Pioppo – Populus spp

Caratteristiche botaniche:

Nome comune: Pioppo
Famiglia:
Salicaceae
Pianta monoica/dioica:
dioica
Portamento:
arboreo

Foglie: disposte a spirale, di forma variabile da triangolare a circolare o, più raramente lobata, lungamente picciolate

Fiori: infiorescenze ad amento allungate, pendule, sessili o peduncolate, quelle maschili più corte e tozze compaiono prima delle femminili, caratterizzate da spighe più lunghe

Frutti: capsule verdi o bruno-rossicce, maturano a metà estate; contengono numerosi semi piccoli di colore marrone dispersi dal vento tramite un pappo brunastro rugginoso a maturità

Periodo di dispersione del polline: G F M A M G L A S O N D

Impollinazione: anemofila

Il pioppo ha una parte importante nell’arboricoltura da legno: viene infatti impiegato per vari usi come la fabbricazione di fogli e pannelli di compensato, cassette da imballaggio, fiammiferi, carta. Apprezzato anche per motivi ornamentali, viene impiegato nei parchi, nei giardini e nei viali delle città. Lo si può trovare in tutta Europa fino al Circolo polare, nell’America settentrionale, in Asia e nell’Africa del Nord.

La coltivazione dei pioppi richiede molta luce; inoltre, vogliono un terreno fertile, umido a sufficienza, non amano il ristagno dell’acqua e i terreni troppo duri; con buoni accorgimenti in coltura e alcuni trattamenti antiparassitari (tesi soprattutto a difendere il tronco dall’attacco del criptorrinco o del punteruolo e da saperda e rodilegno) la pianta avrà una rapidissima crescita. Per quanto riguarda l’apparato fogliare, i maggiori attacchi parassitari sono a carico dell’Ifantria, insetto defogliatore di origine americana e della Marssonina brunnea, di origine funginea

La loro moltiplicazione avviene per seme e per polloni, mentre nei vivai si preferisce la moltiplicazione per talea.

Nelle piantagioni, i pioppi vanno messi a dimora a una distanza gli uni dagli altri di 4 x 4 m oppure 4 x 5 o ancora 5 x 5 a seconda delle specie usate, del terreno o della vicinanza o meno di fonti d’acqua. I pioppi prediligono crescere con i loro simili; tuttavia crescono bene anche con altre specie, come ad esempio i salici.

La pioppicoltura praticata in Italia, finalizzata principalmente alla produzione di pannelli di legno compensato, prevede turni di coltivazione compresi fra i 9 e i 12 anni; dopo l’abbattimento il terreno potrà essere usato per piantare altri pioppi oppure usato per altre colture. Per scopi ornamentali, vengono usati in filari e in gruppi di piante; si prediligono le specie a chioma ampia. In natura il pioppo può arrivare a vivere fino a 200-400 anni.

Specie coltivate in Italia

Sezione Leuce:

Populus alba – pioppo bianco che in condizioni ottimali può raggiungere anche 30 m di altezza e un diametro di 1,20 m; di bell’aspetto e molto decorativo, con chioma arrotondata e fusto sia dritto sia ramificato e sinuoso. Ha rami robusti che partono a breve altezza dal terreno e le sue foglie sono di forma ovale, la corteccia di colore da bianca a grigio-verdastra è liscia da giovane e diventa ruvida col passare del tempo. Questa specie cresce spontaneamente anche in quasi tutta l’Europa, nell’Africa settentrionale e in Asia. In Italia si trova sulle Alpi fino a 1.200 m di altitudine e sugli Appennini fino a 1.400 m.

Populus candicans – specie che può raggiungere fino a 34 m di altezza. Ha chioma grande e arrotondata, produce gemme molto resinose, e le nuove foglie hanno un gradevole profumo balsamico. Questo tipo di pioppo che viene coltivato soprattutto nell’Europa centrale, non è largamente usato per via del cancro del pioppo (Bacterium tumefaciens) da cui viene facilmente colpito.

