Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Pevarin, pevarini a Padova.
Tipici della cucina povera i “pevarin” sono biscotti secchi, non farciti, ad impasto unico, dalla forma leggermente allungata e appuntita, di colore marrone “cioccolato” e dal profumo intenso. Sono prodotti con farina “0” o “00”, melassa di canna da zucchero, mandorle dolci, cioccolato, burro, uova, zucchero, sale, pepe nero, aromi.
Dopo aver fatto sciogliere il burro vi si aggiungono il sale, il pepe e le altre spezie. Si addizionano dunque la farina e il lievito e si impasta. Il tutto viene lasciato riposare per circa 30 minuti e poi si pone in una spianatoia e con l’aiuto di un mattarello se ne fa una sfoglia sottile. Con degli stampini si ritagliano i “pevarin” e si sistemano in una teglia oleata e infornati per 15 minuti a circa 180 °C. dopo la cottura si lasciano raffreddare e si confezionano in sacchetti di plastica per la vendita. Essendo biscotti secchi e dal sapore deciso si accompagnano bene con vino rosso o vin brulé.
Tradizionalità
I “pevarin” appartengono all’antica tradizione chioggiotta della produzione di dolci secchi che potessero durare a lungo. Prendono il loro nome dall’aggiunta del pepe nell’impasto, esso dona al prodotto un gusto leggermente piccante che contrasta con quello del cioccolato e delle mandorle. Nell’antica ricetta si aggiungeva all’impasto una fialetta d’anice. Testimonianze della sua tradizionalità sono reperibili nel testo “La cucina Chioggiotta. Tradizioni e Curiosità nell’800”. Anche a Padova, nell’immediato dopo guerra, sopra il banco di mescita delle osterie, faceva bella mostra un grande vaso di vetro con dentro i “pevarini”; se ne trovano ancora nelle vecchie osterie e nei negozi di pasticceria nei dintorni di Piazza del Santo.
Territorio interessato alla produzione Provincia di Venezia in particolare il comune di Chioggia; Padova.