigena, come attesta il nome, della località di Canalutto, sita in comune di Torreano (UD), ove il castagno –  come in altre zone caratterizzate da terreni acidi delle Alpi – costituiva un importante apporto amilaceo alla dieta delle popolazioni locali. Le imponenti dimensioni di molti alberi testimoniano la loro età…

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Castagna di Mezzomonte PAT Friuli Venezia Giulia

Il nome di questa cultivar, e quindi quello del relativo frutto (castagna), deriva dalla frazione di Mezzomonte di Polcenigo, indicando la sua antica presenza in zona e il suo forte legame con il territorio. Al pari di altre varietà coltivate nella stessa zona, ha trovato ottimali condizioni pedoclimatiche nella fascia prealpina in esame, grazie all’adeguata…

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Castagna obiacco PAT Friuli Venezia Giulia

La varietà è indigena delle Valli del Natisone (UD), ove il castagno – come in altre zone caratterizzate da terreni acidi delle Alpi – costituiva un importante apporto amilaceo alla dieta delle popolazioni locali. Le imponenti dimensioni di molti alberi testimoniano la loro età avanzata, sicuramente ultracentenaria. La tecnica colturale è immutata, rispetto al passato,…

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Cavolo cappuccio di Collina di Forni Avoltri PAT Friuli Venezia Giulia

La coltivazione del Cappuccio di Collina (nome locale: chiaput) è nota sin dai secoli scorsi. Il seme, tramandato da generazioni, è ancora quello originale e non se ne conosce la provenienza storica. Numerose sono le pubblicazioni sui giornali locali; inoltre, sono molteplici le indicazioni culinarie sull’utilizzo dei “crauti” ottenuti con questo ortaggio.

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Ciliegia Duracina di Tarcento PAT Friuli Venezia Giulia

La ciliegia Duracina di Tarcento gode da tempo di una vasta e riconosciuta fama. De Polo (1886) testimonia che “sulle colline di Tarcento e di Partistagno (Attimis)” si coltiva “con molto profitto” il ciliegio, per lo più della varietà Duracina di Tarcento: la produzione veniva esportata  anche in Austria, Russia, Baviera e Sassonia. La tecnica…

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Cipolla rosa della Val Cosa, Cipolla rosa di Castelnovo del Friuli e Cavasso Nuovo PAT Friuli Venezia Giulia

Da testimonianze locali emerge che, durante la prima metà del secolo scorso, la cipolla rosa era venduta nell’ambito dei mercati rionali di alcuni comuni della Val Cosa, da cui deriva appunto l’attuale denominazione attribuita al prodotto. Nel comune di Castelnovo del Friuli, in particolare, si ha memoria di personaggi femminili, note come rivendicules des semences,…

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Craut garp PAT Friuli Venezia Giulia

I crauti sono ottenuti mettendo “in concia” sotto sale o nell’aceto le foglie dei cavoli cappucci. Le varietà di cavolo utilizzate possono provenire da seme locale (famosi i cavoli cappucci di Collina di Forni Avoltri) oppure da seme di tipo commerciale con spiccate caratteristiche per essere trasformato.

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Fagioli borlotti di Carnia PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto ovale o quasi tondo, screziato o striato di rosso o viola sull’intera superficie. Lunghezza media del baccello: 20 – 22 cm, con normalmente internamente 8-9 semi. I più comuni sono i fagioli identificati con l’appellativo di “borlotto Carnia”, frutto di selezioni naturali e autoctone che durano da moltissimi decenni. Essendo il fagiolo una pianta…

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Fagiolo borlotto di Pesariis PAT Friuli Venezia Giulia

Di seguito sono riportati i principali elementi distintivi e di valutazione agronomica della varietà tradizionale Borlotto di Pesariis,  tratti dal lavoro di caratterizzazione e valutazione di varietà di fagiolo rampicante reperite nel corso del triennio 2001-03 (Pozzi e Miceli, 2004; Pozzi et al., 2004). Varietà locale rampicante di buona produttività ed ottime caratteristiche culinarie,…

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Fagiolo cesarins PAT Friuli Venezia Giulia

Una delle migliori varietà locali; adattata anche a stagioni relativamente calde.  Il seme piccolo, il legume poco appariscente e l’elevato numero dei baccelli per pianta si adattano alla produzione di granella secca. Presenta tegumento molto sottile, che predispone ad ottime caratteristiche culinarie.

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Fagiolo dal Voglut PAT Friuli Venezia Giulia

Il fagiolo plombin, detto anche “dal voglut” (in dialetto occhietto) per la decorazione che ha sul dorso, simile a un occhio, è caratterizzato da un ilo scuro. È una varietà tradizionale di buona produttività, adatta sia alla produzione di granella verde che secca, ma che richiede lunghi tempi di cottura.

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Fagiolo laurons PAT Friuli Venezia Giulia

Varietà tradizionale, adatta  alla produzione di granella verde e secca.Il lavoro di valutazione di varietà tradizionali di fagiolo rampicante in Friuli Venezia Giulia è stato condotto nel triennio 2001-04 all’interno del Progetto “Indagine sullo stato delle Risorse genetiche autoctone d’interesse agrario  del Friuli Venezia Giulia” quale parte del Programma  Nazionale “Biodiversità e Risorse genetiche” del Ministero…

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Fagiolo militons o militons 3 PAT Friuli Venezia Giulia

Il fagiolo militons Varietà locale multilinee  tra le più produttive, adatta per granella verde e secca, di buone caratteristiche culinarie. Il lavoro di caratterizzazione e valutazione di varietà tradizionali di fagiolo rampicante in Friuli Venezia Giulia è stato condotto nel triennio 2001-04 all’interno del  Progetto “Indagine sullo stato delle Risorse genetiche autoctone d’interesse agrario  del Friuli…

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Fagiolo rampicante Fiorina PAT Friuli Venezia Giulia

Fagiolo ad accrescimento indeterminato, baccelli lunghi circa 20 cm con screziatura rossa su fondo beige. N° 5-6 semi per baccelli. Semi ovali con screziatura rossa su fondo beige che all’invaiatura pesano fra 1,8 e 2,4 grammi. Resa alla sgusciatura del baccello invaiato uguale o superiore al 50%. Incidenza buccia su peso totale del seme all’invaiatura:…

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Fave di Sauris PAT Friuli Venezia Giulia

E’ una leguminosa fabaceae, in pieno sviluppo raggiunge 1,40 mt di altezza (circa). Ha una foglia pennata composta, costituita da 2-6 foglioline elittiche. Le foglie si distinguono anche per le peculiari pigmentazioni, con dei puntini neri che possono a distanza sembrare dei parassiti. Il fusto è molto delicato e  va sostenuto per evitare rotture, soprattutto…

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Figo moro PAT Friuli Venezia Giulia

Frutto: molto allungato rispetto al comune, si presenta sull’intersezione della base d’attacco al ramo con la foglia, solitamente singolo, o al massimo doppio per casi più frequente nella seconda fioritura. Matura in circa 30/35 giorni con un frutto mediamente del peso di circa 30/50 gr per frutto. Generalmente una pianta – in produzione da oltre…

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Lidric cul pòc PAT Friuli Venezia Giulia

Innumerevoli sono i riferimenti storici che testimoniano la tradizionale coltivazione di questa composita nella pianura friulana. Una citazione del lidrìc cul pòc si trova sull’edizione del 1974 de “Enciclopedia Monografica del Friuli Venezia Giulia” edita dall’Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia (Udine).

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Mais bianco perla friulano PAT Friuli Venezia Giulia

Il Mais Bianco Perla Friulano è un’antica varietà coltivata da diversi decenni, soprattutto nell’Italia nord-orientale, ovvero in Veneto e in Friuli (Bressan et al., 2003); nonostante l’avvento dei mais ibridi, più produttivi, è rimasta in coltivazione per le particolari caratteristiche della granella e per la peculiare qualità della farina.

