Pera gentile PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Gentile d’estate, Gentile bianca, Pera zuccherina

La pera gentile ha consistenza dura e pezzatura sui 100-180 grammi. Ha colore verde brillante e sapore dolce, anche se astringente. Matura a giugno.

Tradizionalità

Questa cultivar di origine antica, segnalata nelle opere di pomologi diversi (Micheli, Targioni Tozzetti), è raffigurata nei cataloghi di pere dipinti dal Bimbi. La zona di origine è sicuramente quella fiorentina ed in passato era assai diffusa per la sua precocità e le buone caratteristiche organolettiche. Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar, che si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della zona conferendo il particolare gusto al frutto, sia alla tecnica di produzione rimasta invariata nel tempo.La pera gentile è più precoce delle altre, si produce da almeno 100 anni. L’ottenimento di astoni in azienda permette di salvaguardare il patrimonio genetico della specie. Attualmente la coltivazione è assai ridotta, particolarmente per la scarsa conservabilità che ne relega la diffusione ai mercati locali. Si consuma preferibilmente con formaggio pecorino. Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).

Produzione: L’unica testimonianza della pera gentile è stata rintracciata presso un famoso vivaio in località Sant’Ilario a Lastra a Signa il cui proprietario si occupa della riproduzione e vendita di piante da frutto di varietà antiche e locali.I suoi clienti sono in genere privati che acquistano poche piante per l’orto o il giardino, pertanto si suppone che ci sia una produzione finalizzata soltanto all’autoconsumo.

Territorio interessato alla produzione:

Provincia di Firenze: Comune Bagno a Ripoli (FI), Comune Impruneta (FI) e Comune Scandicci (FI), tradizionali aree di coltivazione di questa cultivar

Paonazzi sott’olio PAT Toscana

I paonazzi o lardaioli rossi sono funghi lattari la cui denominazione botanica è Tricholoma o Higrophorus russula. Sono molto diffusi nel territorio senese e nella Maremma grossetana nel tardo autunno. I paonazzi sott’olio sono in genere tagliati a piccoli pezzi, confezionati in vasetti di vetro e ricoperti di olio di oliva.

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Zampone chiantigiano PAT Toscana

Lo zampone si ottiene insaccando diverse parti del maiale nella pelle della zampa. Per il confezionamento dello zampone vengono impiegati la carne della testa, le cotenne e il grasso del suino. La carne viene tritata, condita con aromi, sale e pepe e quindi insaccata. Si produce da novembre a gennaio.

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Cipolla di Certaldo PAT Toscana

La cipolla di Certaldo è una selezione locale di cipolla rossa di gusto dolce e particolare, di forma rotonda con caratteristico schiacciamento ai poli, colore rosso-violaceo con tuniche interne di color bianco-rossastro, pezzatura medio-grossa. Se ne conoscono due qualità: la “statina”, pronta per il consumo fresco a maggio (cipollotti) e matura in estate, e la…

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