Pino marittimo o Pinastro, Pinus pinaster

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Pino marittimo o pinastro
Famiglia:
Pinaceae
Pianta monoica/dioica:
monoica
Portamento:
arboreo

Pino domestico – Pinus Pinea

Foglie: aghiformi, lunghe 12-25 cm da adulte, in gruppi di due (o, raramente, tre). Sono verdi chiare e talvolta tendenti al glauco, molto rigide e spesse circa 2 mm, con i margini leggermente dentellati e stomi su tutti i lati disposti in linea

Fiori: macrosporofilli riuniti in grappoli di colore giallo dorato, microsporofilli a grappolo di colore rossastro, separati da quelli maschili

Frutti: strobili grandi, di forma ovale-conica e simmetrica, lunghi da 7 a 20 cm, contengono dei piccoli semi scuri muniti di ala

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: anemofila

CARATTERISTICHE PIANTA

Pino marittimo, o pinastro, è albero di media grandezza, alto fino a 20-30 m, molto resinoso; il tronco slanciato sorregge rami che formano una chioma conico-piramidale, espansa, irregolare (non a ombrella come nel pino domestico). La corteccia, rosso-bruna, si fessura profondamente con l’età. Le foglie aghiformi, lunghe tra i 10 e i 20 cm, sono robuste, rigide e pungenti, di colore verde smeraldo piuttosto scuro, riunite a due a due. I fiori sono diversificati per sesso; i maschili sono riuniti in amenti numerosi, gialli; i femminili sono gialli, a sfumature violacee. Il frutto è una pigna allungata (e non globosa, come nel pino da pinoli) piuttosto grossa, spesso asimmetrica, contenente i semi, piccoli e neri, muniti di una lunga ala.

Amante di ambienti abbastanza secchi e caldi, dalla costa fino a 1000 metri di altitudine, si adatta a qualunque tipo di terreno, pur prediligendo quelli silicei. Diffusosi anche grazie ad ampi rimboschimenti, si trova soprattutto nel Mediterraneo occidentale, spingendosi fino alle coste atlantiche dell’Europa.

Specie dunque di grande interesse forestale, resistente alla salsedine, e perciò impiegata nelle fasce frangivento e nei boschi litoranei, il pino marittimo è oggi specie dominante in molte formazioni arboree naturali e artificiali delle zone mediterranee e collinari.

Le gemme e le foglie, ricche in resine ed oli essenziali, come nel caso del pino silvestre (Pinus sylvestris) sono usate nella preparazione di balsami per le vie respiratorie, con proprietà antisettiche, astringenti e sedative. Un tempo si raccoglieva la resina direttamente per incisione del tronco.

Fonte @pianteinviaggio.it

Carpino Nero, Ostrya carpinifolia

Il Carpino nero o Carpinella, pianta originaria dell’Europa sud-orientale, si trova in un vasto areale che va dalla Francia medidionale, all’Italia, Balcani fino al medio Oriente e al Caucaso. Presenta elevata adattabilità ecologica, e in Italia è dissuso nelle zone collinari e montane fino a 1300 metri. Foma bellissimi boschi su tutte le Prealpi calcaree.

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Cotonastro, Cotoneaster spp

Il Cotonastro è una varietà originaria della Cina e dell’Himalaya. Il genere conta specie di arbusti a foglie decidue o sempreverdi, a portamento variabile, eretto o prostrato. Le specie decidue in autunno si ricoprono di colori vivaci, le sempreverdi sono adatte a formare siepi e quelle prostrate per coprire il terreno.

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Ippocastano, Aesculus hippocastanum

Il termine Aesculus proviene da Aesculus, specie di quercia che cresce sui monti sacra a Giove (forse Quercus robur?), nome utilizzato da Linneo assegnandolo a questo genere. L’epiteto specifico hippocastanum deriva dal greco ἵππος híppos cavallo e da κάστανον cástanon castagno: castagno cavallino.

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