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Mais da polenta PAT Friuli Venezia Giulia

In molte aziende, in particolare quelle zootecniche, da generazioni si tramandano l’uso del mais locale per la preparazione della farina di polenta. Si ricorda inoltre che nei periodi di “miseria e fame” (le due guerre mondiali) la polenta era il companatico principale per accompagnare tutto il misero mangiare quotidiano delle popolazioni del Friuli.

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Marrone striato del landre PAT Friuli Venezia Giulia

Il nome di questa cultivar, e quindi quello del relativo frutto (marrone), deriva dalla valle del Landre a Mezzomonte di Polcenigo, indicando la sua antica presenza in zona e il suo forte legame con il territorio. Al pari di altre varietà coltivate nella stessa zona, ha trovato ottimali condizioni pedoclimatiche nella fascia prealpina in esame,…

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Mela zeuka, zeuka, seuka PAT Friuli Venezia Giulia

La varietà deve ritenersi autoctona : il nome deriva da “Seuza”, frazione del comune di San Leonardo (UD), posto nel cuore delle Valli del Natisone. Alla fine del 1800 essa costituiva i due terzi della produzione melicola del Mandamento di Cividale – allora una delle più importanti zone frutticole del Friuli – ed assommava a…

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Patate di Ribis e Godia PAT Friuli Venezia Giulia

La coltivazione della patata a pasta bianca nel comune di Reana del Rojale risale a tre generazioni, e negli anni ha subito qualche variazione; negli anni cinquanta le patate da seme venivano acquistate dalla Carnia, dove venivano coltivate solo varietà a pasta bianca (Bianca carnica, Slava). Negli anni sessanta, con l’arrivo sul mercato delle varietà…

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Pera Pêr Martìn PAT Friuli Venezia Giulia

La presenza di peri della  varietà Pêr Martìn è attestata nella regione FVG da tempi molto antichi. Intorno al 1880, il  Pêr Martìn (nominato come pere “Martini”) è presente in Carnia, come dimostrano due elenchi cartacei (Archivio privato) che illustrano le varietà di fruttiferi coltivate rispettivamente da Luigi De Cillia, di Siaio di treppo carnico, e da…

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Pesca iris rosso PAT Friuli Venezia Giulia

La pesca Iris rosso deve la sua tradizionalità alla elevata diffusione, in particolare nell’Isontino, nel secondo dopoguerra; la varietà venne costituita e selezionata in loco dal cav. Pietro Martinis (1902 – 1969) che la diffuse nel 1950. Questa e altre cultivar di pesco costituite dal Martinis (denominate in modo collettivo “varietà isontine”) hanno svolto un…

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Pesca isontina PAT Friuli Venezia Giulia

La pesca Isontina deve la sua tradizionalità alla elevata diffusione, in particolare nell’Isontino, nel periodo compreso fra le due guerre. Questa e altre cultivar di pesco (denominate in modo collettivo “varietà isontine”) hanno svolto un ruolo determinante nello sviluppo dell’agricoltura nelle aree vocate alla peschicoltura della pianura friulana (Zandigiacomo, 2000). Questa varietà di pesco è…

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Pesca triestina PAT Friuli Venezia Giulia

La pesca Triestina deve la sua tradizionalità alla elevata diffusione, in particolare nell’Isontino, nel periodo compreso fra le due guerre e oltre; la varietà venne costituita nel 1937 in loco dal cav. Pietro Martinis (1902 – 1969). Questa e altre cultivar di pesco costituite dal Martinis (denominate in modo collettivo “varietà isontine”) hanno svolto un…

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Pierçolade PAT Friuli Venezia Giulia

La Pierçolade/Piarsolada/Persegada è un tipico dessert a base di pesche o nettarine mature e vino. Ai frutti maturi, sbucciati e tagliati a pezzi, vengono aggiunti vino (bianco o rosso) ed eventualmente altri prodotti alimentari, quali succo di limone (o fette di limone) e zucchero. Il prodotto viene servito in bicchieri o coppe dopo aver trascorso non meno…

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Radic di mont PAT Friuli Venezia Giulia

Pianta di colore verde-bruno che nasce e vegeta in alta montagna, presenta germogli filiformi di gusto leggermente amarognolo. Della pianta si raccolgono i germogli che vengono accuratamente puliti e lavati,  successivamente vengono scottati in olio, aceto, vino bianco, aromi, sale e zucchero. L’invasettamento viene eseguito a caldo con tutto il liquido di cottura.

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Radicchio canarino PAT Friuli Venezia Giulia

Gli agricoltori più anziani della zona ricordano di aver sempre prodotto questo tipo di radicchio che, per le aziende ad indirizzo produttivo misto (orto, stalla, coltura estensiva) un tempo tipiche della zona, rappresentava una tra le poche e sicure fonti di reddito durante la stagione invernale. Dal momento che non è stata reperita alcuna documentazione…

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Radicchio rosa di Sacile PAT Friuli Venezia Giulia

Radicchio a forma di rosa, di colore che va dal fuxsia al rosso rubino. si presenta sfuso in piccoli cespi con dimensioni che vanno dai 4 ai 7 cm. La sua principale caratteristica peculiare è di essere dolce al primo impatto, con un retrogusto lievemente amarognolo, e la sua fragrante croccantezza. Possiede elevate proprietà nutrizionali,…

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Rapa di Verzegnis PAT Friuli Venezia Giulia

Radicchio a forma di rosa, di colore che va dal fuxsia al rosso rubino. si presenta sfuso in piccoli cespi con dimensioni che vanno dai 4 ai 7 cm. La sua principale caratteristica peculiare è di essere dolce al primo impatto, con un retrogusto lievemente amarognolo, e la sua fragrante croccantezza. Possiede elevate proprietà nutrizionali,…

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Ràti PAT Friuli Venezia Giulia

Il ramolaccio o rafano (Raphanus sativus) appartiene alla famiglia delle crucifere. Ha caratteristiche simili al ravanello dal quale se ne differenzia per le maggiori dimensioni della radice ed il sapore più intenso e piccante. La parte edule è rappresentata dalla radice che si consuma cruda o cotta.

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Rosa di Gorizia PAT Friuli Venezia Giulia

Ecotipo di Cicorium Inthybus della sottospecie sativa, selezionata negli anni dai contadini delle varie zone di Gorizia; il colore del prodotto finito si presenta dal colore rosso intenso o con variegature e sfumature che portano verso il rosa o rosso granato a seconda del tipo di selezione effettuata dalle varie famiglie locali; la forma tipica che contraddistingue…

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Savors PAT Friuli Venezia Giulia

Miscela di ortaggi freschi triturati, salati e conservati in vasetti di vetro per insaporire le pietanze. I “savors” hanno rappresentato e rappresentano tuttora un, se non il “condimento”, che viene utilizzato in Carnia per insaporire moltissime pietanze della “povera” cucina carnica.

