PIAZZA DEI MIRACOLI di PISA: In piedi in una grande distesa verde, Piazza del Duomo ospita un gruppo di monumenti conosciuti in tutto il mondo.
Questi quattro capolavori dell’architettura medievale – la cattedrale, il battistero, il campanile (la “Torre pendente”) e il cimitero – hanno avuto una grande influenza sull’arte monumentale in Italia dall’XI al XIV secolo.
Eccezionale valore universale
Piazza del Duomo ospita un gruppo di monumenti conosciuti in tutto il mondo.
In piedi in una grande distesa verde, racchiusa dalle mura della città, l’ex Ospedale della Misericordia e il Palazzo dell’Arcivescovato, la Piazza del Duomo a Pisa comprende uno dei paesaggi costruttivi più famosi al mondo.
I quattro capolavori dell’architettura medievale – la cattedrale, il battistero, il campanile (la “Torre pendente”) e il cimitero – furono eretti tra l’XI e il XIV secolo in stretta prossimità l’uno dell’altro, formando un unico gruppo di monumenti.
Una qualità sorprendente pervade il sito, emanata dall’interazione di marmi e mosaici, la solita alleanza di pareti nude e gallerie ad arco, frontoni triangolari e cupole pesanti con l’intero effetto accentuato dall’incredibile inclinazione del campanile.
La piazza è notevole poiché contiene opere d’arte che testimoniano lo spirito creativo del 14 ° secolo.
I suoi monumenti riflettono una fase così decisiva nella storia dell’architettura medievale che sono diventati un punto di riferimento per studi legati allo stile romanico pisano.
Il Camposanto e il suo ciclo di affreschi, con particolare tipologia e utilizzo, costituiscono un esempio eccezionale per la storia della pittura medievale italiana del XIV e XV secolo. Criterio (i): artisticamente unico per la sua struttura spaziale, Piazza del Duomo contiene quattro capolavori architettonici assoluti: la cattedrale, il battistero, il campanile e il Campo Santo.
All’interno di questi monumenti si trovano tesori d’arte di fama mondiale come le porte ei mosaici in bronzo della cattedrale, i pulpiti nel battistero e nella cattedrale, gli affreschi di Campo Santo e molti altri.
I monumenti di Piazza del Duomo hanno influenzato considerevolmente lo sviluppo dell’architettura e delle arti monumentali in due diversi periodi della storia. Innanzitutto, dall’XI secolo fino al 1284, durante l’epitome della prosperità di Pisa, fu istituito un nuovo tipo di chiesa caratterizzata dal raffinamento dell’architettura policroma e dall’uso delle logge.
Lo stile pisano che apparve per la prima volta con la Cattedrale può essere trovato altrove in Toscana (in particolare a Lucca e Pistoia), ma anche all’interno del territorio marittimo pisano, come mostrato in forma più umile dalla “pieve” in Sardegna e Corsica.
Successivamente, nel corso del XIV secolo, l’architettura in Toscana fu dominata dallo stile monumentale di Giovanni Pisano (che scolpì il pulpito del Duomo tra il 1302 e il 1311), una nuova era dell’arte pittorica – il Trecento – fu inaugurata dopo l’epidemia di la Morte Nera (Trionfo della morte, affresco di Bonamico Buffalmacco a Campo Santo, 1350 ca.).
Il gruppo di monumenti di Piazza del Duomo, composto da tipici edifici religiosi costruiti per funzioni distinte e specifiche, costituisce un eccezionale esempio di architettura cristiana medievale.
Fu alla Cattedrale di Pisa che Galileo Galilei (1564-1642), osservando le oscillazioni del lampadario in bronzo creato da Battista Lorenzi, scoprì all’età di 19 anni la teoria dell’isocronismo delle piccole oscillazioni, preludio a il suo lavoro pionieristico sulla dinamica. Dalla cima del campanile, ha condotto esperimenti, che lo hanno portato a formulare le leggi che governano i corpi che cadono.
Due dei principali edifici di Piazza dei Miracoli sono quindi direttamente e tangibilmente associati a una tappa decisiva nella storia delle scienze fisiche.
