Pesca Buco incavato PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

pesca di Massa Lombarda precoce, Massese precoce, bus incavè

Frutto: medio-grosso o grosso (180 gr) di forma sferoidale irregolare, con caratteristiche sutura profonda (da cui il nome); colore: colore di fondo verde con sovracolore rosso intenso per il 50-60% della superficie del frutto. Tomento (peluria), molto fine quasi vellutato; polpa bianco-verde, fondente, non aderente al nocciolo (spicca), di sapore squisito, dolce-acidulo (zuccheri :12-14° Brix, Acidità: 10-11 meq/ml). Piuttosto resistente alle manipolazioni, ottima shelf life e serbevolezza; epoca di raccolta attorno al 20 agosto.

Tradizionalità

Era il 1884, Giuseppe Gianstefani si recava come di consuetudine con il suo biroccio al mercato di Bologna, l’attuale mercato delle erbe. Finita la vendita della sua frutta andava generalmente a colazione all’albergo Tre Re. Qui, un giorno, gli accadde di vedere il cameriere che serviva ad una cliente delle pesche assai belle. Lo chiamò e gli chiese se poteva prendere i noccioli e come compenso gli avrebbe dato 2 delle sue pesche per ciascuno di essi. I noccioli furono poi piantati nella sua azienda e in pochi anni ottenne i primi frutti.

E’ così che il figlio Ulisse, uno dei pionieri della frutticoltura romagnola, racconta la nascita del Buco Incavato, denominata anche Pesca di Massa Lombarda. In poco tempo divenne la varietà più coltivata nella Provincia di Ravenna. A metà degli anni ’30 era la varietà più importante in tutta l’Emilia Romagna ma a metà degli anni ’50 rappresentava già meno dell’1% per cento della produzione regionale. La prima scheda pomologica dettagliata e illustrata del Buco Incavato fu pubblicata dal Prof. Angelo Manaresi nel 1936, nell’ “Indagine sulla peschicoltura Italiana”. Oggigiorno sono presenti nel territorio solo poche piante di Buco Incavato conservate da qualche frutticoltore o amatore locale che le mantiene vicino a casa per gustare ancora il profumo e il sapore di questa storica pesca bianca.

Referenze bibliografiche

  • AA.VV.: “Indagine sulla peschicoltura italiana” Confederazione Fascista Agricoltori – Roma, 1936;
  • Bassi D., Sansavini S., Marangoni B., Bordini R. 1980 – Recupero delle pesche bianche: prove agronomiche e comparative di vecchie cultivar e selezioni locali della Romagna. Atti XV Convegno Peschicolo, Ravenna;
  • Bellucci A. 1908 “La coltivazione del pesco a Massa Lombarda. Cattedra Ambulante di Agricoltura di Ravenna Tip. Soc. Mazzini;
  • Boschini G.: “Le piantagioni frutticole nel comune di Massalombarda” in “Rivista di frutticoltura” – Vol. 3- Aprile 1939-n.° 2 (p. 89-118).

Territorio di produzione

Provincia di Ravenna, comune di Massa Lombarda, Provincia di Ferrara.

Amaretti PAT Emilia Romagna

Dolce a base di zucchero, mandorle dolci e amare, albumi d’uovo. Tritare finemente le mandorle precedentemente spellatele e seccatele al sole o al fuoco. Lavorate col mestolo lo zucchero e le chiare per mezz’ora almeno, aggiungete le mandorle per formarne una pasta soda in modo da farne delle pallottole grosse quanto una piccola noce; se riuscisse…

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Pane dolce con i fichi PAT Emilia Romagna

Farina bianca, fichi e lievito naturale. Mettere a bagno in acqua calda almeno 3 ore prima se si usano i fichi secchi, scolarli e tagliarli a metà. Amalgamare la farina, il lievito, il sale e l’acqua come per l’impasto del pane; lasciare riposare e lievitare, quindi rompere l’impasto, amalgamare nuovamente, dare la forma di focaccia…

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Amaretto di Spilamberto PAT Emilia Romagna

Tipici della tradizione spilambertese fin dal XVII secolo sono infatti noti per lo squisito sapore e la caratteristica morbidezza. Verso la metà del XIX secolo gli amaretti uscirono dall’ambito familiare e cominciarono ad essere commercializzati ad opera della famiglia Goldoni, titolari dell’omonimo caffè che si trovava all’angolo fra le attuali vie Umberto I e San…

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