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Vellutata di asparago verde PAT Friuli Venezia Giulia

Nell’area interessata era consuetudine andare alla ricerca e alla raccolta dei turioni, parte edibile dell’asparago.  Nei greti dei torrenti quali il Cosa, il Cellina ed il Meduna, gli asparagi crescevano allo stato selvatico nelle lenti di sabbia tra le ghiaie e le pietre di ogni dimensione. In seguito, su piccoli fazzoletti di terra negli orti…

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Zucchino giallo di Sacile PAT Friuli Venezia Giulia

Lo Zucchino giallo di Sacile è il frutto di una selezione americana (Golden Kennedy) in onore al Presidente. Alla fine degli anno ’60 è stata poi selezionata da nostri agricoltori per uso familiare e poi per il commercio. Il frutto si mangia immaturo ad una lunghezza massima di 20 cm, presenta caratteristiche uniche: dolcissimo, digeribile…

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Lupino gigante di Vairano PAT Campania

Quella del lupino gigante di Vairano è un’antica produzione tradizionale che ha subito una contrazione a favore di nuove colture più redditizie, ma che mantiene un notevole riscontro in area locale e provinciale per le eccellenti caratteristiche del prodotto. Questo particolare lupino, che per le sue grandi dimensioni viene chiamato anche “lupinone di Vairano”, “gigante…

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Mais spiga (spogna) bianca PAT Campania

Il Mais spiga bianca è detto così per il colore della sua spiga, “spogna” in dialetto napoletano, che è, per l’appunto, di un colore bianco latte. è una coltivazione della provincia di Napoli, in particolare dei territori dell’Acerrano-nolano. Caratterizzato da una spiga dal sapore particolarmente dolce, è per lo più consumato fresco ed essiccato, una…

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Mandarino comune vesuviano PAT Campania

Frutto di forma sferica poco schiacciata ai due poli, dimensioni fra i 5 e 9 cm; colore giallo arancio, profumo delicato e caratteristico; buccia sottile, ricca in olii essenziali, non attaccata agli spicchi, che presentano numerosi semi; il frutto ha dimensioni medie, la polpa è molto succosa, aromatica e dolce. La maturazione cade nel mese…

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Mandarino dei campi Flegrei PAT Campania

Frutto di forma sferica leggermente schiacciata ai due poli, dimensioni fra i 4 e 7 cm; colore giallo arancio, profumo intenso e caratteristico; buccia sottile, ricca in olii essenziali, attaccata agli spicchi, che presentano numerosi semi; il frutto ha dimensioni medio-piccole, la polpa è molto succosa, aromatica e dolce. La maturazione cade nei mesi di…

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Marrone di S. Cristina PAT Campania

Il Marrone di Santa Cristina è una delle pregiate varietà di castagno prodotte nell’Avellinese, in particolare nell’area del Vallo di Lauro-Baianese, nei Comuni di Moschiano e Forino. Esso prende, infatti, il nome dall’omonima località sita nei pressi di tali comuni. è una castagna di medio-grossa pezzatura, color marrone scuro con polpa di colore giallino all’esterno…

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Marrone di Scala PAT Campania

Il comune di Scala, arroccato sulla parte montana della Costiera Amalfitana è rinomato per la coltivazione di una particolare varietà di castagno a cui dà il nome. I frutti, benché chiamati marroni, sono più propriamente castagne, poiché a differenza dei marroni non sono molto grandi e sono schiacciate da un lato. La polpa è bianca…

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Mela bianca di Grottolella – Mela renetta champagne PAT Campania

Pianta di dimensioni medio-grande con impalcatura a 1,5-2 metri dal terreno, allevata a vaso o in forma libera, a fioritura medio-tardiva; Mela di pezzatura media, di colore giallo-champagne con punteggiature scure, evidenti, omogeneamente distribuite; pasta bianca, compatta, molto dolce, aromatica e serbevole. La raccolta viene effettuata dopo la prima quindicina di ottobre.

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Mela capodiciuccio PAT Campania

La mela “Capodiciuccio”, o “cap’e ciucce”, tipica delle aree interne delle province di Avellino e Salerno è chiamata così per le sue grosse dimensioni. Il frutto è, infatti, piuttosto grande, ha una forma tendente al cono e il colore della buccia tendente al giallo. è particolarmente apprezzata per il suo gusto molto particolare e raffinato,…

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Mela chianella PAT Campania

La mela “Chianella” è una varietà tipica dell’area collinare dell’Irpinia e in parte del Sannio ed è presente ancora, a livello di piante sparse, nella azienda di frutticole locali. Presenta un frutto di medie dimensioni, a polpa e buccia giallo-paglierino a maturazione, dal sapore dolce e aromatico. Matura nella seconda decade di settembre.

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Mela chichedda PAT Campania

La mela “Chichedda” è tuttora coltivata nell’Avellinese, nella zona dell’Alta Valle del Calore e nell’Ofanto. è una varietà che matura in autunno, ma che per la sua serbevolezza si conserva molto bene fino a tutto l’inverno. I suoi frutti sono piccoli e rotondi, di colore giallo-verde con aree rosse e con la polpa bianca di…

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Mela limoncella e limoncellona PAT Campania

La mela Limoncella è tuttora diffusa un po’ in tutta la Campania. è un frutto di forma irregolare, tra l’ellissoidale ed il cilindrico di pezzatura medio-piccola; la sua buccia è gialla tendente al verde e presenta numerose lenticelle grosse e rugginose. La sua polpa è bianca, compatta, succosa e aromatica, caratterizzata da un retrogusto leggermente…

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Mela San Giovanni PAT Campania

La mela “San Giovanni” si chiama così perchè matura molto precocemente, intorno al giorno di San Giovanni, il 24 giugno. è coltivata in provincia di Avellino, nell’Alta Ufita, nell’area tra Grottaminarda ed Ariano Irpino. I frutti hanno una dimensione media e una forma tondeggiante, la buccia sottilissima è giallo-verdastra, leggermente colorata di rosso nella parte…

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Mela sergente PAT Campania

La mela “Sergente” è tuttora diffusa nelle province di Caserta, Avellino, Napoli e Benevento. è molto simile ad una altra varietà campana, l’Annurca, anche se è lievemente più grande e vagamente più aromatica; la sua pianta è molto vigorosa, e quindi impone sesti d’impianto ampi. La Sergente, insieme alla più nota Annurca, era alla base…

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Mela tubbiona PAT Campania

La “Tubbiona” è una mela coltivata da secoli nei pressi di Agerola, in provincia di Napoli. Ha un frutto di medie dimensioni che matura d’estate e si presenta di forma tronco conica, leggermente asimmetrica. La buccia è sottile, di colore verde tendente al giallo paglierino a maturazione piena; la polpa è di colore bianco crema,…

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Mela zitella PAT Campania

Nelle aree collinari e montane di Avellino e Benevento troviamo, nei frutteti misti di tipo familiare, ancora degli alberi molto vigorosi di mela “Zitella”, una cultivar un tempo largamente diffusa, assieme ad altre varietà tradizionali. Il suo frutto è piccolo, dalla forma appiattita ed asimmetrica e presenta una buccia di spessore medio sottile caratterizzata da…

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Melanzana cima di viola PAT Campania

Nell’Agro Acerrano-Nolano e Sarnese-Nocerino, in provincia di Napoli, viene coltivata la melanzana cima di viola, un ecotipo locale, autoctono, caratterizzato da bacche di particolare forma allungata e ricurva, che presentano la testa più grossa del corpo, un peduncolo leggermente spinoso e buccia molto lucida di colore viola scuro. Le dimensioni prevalenti della bacca variano dai…

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Melanzana lunga di Napoli PAT Campania

La presenza delle melanzane in Europa è molto antica venne probabilmente introdotta in Europa ad opera di mercanti arabi nel corso del basso medioevo. Come altri vegetali appartenenti alla famiglia delle solanacee, è stata per lungo tempo accompagnata da cattiva fama; per questa ragione la sua diffusione in Europa ebbe inizio solo a partire dal…

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Melanzana paccia PAT Campania

E’ un ecotipo locale, autoctono, che presenta bacche di forma sferica con un diametro fra i 7/8 cm. Varietà di colore verde nella fase che precede la maturazione e di colore tendente al rosso/violaceo a maturazione raggiunta. Come tutte le piante semiselvatiche e poco specializzate presenta una grande quantità di semi nella fase matura. I…

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Melata di fichi del casertano PAT Campania

La mielata di fichi veniva usata al posto del miele già nel III secolo a.C. e nel II d.C. dalle classi romane meno abbienti. Resti di questo prodotto sono state scoperti in barattoli negli scavi di Ercolano e Pompei distrutte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Nei loro trattati ne parlano Apicio, Columella, Plinio il…

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Melone di Altavilla PAT Campania

Il melone prodotto nella zona pianeggiante del territorio del comune di Altavilla Silentina, nel Salernitano, è in realtà un’anguria di grandi dimensioni detta anche “Gigante di Altavilla” o, in dialetto, “mulunessa”, che può raggiungere i 25 chili di peso. Il melone di Altavilla è tondo e ricoperto da una spessa buccia verde scuro, a volte…

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Melone di Capua PAT Campania

Melone a maturazione estiva, con buccia interamente solcata da rughe con andamento irregolare, longitudinali; forma lievemente ovale, colore verde medio, polpa colore giallo paglierino molto chiaro, con riflessi verdi vicino alla buccia; consistenza della polpa pastosa, ricca di acqua, sapore dolce e fresco, ricca di semi centrali, di colore verde.