Integrità
La Piazza del Duomo, come si vede oggi, è un complesso monumentale e uno spazio pubblico che deriva da un lungo processo che risale al Medioevo. Iniziò nel 1064, con la fondazione della nuova Cattedrale, e si concluse nel XIV secolo con la definizione di una vera “piazza”.
La proprietà iscritta comprende 8,87 ha con una zona cuscinetto di 254 ha che include tutti gli elementi necessari per trasmettere il Valore Universale eccezionale della proprietà.
Gli interventi effettuati nel corso dei secoli, dopo il completamento della piazza, hanno preservato l’integrità delle strutture e il rapporto spaziale tra i monumenti stessi, e tra i monumenti e il loro contesto storico, è mantenuto e attualmente visibile e comprensibile. L’ampliamento della proprietà ha inoltre assicurato che i tre principali assi visivi siano adeguatamente preservati.
La creazione di una zona cuscinetto ha anche fornito un ulteriore livello di protezione alle qualità visive e agli attributi della proprietà, sebbene un’ulteriore protezione potrebbe essere garantita a nord e ad ovest della proprietà inscritta.
Autenticità
Il complesso monumentale di Piazza del Duomo di Pisa ha conservato nel tempo le qualità e gli attributi storici e artistici che trasmettono il suo eccezionale valore universale.
Dopo la costruzione degli edifici monumentali e della piazza, i numerosi interventi hanno rafforzato il rapporto tra la piazza e la città, nel rispetto dei valori e del significato degli edifici del complesso monumentale. In tempi più recenti, tutti i lavori di restauro sono stati eseguiti da personale qualificato e hanno rispettato gli standard internazionali e nazionali per la pratica.
L’autenticità della proprietà, in particolare in termini di posizione e ambiente, forma e design è stata mantenuta nel tempo.
Requisiti di protezione e gestione
Esiste un adeguato quadro legislativo e di protezione a livello nazionale, che si riflette nei piani comunali.
In base a tale legislazione, qualsiasi lavoro deve essere prima approvato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo attraverso i suoi uffici locali. Secondo la legge l’area è anche soggetta a restrizioni archeologiche.
C’è anche una suddivisione in zone a livello locale per l’area della proprietà iscritta e gli usi sono riconosciuti nel piano della città come A, B, C, vale a dire:
- -A: manutenzione ordinaria
- -B: manutenzione straordinaria
- -C: restauro e bonifica conservativa.
Per quanto riguarda l’uso previsto, i siti di interesse architettonico sono contrassegnati come “strutture urbane” e in particolare il cimitero monumentale è considerato un museo.
Le aree del prato sono contrassegnate nello stesso piano dei “giardini di valore storico, architettonico o naturale”, e il regolamento urbanistico li colloca nella classe A, “Area di conservazione”. Secondo questi strumenti di pianificazione, il design e tutte le parti storiche devono essere preservate. Un’istituzione molto antica, l’Opera Primaziale Pisana, sovrintende al sistema di gestione.
L’Opera è stata fondata nel 1063 ed è gestita da una Deputazione (simile a un Consiglio di amministrazione) che è composta da diversi membri provenienti dall’ordinario diocesano e dal Ministero degli Affari interni.
La struttura di gestione è legalmente costituita e persegue esclusivamente scopi di solidarietà sociale, nei seguenti settori:
a) Cura, protezione, conservazione e manutenzione, promozione dell’immagine e dello sviluppo del sito, con particolare attenzione all’amministrazione, alla manutenzione, al monitoraggio dello stato di conservazione della proprietà, nonché alle azioni di conservazione e restauro per edifici e beni temporanei iscritti; di acquisto e manutenzione di arredi, mobili e attrezzature;
b) Promuovere la conoscenza della storia e dell’arte in tutte le loro forme e manifestazioni culturali, con riferimento al complesso monumentale e agli altri beni.
Una premessa di base del sistema di gestione è che gli edifici non possono essere interpretati individualmente e devono quindi essere considerati in relazione all’ambiente nel suo insieme.
Le disposizioni gestionali prendono in considerazione questa politica generale nella legislazione adottata e nella guida ai criteri tecnici e scientifici per gli interventi.
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La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come:
Patrimonio culturale:
- monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
- agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
- siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico.
Patrimonio naturale:
- i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,
- le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,
- i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale