Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Dolce lievitato, di forma rotonda con tre tagli in superficie. Gli ingredienti utilizzati per la preparazione della pinza triestina sono: farina, zucchero, burro, uova, olio, miele, lievito, latte, sale, aromi.
Viene inizialmente preparato un impasto di lievito, farina ed acqua, che viene lasciato riposare in un ambiente a 32°C per circa mezz’ora. Trascorso questo primo periodo si aggiungono metà degli ingredienti, si impasta e si lascia poi a riposo per un’ora; si procede quindi con l’impasto finale dopo aver aggiunto la parte rimanente degli ingredienti.
Tradizionalità
Fin dall’antichità le famiglie che se lo potevano permettere, per festeggiare dignitosamente la Pasqua usavano fare questo dolce in casa cuocendolo nei forni casalinghi. Una ricetta di Pinza Pasquale è riportato nel Manuale di cucina di Katharina Prato, edito per la prima volta in lingua tedesca a Graz nel 1892.
Territorio di produzione: Provincia di Trieste e Gorizia.
Miele friulano di rododendro PAT Friuli Venezia Giulia
Cavolo cappuccio di Collina di Forni Avoltri PAT Friuli Venezia Giulia
La coltivazione del Cappuccio di Collina (nome locale: chiaput) è nota sin dai secoli scorsi. Il seme, tramandato da generazioni, è ancora quello originale e non se ne conosce la provenienza storica. Numerose sono le pubblicazioni sui giornali locali; inoltre, sono molteplici le indicazioni culinarie sull’utilizzo dei “crauti” ottenuti con questo ortaggio.