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Melone napoletano PAT Campania

In tutto il Napoletano, con particolare concentrazione nell’agro Acerrano-Nolano, si coltivano da secoli due varietà di melone. Quello giallo, detto “capuaniello”, è, per l’appunto, di colore giallo ed è caratterizzato da un’elevata capacità di conservazione: pur raccogliendosi fra settembre ed ottobre, infatti, si consuma prevalentemente durante l’inverno ed in particolare nelle feste natalizie. L’altra varietà,…

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Nocciola camponica PAT Campania

La nocciola Camponica è coltivata soprattutto nelle aree collinari della provincia di Avellino. Il frutto ha forma subellissoidale, guscio resistente e seme grande a polpa soda, bianca, con perisperma che si stacca facilmente. Presenta ottime caratteristiche qualitative e i suoi frutti sono destinati soprattutto al consumo diretto. Difetta però nella produttività. è vocata in particolare…

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Nocciola Mortarella PAT Campania

Il paesaggio di ampie zone delle Campania è fortemente caratterizzato dalla coltivazione del nocciolo, coltura di antichissimo insediamento in Campania e di solida tradizione. Una varietà tipica della Campania è la Mortarella, caratterizzata da un frutto medio-piccolo, subcilindrico e compresso lateralmente. Il guscio della nocciola mortarella è abbastanza sottile, di colore marrone chiaro, con lievi…

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Nocciola riccia di Talanico PAT Campania

Talanico è una piccola ed isolata frazione del comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, situata sulle propaggini nord-occidentali dell’imponente gruppo montuoso del Partenio. In questa zona, dove confluiscono i confini delle province di Caserta, Avellino e Benevento, si coltiva una varietà tipica di nocciola detta “Riccia di Talanico”. Dotata di ottime…

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Nocciola San Giovanni PAT Campania

La nocciola San Giovanni ha una forma allungata e lievemente compressa ai lati. Il guscio è color marrone chiaro ed è piuttosto sottile, il seme è medio piccolo ed è molto apprezzato per le sue buone caratteristiche organolettiche. La San Giovanni presenta un’alta produttività ed è coltivata nelle aree pianeggianti delle province di Napoli e…

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Noce di Sorrento PAT Campania

L’antica presenza del noce in Campania è testimoniata dal ritrovamento negli scavi di Pompei di alberi di noce carbonizzati simili a quelli presenti oggi nella Regione. Il clima ed il fertile suolo campano, particolarmente favorevoli a tale coltura, ne hanno favorito l’ampia diffusione nelle aree pianeggianti e collinari. La varietà più pregiata è la “Sorrento”,…

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Noce malizia e noce di San Martino PAT Campania

La noce “malizia” o “milizia” (in foto) è coltivata nel Napoletano e nell’Avellinese, soprattutto nelle zone del Vallo Lauro e dell’Acerrano Nolano. è un frutto di forma allungata, leggermente ellittica, dal guscio sottile, chiaro e poco rugoso; è di dimensioni medio grandi ed ha un gheriglio di colore biondo chiaro ed una polpa soda e chiara…

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Oliva caiazzana PAT Campania

L’oliva Caiazzana è caratterizzata da maturazione molto precoce: l’invaiatura, cioè il passaggio del colore dei frutti dal verde al rosso vinoso, inizia già ai primi di ottobre. A maturazione completa l’oliva è di color rosso vinoso intenso, colorazione che interessa anche la polpa, fino al nocciolo. è utilizzata sia per la produzione di olio per…

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Oliva marinese PAT Campania

La Marinese é una cultivar locale, diffusa in particolare nel territorio di Paternopoli e nei comuni limitrofi. La pianta ha un portamento assurgente ed una chioma espansa e folta, caratterizzata da vigoria media e produttività abbondante, costante negli anni. L’invaiatura é precoce ed i frutti di medie dimensioni. L’oliva Marinese, di dimensioni medie, ha forma…

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Oliva masciatica PAT Campania

L’oliva masciatica è una varietà tipica dell’Alta Irpinia, ed è diffusa soprattutto nei comuni di Lacedonia e Bisaccia. è un frutto di media pezzatura a maturazione medio-tardiva e viene sfruttata per confezionare un olio dall’aroma fruttato e dal sapore tendenzialmente dolce.

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Oliva salella ammaccata del Cilento PAT Campania

Mezza oliva schiacciata, cultivar Salella, di forma semi-ovoidale, denocciolata, con lembi longitudinali della polpa sfrangiati. Colore da verde chiaro a scuro con leggero imbrunimento delle sezioni di spaccatura, a causa della presenza di clorofille e di ossidazione dei polifenoli dell’oliva. Pezzatura da 8 a 12 mm di diametro con lunghezza da 15 a 20 mm….

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Oliva Tifatina o del Tifata PAT Campania

Il colore della drupa è rosa, rossastro e nero, forma da sferoidale ad ovoidale con diametro massimo polare di 2,7 cm, longitudinale e trasversale di 2,1 cm, con superficie poco reticolata. Il peso medio di 100 olive è di circa 500,00 grammi; la lavorazione è quella tradizionale in salamoia. Il confezionamento tipico è in salamoia,…

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Oliva vernacciola di Melizzano PAT Campania

Olive della cv Vernacciola conservate nei seguenti modi: – nere, snocciolate conservate in olio e condite con spezie ed aromi tipici dell’area di produzione; – nere intere appassite in forno a legna e condite con spezie ed aromi tipici dell’area di produzione; – olive nere intere conservate in salamoia .

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Olive pisciottane schiacciate sott’olio PAT Campania

A Pisciotta, una deliziosa località del Cilento, in provincia di Salerno, ancora oggi si preparano le olive sott’olio secondo un’antica ricetta, dalla lavorazione molto elaborata e dagli ingredienti molto particolari. Le olive verdi vengono raccolte, lavate con acqua abbondante e depositate in una bacinella, nella quale si aggiungono calce in polvere e cenere; bisogna, poi,…

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Origano del Matese PAT Campania

Nell’area considerata si rinvengono spontanei diversi ecotipi della specie Origanum vulgare, appartenente alle Lamiacee; in particolare si riconoscono piante a infiorescenza bianca e piante (pirare e secondo alcuni più pregiate) ad infiorescenza di color lilla piu o meno intenso. la pianta perenne, erbacea, alta fra i 30 ed i 40 cm; il tipo piu aromatico…

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Panzarieddi di Casalbuono PAT Campania

Il seme di questo ecotipo presenta una forma tipicamente rotondeggiante, piccole dimensioni e un colore bianco. Nella pratica Casalbuonese questi ecotipi sono strettamente legati alla consociazione con il mais i cui steli rappresentano un ottimo sostegno allo sviluppo della leguminose, in alternativa i sostegni sono sostituiti da paletti di legno e reti di nylon. In…

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Papacella PAT Campania

Peperoncino della tipologia TOPEPO con frutti tondi rossi o verdi con polpa dolce e spessa che sono utilizzati per la conservazione sottaceto (con diverse varianti culinarie da zona a zona). Si coltivano anche tipologie piccanti. I frutti “conservati” rientrano in molte ricette tipiche campane.

