Pino domestico, Pinus pinea

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Pino domestico, pino da pinoli
Famiglia:
Pinaceae
Pianta monoica/dioica:
monoica
Portamento:
arboreo

Pino domestico – Pinus Pinea

Foglie: persistenti, aghiformi; aghi riuniti in gruppi di due e inseriti in modo abbastanza rado sui rametti; di colore verde scuro, a volte contorti, rigidi e appuntiti, lunghi 10-15 cm

Fiori: infiorescenze maschili formate da piccoli coni ovoidali color giallo arancio, raggruppate in una sorta di spiga in posizione terminale; le strutture riproduttive femminili sono costituite da macrosporofilli riuniti in uno strobilo verde chiaro, lungo 1-2 cm

Frutti: strobili di grandi dimensioni, fino a 10-12 cm, solitarie o a coppie; a maturazione si aprono e rilasciano i semi, racchiusi da un guscio legnoso grigio-scuro

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: anemofila

CARATTERISTICHE PIANTA

Il Pinus Pinea L., comunemente chiamato “pino domestico” è un albero maestoso e di aspetto inconfondibile che può raggiungere anche i 30 metri di altezza. In natura è piuttosto longevo, può arrivare a circa 200-250 anni, mentre in ambiente urbano l’aspettativa di vita si dimezza. Il pino domestico, Appartiene alla famiglia delle Pinaceae ed ha una crescita abbastanza rapida; è una specie del Mediterraneo settentrionale e si rinviene dalla penisola iberica all’Anatolia passando lungo le coste della penisola balcanica e della penisola italiana.

In Italia è presente in particolare nelle regioni centro-meridionali ma anche in Liguria, in Romagna ed in alcune zone del Veneto. È difficile capire in Italia se le pinete di P. pinea, sono di origine artificiale o naturale; la specie e’ stata diffusa per coltivazione ad opera dei romani e forse degli etruschi e le nostre bellissime pinete litoranee sono il risultato di impianti artificiali.

Tronco e chioma del Pino

ll tronco è eretto, con corteccia di colore grigio-marrone che si screpola in grosse placche e diventa rossastra col tempo; i rami sono verticillati espansi incurvati verso l’alto, che si concentrano nella parte alta del tronco che è nudo nei due terzi inferiori curvi e ad andamento ascendente, i rametti invece sono verdi o giallo-verdi.

Il Pino Pinea ha un’ampia chioma tondeggiante nelle piante giovani fino a 25÷30 anni, mentre nelle piante adulte assume la caratteristica forma ombrelliforme. Nei vecchi esemplari spesso il tronco è biforcato ad un certa altezza, formando in questo caso 2 ombrelli distinti.

Le foglie sono costituite da aghi flessibili in coppie di 2, lunghe generalmente 10÷12 cm ma anche più, di colore verde grigiastro. La caduta avviene durante l’estate mentre i nuovi spuntano verso aprile e raggiungono la dimensione finale l’autunno seguente. Le infiorescenze maschili hanno un aspetto molto modesto, di colore giallastro e sono formate da squame che producono notevoli quantità di polline (impollinazione del pino Anemofila); le infiorescenze femminili, gli stròbili, sono falsi frutti simili a pigne di colore verde, che divengono poi legnose a maturazione liberando i semi, ovvero i pinoli. La fioritura avviene tra aprile e maggio.

Le pigne sono lunghe 8-15 cm, ovoidali e grandi e impiegano 36 mesi per maturare. A maturità avvenuta, si aprono per far uscire i semi.Questi ultimi, detti appunto pinoli, sono lunghi 2 cm, di color marrone chiaro con un guscio coperto da una guaina scura che si gratta con facilità e hanno una rudimentale aletta di 5 mm che va via facilmente.
I pinoli sono molto gustosi e possiedono un elevato valore nutrizionale.

Mandarino Citrus reticulata

Il mandarino (Citrus reticulata) fa parte della famiglia delle Rutacee come arancio, limone, pompelmo e gli altri agrumi, ed è una specie sempreverde di origine orientale. Le foglie sono lanceolate e di colore verde lucente, i fiori bianchi e profumati, e la pianta nel complesso ha un aspetto piacevole anche se coltivata a fini prettamente ornamentali, soprattutto quando è carica di…

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Biancospino selvatico, Crataegus oxyacantha

Il Biancospino viene utilizzato per placare il senso di angoscia e di oppressione e l’inquietudine.
L’uso terapeutico della pianta è attestato sin dal XIII secolo, ma nei vecchi manuali si trova trattato il Biancospino ancora accanto ai digitaloidi e, questa originaria interpretazione, ha portato a confusione: glicosidi simildigitalici o ulteriori principi attivi, con cui viene…

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Curiosità

Il legno ad alburno bianco rosato e durame bruno è tenero e resinoso, resiste bene all’umidità per cui trova impiego nelle costruzioni navali, per puntoni da miniera e per traverse ferroviarie è di scarsa qualità come combustibile.

I pinoli vengono utilizzati dall’industria dolciaria e per l’estrazione dell’olio. Le pigne vuote ed i gusci dei pinoli rappresentano un combustibile prezioso.La resina era un tempo usata per distillare la trementina e la pece che era impiegata per calatafare le imbarcazioni.

Un notevole impiego del pino domestico si ebbe durante il Fascismo, che consacrò questa specie come emblema ufficiale dell’ “italianità“.
Tuttavia ad un massiccio ricorso di questa specie per motivi ornamentali ha fatto seguito negli anni la comparsa di tutta una serie di problematiche legate alla crescita della pianta, spesso imputabili ad un uso improprio di questa specie. Tali piante sono state messe a dimora in siti non adeguati, caratterizzati da suoli pesanti e/o compatti e con poco spazio per lo sviluppo delle radici e della chioma.

Il pino domestico ci parla di una lunga storia mediterranea, ci ricorda un passato glorioso sulle terre e sui mari, ci collega con antiche civiltà; è frequente presenza nella letteratura, nelle arti decorative, nei miti, nella quotidianità.

Fonte @vivaicantatore.com

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