Pesca isontina PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia

Pesca isontina, a-11, martinis a-11.

La maggior parte dei dati seguenti sono tratti dalla scheda “Pesca Isontina”, riportata nella “Monografia di cultivar di pesco da consumo fresco” di Fideghelli et al. (1984).

  • Albero: vigoroso.                                   
  • Fiore: rosaceo, con fioritura intermedia di medio-buona entità.
  • Frutto: di peso medio 187 g circa, circonferenza media 22,1 cm; forma rotonda, leggermente assimmetrica, con apice mediamente o leggermente incavato, e linea di sutura superficiale.
  • Buccia: mediamente tomentosa, gialla con tonalità verde chiaro, con sovracolore rosso, smorto, sfumato e marezzato sul 30-50% della superficie, spessa, non soggetta a spaccature.
  • Polpa: gialla, giallo intenso, con leggere venature rosse, anche al nocciolo, mediamente soda, di tessitura fine, a volte fibrosa, spicca, di buon sapore; nocciolo medio-grosso, globoso.
  • Allegagione media, media produttività, media resistenza alle manipolazioni.
  • Maturazione: circa 16 giorni dopo la cv Redhaven (maturazione a fine luglio).

Le tradizionali operazioni agronomiche, riferite per lo più a piccoli gruppi di piante negli orti familiari, sono di seguito descritte.

Impianto: Il trapianto viene condotto in autunno-inverno quando il terreno non è ghiacciato o eccessivamente umido. Dopo la classica preparazione del terreno vengono messi a dimora gli astoni con un sesto d’impianto di 5 m x 5 m. In primavera le piantine vengono tagliate a circa 60 cm da terra e si alleva un singolo pollone che poi andrà a formare il vaso.

Potatura: La potatura di allevamento porta alla costituzione della tradizionale forma a vaso. A giugno, quando il getto principale ha raggiunto la lunghezza di circa 85 cm, il getto “domestico” si taglia a circa 65 cm. Quindi si passa alla gestione dei 3 o 4 getti anticipati che devono essere impalcati a circa 50 cm da terra. Aiutandosi con dei paletti questi getti danno luogo alla tradizionale forma a vaso della pianta.

Relativamente alla potatura di produzione, in estate si provvede ad “arieggiare” la chioma con interventi di ripulitura da succhioni e con altri leggeri interventi. In inverno, invece, si interviene per mantenere una buona struttura ed una elevata carica di gemme. Essendo piante dal portamento vigoroso, necessitano di operazioni di potatura secca mirate e attente e buoni interventi di potatura verde. Allegando un elevato numero di fiori sono necessari interventi di diradamento dei frutti.

Raccolta: La raccolta viene effettuata manualmente con l’uso di ceste e/o secchi e con una lavorazione in campo (si può fare anche in locali aziendali) che consiste in una leggera toelettatura e nella disposizione del prodotto in cassette provviste di contenitori alveolari. Il prodotto così confezionato va direttamente sul mercato. Data la media resistenza alle manipolazioni da parte dei frutti si preferisce manipolare il prodotto direttamente in campo dopo la raccolta (incassettatura e minima toelettatura).

Tradizionalità

La pesca Isontina deve la sua tradizionalità alla elevata diffusione, in particolare nell’Isontino, nel periodo compreso fra le due guerre. Questa e altre cultivar di pesco (denominate in modo collettivo “varietà isontine”) hanno svolto un ruolo determinante nello sviluppo dell’agricoltura nelle aree vocate alla peschicoltura della pianura friulana (Zandigiacomo, 2000). Questa varietà di pesco è coltivata da molti decenni in varie zone del Friuli-Venezia Giulia, anche se nel corso degli ultimi anni la coltivazione ha subito una forte riduzione dovuta principalmente alla diffusione di nuove varietà.

Viene tuttora coltivata per diverse caratteristiche positive, quali: costanza di produzione, polpa soda, gialla, fine e spicca, caratteristiche estetiche (frutti grossi, buccia gialla estesamente soffusa di rosso) e organolettiche buone (polpa aromatica).

Questa varietà di pesco è stata costituita nel 1931 nell’Isontino dal cav. Pietro Martinis (1902-1969) con incrocio (J.H. Hale x Trionfo) (Fideghelli et al., 1986; Zandigiacomo, 2000). Dopo la selezione questa varietà venne diffusa nel 1937 (Fideghelli et al., 1986). Ebbe subito, al pari di altre varietà di pesco costituite sempre dallo stesso Martinis (es. cv Triestina, Julia, Pisana, Iris Rosso, Fior di Monaco, Flavia, S. Lucia), un buon successo in regione, in quanto ben adattata alle condizioni pedo-climatiche locali (Zandigiacomo, 2000), ma anche nel Napoletano (Piazza, com. pers).

Al momento la cv “Isontina (A-11)” risulta inserita nell’elenco delle varietà “autoctone” del Friuli-Venezia Giulia nel sito web del Corpo forestale dello Stato, ove sono indicate le specie arboree spontanee e le cv di fruttiferi delle diverse regioni italiane.

Piante della cv Isontina sono attualmente presenti nelle collezioni di germoplasma frutticolo dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma.

Territorio di produzione: Provincie di Udine e Gorizia. Il territorio interessato dalla produzione è compreso nelle province di Udine e di Gorizia; in particolare l’Isontino è il luogo dove la cultivar è stata costituita e selezionata nel periodo fra le due guerre. La produzione, seppur limitata, è in atto. La varietà è a rischio di estinzione, in quanto nei nuovi impianti intensivi vengono per lo più utilizzati astoni di varietà più recenti e affermate.

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