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Patata di Acerno PAT Campania

La coltivazione della patata ad Acerno risale al periodo del Fascismo, tra gli anni ’30/’40, quando gli acernesi coltivavano le patate non solo negli orti vicino al centro abitato, ma anche in località Piano del Gaudo, a circa 1000 metri di altezza, ai piedi del Monte Polveracchio. Tale coltivazione avveniva non solo per soddisfare le…

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Patata di Monte San Giacomo PAT Campania

La coltivazione della patata in questi terreni viene perpetrata da tempi immemori così come le tecniche colturali. Intimamente connessa con la coltivazione di altre specie vegetali, soprattutto cereali e legumi,  di cui tutti i terreni montani erano ricchi, la coltivazione della patata è stata l’unica che ha resistito al progressivo abbandono della coltivazione dei terreni…

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Patata di Trevico PAT Campania

La coltivazione della patata a Trevico è testimoniata da documentazione storica, infatti tali documenti evidenziano che le patate erano coltivate già nel 1810. Infatti l’allora segretario generale della Società Agraria, l’agronomo dr. Cassitto, nel suo discorso inaugurale per l’incarico ricevuto, sottolineò che nel comune di Trevico aveva introdotto qualche anno prima la coltivazione delle patate…

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Patata fresca campana PAT

Patate di varietà diverse, precoci e precocissime, coltivate in terreni sabbiosi, vulcanici, ad elevata fertilità chimica. La forma è variabile: tonda, ovale, ellittica, claviforme; la buccia è sottile con colore da rosso al giallo fino al violaceo. Il sapore è caratteristico, delicato, esaltato dalle caratteristiche dei suoli di coltivazione ricchi di microelementi e dall’ambiente pedoclimatico…

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Patata nera del matese PAT Campania

Tuberi di dimensioni medio piccole, allungati, con buccia liscia, regolare, di colore scuro con occhi numerosi, rilevati ed evidenti; pasta bianca e compatta, pezzatura variabile. La Patata del Matese, oggi praticamente scomparsa, in passato ha alimentato un fiorente commercio che raggiungeva le città di Napoli e Caserta; veniva utilizzata per minestre, previa bollitura, con erbe…

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Patata novella PAT Campania

La produzione della patata in Campania riveste un ruolo di rilievo a livello nazionale: la coltivazione è concentrata nella provincia di Napoli, di Caserta e, in piccola parte, di Salerno. La patata novella, da consumo fresco, è ottenuta dalla coltivazione di varietà precoci e precocissime, la cui crescita è favorita dai climi miti. La forma…

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Patata rossa del Vallo di Diano PAT Campania

Patata di pezzatura varia: il 35% è di grandi dimensioni, la pezzatura medio-piccola è usata come seme. il colore esterno della buccia è tendente al rosso-granato; la pasta è gialla, compatta e asciutta: reagisce alla frittura con maggiore resistenza, l’olio non penetra nella pasta. la buccia è liscia con poche rugosità e piuttosto sottile. predilige…

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Patata sotterrata di Calvaruso PAT Campania

La denominazione è riferibile a vari tipi di patata, di norma a buccia rossa, in passato anche nera, che veniva (ed in alcuni sporadici casi avviene tuttora) interrata dopo la raccolta in buche profonde foderate di foglie di felce femmina. Durante la permanenza nelle buche per diversi mesi avviene una parziale idrolizzazione degli amidi del…

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Peperoncini ripieni al tonno PAT Campania

Negli ultimi anni, con la diffusione delle aziende agrituristiche, si è diffusa una ricetta che prima era di esclusivo uso familiare, mai stata utilizzata per preparazioni artigianali o industriali, quella dei peperoncini ripieni al tonno. è una ricetta delle province Avellino, Benevento e Salerno, per realizzare la quale si utilizzano le papaccelle, i peperoncini rotondi…

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Peperoncini verdi friarielli o di fiume PAT Campania

La coltivazione del “Peperoncino Verde Friariello” interessa il territorio: dell’acerrano-nolano, nella provincia di Napoli, il territorio dell’Agro-Sarnese Nocerino, in provincia di Salerno e di Napoli. La più probabile origine del Friariello sul territorio della Valle del Sarno risale all’opera svolta dai monaci Cistercensi, chiamati dalla Francia da re Carlo d’Angiò, per fondare due abbazie nel…

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Peperoncino friariello napoletano PAT Campania

La raccolta viene effettuata e mano, i frutti vengo sistemati per la vendita diretta in cassette di legno e/o di plastica. Il peperone è stato introdotto in Europa da Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe col suo secondo viaggio, nel 1493. A seguito dell’opera di selezione da parte degli agricoltori probabilmente furono selezionati peperoni…

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Peperoncino friariello nocerese PAT Campania

E’ un peperone con frutti di forma corno-conica, con l’estremità schiacciata e plurilobata, si consuma di colore verde (frutto immaturo). Appartiene alla famiglia delle Solanacee genere Capsicum. Ha una pianta erbacea annuale, con fusto eretto e ramificazioni dicotomiche più o meno numerose; le foglie sono alterne, il colore verde più o meno intenso, lisce e…

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Peperone cazzone PAT Campania

Il peperone è stato introdotto in Europa da Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe col suo secondo viaggio, nel 1493. A seguito dell’opera di selezione da parte degli agricoltori probabilmente furono selezionati peperoni privi di piccantezza, da cui si è originato l’ecotipo “cazzone rosso e giallo” nell’agro nocerino sarnese. Il peperone “Cazzone rosso e…

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Peperone papaccella PAT Campania

Le papaccelle, chiamate anche “paprecchie” o “pupaccelle” sono piccoli peperoni di forma globosa coltivati in tutta la Campania. tondi, di un intenso colore rosso o verde, schiacciati ai poli ed estremamente costoluti, con una polpa dalla consistenza piena e croccante e un sapore molto aromatico e caratteristico. Alcuni ecotipi sono più o meno piccanti, e…

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Peperone quarantino di San Salvatore PAT Campania

Peperone di dimensioni medie, sapore dolce, usato soprattutto per peperoni ripieni, di forma grossolanamente conica , dimensioni solitamente non superiori ai 10 cm di lunghezza, con base di 3-4 cm al picciolo. ha polpa piuttosto sottile, di colore rosso a piena maturazione, emana intenso profumo durante la cottura e conserva un sapore deciso e caratteristico,…

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Peperone sassaniello PAT Campania

E’ un peperone con frutti a forma di parallelepipedo di colore verde (frutto immaturo), rosso o giallo a maturazione con l’estremità plurilobata. Appartiene alla famiglia delle Solanacee genere Capsicum, pianta erbacea annuale, con fusto eretto e ramificazioni dicotomiche più o meno numerose; le foglie sono alterne, il colore verde più o meno intense, lisce e…

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Peperoni quagliettani PAT Campania

I cosiddetti peperoni quagliettani si presentano in due differenti tipologie: la prima è quella di un peperone detto “papaiola” o “papazzo” di colore rosso, una varietà i cui esemplari più grandi sono per lo più conservati sotto aceto ed utilizzati per preparare i peperoni imbottiti, tipici della cucina delle aree interne della Campania, fatti con…

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Pera carmosina PAT Campania

Frutto autoctono, di pezzatura media (50-60 gr), a forma piriforme poco allungata, con buccia liscia di colore giallo-verde, rossastro nelle parti espsote al sole. La polpa è bianca, granulosa, zuccherina profumata, fondente e acidula, di ottime qualità gustative. Matura da metà luglio a tutto Agosto.

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Pera del rosario PAT Campania

La pera del Rosario viene prodotta nelle aree interne dell’Irpinia, nell’Avellinese. è una pera di colore verde scuro, rugginosa, di forma abbastanza allungata, di sapore acidulo, a grana evidente. La pianta è molto vigorosa ed è presente soprattutto negli orti-frutteti o in piante isolate. La pera del Rosario è un ecotipo a diffusione fortemente localizzata,…

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Pera lardara PAT Campania

Frutto autoctono, colore giallo oro, a maturazione avvenuta (dopo raccolta) la polpa interna si presenta di colore marrone scuro. Il diametro massimo del frutto raggiunge i 6-7 cm. Gli albero, quasi sempre ereditati nelle proprietà familiari non subiscono nessun trattamento di coltivazione ma crescono in modo spontaneo. Le condizioni pedoclimatiche (coltivazione oltre 750 mt/slm) rendono…

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Pera mastantuono PAT Campania

La pera Mastantuono, detta anche “pera ‘e Mast’Antuono’” prodotta nelle aree interne della Campania e in particolare nelle province di Avellino, Salerno e Napoli è una pera di dimensioni molto piccole, rotondeggianti, con il peduncolo corto. è di colore tendente al giallo con picchiettature e screziature marroni e la sua polpa è soffice e profumatissima….