Populus canescens – è di struttura e altezza meno appariscente del Populus candicans, la sua classificazione è contrastante: alcuni coltivatori lo classificano come specie a sé stante, altri come un ibrido tra il pioppo bianco e il pioppo tremolo, mentre altri ancora pensano che sia una varietà del pioppo bianco, col quale viene erroneamente confuso. Ha foglie leggermente dentate che si presentano nei rami più lunghi (turionali) di forma ovale e grigiastre sul retro, mentre quelle dei rami più corti (brachiblastali), sono irregolarmente dentellate e presentano un lungo picciuolo. Questa specie di pioppo si può trovare in tutta Europa. La sua corteccia è liscia, grigio-giallastro e invecchiando assume un aspetto solcato e ruvido. Le sue chiome hanno forma arrotondata.

Populus tremula – o pioppo tremolo, cresce in tutta Europa, ma lo si può trovare anche in alcune zone dell’Africa del nord. In Italia è presente sulle Alpi fino a un’altitudine di 1.600 m e sugli Appennini fino a 1.800 m; in alcune zone inoltre lo si può trovare anche a poche centinaia di metri dal mare. La sua altezza si aggira sui 20–25 m, ha fusto diritto e slanciato e una chioma di forma globulare, le sue foglie turionali sono ovali e appuntite, con picciolo a forma cilindrica, mentre le brachiblastali hanno forma tondeggiante con picciolo leggermente schiacciato ai lati che le rende particolarmente mobili al minimo soffio di vento. Questa specie di pioppo si contraddistingue per via dell’impossibilità di moltiplicazione per talea. In Italia se ne conoscono attualmente tre varietà: dodeana, con foglie molto dentellate; australis con foglie arrotondate e piccole; villosa con foglie che da giovani si presentano pelose.

Sezione Aigeiros: Alberi di pioppo in inverno

Populus euroamericana – con questo nome sono raggruppati tutti gli ibridi nati dagli incroci tra i pioppi neri europei (Populus nigra) e i pioppi neri americani (Populus deltoides), in Italia meglio conosciuti come “pioppi canadesi”. I cloni selezionati di questi ibridi vengono denominati con nomi di fantasia o numeri o sigle. Molto apprezzati alcuni cloni selezionati in Italia (uno fra tutti è l'”I-214″) che ha una buona crescita tanto da raggiungere fino a 35 cm di diametro in soli 10 anni di vita e un’altezza di circa 30 m; produce un ottimo legname e ha una buona adattabilità. Lo si può trovare copiosamente nella Pianura Padana dove è coltivato per fornire legname alle industrie della zona.

Populus nigra – è il pioppo nero di forma piramidale o arrotondata con fusto diritto e portamento eretto, che può raggiungere i 25 m di altezza e 1 m di diametro. La sua corteccia è marrone-grigia, liscia in gioventù che diventa poi ruvida e screpolata in vecchiaia. Le sue gemme sono vischiose e assumono un gradevole profumo balsamico. I rami giovani possono essere sia rossastri sia verdi e a seconda della varietà pelosi, le foglie brachiblastali hanno un colore verde brillante dentellate al margine e appuntite di forma triangolare e le turionali sono a forma di lamina lunga circa 8 cm. Il pioppo nero viene suddiviso in molteplici varietà difficilmente distinguibili tra loro a causa delle varie forme assunte similari tra di loro.

Populus nigra Italica o P. nigra pyramidalis – detto volgarmente pioppo cipressino, è un cultivar più che una specie a sé stante: tuttavia resta una pianta molto apprezzata come ornamento poiché può raggiungere i 30–35 m di altezza. I suoi rami sono numerosi, piccoli e si possono trovare già alla base del fusto che ha una corteccia molto rugosa e screpolata. Le foglie turionali sono grandi e arrotondate alla base mentre quelle brachiblastali sono piccole, ovali e dentellate. Questa varietà si è sviluppata spontaneamente in Lombardia, tanto da assumere in inglese il nome di Lombardy Poplar, e viene usato solo per scopi ornamentali, tramite la moltiplicazione per talea in quanto questo tipo di pioppo è una varietà solo maschile, da non confondersi con altre varietà orientali come la thevestina, composta solo da varietà femminile.

Carpino Nero, Ostrya carpinifolia

Il Carpino nero o Carpinella, pianta originaria dell’Europa sud-orientale, si trova in un vasto areale che va dalla Francia medidionale, all’Italia, Balcani fino al medio Oriente e al Caucaso. Presenta elevata adattabilità ecologica, e in Italia è dissuso nelle zone collinari e montane fino a 1300 metri. Foma bellissimi boschi su tutte le Prealpi calcaree.

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