Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Patate di varietà diverse, precoci e precocissime, coltivate in terreni sabbiosi, vulcanici, ad elevata fertilità chimica. La forma è variabile: tonda, ovale, ellittica, claviforme; la buccia è sottile con colore da rosso al giallo fino al violaceo. Il sapore è caratteristico, delicato, esaltato dalle caratteristiche dei suoli di coltivazione ricchi di microelementi e dall’ambiente pedoclimatico particolarmente favorevole.
La coltivazione inizia nel mese di gennaio fino a marzo con il trapianto dei tuberi, che sono raccolti fra maggio e giugno, in un periodo di assenza di altre patate fresche. La caratteristica commerciale saliente è la precocità commerciale, il sapore dolce e delicato e l’elevato valore organolettico che rendono la patata fresca campana particolarmente adatta al consumo fresco.
Le produzioni di patata fresca campana arrivano sul mercato in un momento di assenza di altre patate fresche mature sul mercato, e trovano tradizionalmente un importante sbocco di mercato anche all’estero. La coltura è ampiamente diffusa e consolidata, nelle tecniche e nella tipologia varietale adottate, nell’area descritta.
Territorio di produzione
Provincie di Napoli, Caserta, Salerno, con particolare presenza nell’area vesuviana
Patata sotterrata di Calvaruso PAT Campania
Pera lardara PAT Campania
Tarallo roscianese PAT Campania
Tarallo dalla forma circolare, superficie liscia e di colore dorato, dal diametro di circa 15-18 cm e alto circa 8-10 cm, con un lato frastagliato, quasi a voler assomigliare ad una corona, dal sapore deciso e caratteristico; il peso medio è di circa 250 – 300 grammi per singolo pezzo.
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