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Pera pennata PAT Campania

La zona di Agerola, sui Monti Lattari, in provincia di Napoli produce una varietà di pera di colore verde scuro, di forma rotondeggiante e sapore pastoso e dolce, detta “pera Pennata”. Proviene da una pianta molto vigorosa, presente in frutteti misti, che matura verso agosto-settembre; è un ecotipo a diffusione fortemente localizzata, che rientra nella…

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Pera Sant’Anna e pera spina PAT Campania

La pera Sant’Anna è un frutto medio-piccolo, dal delizioso sapore zuccherino, di colore giallo che presenta piccole macchie rosse nelle parti più esposte al sole. Si coltiva nella zona dell’alta Ufita, nei comuni di Melito Irpino, Grottaminarda, Bonito e Ariano Irpino. è una varietà abbastanza antica, che matura a fine luglio, intorno al 26, giorno…

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Pera sorba PAT Campania

La pera Sorba si chiama così perché per aroma, sapore e consistenza è molto simile al frutto del sorbo; si coltiva nella zona dell’Alta valle del Calore e Ofanto, in provincia di Avellino. è un frutto di dimensione media, forma rotondeggiante e colore tra il verdastro ed il marrone; pur raccogliendosi in autunno, generalmente si…

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Pera spadona PAT Campania

La pera Spadona di Salerno è coltivata da secoli nella zona dei Picentini, nel Salernitano e da qui, a partire dagli anni ’50, si è diffusa anche nella Piana del Sele. è considerata la migliore cultivar di pero campana ed alimenta un discreto mercato che va anche oltre i confini regionali. La pera Spadona è…

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Percoca col pizzo PAT Campania

La varietà di percoca detta “col pizzo”, originariamente coltivata nel napoletano, in particolare nell’area Flegrea, è detta così per via del suo pizzo molto accentuato. Ha frutti medio-grandi, di color giallo paglierino, polpa dolce e compatta. Caratteristica distintiva è il fatto che maturino molto tardivamente, tra settembre ed ottobre. La raccolta e la selezione vengono…

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Percoca puteolana PAT Campania

La percoca Puteolana, anche detta percoca Vesuvio, è un prodotto tradizionalmente coltivato nell’area Flegrea della provincia di Napoli. è una percoca, ossia una varietà di pesca caratterizzata da una polpa particolarmente compatta ed aromatica e dall’epidermide gialla con sfumature rosso intenso. è la percoca più famosa in assoluto e fino agli anni ‘70 era anche…

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Percoca terzarola PAT Campania

Nelle province di Napoli e Caserta sono ancora diffuse le percoche, categoria di pesche a polpa gialla, molto compatta e non spicca. Le varietà di percoche che maturano da fine estate in poi, nel napoletano vengono chiamate “terzarole” (terza epoca). Di terzarole esistono diversi ecotipi: gialla, rossa, dorata e bianca; la più famosa è la…

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Pesca bianca di Napoli e pesca bellella di Melito PAT Campania

La Campania vanta da oltre un secolo un primato nella produzione delle percoche e delle pesche a polpa bianca. Per “pesca bianca napoletana” si intende quel gruppo di varietà locali a polpa bianca e a maturazione media (luglio agosto) che hanno fatto la storia della peschicoltura flegrea. I frutti sono di pezzatura medio elevata, dalla…

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Pesca poppa di venere PAT Campania

La pesca poppa di Venere Pressocché scomparsa dall’attività di coltivazione destinata alla commercializzazione, un tempo era diffusa in tutta Italia. Attualmente è oggetto, nel più generale processo di rivalutazione dei frutti antichi e delle varietà a pasta bianca di pesca, di un recupero vivaistico che prelude ad un ritorno sul mercato anche in regione Campania,…

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Peschiole PAT Campania

Le peschiole di Vairano Patenora in provincia di Caserta sono frutticini di pesco raccolti ancora verdi all’atto del primo diradamento, quando misurano appena uno o due centimetri ed il nòcciolo non è ancora indurito. Esse per la verità appartengono alla categoria delle pesche-noci, a frutto glabro, che si prestano particolarmente a questa preparazione. Dopo un…

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Pezzetta ‘e vino cuotto PAT Campania

Dolci di forma romboidale, con altezza maggiore mediamente di 10 cm, altezza minore 6 cm, altezza 3 cm, gelatinoso ma molto consistente, di colore vinaccia molto scuro, esternamente con una crosta sottile e compatta. Sapore dolce, marcato, con retrogusto aspro riconducibile al mosto, profumo agrumato.

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Piselli cornetti PAT Campania

I piselli sono da sempre una coltura minore, realizzata nei vigneti e nei frutteti per migliorare la fertilità dei terreni oppure in precessione al pomodoro ed agli altri ortaggi estivi, in considerazione della brevità del loro ciclo produttivo. Anche la coltivazione dei piselli cornetti, una specie prodotta nell’intera provincia di Napoli, è associata ai frutteti…

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Pisello centogiorni PAT Campania

E’ un ortaggio che presenta frutti (baccelli) di colore tendente al verde chiaro mediamente di 8-12 cm di lunghezza e semi tondi (parte edibile) di circa 5 mm di diametro. Ogni baccello contiene mediamente 7-8 semi. Afferisce alla specie Pisum sativum, nell’ambito della famiglia delle Leguminose (o Fabacee o Papilionacee); la pianta è un’erbacea annuale…

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Pomodori secchi sott’olio PAT Campania

I pomodori secchi sott’olio sono un delizioso aperitivo molto diffuso in tutta la regione Campania. Sono pomodori del tipo San Marzano, tagliati in quattro, posti al sole ad asciugare e ricoperti da garze leggere per evitare gli insetti. Una volta essiccati, vengono conservati in barattoli di vetro perfettamente puliti e ricoperti accuratamente con olio extravergine…

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Pomodorino corbarino PAT Campania

Prodotto prevalentemente sulle colline di Corbara, nell’agro Nocerino-Sarnese, in provincia di Salerno (ma anche in provincia di Napoli, nell’area Pompeiana-Stabiese), questo pomodorino, di colore rosso intenso, con una caratteristica forma allungata tendente al piriforme e dal tipico sapore agro-dolce, rappresenta una delle più significative testimonianze della tradizione rurale locale.

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Pomodorino dell’Ufita PAT Campania

La denominazione “Pomodorino dell’Ufita” designa le bacche che derivano da ecotipi tradizionalmente riprodotti da seme a livello locale; il prodotto, allo stato fresco, è quello con seguenti caratteristiche: colore rosso vivo, semi numerosi, pezzatura medio-piccola: 60-50 frutti/kg , ossia con peso della bacca compreso tra i 15 e i 20 gr; forma prevalentemente rotondeggiante (con…

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Pomodorino di Rofrano PAT Campania

Pianta a sviluppo indeterminato a portamento eretto, con altezza della pianta di 130 cm; la bacca è del tipo San Marzano, di colore rosato a maturazione, con mucrone terminale; il colletto verde ricopre quasi la metà del frutto, che ha buona consistenza e colore del mesocarpo rosso.

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Pomodorino giallo PAT Campania

Pianta a sviluppo indeterminato molto vigorosa, tollerante alle principali malattie del pomodoro, la bacca tondeggiante leggermente schiacciarta ai poli, il colore esterno è giallo aranciato, la polpa di colore rosa salmone.

