Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Patata di pezzatura varia: il 35% è di grandi dimensioni, la pezzatura medio-piccola è usata come seme. il colore esterno della buccia è tendente al rosso-granato; la pasta è gialla, compatta e asciutta: reagisce alla frittura con maggiore resistenza, l’olio non penetra nella pasta. la buccia è liscia con poche rugosità e piuttosto sottile. predilige terreni di montagna, sciolti e ben aerati. si pianta ad inizio aprile ed è pronta per metà giugno.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura
La coltivazione inizia nel mese di maggio (semina dei tuberi), quando sono definitivamente fugate le possibilità di gelate tardive, e si chiude con la raccolta a fine agosto inizio settembre. Le tecniche produttive sono quelle della normale coltivazione della patata in coltura principale (sarchiatura, rincalzatura senza diserbo). Le patate vengono raccolte entro sacchi di iuta e conservate in ambienti freschi e senza luce per tutto l’anno; le patate piccole (patanielli) venivano utilizzate per l’alimentazione dei maiali e dei bovini, sia fresche che dopo cottura. Prodotto coltivato in zona montana da almeno un secolo con grosso boom produttivo negli anni del secondo dopoguerra.
Territorio di produzione
Vallo di Diano (SA)
Antica pera da sidro del Matese PAT
Marsigliese PAT Campania
Muffletto di Caposele PAT Campania
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