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Pomodoro cannellino flegreo PAT Campania

La coltivazione del Cannellino Flegreo è diffusa, secondo testimonianze indirette, almeno dalla fine dell’800. La peculiarità del suo radicamento territoriale risiede nella sua capacità di adattarsi al pedoclima dell’area flegrea, caratterizzato da terreni vulcanici sabbiosi. Il prodotto è sempre stato essenzialmente destinato alla produzione di conserve oltre che al consumo da fresco.

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Pomodoro di Sorrento PAT Campania

Il pomodoro di Sorrento, coltivazione tradizionale di tutti i comuni della costiera ed in particolare di Sant’Agnello e Piano, è un pomodoro di grossa pezzatura dalla forma rotondeggiante: è particolarmente costoluto, e di colore rosso chiaro tendente al rosa con sfumature verdi alla raccolta. Ha una polpa deliziosa, carnosa e compatta dal sapore dolce e…

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Pomodoro fiaschello di Battipaglia PAT Campania

Il pomodoro fiaschello è stato introdotto da Napoli agli inizi del ‘900 ed è stato coltivato in mopdo intensivo negli anni dal 1940 al 1980, per l’industria conserviera del polo nocerino-sarnese, per poi essere soppiantato dagli ibridi moderni per l’industria.

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Pomodoro guardiolo PAT Campania

Forma della bacca ovale oblunga, larghezza 3-4 cm, lunghezza 6-7 cm, buccia liscia con accenno di costolatura (quattro loggie) all’apice, assenza di umbone, colore rosso intenso, polpa dolce, succo acidulo e ricco di semi, buccia sottilissima. per uso allo stato fresco in cucina e nella preparazione delle conserve sempre associato al tipo lungo (San marzano)…

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Pomodoro pelato di Napoli PAT Campania

La denominazione “Pomodoro Pelato di Napoli” è stata usata, già negli anni 50, per definire le bacche di pomodori, tradizionalmente riconducibili agli ecotipi San Marzano ma poi genericamente di forma allungata, sottoposti, rigorosamente interi, a spellatura per scottatura in acqua bollente e quindi posti, assieme a succo di pomodoro, in scatole di banda stagnata.

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Pomodoro Re Umberto PAT Campania

Il pomodoro Re Umberto (o Fiascone) è presente in tutto l’areale della Costiera Amalfitana; il suo luogo di elezione è il comune di Tramonti e le sue frazioni, dove si riscontrano le più importanti testimonianze orali in merito alla sua presenza sul territorio. Già a inizio ‘900 in quasi tutti gli orti era presente il…

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Pomodoro sarvatico PAT Campania

Il “Pomodoro sarvatico” è caratterizzato da bacche di piccolissime dimensioni (inferiori al centimetro di diametro), a maturazione scalare, di forma rotondeggiante, riuniti a grappoli di dieci – dodici bacche; la pianta è molto vigorosa, con foglie profondamente incise, molto resistente alle principali fitopatie e parassiti. I frutti vengono utilizzati freschi, per sughi o per ornare…

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Prugna coglipiecuri PAT Campania

La prugna coglipiecuri o aulecina è una varietà di susina coltivata nell’avellinese, anche se ecotipi simili sono coltivati nel napoletano e nel salernitano. è una prugna di media grandezza, che muta colore in fase di accrescimento: è generalmente verde ma tende al giallo rossiccio quando è matura. Ha forma allungata e viene coltivata in frutteti…

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Rapa catozza PAT Campania

Di questo ortaggio, tradizionalmente impiegato per l’alimentazione sia umana (parti verdi) che animale (radice), si utilizzano comunemente le foglie, le parti tenere del fusto e le infiorescenze, prelevate in più fasi grazie all’attitudine a “ricacciare” dopo la raccolta. Afferisce alla specie Brassica rapa, nell’ambito della famiglia delle Brassicacee o Crucifere. La pianta è erbacea; la…

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Risi di Casalbuono PAT Campania

Ecotipo di fagiolo rampicante, seminato in consociazione con il mais che ne costituisce il tutore. In alternativa, 4-5 semi sono disposti a cerchio all’interno di una stessa buca (Hoffa) con al centro una “mazza” tutore di legno, che fa da appiglio per la pianta. In alcuni casi l’uso delle reti di nylon sostenute da tutori…

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Scarola bianca riccia schiana PAT Campania

La scarola bianca riccia schiana, detta anche “paparegna”, è un tipo di scarola coltivata nell’intero territorio provinciale napoletano; fa, infatti, parte delle produzioni ad altissima intensità colturale, patrimonio dell’agro sarnese nocerino riconosciute e richieste dai consumatori più attenti dell’area napoletana. è molto rustica e presenta un cespo grosso e pieno con foglie dal sapore croccante…

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Sciuscillone PAT Campania

Trattasi di peperone a bacca piccola, molto diffuso nel comune di Teggiano (SA); presenta in generale una forma a corno tri o quadrilobata. Esso presenta una larghezza alla spalla variabile dai 2,1 ai 5,7 cm, una lunghezza che oscilla dai 16 ai 32 cm e terminante generalmente con l’apice stilare a punta, anche se vi…

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Sécena PAT Campania

Varietà di Segale con cariossidi di colore grigiastro, tipicamente allungate con apici appuntiti, vestite; si presentano frammiste ad altri semi di infestanti, graminacee, brassicacee e leguminose.

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Sedano di Gesualdo PAT Campania

Il gambo e il ciuffo del sedano di Gesualdo si presentano di colore verde intenso. La base del gambo è più chiara quasi tendente al bianco. L’intensità del colore, tuttavia, dipende dall’esposizione delle piante alla luce solare nelle fasi di sviluppo. Il gambo, o costa, è pieno e tondeggiante con un diametro che varia dai…

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Speuta PAT Campania

La speuta, detta anche “speutona”, è una graminacea coltivata nelle aree cerealicole dell’Avellinese, soprattutto presso Casalbore e Montecalvo Irpino, e del Beneventano e corrisponde alla triticum spelta, il farro maggiore utilizzato per la produzione di pani e minestre dalle popolazioni italiche. La pianta è costituita da culmo alto circa 1 metro e da una spiga…

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Susina botta a muro PAT Campania

Il susino è molto diffuso in tutta l’area napoletana, in particolar modo nell’area flegrea dove sono coltivate ancora diverse varietà tradizionali. La “Botta a muro”, detta così perché ricorda, nella forma e nel colore, dei piccoli petardi, è una delle più diffuse. è di dimensioni medie e di colore violaceo. La polpa è tra il…

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Susina Marmulegna PAT Campania

Tra le susine diffuse nell’area flegrea e nel casertano la varietà di maggior pregio commerciale è la “Marmulegna”. Essa prende il nome dalle venature presenti all’interno della sua polpa gialla, che ricordano quelle del marmo. Anche la buccia è gialla ed il frutto, di grandezza media e dalle ottime qualità organolettiche, ha un sapore molto…

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Susina pappacona PAT Campania

Tra le più note varietà di susino ancora coltivate nelle aree flegrea e vesuviana, vi è la Pappacona, la cui denominazione è però impropriamente utilizzata commercialmente per citare l’intera categoria di susine tardive, oblunghe, a buccia scura e polpa verdastra. Per la verità di “Pappacona” esiste anche un ecotipo a buccia gialla. Alberi di Pappacona…

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Susina pazza, Scarrafona e Turcona PAT Campania

La coltivazione del susino nell’area Vesuviana risale ai secoli scorsi e tuttora sono presenti varietà di rinomata fama e di particolare pregio per le caratteristiche organolettiche dei loro frutti. Tra queste spiccano le varietà “Pappacona”, “Pazza”, “Turcona” e “Scarrafona” che hanno in comune le ottime qualità gustative, la ridotta serbevolezza ma anche una scarsa resistenza…

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Tartufo di Ceppaloni PAT Campania

Il tartufo di Ceppaloni non è stato sempre apprezzato e conosciuto. Infatti si racconta di patate puzzolenti che i contadini cavavano nei loro campi e buttavano via con disgusto. I preziosi tartufi erano infatti considerati amare sorprese di una terra che non premiava adeguatamente il duro lavoro quotidiano. La storia di questo tartufo di intreccia…

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Tartufo di Colliano PAT Campania

La tartufaia naturale è l’appezzamento di terreno, l’argine e il bosco in cui si trovano i corpi fruttiferi del fungo. Le aree di vegetazione del Tuber Aestivum Var. uncinatum Chatin nel comprensorio “Alto Sele” sono ubicate nei boschi di faggio, carpino, quercia e nocciolo a quote che vanno dai 200 ai 1500 metri sul livello del mare

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Tartufo nero del matese PAT Campania

Le testimonianze sulla presenza del tartufo nero del Matese sono essenzialmente verbali; nel “Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani, dedicato a Sua maestà Ferdinando IV Re delle Due Sicilie Tomo I, 1797” è riportato “… nelle sue parti montuose (riferite al territorio di Ailano, facente parte del massiccio del Matese) verso…

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Tartufo nero di Bagnoli Irpino PAT Campania

Le testimonianze sulla presenza del tartufo nero del Matese sono essenzialmente verbali; nel “Dizionario Geografico Ragionato del Regno di Napoli di Lorenzo Giustiniani, dedicato a Sua maestà Ferdinando IV Re delle Due Sicilie Tomo I, 1797” è riportato “… nelle sue parti montuose (riferite al territorio di Ailano, facente parte del massiccio del Matese) verso…

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Timo delle coste del Mutria PAT Campania

Nell’area considerata si rinvengono spontanee due specie del genere Thymus; in particolare si utilizzano, per tisane o per condire minestre ed arrosti, le foglioline e le infiorescenze essiccate di una particolare varietà di Thymus vulgaris che cresce spontanea soprattutto nei terreni aridi e sassosi fino ad un’altitudine di 1.500 m s.l.m.; è una pianta arbustiva perenne alta…

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Torzella PAT Campania

La torzella è uno dei più antichi tipi di cavolo che si sono sviluppati nel bacino del mediterraneo, infatti è detta anche “cavolo greco”, oltre che “torza riccia”. Oggi è una pianta presente soprattutto nella zona dell’Acerrano Nolano, in provincia di Napoli. Presenta foglie carnose ricce, di colore verde scuro, ed è molto e resistente…

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Uva armonera del Cilento PAT Campania

È una varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha bacche di dimensioni medie, rotonde, con bacche di colore violaceo a maturità; la polpa è dolce e croccante. Il grappolo è mediamente compatto.

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Uva bianca a cuore del Cilento PAT Campania

È una varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha bacche di dimensioni medie, rotonde, con bacche di colore verde chiaro a maturità; la polpa è dolce e croccante. Il grappolo è mediamente compatto.

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Uva catalanesca PAT Campania

Questo frutto deve il suo nome alla sua origine geografica: fu importata qui dalla Catalogna, da Alfonso I d’Aragona nel XV secolo, e impiantato sulle pendici del Monte Somma, fra Somma Vesuviana e Terzigno. Su questi fertili terreni vulcanici l’uva fu presto sfruttata per vinificare dai contadini vesuviani negli imponenti cellai delle masserie, dove ancora…

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Uva coda di volpe rossa PAT Campania

Il suo nome deriva dal latino “Cauda Vulpium”, per la caratteristica forma del grappolo lunga, affusolata e compatta che ricorda appunto la coda della volpe. La storia è particolarmente affascinante se si considerano oltre all’antichità che ne contraddistingue le origini anche i numerosi casi di sinonimia e omonimia segnalati da numerosi studiosi. Il primo a…

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Uva cornicella PAT Campania

La Campania ha una forte tradizione viticola, soprattutto nelle aree pianeggianti e collinari si produce una qualità di uva detta “uva cornicella”, perché presenta acini fortemente allungati e ricurvi, che ricordano dei cornetti. Gli acini sono verdi, di un colore che tende al dorato e rugginoso nelle parti più esposte al sole e la loro…

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Uva lengua de femmina PAT Campania

Detta anche uva rossa o cerasuola, presenta germoglio mediamente espanso, colore biancastro, foglia adulta di medie dimensioni, grappolo cilindrico allungato e provvisto di un’ala. Gli acini di medie dimensioni sono piuttosto ovali e la buccia pruinosa leggermente spessa e consistente, di colore rosato- nero. Germogliamento e fioritura medio-tardivo. Sistema di allevamento tipo raggiera con tralci…

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Uva salamanna PAT Campania

Varietà antica, pressocché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha acini di grandi dimensioni, tondi o ovati, polpa consistente, dolce, succosa, profumo e sapore di moscato, tipicamente da mensa e da essiccazione I grappoli sono grandi, allungati, spargoli; buccia giallo-verdastra fino a giallo dorato a piena maturità. Tipiche della viticoltura delle aree marginali; vitigno…

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Uva sanguinella PAT Campania

Varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha grappoli di media grandezza, acini fitti ed allungati, carnosi dolci, poco sugosi, polpa croccante, matura in agosto; il colore dell’acino varia, secondo l’esposizione solare, da verde a giallo dorato.

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Virni PAT Campania

Varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha grappoli di media grandezza, acini fitti ed allungati, carnosi dolci, poco sugosi, polpa croccante, matura in agosto; il colore dell’acino varia, secondo l’esposizione solare, da verde a giallo dorato.

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Zafferano PAT Campania

La coltivazione dello zafferano, triploide sterile di probabile origine ibrida, ha inizio alcuni millenni prima di Cristo nell’area dell’Egeo o dell’Asia Minore. In Europa fu portato dagli Arabi sicuramente in Spagna mentre in Italia sono molteplici le testimonianze della coltura in diverse regioni. Tuttavia la più antica tradizione vuole che un monaco abruzzese abbia introdotto…

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Zucca lunga di Napoli PAT Campania

A Napoli molte ricette vedono come ingrediente la zucca, un ortaggio coltivato localmente in una varietà, detta “zucca lunga”, per via del suo aspetto caratteristico. Ha forma cilindrica, diametro di 30 centimetri circa, e lunghezza tra i 60 e i 100 centimetri, esternamente è di colore verde-arancio e all’interno giallo–arancio. Viene raccolta nei mesi di…

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Zucca napoletana dolce PAT Campania

Zucca di forma tondeggiante, costoluta, con buccia spessa di colore arancio con incisioni verdi a maturità. Polpa color arancio, soda, più compatta e farinosa della lunga, con sapore più deciso. Raggiunge dimensioni medio-grandi, spesso oltre i 10 – 15 Kg; al taglio la fetta si presenta cava, con presenza di grandi quantità di semi che,…

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Zucchino San Pasquale PAT Campania

Sembra che il nome San Pasquale sia legato all’epoca di trapianto tradizionale che avveniva a metà maggio, in particolare il 17 maggio giorno in cui si celebra San Pasquale Baylon, (religioso spagnolo del ‘500) che è anche considerato protettore dei cuochi e pasticcieri ed ogni anno a Nocera Superiore si svolge il Concorso Internazionale dei…

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*Deroga alle norme igienico sanitarie

I PAT vengono riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) in ogni regione d’Italia e l’elenco dei riconoscimenti si arricchisce ogni anno di produzioni tipiche la cui origine si perde nel tempo. Al 2020 in Italia si contano più di 5000 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. In Sardegna siamo a più di 200 e tra questi ritroviamo alcune tra le preparazioni più antiche e tradizionali dell’isola

Questi prodotti rappresentano un patrimonio vastissimo, spesso inesplorato e non facile da comunicare vista la sua immensa varietà, i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) vanno ad integrarsi in un patrimonio agroalimentare, quello italiano, che insieme alle produzioni a marchio DOP e IGP è tra quelli di maggior qualità.

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